Faccio un salto da Feltrinelli e mi casca l'occhio su
Il lavoro manuale come medicina dell'anima.
L'ho più o meno sempre pensato e guardo meglio: in copertina fotografia di vecchia Mukka rossa monosella, di quelle di 50 anni fa, ondulante e a forma di chiappa, comodissima.
Prendo il libro: Matthew B. Crawford, laureato in filosoia politica e collaboratore dell'Institute for Advantages Studies in Culture dell'Università della Virginia. Titolare di un'officina per motociclette.
Alcuni capitoli:
- Breve apologia del lavoro manuale
- Essere padroni di quel che si possiede: La motocicletta come un mulo - Della lubrificazione: dalla pompa a mano alla Idiot Light e oltre - La moto Dolcemix - L'attività deviata
- Apprendistato di un motomaniaco
- Ulteriore apprendistato di un motomaniaco
- Commenti conclusivi sulla solidarietà: La solidarietà e l'ethos aristocratico (dedicato a Orsow) - L'importanza dell'insuccesso - L'azione individuale in un mondo condiviso.
Corredo di disegni di pezzi meccanici di motciletta
Promette bene ... vediamo, dopo averlo letto .. che non sia solo per fini intellettuali come quello di Pirsig ..
M. Crawford,
Il lavoro manuale come medicina dell'anima, Mondadori, p. 225, euro 17.50.