Ogni volta, prima dell'imbarco, mi chiedo "Ma ancora? Ma non ti viene a noia?".
Alla fine sono più di 30 anni, raramente ho saltato un appuntamento: quest'anno siamo già alla seconda calata sull'isola e non è detto che sia l'ultima per il 2025.
Pochi km dopo lo sbarco mi ricordo, e sorrido dentro al casco: la Sardegna è un'isola infinita per luoghi, strade, possibilità di interpretazione... e non stanca M A I.
Stavolta niente tenda, viaggio in dolce compagnia: imbarco giovedì sera da Livorno via Corsica Ferries, venerdì alle 7 sbarchiamo a Golfo Aranci con puntualità svizz... francese.
Fa freddino ed il cielo è spesso coperto: l'aria fredda dai balcani è arrivata fino a qui, ma sappiamo che a sud andrà meglio come sempre.
Curiosiamo un po' in Gallura - il passo Limbara, i laghi del Liscia e Coghinas - qualche sosta al sole per scaldarci perchè Daniela è rettiliana ed io pirla: le ho portato il gilet riscaldabile ma ho dimenticato il power-bank, così il gilet è utile come un buco di culo sul gomito...
Oschiri... Ozieri... raggiungiamo la SS292 a Padria, uno sguardo al delizioso giardino Peralta di Mara e raggiungiamo Alghero dall’alto per un ottimo panino con il polpo in spiaggia.

Poi giù lungo la celebre (IMHO immotivatamente) Alghero-Bosa, per una visita al castello ed ammirare la skyline di case colorate.
Raggiungiamo infine Oristano, campo base per le prossime due notti solo perché ancora inesplorata: e diciamo che, per quanto si sia stati bene e non sia una base geograficamente scomoda, la città non ci ha fatto particolarmente innamorare.
Sabato sveglia con calma, una bella colazione e si parte: prima un’occhiata alle salite per il massiccio del Gennargentu (notevole la Uras-Laconi) poi virata verso l’iglesiente.
Sulla SS126 “occidentale sarda” si gode appena usciti da Guspini, su per i tornantoni che portano ad Arbus continuando per Fluminimaggiore e fino all’abitato di Iglesias: una 50ina di magnifiche curve una dietro l’altra che noi però spezziamo per una visita al tempo di Antas (e del villaggio nuragico, della quercia secolare eccetera…).
A Iglesias invertiamo la rotta passando per la SP83 via Nebida, i faraglioni di Masua ed improvvisiamo una sosta pranzo/cazzeggio a Cala Domestica, dove però il vento non invita ad assaggiare il mare come invece speravamo.
Rientriamo ad Oristano in tempo per goderci il tramonto sullo stagno di Cabras.
Domenica: è ora di impacchettare tutto e lasciare l’albergo, decidiamo di organizzare la prossima base a Carloforte quindi giù di nuovo verso sud via Torre dei Corsari, Piscinas, Ingurtosu e nuovamente SP83 in senso opposto rispetto ieri.
Tira vento molto forte scendendo verso Portovesme e nei 40 minuti di traversata verso l’isola di S.Pietro ringraziamo di non avere ancora pranzato: allo sbarco ci allunghiamo a dare un’occhiata a Capo Sandalo ma rientriamo veloci per una doccia ed un lungo cazzeggio tra i vicoli - anzi i “vico” - di Carloforte fino a goderci il tramonto della luna sulle saline e soprattutto una cena spettacolare.
Lunedì: con la corsa delle 9:35 siamo di nuovo a Portovesme per raggiungere Teulada e da lì la SP71 con le sue curve ed i magnifici scorci (altro che Bosa-Alghero!), chiudendo l’anello perfetto di curve via Domus de Maria di nuovo su Teulada.
La prossima chicca in canna è la SP1 Santadi-Capoterra, una 30ina di km di facile strada non asfaltata che taglia in due il parco regionale di Gutturu Mannu, levando anche la noia di raggiungere Cagliari via Pula/Sarroch.
Mi piacerebbe millantare che Daniela fosse stremata per le maratone sessuali alle quali l’ho sottoposta in questi giorni, ma la verità è che si stava scaldando sui cilindroni del V di Mandello.
Oltrepassata l’area intorno a Cagliari, una formalità inevitabile, riprendiamo le curve per salire a Burcei e poi giù verso la meravigliosa “Campuomu”, un tratto della SS125 che corre lungo il rio omonimo.
A Torre Salinas tentiamo un nuovo bagno in mare ma il vento è ancora sostenuto: io non mi faccio problemi, ma Daniela rimane in modalità lucertola a distanza di sicurezza dall’acqua.
Ripartiti raggiungiamo Tortolì via vecchia SS125 per la notte, in tempo per godere del tramonto sulle Rocce Rosse di Arbatax.
Martedì, ultimo giorno, ma prima di metterci veramente in marcia – il traghetto è alle 21 e c’è tempo – recuperiamo l’esperienza di una luuuunga sosta in spiaggia a Lido Orrì: 22 gradi, il vento è calato, la spiaggia è tutta per noi ed il mare è una meraviglia… ci vorranno le bombe di profondità per farmi uscire.
Oppure la promessa di un bel caffè, a S.Maria Navarrese prima di re-infilare la SS125, e dell’ultimo lento pranzo a Cala Gonone.
Quando arriviamo a Golfo Aranci, sempre via SS125, il sole sta tramontando ed il ferry ci sta già aspettando: ci concediamo un aperitivo in spiaggia prima di imbarcarci e chiudere così, con somma soddisfazione, l’ennesima esperienza sull’isola.
Percorso:
https://drive.google.com/file/d/102q...ew?usp=sharing
Qualche info, prezzi per 2 persone + 1 moto.
- Traghetto: Corsica Sardinua Ferries Livorno<>Golfo Aranci (21:00<>7:00) - 310 A/R euro con cabina interna
ad Oristano:
- molto frequentata il sabato sera, con tanti musicanti (per me fastidiosi) nei locali, per mangiare meglio prenotare... la città non ha lasciato il segno, centro storico piccolissimo e poco da vedere (ma l'abbiamo anche girata poco e solo la sera);
- Mariano IV Palace Hotel, 2 notti 200 euro: non eccezionale, più un 3 stelle che un 4, ma centralissimo e con garage per moto/bici gratuito;
- ristorante Kèna: menu terra/mare, ottimo, spesa 80 euro giustificata;
- pizzeria Genesi: ottima la pala romana, 36 euro;
a Carloforte:
- pranzo/merenda al Bar Carlo Emanuele III, discreto ma 46 euro eccessivi per due insalate;
- cena al ristorante Lafede, ovviamente tonno & co, 102 euro strameritati;
- pernotto al B&B Casa Tonina, 70 euro, eccezionale.
a Tortolì:
- pernotto all'hotel Orrì, 105 euro: discreto ma non ottimo, parcheggio interno piscina e lavanderia che fa comodo, posizione discreta;
- cena all'Osteria del Viale: 80 euro molto ben spesi
a Cala Gonone:
- pranzo al ristorante Cala Luna con terrazza sul mare, 70 euro ben spesi
a Golfo Aranci:
- evitare come la peste Lo Scorfano Allegro: molto figo ma 24 euro per una birra media ed un gin tonic direi eccessivi