qui non e' questione di potenza, e nemmeno di soldi, non e' questione di mezzo, e' questione di manico.
E' una sfida democratica, gli ufficiali se la possono contendere con i privati, e persino un mezzo non troppo perfetto ha le sue possibilita' se il pilota sa buttare il cuore oltre l'ostacolo.
PErche' e' questione di pelo, tenere il gas anche quella frazione di secondo in piu' per non perdere un metro, sfruttare le scie e le traiettorie per guadagnare anche un solo metro, quando c'e' un tale plafond di prestazioni puo' voler dire tutto.
E sei li' che lo guardi in faccia il tuo avversario, simuli una traiettoria e poi lo chiudi, alla prossima curva il bastardo ti restituisce il favore.
E quel privato cosa fa? ti fa staccare? noooooooo, 5 decimi non li recuperi piu'!!!!! maledetto, ora si deve ricominciare daccapo...rosicchiarsi i margini, quei 100 giri in piu' di contagiri, quei 3-4 km di velocita' che fanno la differenza.....la tensione e' allo spasimo, qualunque errore si paga caro....e finalmente laggiu' il traguardo.. mancano 200 metri, sudi freddo, quel bastardo al tuo fianco non molla, lo distrai un attimo facendo dei gesti inutili, gli indichi la sua gomma dietro per ingannarlo..... ci hai azzeccato!! si e' distratto, ha chiuso per una frazione di secondo ...ha abboccato!!! coglione!!!! e sei finalmente primo sotto quel cazzo di traguardo, te la sei sudata ma ancora una volta l'astuzia, il manico , hanno prevalso. L'esperienza del vecchio motociclista , quello da tourist troophy, non dei fighetti con il traction control...quello che non si spaventa per le difficolta' di un percorso cittadino sul filo del rasoio, col cuore in gola...
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il tracciato?
sopraelevata di genova, 8 del mattino, tutor a 60 km/h , una sfida oltre l'umano, dove solo i vecchi volponi vincono