ricordo i tempi

[Manga R80]

Sapete, ormai io parlo per parabole. Noblesse oblige. E poi così ognuno capisce quello che vuole. E io ho sempre l’alibi del rincoglionito…

Anni fa, si riunì un gruppo di amici. Li univa una convinzione, anzi, due.

La prima, era che la loro cavalcatura fosse la migliore possibile . A quel tempo molti allevamenti sfornavano destrieri, ma l’unico veramente bello e forte, per i nostri eroi, era quello lì, “e basta”, avrebbe detto Francesco Salvi.

La seconda, era che qualcuno ci marciava un pochetto sopra . Un po’ campava di rendita, un po’ ci giocava sopra con fasti e lazzi, un po’ faceva si che il cavaliere si convincesse che si diventava più bravi e anche più belli, purchè si appoggiasse le terga sulle magiche selle di quell’allevamento.

Qualcuno dei nostri cominciò ad avere dei dubbi , ed a esternarli timidamente, con educazione, ma anche con fermezza. Magari il suo destriero mangiava troppo, magari era un po’ fragilino di caviglie.
Le risposte che ottenne furono incredule. Come? Mavalà, gli altri sono peggio, ravvediti, noi siamo i migliori ed i più forti…

Insomma, la solita storia del re che è nudo e nessuno lo diceva per non fare brutte figure.

Per una strana alchimia, alcuni di essi però dissero che il re era nudo, e così, per evitare l reprimende dei soliti farisei che puntualmente cominciarono ad accanirsi su diloro e sulla loro eresia, si allontanarono e si riunirono in un accampamento.

La cosa non fu granchè ben vista, da subito. Il perché era fondamentalmente genetico. Quel popolo, forse per reagire a secoli di dominazioni e per dimenticare goffi tentativi di imperialismo, si trovava veramente bene solo se poteva contare sul consenso incondizionato. E per trovare il consenso, non faceva altro che riunirsi tra simili per incensarsi a vicenda . Non che se la prendessero con gli altri, però il sapere di contare su un parere uniformemente allineato al proprio, dava un bel po’ di sicurezza.

Partirono allora le prime scomuniche.
I nostri eroi se ne fregarono sommamente . Laici si nasce, mica si diventa.

Il tempo diede loro ragione, apparentemente: Il loro messaggio si diffuse in fretta. Molto in fretta, e dopo pochi anni, contavano mille e mille discepoli.

Vedete, avere dei seguaci è importante, ed è anche una bella cosa che da’ soddisfazione. Bisogna però vedere cosa seguono.
Perché i nostri amici non è che avessero mai avuto l’idea di battere una strada, scrivere un verbo, insegnare una dottrina. Non era quello il loro intento.

Semplicemente, si erano trovati un posticino dove non ci fosse molto conformismo diffuso, per avere la mente libera e poter dire e sostenere quello che gli pareva.

Ma ora, era più importante condividere, oppure appartenere, presenziare, poter dire “ne faccio parte”?

In ogni caso,L’accampamento diventò molto grande e famoso, diventò un vero punto di riferimento per la categoria…

Alt!

Quale categoria?

La categoria. Punto e basta… una bandiera, un vessillo, un marchio, una tifoseria o una squadra, un ceto, o un censo, un timbro, un maipiùsenza, un autoadesivo…

[Piac73]

Sei sempre il punto di riferimento!!!
AGER
io ormai parlo per ager e zio pork... quindi non sono di molta utilità le mie parole... ma lo spirito con cui le dico... ehh behhh ... quello viene davvero dal profondo del cuore!

[Dido]

Caro Mangar;

Il tuo pusher deve essere miliardario!!!!!

Dido