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Vecchio 13-04-2006, 00:17   #1
blacktwin
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predefinito 2.000 chilometri d'un fiato in sella alla K1200RS

Qualcuno mi conosce qui dentro, ma la maggioranza no; due righe di presentazione: motociclista dall’età di 16 anni (Benelli 125), fino ad oggi ho guidato, per lavoro e per passione, praticamente tutte le moto del mondo, incluse le Americane (una mia foto è stata in copertina della rivista Moto Tecnica, in sella alla Harley 1200 Screamin’ Eagle, in occasione del test).
Tra le moto “personali”, ho consumato 4 BMW (una R100S “teste nere” da 70cv, una 100CS, una K75C, quest’ultima ancora in garage con 165.000 Km sul cruscotto), e molte altre.
Negli ultimi 7 anni la mia attività nelle Corse (ho schierato la RSV 1000 nel Campionato Europeo Superstock dal 1999 al 2004, e, grazie alla mia fantastica Squadra, con successo, devo dire…) ha assorbito la totalità del mio tempo, tanto che i “giretti” in moto sono praticamente precipitati a “zero” (se facevo 1.000 chilometri all’anno in moto, erano molti…).
Ma non di sole vittorie (2: a Valencia e a Misano) e soddisfazioni (moltissime) vive l’Uomo, e tantomeno di solo Pista… per cui quest’anno, anche riconoscendo i giusti mugugni della Santa Donna che sopporta le mie lunghe assenze per le trasferte nei finesettimana di gare in giro per tutta Europa, ho deciso di “ridimensionare” il mio impegno nelle Corse (utopia: ma ho chiesto di essere assegnato, da chi per ora lavoro, solo alla attività Nazionale, quindi basta Mondiale…), per avere qualche giornata in piu’ da dedicare alla famiglia, e ai giri in moto; è la cosa piu’ che mi è mancata nel perseguire la realizzazione di un Sogno (organizzare un Team mio, battermi nel massimo Capionato della Categoria, con una moto “nata” a 35 km da casa mia, e portarla ai massimi livelli).
Sapendo che comunque non avrei potuto sfruttarla “in pieno”, non mi sono rivolto al “nuovo”: mi sono accontentato di cercare un buon usato (non vivo nell'Oro: di Corse non si è mai arricchito nessuno, forse Ecclestone...)
Caratteristiche principali richieste alla moto: affidabilità assoluta, gran “stradista”, tecnicamente avanzata (mi piacciono le “realizzazioni particolari”, come contenuti tecnici, essendo io un tecnico), comfor elevatissimo in 2 persone + bagaglio, veloce, con preferenza di utilizzo autostrada-superstrada.
Il perché è presto spiegato: non ho piu’ il tempo di fare le “gitarelle fuoriporta”; la mia idea era di utilizzare la moto per veloci “trasferimenti” in luoghi lontani (il Triveneto, dopo 20anni di giri, dal 125 alle 1000 supersportive, lo conosco come le mie tasche…), per portare il mio Amore in quei posti meravigliosi che ho conosciuto viaggiando per le Corse in tutta Europa.
Ho scelto una K1200RS, 78.000 Km, Full Optionals, pagata 6.000 euro, garanzia 1 anno Stillnovo.
Le impressione dei primi chilometri in sella a questa moto le ho già postate qui; qualcuno le avrà già lette, e già conosce la mia contentezza per l’acquisto fatto.
Ma forse erano un po’ “fuorviate” dal fatto che, dopo anni di lontananza dalla sella “su strada”, il piacere di guidare nella Libertà che ti regala il “girare una chiave e andare via”, ti riempie il Cuore, e ti fa sembrare tutto meraviglioso…
Attendevo il momento di fare una “prova” piu’ approfondita e completa; in fondo, 2-300 chilometri in una domenica, sono capaci di farlo tutte le moto. Ma una BMW 1200 RS non è una moto come tutte le altre: gli obiettivi di progetto erano quelli di fornire ai “motociclisti di lungo corso” una Ammiraglia vicino alla perfezione, raggiunta con anni di evoluzione, iniziata nel 1985 con quel capolavoro di Design e innovazione Tecnica che è stata la K100RS.
Ho cominciato a covare nella mia mente un “giretto” di un finesettimana a salutare dei Grandi Personaggi, conosciuti su Internet prima come Tifosi appassionati della mia Squadra e delle mie RSV, e poi incontrati e diventati Amici. Elio, di Roma (poi assoldato nello Staff della mia Squadra), e i Leccesi Nico (Avvonico), Pier (il polso), e Gigi “Flyng Fifty” (che ha una Replica dell’ultima mia RSV schierata nell’Europeo Superstock del 2004, un vero “missile”…).
In pratica, un giretto di 2.000 chilometri da fare in un finesettimana.
Top Case BMW in cordura sul codino, con l’abbigliamento impermeabile e un gilè imbottito per l’eventuale “meteo avverso”, una piccola borsa da serbatoio con 2 cambi di intimo, un paio di Jeans e una felpa, Beauty e via, senza borse laterali: nella guida “a solo” non le sopporto, e non servono quando viaggi per “stare in sella”, a macinare chilometri incontro all’Orizzonte.
Partenza Venerdì alle 12, discesa verso Roma lungo la Raticosa-Futa, cena di pesce abbontante a Roma in un Ristorantino “selezionato”, sosta per la notte a casa di Elio per conoscere mio “Nipote” Angelo Daniel di pochi mesi, sabato “trasferimento” a Lecce, e domenica ritorno, con il “tappone” di 900 chilometri per tornare a casa, a Padova.
Chi era a conoscenza dell’idea mi pigliava per matto: ma sei “fuori”??? Guarda che non sei piu’ il ragazzino che girava per l’Europa col Kappino, oggi tieni 45 anni e non c’hai piu’ fisico, 2.000 chilometri in 2 giorni e mezzo ti massacrano…
In effetti, sono anni che non sono “allenato” a stare in sella così a lungo, pensavo.
La “resistenza” di ore e ore alla guida l’ho costruita negli ultimi anni in trasferte no-stop attraverso l’Europa in occasione delle Gare (nelle Corse, si viaggia sempre… “di corsa”…), il record assoluto è Padova-Valencia da solo in 18 ore consecutive, soste solo per rifornimento di gasolio e Red Bull, ma una cosa è guidare seduto in un abitacolo con Radio, Aria Condizionata, sigarette e viveri, altra cosa è stare in sella… ma pian piano che si avvicinava il W-end per il mio “giretto”, una sottile euforia invadeva la mia Anima: 2 giorni e mezzo in sella, per la nostra bellissima Italia, che mi fraga di qualche dolorino??? Eppoi ho comprato una BMW RS, mica Pizze & Fichi…
Vi anticipo una cosa: sono stati i 2 giorni piu’ fantastici che potevo vivere. Sono entusiasta della RS.
Ha superato la “prova” con una naturalezza che nemmeno io mi aspettavo, e credetemi, quando “giudico” una moto, non sono di parte, nemmeno se è la mia. Ha superato tutte le aspettative.
Senza scendere nei particolari, che racconterò piu’ avanti, insieme alle sensazioni intime del Viaggio, vi dirò che dopo 2.000 chilometri ero fresco come una rosa, senza la benchè minima stanchezza, né fisica né mentale, tanto che sulla Circonvallazione di Padova, verso casa, ho pensato seriamente di continuare verso nord (Austria? Germania?) e di fregarmene bellamente degli impegni di lavoro del giorno dopo…
E considerate che domenica sono partito da Ostuni (poco sopra Lecce) alle 11.30, e a casa sono arrivato alle 20.00, con 3 soste di mezz’ora per rifornimento e sigaretta, e 1 di un’ora per un incontro assolutamente straordinario poco sopra a Pescara, in un’area di sosta… (si fanno incontri fantastici a girare in Moto, me l’ero scordato…).
Fate 2 conti, e vi accorgerete che significa viaggiare controllando il tacho per non avvicinarsi troppo ai 200 Km/h (dove, anche considerando gli “scarti” dello strumento e gli “abbuoni” della taratura Autovelox, scatta il ritiro della patente…), con una “souplesse” di marcia francamente nemmeno mai immaginata. Quando leggevo sulle riviste “con questa moto si puo’ viaggiare a medie di 200 all’ora per chilometri e chilometri” pensavo: impossibile; questa è l’ipotesi acquisita nel breve chilometraggio della prova, che non prevede mai “long run” (per esigenze di realizzazione dell’articolo: ho fatto anche io test per riviste e trasmissioni TV), ma la pratica effettiva è un’altra cosa… io ho fatto “tapponi” da 1.200 km in un giorno, e so bene cosa vuol dire…
Alla fine, devo dire che non ci vuole nulla a fare un giro così; non è stata assolutamente una “impresa”, come molti credevano che fosse, e anche io.
In fondo, mettersi “alla prova”, scoprire la proria fatica, i propri limiti, è un desiderio sempre latente in noi, e come la lingua stuzzica dove il dente fa male, crearci “situazioni limite” è per alcuni di noi un divertimento intimo.
Chi di voi non conosce il piacere dell’esaurimento fisico e mentale nel divertimento??
Stancarsi nel divertirsi è tra le cose piu’ belle che ci sono state donate.
Invece non un dolorino (nemmeno alla schiena, che invece sulla K75 mi duoleva, viaggiavo con la fascia lombare), un indolenzimento, un fastidio; ne alla guida, né il giorno dopo, al lavoro alle 8.
Porca miseria, il primo Round l’ha vinto Lei.
Ho trovato una moto che ridicolizza le distanze, con la quale è effettivamente una sofferenza scendere di sella; al ritorno a casa ero felice per il Viaggio, ma con un velo di malinconia…

Questo è il percorso effettuato.
Immagini allegate
Tipo di file: jpg Giretto.jpg (94,2 KB, 2108 visite)

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Ultima modifica di blacktwin; 13-04-2006 a 00:30
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Vecchio 13-04-2006, 00:22   #2
Piripicchio
la mia moto un ammasso di ghisa
 
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queste sono cose alla Duca di Well
gran bel giro!
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La chiesa è il peso morto della societÃ*!
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Vecchio 13-04-2006, 00:31   #3
Huey
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IO...un viaggio così...di sola autostrada.....in due giorni.....non ci tengo nemmeno a farlo.

Però ti faccio comunque i complimenti.

Ma qui credo che si possa iniziare una bellissima discussione sul viaggiare.....
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Vecchio 13-04-2006, 00:36   #4
Piripicchio
la mia moto un ammasso di ghisa
 
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Quote:
Originariamente inviata da Huey
IO...un viaggio così...di sola autostrada.....in due giorni.....non ci tengo nemmeno a farlo.
e... noi GieSsisti preferiamo il coust to coust
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Vecchio 13-04-2006, 00:52   #5
blacktwin
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Non ho fatto solo autostrada (anche se la cartina, per comodità visualizzativa, riporta questo).
La scelta purtroppo era "obbligata": non avevo molto tempo a disposizione...
e volevo provare la moto nelle lunghe distanze di trasferimento: il poco tempo libero che ho a disposizione mi obbliga a considerare velocità di spostamento per sfruttare al massimo la mèta; significa che se voglio andare visitare Parigi o Berlino, e al massimo ho 3-4 giorni disponibili, la strada la devo "digerire in fretta", e comodo, per godere al massimo la visita del punto d'arrivo, sia come tempo disponibile che come "freschezza" di fisico...
Purtroppo sono lontani i tempi in cui avevo 3 settimane consecutive di ferie...

Eppoi, come ho scritto, questo "primo giro" era un Test di valutazione della moto, nelle condizioni per cui è stata progettata e sviluppata.
Verranno anche i momenti per le gitarelle a cazzeggiare su per i passi Alpini...


Ultima modifica di blacktwin; 13-04-2006 a 00:56
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Vecchio 13-04-2006, 00:53   #6
Huey
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Quote:
Originariamente inviata da Piripicchio
e... noi GieSsisti preferiamo il coust to coust
Ma scherzi, nemmeno a parlarne. E poi guarda quella mappa, ma quando sei a lecce....non vedi che c'è quella costa albanesemontenegrinadalmata che ti chiama?

Una prova del genere penso possa essere fatta anche nel giardino di casa cribbio. Ti metti seduto sulla moto e dici a tua moglie che scenderai solo dopodomani. Ovviamente ti metti un bel ventilatore di fronte e accendi la moto.

Comunque ha detto bene. E' una prova di resistenza e volontà, resa ancora più tragica e difficile proprio dal percorso scelto.

Ma forse sono troppo drastico io....
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Vecchio 13-04-2006, 00:54   #7
Huey
Alex da Tai doc
 
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Quote:
Originariamente inviata da Blacktwin
Non ho fatto solo autostrada (..)
Bhè, adesso è più chiaro. Raddoppio i complimenti. Pensavo fosse una prova di forza..diciamo fine a se stessa.
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Ultima modifica di paolo b; 11-01-2007 a 10:51
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Vecchio 13-04-2006, 06:05   #8
kaRdano
Sommergibilista doc
 
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Bella prova (per te e per la moto), bel giro. Come sempre ben descritto, oltre alla moto, sai guidare bene anche "la penna" .
K1200RS, grande stradista, non c'é dubbio: andando al K-Pride quest'anno, quando sono arrivato a BT mi sono detto "beh, già arrivato?": la sensazione di non affaticamento rispetto al K75s é stata davvero tangibile.
Ciò che mi lascia un pò perplesso é stata la scarsa autonomia: praticamente 15€=200 KM, e non ai 200 in autostrada... Il pieno-pieno sono 20€, ma dalla riserva.
x Blacktwin: hai fatto un conteggio preciso dei KM/Benzina del tuo "giretto fuoriporta"?
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R1200RT - DOHC 2011
due pistoni, ma buoni..!!

Ultima modifica di kaRdano; 13-04-2006 a 06:17
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Vecchio 13-04-2006, 11:14   #9
vanth
Mukkista in erba
 
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ubicazione: L'Aquila
predefinito

è una cosa bellissima poter partire e fare 2000 km in un weekend, con tutti gli amici che ti danno del matto. poi, una volta partito, sei solo nel casco e dimentichi tutto e ti senti bene... il re del mondo... complimenti a te....questo è saper godere...
__________________
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Vecchio 13-04-2006, 16:02   #10
migrante
Pivello Mukkista
 
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Registrato dal: 16 Aug 2005
ubicazione: treviso
predefinito Heila!!

ciao Dario.
.. è sempre un bel modo di viaggiare.. il tuo.
nessuno te lo può toccare.
solo leggerti.
vedere che hai voglia di raccontarlo.
quello che passa "dentro" quando si guida è intimo.
a volte indicibile.
parto per sardegna vorrei riuscire a scrivere il mio viaggio.
tuttavia bentornato a scrivere questi racconti.
migrante non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 13-04-2006, 16:17   #11
kaRdano
Sommergibilista doc
 
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Registrato dal: 19 Oct 2004
ubicazione: all'ombra di Blacktwin
predefinito

il buon Blacktwin, nonostante il suo racconto particolareggiato, ha omesso di dirci come mai proprio Ostuni (nota località estiva) e, ivi, dove ha dormito... Qui gossip ci cova!
__________________
R1200RT - DOHC 2011
due pistoni, ma buoni..!!
kaRdano non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 13-04-2006, 17:30   #12
blacktwin
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predefinito

Hmmmm... Cardano sei un briccone a "pensar male", ma come sempre, spesso ci si "azzecca"....
Sono un gentiluomo, non uscirà parola dalle mie labbra...
Non ancora finito la giornata lavorativa, stasera scrivo...
Intanto saluto (se non è già partito) saluto Migrante, e gli dico una coincidenza "simpatica": la ragazza con cui avevo appuntamento a Monopoli (un po' prima di Ostuni... ) usa come Nick "Latitante"... ed è, naturalmente, una motociclista...
Ma veramente incredibile è la Donna che ho incontrato sulla via del ritorno...
... in sella ad una moto particolare, e unica...

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Vecchio 13-04-2006, 18:21   #13
pico
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Registrato dal: 16 Jan 2004
ubicazione: treviso
predefinito

complimentoni per la moto, che conosco bene, il giretto e il motivo!!
grande vecio
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K1200RS
meno internet più cabernet
www.topico.it
www.oldruggers.it
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Vecchio 13-04-2006, 19:17   #14
Damiano
Mukkista doc
 
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Registrato dal: 12 Jul 2004
ubicazione: Faenza (RA)
predefinito

Non ci conosciamo, ma ho letto con piacere...
Bel viaggio, bel racconto, tanti altri di questi Km!
__________________
Il tiracca è amico mio
Damiano non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 13-04-2006, 19:40   #15
marioadventure
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predefinito

il viaggio in moto è sempre un viaggio interiore.
alla fine sei solo coin tutto il corpo nel tuo casco, guardi ciò che ti circonda, canticchi, parli tra te e te, ma più di ogni cosa pensi,
e pensi.
tutto solo con te stesso, è non è brutto per niente: ti sdoppi e ti fai compagnia;
solo lei, la tua moto, ti accompagna.
Ogni tanto la accarezzi. la osservi mentre le abbracci il manubrio, dai una sbirciatina al motore e alla fine sei arrivato.
Domani non ci penserai, ma oggi quando hai spento il motore e l'hai lasciata dopo tutti quei kilometri, le hai detto ciao

Ultima modifica di paolo b; 11-01-2007 a 10:52
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Vecchio 13-04-2006, 22:46   #16
blacktwin
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Ciao a tutti.

Rispondo per primo ad una domanda di Cardano, sennò poi mi scordo: il consumo.
Ti dirò, Enrico, io con la moto ho un rapporto particolare.
Considero quelle due ruote le Ali della mia Anima, e non ho mai contato i soldi quando mi alzo in volo.
Non sono un ricco, e nemmeno “benestante”; ma alla mia età qualche soldo in tasca ce l’ho, non devo fare i conti con i 100 Euro a fine mese, per intenderci.
La Moto è l’unico “capriccio” che mi sono sempre concesso, a volte “limando” su tutto il resto (perché i momenti difficili capitano a tutti), e per questo motivo, per la Moto e per le mie “evasioni” in sella, non ho mai tenuto i conti.
L’acquisto sì, ovviamente: non “butto” 14-15.000 Euro su una moto, quando con meno della metà ho comunque un mezzo validissimo che mi permette di divertirmi (vedi la mia RS acquistata a gennaio); ma per tutto il resto, non “conteggio” i soldi; un vecchio detto dice: se chiedi il prezzo, vuol dire che non te lo puoi permettere. E io ho DECISO che tutto quello che riguarda la Moto me lo POSSO permettere. E fanculo a tutto il resto.
Quando ho deciso di acquistare il “parabrezza Confort” per la mia RS, sono andato e l’ho ordinato.
Non ho chiesto il prezzo. Quando è arrivato, l’ho pagato.
Capisci che tipo di “rapporto” ho con la Moto??
Per rispondere al tuo questito, ti dirò che non ho tenuto conto dei rifornimenti nella “discesa” a Lecce (anche perché sono partito da Padova con piu’ di ½ serbatoio), perché ho compiuto “divagazioni”, ma ricordo benissimo che nella “risalita” diretta fino a Padova, a Ostuni ho fatto il pieno, e poi ho fatto 3 fermate per rifornimento, tutte da 20-21 Euro a pieno (mi fermavo all’accensione della riserva)
Quindi, 4 pieni per 864 Km (secondo Autoroute Europa); non so quanto sia il pieno, e quindi non so il chilometraggio/litro. Ma “a spanne” mi sembra che siano circa 12 Km/l; alla velocità di trasferimento tenuta, direi che è un ottimo risultato. Se volevo fare 20 Km/l mi compravo una SR 500 Yamaha… ;-)
L’autonomia data dal serbatoio per me è perfetta: a 200 all’ora fai i 200 km di autonomia in un’ora, e quindi una sosta è “consigliata”, perché guidare a quella velocità è psicologicamente stancante, per il traffico, che se anche scarso, devi “mirare” con largo anticipo, e prevedere tutto… molte centinaia di metri davanti a te.
A velocità piu’ “codice”, il chilometraggio si allunga, ma io al massimo ogni ora e ½ una sigaretta me la devo concedere: sennò che piacere è viaggiare???

Simpatica la “scenetta” proposta da Huey, del tipo in giardino in sella alla moto che dice alla moglie: scendo tra 2 giorni, e accende il ventilatore…
Però, non corrisponde alla guida in autostrada.
O meglio, non in tutte le autostrade, e non in sella a qualsiasi moto.
Se la tua idea di Autostrada è la Padova – Bologna, rettilineo di 100 Km, tutti in piano, in sella ad una moto che ti permette una velocità di 130 all’ora di crociera (scarso motore, o scarsa protezione aerodinamica), sono certamente d’accordo con te: è una noia mortale, tanto vale stare in giardino (a parte il parte le sensazioni fisiche che comunque vivi in sella: io ho fatto il giro della Grecia, partendo da Padova, in sella ad uno scooter Aprilia Sonic 50, insieme ad amici in sella allo Scarabeo (sempre 50), e mi sono divertito tantissimo, anche viaggiando a 60 all’ora…).
Ma la stessa autostrada, fatta 200 all’ora, assume una “sensazione” molto diversa: non tanto di “guida pura” (perché è un rettilineo), quanto di “vissuto”: invece che una palla motale infinita, è una mezz’ora che scorre veloce… e si arriva rapidamente alla Raticosa…
Ma ci sono alcune autostrade che non hanno nulla da invidiare al piacere che regala un percorso misto in montagna; la Napoli-Bari, ad esempio. Il tratto appenninico sono 150 chilometri di curvoni in successione, variazioni altimetriche, e, almeno quando l’ho fatto io, sabato mattina, completamente deserta.
Certo, se hai in “mano” una moto da 140/150 all’ora, è divertente, ma nulla piu’.
Ma se sei in sella ad una moto che a 200 all’ora apri il gas e senti ancora una spinta sensibile, allora un tracciato del genere non ha nulla da invidiare (in termini di divertimento di guida), alla “mitica” Raticosa-Futa, o a qualsiasi passo dolomitico (paesaggio incluso).
Anzi: sai benissimo che se molti sanno fare la curva secca a 90° con le pedane in terra, pochi ne trovi che si infilano su un curvone a 200 all’ora senza “alleggerire”. E in curvone autostradale stai in piega anche 10 secondi, molto spesso imposti l’entrata ma non vedi l’uscita, ma il gas devi tenerlo aperto… l’unica “sicurezza” è che sai non ti verrà incontro nessuno, ma quando la moto comincia ad allargare, devi trovare il modo di “tenere” la traiettoria senza chiudere il gas, altrimenti son dolori…

Incredibile la stabilità della 1200 RS. Una volta “accordata” di sospensioni (originali: credetemi, vanno bene, e io ci lavoro nel campo delle sospensioni…), sul veloce ha una precisione che commuove. Non tentate di irrigidirla, però, come spesso vedo fare (alta velocità=rigidità di spospensioni, soprattutto idrauliche: errore grossolano, le sospensioni devono lavorare…).
Su un curvone nei pressi di Benevento (ricordo la città solo perché ho avuto, in gioventù, una ragazza originaria di lì…), messa giù la moto sui 180 all’ora, ho visto che il fondo presentava, verso la corda, una successione di dossi pronunciati e “lunghi”, quindi ancora piu’ pericolosi… perdinci, qui si mette male, ho pensato (… non proprio perdinci, ma avete capito…). Ovviamente non ho “toccato” nulla, solo ho trasferito il peso sulle pedane, per abbassare e accentrare i pesi verso il baricentro, e “mollato” la presa sul manubrio. (in pratica: fare forza sulle pedane come a volersi alzare dalla sella, ma basta “alleggerire” il peso sulla sella con il culo che la “sfiora”; togliere qualsiasi forza sul manubrio: le mani restano a “collare” sulle manopole, pronte a stringere, ma non “impugnano”. La moto la stringete con le caviglie, il vostro assetto in sella è tenuto dagli addominali)
Preoccupato invano: la moto ha assorbito “pari” la sequenza di sconnessioni, e non ha sgarrato di un metro, nemmeno oscillazione allo sterzo. Con una supersportiva stradale (le conosco bene), avrei avuto grossi problemi (ovvio, sono piu’ rigide…).
Il giorno dopo, risalendo da Ostuni, nel lungo tratto deserto fino a Pescara, trotterellavo sui 180 (perché questa velocità??? Se fate i calcoli, siete entro i 40 all’ora del ritiro patente, e ve la cavate con poco più di 100 euro di multa, e la sottrazione di 2 punti… una volta tanto ci puo’ anche stare…), quando, per gesto automatico, ho staccato il braccio destro e l’ho posato sopra la borsa da serbatoio (lo facevo spesso con la K 75, a 140 all’ora mi annoiavo…).
Come ha scritto MarioAdventure “alla fine sei solo con tutto il corpo nel tuo casco, guardi ciò che ti circonda, canticchi, parli tra te e te, ma più di ogni cosa pensi, e pensi…”, e nei miei pensieri, il “pilota automatico” che inserisco (è perfetto, dopo 30 anni di guida, a volte è molto piu’ “preciso” di me, perché sfrutta automatismi e mappe motorie costruite in anni di esperienza alla guida) esegue attentissimo il suo lavoro. Ha inserito la moto in un curvone a sinistra (quindi, con la mano interna alla curva staccata dal manubrio, e la spalla sx “alta”…).
Nei pensieri della mia Mente, persa chissà dove, sento una vocina lontana che dice: “Uè, razza di scimunito, vogliamo mettere quella manina santa sul semimanubrio, che siamo su un curvone, o improvvisamente sei diventato focomelico??? E pure stupido??? Guarda che oggi è domenica, e io sono al bar “Heaven” insieme agli altri Angeli Custodi che ci raccontiamo le tavanate che voi fate, e i miracoli che siamo costretti a fare… non mi scassare con le tue bischerate in moto, e lasciami in pace almeno oggi…”
Ormai in piega, un brivido mi è sceso lungo la schiena, i peli sugli avambracci mi si sono rizzati. Non ho mosso un muscolo...
Beh, la RS non si è scomposta, forse avrà solo pensato: “… pischello, con chi credi di avere a che fare…”.

Tra i mille modi che ci sono per andare in motocicletta, e le mille motivazioni piu’ o meno recondite di ognuno di noi, io “riunisco” tutto in 2 grandi “famiglie”: conoscere qualcosa di diverso da noi, o vedere il paesaggio cambiare intorno a noi, e sentire noi che cambiamo con lui.
A seconda dei nostri periodi, delle esigenze della nostra Anima, tutti e due questi aspetti del Viaggiare in Moto sono validi.
Nei miei 2.000 chilometri d’un fiato, ho fatto strade collinari “tutte pieghe”, ho attraversato Firenze e le sue stradine secondarie, ho viaggiato nelle campagne solitarie a 70 all’ora e lanciato il mio cavallo a briglia sciolta in autostrada, felice di correre nel vento della sera.
Ho anche commesso la cretinata di ingarellarmi con un Bentey Continental GT sul filo dei 220/230 (non dico dove…), che oltre ad essere una Automobile veramente veloce (poi a casa ho controllato: ha un motore V12 da 6.000cc e 560 cv…), era condotta da un Driver con le palle: sui curvoni teneva giù il piede, e ne ho visti pochi in giro guidare come lui. Ho dovuto tirare fuori la lingua, ma quando si trova uno che guida bene, è un piacere seguire le sue linee, e sgroppare insieme…

Ore non resta che raccontarvi l’incontro molto particolare avvenuto in una area di servizio;
entrando in corsia di decelerazione, ero dietro di qualche centinaio di metri ad una moto molto bassa e lunga, inconfondibilmente Guzzi; pensavo fosse uno dei tanti Bikers con la tuta di pelle sgualcita, e ho parcheggiato a fianco, pronto a scambiare 2 chiacchiere e berci un caffè.
Invece…

(alla prossima puntata…)

Ultima modifica di blacktwin; 13-04-2006 a 22:55
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Vecchio 13-04-2006, 23:36   #17
Merlino
mister K
 
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ubicazione: Paris banlieue 11 - a St. Angel on field sulla SS439. Toscany
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Cosa compro a fare riviste di moto, che mi lasciano il vuoto, quando poi leggo un topic (con le palle) e tutte le seghe mentali su "quale moto?" si disolvono come la nebbia, dicendomi che l'unica moto migliore del mio Kappino e un kappone.
Questo racconto mi fà anche capire che quello che aveo trovato fantastico sulla r1100rt, ciò grandi trasferimenti senza sentirli, ma a velocità di non oltre i 150 km/h, perchè oltre le vibrazioni sono inssoportabili per me, ha una naturale evoluzione nel K1200GT che mi è stato proposto questo pomeriggio.

Non ho più scuse, come ha scritto Blacktwin, ma che io filosofegio così:
sei hai una voglia di volare, devi avere solo la voglia di alzarti in volo staccando l'assegno che ti lega a terra.


Grazie Blacktwin

Alex da Lucca( quello che dopo quattro moto nel box, non si sentiva a suo aggio, e adesso ha capito perchè).
__________________
Motociclista Zen o quello che ne resta.
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Merlino non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 14-04-2006, 07:32   #18
migrante
Pivello Mukkista
 
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Originariamente inviata da Blacktwin
Hmmmm... Cardano sei un briccone a "pensar male", ma come sempre, spesso ci si "azzecca"....
Sono un gentiluomo, non uscirà parola dalle mie labbra...
Non ancora finito la giornata lavorativa, stasera scrivo...
Intanto saluto (se non è già partito) saluto Migrante, e gli dico una coincidenza "simpatica": la ragazza con cui avevo appuntamento a Monopoli (un po' prima di Ostuni... ) usa come Nick "Latitante"... ed è, naturalmente, una motociclista...
Ma veramente incredibile è la Donna che ho incontrato sulla via del ritorno...
... in sella ad una moto particolare, e unica...




le donne così sono quelle che non ti aspetti, straordinarie per questo veramente latitanti nella quotidianità, ci si deve spingere da soli distante per incontrarle.

sono ancora quì, ancora per poche ore,
domani nel primo pomeriggio prendo il largo.
a queste ore prima di una partenza si hanno sensazioni forti,
quella sorta di eccitazione che non cambia mai. bella e ricca di umanità.
la moto è pronta, ho quello che mi serve e niente più,
ho guardato il letto e so che non lo vedrò per almeno 18gg.
vedrò altri altrove, altri stimoli, altre strade.
è un buon giorno per partire...
migrante non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 14-04-2006, 11:11   #19
blacktwin
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Ho ritrovato anch'io quelle sensazioni del "prima del Viaggio".
Scegliere il bagaglio e preparare l'itinerario, tracciando nuove strade sopra quelle già percorse anni prima...
Scendere in garage a guardare la moto, girarle attorno nel silenzio nostro e suo, immaginando cio' che vivremo insieme di lì a poco...
L'ultimo Viaggio che feci in moto risale al 2000, a zonzo nel Parco Naturale del Gran Sasso, trovando - per caso - un alloggio chiamato Nido dell'Aquila, in cima ad una roccia a strapiombo sulla vallata; e la mattina, capii perchè si chiamava così: fui svegliato dal richiamo di un Aquila che volteggiava bellissima e solitaria nel cielo... (questa sotto è una foto che ho scattato a Lei, nella "casetta" che il proprietario del l'Agriturismo gli ha costruito)
A distanza di 6 anni, nel preparare il mio "ritorno" in sella, non mi sono sentito invecchiato, come certe mattine, ma anzi, sentivo dentro me la freschezza e l'entusiasmo dei miei 25 anni...

Buon Viaggio, Michele
Immagini allegate
Tipo di file: jpg Aquila Silva Fulva.jpg (45,7 KB, 1910 visite)

Ultima modifica di blacktwin; 28-05-2007 a 10:05
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Vecchio 14-04-2006, 11:47   #20
paolo b
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Quote:
Originariamente inviata da Blacktwin
(..) Buon Viaggio, Michele
Adesso passo a trovarlo prima che parta, e di nascosto gli svito qualcosa.. tanto per rendere il viaggio più avventuroso..

..si scherza, nè..
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paolo b non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 14-04-2006, 11:53   #21
blacktwin
Guest
 
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Hihihi
...bastardone...
... basta che gli dici, quando la mette in moto: ma cos'è questo rumorino??? Lo senti anche tu???

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Vecchio 14-04-2006, 11:57   #22
paolo b
Bi-Kappista Doc & Tom Ponzi
 
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Registrato dal: 15 Jul 2002
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Quello l'ho fatto ieri.. ed assieme alla perdita d'olio "interna" alla borsa sx ( ), la cosa lo ha un pò preoccupato..
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paolo b non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 14-04-2006, 12:11   #23
kaRdano
Sommergibilista doc
 
L'avatar di kaRdano
 
Registrato dal: 19 Oct 2004
ubicazione: all'ombra di Blacktwin
predefinito

Voglio unire tutti i racconti di blacktwin e della sua KRS in un documento omnicomprensivo che proporrò a BMW Italia di includere nei contratti di acquisto.
La clausola introdotta reciterà: "Tu, stolto acquirente di una ERRE, sei pronto a rinunciare a tutto questo ???"

x Merlino: ho letto che finalmente stai scorgendo la Luce....

__________________
R1200RT - DOHC 2011
due pistoni, ma buoni..!!

Ultima modifica di kaRdano; 14-04-2006 a 12:19
kaRdano non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 14-04-2006, 12:21   #24
GIESSSSSSSE
Guest
 
Thumbs up

GRAN BEL RACCONTO DI QUELLI CHE TI FANNO DIRE: MA IO COSA CI FACIO QUI SEDUTO DAVANTI ALLA TASTIERA? PRENDO E VADO DOVE MI PORTA LA STRADA.

BLACKTWIN HA RACCONTATO A MODO SUO QUELLO CHE PROVA IL MOTOCICLISTA MENTRE GUIDA E MENTRE LO LEGGEVO MI SEMBRAVA UN PEZZO TRATTO DA "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Robert Pirsig.

BRAVO PER LA PASSIONE CHE CONDIVIDO PIENAMENTE NELLO SPIRITO.

Ultima modifica di GIESSSSSSSE; 14-04-2006 a 14:16
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Vecchio 14-04-2006, 13:05   #25
blacktwin
Guest
 
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Caspita, Giesssse, "avvicinarmi" al grande Robert...
... mi fai arrossire...

Grazie dell'apprezzamento !

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