Da Walwalil Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi.
Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.
Grande! uno dei più carismatici piloti del TT anche se incredibilmente non ha mai vinto, put essendo sempre protagonista . Curioso di vederlo sulla nostra bambina
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Bmw Hp4 Competition 2014 'Mostriciattola' - Ducati Panigale 1299 S 2015 'La pompona'
Questi del TT sono personaggi unici, gente vera, lui nella vita di tutti i giorni ripara camion. Di certo le corse su strada non danno da vivere, quindi ancora maggior rispetto per quello che fanno questi ragazzi per pura passione.
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Bmw Hp4 Competition 2014 'Mostriciattola' - Ducati Panigale 1299 S 2015 'La pompona'
Gente con le palle.... e con tanta tanta passione visto che non corrono certo per ingaggi stratosferici.
A differenza di molti bambini viziati della moto GP...
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Con uno stile di moto così, come vedi qua, c'è uno stile di fisico del genere può accompagnare solo
A Guy hanno fatto condurre una serie di programmi televisivi.
È forte. Avevo sempre letto le sue interviste, in tv è ancora meglio.
A parte gli speciali sul TT e su Pikes Peak, c'è la serie di Channel 4: Speed with Guy Martin, dove in ogni puntata cercano di battere un record, che merita.
L'avevo indicata tempo fa.
L'unico problema è che se non si è abituati bene all'inglese, lui non è sempre facile da capire perchè ha un accento da northener piuttosto marcato.
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DRZ400 '00; R1150R '03; R1200GS Adv '07; HP2 Sport '11
[I'm the biggest limit on my bike]
Gente con le palle.... e con tanta tanta passione.
A differenza di molti bambini viziati della moto GP...
Io se fossi un MM o un VR non correrei mai un TT o a Macao per esempio. Troppo rischioso . Basta un niente e sei morto. Non è bravura è solo pazzia.lo sport su due ruote è pericoloso di per se' ma quelle gare sono come questa
E' sacrosanto libero arbitrio. Gli anglosassoni sono diversi, beati loro che possono decidere se e come rischiare quanto gli pare. Qui impossibile... tavole rotonde, interrogazioni parlamentari, salterebbe su il pirla a dire che tutti quelli che si fanno male sono un costo sociale, che è immorale e tutto il corollario di stucchevoli stronzate conseguente. Solo perchè siamo un popolo di frustrati, da noi si tenderebbe a proibire perchè ci dà fastidio chiunque abbia più palle di noi, questa è la verità.
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Palle? Dipende, pur essendo un appassionato di gare , più che palle , tenere la manetta girata in mezzo a case e marciapiedi , pali della luce , muretti a secco , per farlo,ci vuole un sacco di incoscienza. Poi certo , ognuno è libero di fare quello che vuole.
Io non sono così bravo a distinguere tra 'incoscienza' e 'coraggio'. per me questo è coraggio, è passione, è amore per il rischio. Tanti anni fa, Renzo Pasolini in una delle ultime interviste replicò ad un giornalista che gli chiedeva se non avesse paura. Lui rispose 'Certo che ho paura, ma avere coraggio mica significa non avere paura. Significa aver paura di una cosa e farla lo stesso'.
Ecco, esistono persone per cui, paradossalmente, amare la vita significa metterla in gioco. L'alpinista è coraggioso o incosciente? E il base jumper? E il proximity flyght è concretizzare il sogno del volo... o banale incoscienza?
Non è incoscienza, è il bisogno di vivere emozioni all'ennesima potenza, c'è chi questo bisogno non lo sente e chi invece ne ha necessità come dell'aria. E lo soddisfa arrampicando, lanciandosi nel vuoto o correndo il TT. Possiamo non capire perchè noi non abbiamo quelle palle e quel bisogno, ma giudicare senza 'sentire' è sterile ed irrispettoso.
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Bmw Hp4 Competition 2014 'Mostriciattola' - Ducati Panigale 1299 S 2015 'La pompona'
Mi dispiace non sono d'accordo. Il motociclismo come mezzi si è evoluto in maniera impressionante . La sicurezza nei circuiti è aumentata con asfalti appositi, spazi di fuga , cordoli.L'abbigliamento ha fatto anche li passi da gigante per la sicurezza , tute , caschi, paraschiena etc. Nei circuiti stradali per fare un paragone è come se i piloti corressero in un circuito normale , ma senza casco o paraschiena. Sapendo che anche la più banale delle scivolate può essere fatale . Ecco, questa per me è incoscienza .
La corse stradali sono così, lo dice il nome stesso, si corre su strade normali. Le gare in circuito sono altra roba, con le vie di fuga e tutto il resto. Sono sport diversi e fare paragoni non ha senso. Poi noi non abbiamo quella mentalità, non possiamo capire che lì è una religione, che la loro passione è diversa. Vogliamo ricondurre tutto e tutti ai nostri limiti ed ai nostri metri di giudizio. Io provo solo tantissima ammirazione e rispetto, mai pensato che fossero stupidi incoscienti ma piuttosto persone fuori dal comune.
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Bmw Hp4 Competition 2014 'Mostriciattola' - Ducati Panigale 1299 S 2015 'La pompona'
L'impresa più leggendaria fu quella di Michael Dunlop anni fa, quando suo padre Robert perse la vita in una gara della North West 200 e lui corse comunque il giorno dopo, vincendo la corsa. E disse che quello era il modo migliore di onorarne la memoria. Grandissimi
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Ma scusate.....anche in Italia si fanno le gare in salita.....io sono andato più volte a vedere quella di Sillano, e anche se le veloicità sono inferiori rischiano tanto comunque
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Il razzismo............ L'ostilitÃ* dei penultimi verso gli ultimi.
Infatti Stefano Bonetti, l'italiano più assiduo al TT, viene da lì. però è il livello di rischio è imparagonabile. Il TT sono 5 6 giri di un tracciato lungo 60 chilometri, da ricordarsi a memoria, con velocità anche di 320 orari sui rettilinei e medie sul giro che passano di un bel pò i 200 , comprese le soste per il rifornimento. In 60 chilometri magari parti col sole e ti trovi la nebbia e la pioggia sul mountain, con condizioni di aderenza che cambiano drasticamente. E' veramente qualcosa di sovrumano, credo che oggi rappresenti davvero l'ultimo retaggio di un eroismo motoristico di altri tempi.
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Dopo Dunlop, anche Guy Martin su S1000RR!
Modalità lineare
