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Originariamente inviata da Luponero
Quoto Barbasma, la situazione è "scura", molti ancora campano di "rendita" con quello che avevano messo via le famiglie negli anni 70/80.
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messo via dai nonni o dai genitori.
la cosa grave e disarmante è l'assenza totale del dare il valore alle cose.
è il fallimento TOTALE del mercato come capacità di autoregolarsi.
il prezzo non è dato dalla concorrenza, o dalla domanda, ma solo dall'offerta di chi lo vende.
produrre un paio di scarpe costa 1 centesimo rispetto a 30 anni fa in termini di ore lavoro.
eppure costano 100 volte di più.
e sopratutto le scarpe di tendenza non sono roba artigianale fatta a mano ma schifezze cinesi con marchio italiano, che a loro costano 1 euro farle, rivendute a noi a 250!!!
e la gente fa la fila per averle, sopratutto gli adolescenti che piangono se non hanno le hogan e vi giuro che le ho viste ai piedi anche di bambini in carrozzina!!!!
non che non mi piaccia vestire alla moda, ma so distinguere il valore di un cappotto loropiana da una roba sintetica che costa uguale solo perchè c'è la firma di uno stilista.
un abito classico ben fatto dura decenni, la merda che vendono adesso si sgualcisce dopo una stagione e le scarpe si sfondano.
esistono artigiani italiani che lavorano bene e in italia, e costano pure meno dato che non devono pagare paginoni nelle riviste!!!
la cosa ridicola è che un marchio come timberland adesso è diventato conveniente e perfino poco caro (specialmente durante le svendite) rispetto ad alcuni marchi di tendenza.
e le timberland non si sfondano dopo decenni!