Sono le 22.00.
E’ buio pesto, provengo da Siena diretto a Gaiole in Chianti.
La Multi Enduro carica come un mulo, con il tris di valigie stipato, e Signora al seguito.
Il cartello mi dice che svoltando a sinistra arriverò in albergo.
Imbocco una sterrata, e con sorpresa mi trovo ad affrontare una ESSE in decisa salita, dissestata e contropendente.
La prima curva è sinistrorsa, ed il manto sdrucciolevole pende proprio a sinistra.
Per farla breve mi pianto come uno stupido.
Poggio a terra unicamente il piede destro. A sinistra ho il “vuoto”. Indietro non riesco a tornare . Non posso azionare il freno posteriore, e tenendo pinzato l’anteriore, la moto scivola pericolosamente a valle…..
Francamente paralizzato da stanchezza e paura di massacrare in terra la moto, inizio una serie di manovre micrometriche. Tengo sempre la moto in equilibrio con il piede destro , prima dentro e frizione in mano. Cerco con piccolissimi spostamenti di indirizzare l’avantreno verso la salita, in linea retta.
Il tutto al buio, unicamente con la speranza di venire fuori dal casino dove mi ero ficcato.
Dopo un tempo che mi pare lunghissimo, e con i fari che illuminano una pendenza assolutamente rispettabile, decido di provarci ( non potrei fare nulla di diverso ) ….
Per un attimo , lascio la presa del piede destro, per dare un pestone al pedale del freno e bloccare il posteriore.
Motore su di giri … mollo la frizione e prego ….
Il dashboard lampeggia come un albero di natale … la moto si muove, per un attimo sembra piantarsi …. poi riparte ….
I 300 metri più lunghi della mia vita. Se i vari controlli non avessero fatto il loro lavoro, avrei molto probabilmente buttato la moto in terra.
Intendiamoci … uno bravo percorrerebbe quel tratto senza patemi.
Io stesso, nei giorni a seguire, senza passeggero, conoscendo il “tracciato” , e memore della stupidata precedente, riuscirò a salire diverse volte con molta meno difficoltà.
Il casino grosso, nasce dal peso della moto, altezza sella, e posizione infame nalla quale mi ero andato ad incagliare.
Sarebbe stato meglio avrere una Panigale ... alla peggio ammaccavo lo scarico

Non di meno, dati i miei limiti, e la leggerezza con la quale mi ero ficcato in quel problema, ringrazio le varie frocerie.
Un consiglio se posso … non affrontate mai una sterrata al buio senza sapere come si snodi.
Talvolta anche i migliori alberghi, riservano delle insidie.
Dpelago Ducati MTS 1260 Enduro