Previsioni brutte. Uhm, però un giretto, giusto un paio di km intorno alla grande mela. Dentro di me una vocina: seeee, un paio di km... Lascia stare, resta a casa. Non l'ascolto...
Tuta in pelle, un po' d'olio Motorex e via.
Nuvolaglia nera verso nord. Ok, si vira a sud. Lì cielo più sgombro. Ma forse è meglio rientrare. Ma no, ancora un paio di km.
Pruopp, pruoppp...
Motociclisti che salutano. Stanno rientrando, l'impressione è quella.
Cielo nero anche a sud. Ok, rientriamo (plurale maiestatis, sono solo). Già, ma da dove rientro? Cielo più chiaro a ovest. Ok, un paio di km verso ovest. Sto dov'è meno probabile che piova, ma più che altro allungo ancora un po' il divertimento. Sì, ma dopo? Non ci penso e mi affido alla buona sorte.
Pruopp, pruoppp...
Spia della riserva. Mi fermo, glugluglu, 10 euro. Il cartellone del benzinaio inizia a sbattere al vento. Sdeng, sdeng, sdeng. Pruoppp, riparto. Porc, anche a ovest è brutto. Si vede il confine netto di una perturbazione con tutti i fili scuri che pendono come tende: è pioggia. Merda.
Ok, taglio per una strada attraverso i campi, verso una zona che mi sembra appena più serena, l'ultimo cm quadrato di luce. Folate di vento, piante ed erba piegate. La moto ondeggia.
Niente da fare devo tornare sulla strada principale. Coda di auto. Sguscio in mezzo. Un'auto monovolume blocca tutti. Una donna che litiga con i figli e zigzaga tra un gesto e l'altro.
Guardo in fondo alla strada, direzione Abbiategrasso. Minkia che nero! Le auto che vengono da lì sono bagnate. Rimerda.
Improvvisamente, szootttt!!! Un fulmine squarcia il cielo. Sento il tuono sopra il rombo degli Akra. Sembrava un'atomica. Li mortecccc. Folate più forti. Altri fulmini e tuoni. L'aria è fredda. Comincio a farmela sotto. Rallento.
Toc, toc, stroctocotc. Azzo! E' grandine sul casco. Pek, toc, stak... Viene giù l'impossibile. Rallento, non so dove andare a ripararmi. Merdamerdamerda.
Ancora più grandine e ancora più grossa. Non vedo a 50 m, è tutto grigio. Sento i colpi anche sul petto.
Supero Abbiategrasso e becco uno scroscio. Non più grandine, ma l'acqua viene giù a catinelle. La mia tuta pesa 12 kg in più. Merdamerdamerda.
M'infilo sotto la tettoia di una stazione di servizio. Manco un motociclista. Solo un gruppo di Lambrette storiche, un ciclista e un paio di scooter. E anche auto.
Riparto. Guado le pozze che si sono formate in strada e noto che il vento a fatto cadere alcune strutture. Ci sono due transenne in mezzo alla strada.
Alla fine ce la faccio...
Giunto a casa, asciugo la tuta, le passo su la Nivea, metto i giornali negli stivali.
Poi vado davanti allo specchio e pronuncio: SEI UN PIRLA!
Pirlapirlapirlapirla...