Operazione Helibars effettuata
1 - Montaggio.
Un’oretta circa, probabilmente meno per chi ha il cupolino originale e manopole non riscaldate.
Mi spiego: per chi ha il capolino originale problemi non ce ne sono si infilano secondo istruzioni, da seguire passo passo e via. Il fatto di non avere poi manopole riscaldate elimina fili a cui prestare quell’attenzione in più. Il semimanubrio, una volta inserito nel foro di piastra, si sposta agevolmente avanti o indietro fino a trovare la posizione ottimale in un range piuttosto ampio, senza che i cilindretti di freno, frizione e la levetta rossa dell’interrottorino della corrente diano problemi (tocchino il plexiglass o i relativi attacchi).
Chi invece ha un Isotta come me, ha un range di posizioni minore e deve, con più attenzione, cercare la giusta posizione perché nulla interferisca e la “girata” del manubrio da dx a sx e viceversa avvenga senza intoppi.
Io l’ho trovata reclinando leggermente indietro i semimanubri (altri potrebbero tenerli più “dritti”, ruotandoli più in avanti di quanto ho fato io, perpendicolarmente alla piastra). Posizione con cui mi trovo, devo dire, per la mia altezza, molto bene. Naturale insomma.
2 - Caratteristiche.
Sono davvero bellissimi, satinati, dello stesso identico colore e trattamento della piastra. Sembrano gli originali che forse avrebbero dovuto essere. Il colpo d’occhio “live” non ha confronto con quanto si vede nelle foto.
3 – Posizione
Saliti in sella in sella la posizione è decisamente più naturale, senza l’effetto “appollaiamento”
che la moto mi aveva dato di primo acchitto, salendoci.
Nella mia questo effetto è ancor più ridotto causa l’escavazione di 3 cm della sella, lavoretto a regola d’arte che la rende indistinguibile da una originale.
4 – Inconvenienti
Uno solo, che per alcuni può essere fastidioso.
Ho acceso le manopole riscaldabili perchè piuttosto freddo e subito ho percepito meno calore, sia in prima posizione che in seconda.
Pensavo ad un problema di montaggio, ma poi parlandone con il mecca ho capito l’arcano.
I semimanubri originali sono in acciaio, per giunta forati all’interno e sono pertanto ottimi conduttori di calore. Si scaldano in un soffio e funzionano molto bene.
Gli Helibars sono alluminio e “pieni” per cui la conduzione di calore è più lenta. Si scaldano in un tempo maggiore. Forse "parecchio maggiore".
5 – Guida
Una premessa: i vecchi essisti del forum ricorderanno più di un topic e post in cui si parlava della differenza di guida del 1100S con i semimanubri sopra o sotto la piastra.
Bumoto, uno dei guru della S (ma non solo lui), consigliava per la guida in montagna o su strada i semimanubri sopra la piastra, perché il diverso angolo di guida rendeva la moto più facile da condurre. Diverso discorso per chi invece prediligeva la pista: semimanubri sotto piastra.
Bene, la prima impressione di guida dopo un rapido giretto su a Bocca Serriola è stata proprio questa: una moto più facile da guidare perché la forza esercitata sui semimanubri viene ripartita tra polsi, avambracci e spalle e non più solo sui polsi.
Ho avuto l’impressione (ripeto, parlo di impressioni personalissime) di guidare con tutte le braccia insomma, con i pettorali, le spalle: di esercitare una forza maggiore e di avere un maggiore controllo e utilizzare meno i muscoli addominali.
Resta facile cmq spingere con i polsi per farla piegare (l’effetto controsterzo).
La comodità sul dritto (superstrada) è eccellente, non c’è confronto.
Conclusione
Ora – come già detto ho due selle, una originale ed una scavata di 3 cm - proverò anche la versione Helibars più sella originale per vedere l’effetto che fa e comunicarlo a chi ha le selle originali.
Devo dire che sono davvero soddisfatto della spesa.