La Venere nera, Naomi Campbell, non ci sta ad essere accusata anche quando innocente. In merito all'incidente che avrebbe avuto luogo sullo yacht del suo nuovo fidanzato, Badr Jafar, la top model si difende spiegando alla stampa, la stessa che l'ha tradita pubblicando false dichiarazioni, di non aver mai litigato con lo chef e, soprattutto, di non aver distrutto i preziosi arredamenti dell'imbarcazione. Per la Campbell si è trattato insomma di una montatura, creata e fatta circolare da qualcuno che aveva interesse a metterla ancora una volta in cattiva luce.
"Sono estremamente delusa - ha commentato la modella -. La stampa italiana ha scelto di pubblicare accuse non accompagnate da prove sul mio conto, accuse completamente inventate. Gli italiani e i media sono sempre stati miei sostenitori". I legali della supermodella britannica hanno inoltre spiegato che quelle circolate non sono altro che notizie "diffamatorie e completamente inventate" e per questo, tuonano, "denunceremo i giornali offensivi".
"Tutti coloro che erano presenti, o si trovavano nelle vicinanze dello yacht al momento del supposto incidente - aggiungono ancora gli avvocati, inserendo fra i testimoni lo chef, il proprietario dello yacht, il capitano, l'equipaggio, i vari ospiti e le autorità portuali - hanno tutti negato e smentito le false accuse".
Nell'annuncio i legali della Campbell avvertono i giornali scandalistici che, "ogni pubblicazione delle foto scattate dai paparazzi, costituiscono lesione del diritto alla privacy della cliente e di chi le sta accanto". Al momento, ma la lista dei quotidiani potrebbe ancora allungarsi, i legali della top model avrebbero querelato il Corriere della Sera e due quotidiani britannici, il Sun e il Daily Star.
Naomi attacca la stampa italiana
mi sacrifico io 
Modalità lineare
