IMO
Si attinge a piene mani al bacino dei piloti privati/ufficiali motorally sudamericani e americani, senza peraltro perdere più di tanto l'affluenza degli europei favorita anche dal mito che la gara ha costruito. Quindi ora il marchio Dakar ha un bacino di utenza più ampio, maggiore visibilità e può essere sfruttato economicamente meglio.
Le strutture necessarie sono più facilmente raggiungibili, quindi ne dovrebbe giovare l'intera organizzazione logistica dell'evento.
Inoltre in buona parte dei trasferimenti in Sud America la corsa viene seguita direttamente dalla gente, un po' come si fa qui da noi con il ciclismo, cosa che in Africa non succedeva. In questo modo anche il commercio locale un po' ci guadagna.
Ripeto, questo è un mio parere. Non ho mai preso parte alla Dakar nè in Africa, nè in Sudamerica. Ho detto la mia visto che siamo al bar...