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Vecchio 18-05-2008, 20:21   #1
Devilman83
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predefinito Sardegna in solitaria

Lunedì 21 Aprile

Come da previsioni la giornata è uggiosa, piove insistentemente e con una intensità discreta. Intanto io mi dedico agli ultimi preparativi prima della partenza, sono veramente in fibrillazione. Sarà che non sono più tanto abituato a girare da solo, sarà il tragitto fino a Livorno che si prospetta umido, sarà la tenda nuova mai usata, sarà che questo viaggio in Sardegna è da due anni che bramo di farlo… Sarà la voglia di partire e viaggiare.
Controllo se ho tutto, sacca da 50 lt sul codone con dentro tutta l’attrezzatura da campeggio…



… borsa da serbatoio con i cambi, guanti, guida e altre varie cose…



… e tante altre cose stivate nel codone della moto, come il kit forature, il kit prontosoccorso, le ciabatte, uno zaino tascabile, la casacca gialla e il trousse degli attrezzi… Incredibile quante cose sia riuscito a farci stare dentro!
Compre previsto dopo mangiato la perturbazione si placa e smette di piovere, parto decidendo di fare l’autostrada almeno fino a Fornovo, poi deciderò in loco cosa fare…
Sosta per controllare i bagagli…



… e decido si uscire dall’autostrada a Fornovo per fare la statale della Cisa, le nuvole all’orizzonte minacciano acqua e preferisco prenderla in statale senza traffico che in autostrada con i mezzi pesanti.
Inizio ad affrontare i primi tornanti e iniziano a scendere le prime gocce d’acqua, ma una sorpresa mi rasserena!



Speriamo sia un segno di buon auspicio, intanto più si sale e più la temperatura si abbassa e la pioggia si infittisce… Svalicato, senza non poca difficoltà data la scarsa visibilità, la pioggia si placa e il tempo sembra migliorare, tant’è che in Versilia splende anche il sole!
Arrivo al porto di Livorno con un discreto anticipo, c’è un bel gruppo di motociclisti ma tutti tedeschi… E io che pensavo di aver trovato già con chi far comunella!
Ci imbarchiamo presto e prendo subito posto su un confortevole divanetto del bar, quattro chiacchiere con qualche passeggero che si avvicina e poi a letto mi aspetta una lunga giornata!


Martedì 22 Aprile

La mattina inizia presto, verso le 5.30 iniziano a dare la sveglia con gli autoparlanti della nave. Colazione veloce e raccolgo le mie cose, voglio scendere sull’isola velocemente!
Appena sbarcato mi colpisce subito quanto sia verde l’isola in questo periodo, e per uno abituato a vederla in Agosto fa uno strano effetto! Appena parto da Olbia in direzione Palau li accorgo di due cose: la strada è costeggiata da fiori coloratissimi e inizia a piovere. Poco male, che il peggio deve ancora venire… Infatti più mi avvicino a Palau più si alza un maestrale veramente forte, tanto che la leggera pioggia si fa quasi orizzontale in alcuni frangenti!
Arrivato a Palau mi dirigo verso Capo d’Orso, arrivato abbandono l’idea di andare a vedere da vicino la particolare roccia causa vento forte e pioggia. Anche fare qualche foto diventa abbastanza arduo in queste condizioni…



… quindi torno verso Palau per imbarcarmi sul traghetto per la Maddalena. Con questo vento sulla Maddalena? Ebbene si, la mia curiosità non vuole saperne di desistere all’idea di vedere l’isola principale dell’arcipelago. Sbarcato ancora il vento la fa da padrone ma almeno non piove più, inizio il giro dell’isola in senso orario e subito mi colpisce l’assenza di vegetazione da fusto e la varietà di fiori di ogni colore.



Continuo nel mio giro fermandomi spesso per fare qualche scatto a posti veramente incantevoli, peccato per il mare molto increspato dal vento se no non oserei immaginare che colori potrebbe avere.



Faccio una breve tappa a Caprera, l’isola di Garibaldi, e rimango un attimo perplesso dalla sua diversità rispetto alla Maddalena. Qua appena attraversato il lembo di terra che collega le due isole ci si addentra in una pineta che copre gran parte dell’isola contrariamente alla Maddalena.
Ci sarebbe la possibilità d visitare la casa di Garibaldi ma non è nelle mie intenzioni, preferisco portarmi avanti con l’itinerario, la giornata è ancora lunga.
Saluto la Maddalena…



… per tornare a Palau per proseguire verso Santa Teresa di Gallura. Continuo a guidare inebetito dal verde brillante e dai fiori della Gallura finchè arrivo a Santa Teresa, dove il mio obbiettivo è Capo Testa. Capo Testa è famoso perle sue rocce levigate dal mare e dal vento, così tondegianti da ricordare proprio tante teste una vicina all’altra.



Anche il mare sicuramente meriterebbe una sosta viste le sue acque limpidissime…



… ma la temperatura non è quella ideale, purtroppo tira anche un maestrale molto forte e quindi proseguo verso Tempio Pausania salendo da Aglientu. Ecco il primo contatto con l’entroterra sardo e le strade di montagna, larghe e ben asfaltate. Decido di ritornare verso la costa passando da Aggius, Tempio Pausania è trafficata e preferisco tornare nella tranquillità.
Mi fermo a mangiare un panino veloce in un punto di ristoro che ha una vista molto particolare sulla Valle della Luna…



… e proseguo fino a Castelsardo per visitare il forte abarbicato sopra la città. Arrivo a Castelsardo e il colpo d’occhio è di quelli che difficilmente si dimentica…



… cerco un comodo parcheggio per visitare il forte ma purtroppo le visite ripartono tra due ore, troppo tardi per me… E’ un vero peccato dover rinunciare alla camminata lungo le mura a picco sul mare ma preferisco non tardare troppo con l’arrivo al campeggio, la tenda è nuova e non vorrei aver sorprese nel montarla!
Riprendo la marcia verso Sedini e cosa trovo per strada oltre al cartello di strada chiusa?



La roccia dell’Elefante! Non era sta evidenziata come una delle cose da vedere per non appesantire troppo il viaggio e trovarla li, come se volesse attraversare la strada per far vedere che c’è anche lei è stata una piacevole sorpresa!
Deviazione per Nulvi per poi proseguire verso Chiaramonti e Ploaghe, dove le centrali eoliche la fanno da padrone.



Scendo verso Porto Torres dove il campeggio che avevo scelto, e avevo verificato l’apertura, è chiuso. Proseguo verso Stintino per cercare un campeggio ma non ne trovo nessuno, allora decido di proseguire fino ad Alghero via Palmadula.
Finalmente trovo un campeggio alla periferia nord di Alghero, un posto tranquillo e accogliente, meno male che ho voluto aspettare l’apertura del forte a Castelsardo se no chissà a che ora sarei arrivato ad Alghero! Sesto senso? Fortuna? Buona stella?


Mercoledì 23 Aprile

Sveglia presto, colazione leggera al bar del campeggio e mi preparo per andare a visitare le Grotte di Nettuno a capo Caccia. La strada che porta alla penisola delle grotte è molto suggestiva e panoramica, ma purtroppo arrivato al capo la scalinata che porta alle gole è chiusa per via del mare agitato.



Mestamente ritorno verso il campeggio per smontare la tenda e caricare tutta l’atrezzatura sulla moto. Attraverso il centro di Alghero dove si nota fortemente l’influsso Catalano-Aragonese nella sua architettura, scatto qualche foto ma non mi fermo molto perché la vita si è svegliata abbastanza frenetica questa mattina in città. Decisamente non rispecchia il mio ritmo da turista quindi preferisco non fermarmi troppo e continuare verso Bosa percorrendo la famosa strada costiera. Appena uscito dal Alghero vengo catturato da un colpo d’occhio veramente particolare, le mura a picco sul mare e le sue torri.



La strada costiera è veramente un piccolo gioiello per noi motociclisti, mare dai colori magnifici e asfalto che corre lungo al promontorio frastagliato.



Arrivatoa Bosa mi fermo per fare quattro passi per i vicoli di questa coloratissima cittadina, sovrastata dal castello di Serravalle. Aquisto qualche ricordo da portare a chi mi aspetta a casa e mi dirico verso il ponte Romano.



Ponte costrutito da Romani sul Temo, l’unico fiume navigabile dell’isola. Proseguo per Cuglieri percorrendo una strada molto curvosa e ben asfaltata, una costante per la Sardegna, per giungere sull’altopiano di Abbasanta. L’altopiano in questa stagione è variopinto grazie alla fioritura di vari fiori da campo…



… ed è sede di moltissimi siti megalitici di epoca nuragica, dovemi son fermato per visitare uno di quelli più famosi, i Nuraghe Losa vicino ad Abbasanta. Sito di tico complesso, dove la torre centrale è collegata a torri periferiche minori.



E’ impressionante come millenni fa riuscissero a costruire insediamenti di questo tipo, utilizzando pietre di dimensioni considerevoli e sovreponendole senzal’utilizzo di leganti come malta o affini, ma solo incastrando altre pietre modellate per riempire gli spazzi vuoti. Inoltre i nuraghe venivano costruiti senza la chiave di volta e via via che si saliva in altezza diminuivano la dimensione delle pietre che usavano.



Nel sito megalitico si può godere di una tranquillità fuori dal comune, infatti dopo aver mangiato in un punto di ristoro li vicino ne ho approfittato per fare un riposo all’ombra di uno dei tanti alberi del sito. Veramente impagabile.
Proseguo verso Oristano passo per le belle strade del lago Omodeo, attraverso Neoneli e Fordongianus per arrivare verso la zona dello stagno di Cabras dove a Torre Grande c’è il campeggio dove pernotterò.
Purtroppo sono fuori stagione per vedere i famosi fenicotteri di Cabras, ma comunque nel Sinis ci sono altre mete interessanti che saranno meta delle mie visite.


Giovedì 24 Aprile

Mattina da risveglio molto umido, la zona purtroppo è soggetta in questo periodo all’umidità e alle zanzare molto feroci! Altro che golena del Po…
Purtroppo per problemi di usura precoce della gomma posteriore i programmi della mattina sono saltati, visita veloce a San Salvatore e mentre devo rinunciare alla visita di Tharros, uno dei pochi siti di epoca romana dell’isola, e a percorrere le strade del Fluminense per arrivare presto a Cagliari per cambiare la gomma posteriore.
San Salvatore è un paese abbandonato dove negli anni ’60 sono stati girati alcuni film western, infatti camminando si respira un’aria vagamente spaghetti&western.





Trasferimento veloce fino a Cagliari, dove il gommista mi cambia subito la gomma posteriore. Mi fermo a fare qualche chiacchiera col ragazzo che si sta occupando della mia moto, parliamo dei sardi e della loro loquacità e apertura verso i turisti tranquillizzandomi che anche se sono in viaggio da solo non avrò alcun problema nel attaccare bottone con i sardi che incontrerò. E devo dire che aveva decisamente ragione…
Finire le operazioni di sostituzione mi dirigo verso Poetto, il lungo mare di Cagliari dove negli stagni che corrono lungo la strada trovo una bella sorpresa: i fenicotteri! E alla mia destra c’è un mare tuchese con spiagge di sabbia finissima, un incanto…
Proseguo per l’orientale sarda, la famosa SS125, strada che da Cagliari risale tutta la costa fino alla Costa Smeralda.
La strada che sale al Arcu Neridu è un susseguirsi di curve serratissime, l’asfalto è ottimo e ci si lascia andare con piacere ai piaceri della guida. Dalla SS125 devio verso Burcei per salire sulla punta Serpeddi dove lamia guida dice che si ha una vista vasta sul Sarrabus. Purtroppo dopo Burcei mi perdo per stradine e non trovo nessuno che può darmi delle indicazioni. Vabbè mi rifaccio la strada che da Burcei porta alla SS125, strada che regala anch’essa un piacere di guida altissimo.
Proseguo verso Muravera dove la strada corre lungo una gola stretta con un panorama molto brullo e severo, purtroppo la strada è tortuosa e stretta e non ci sono punti dove con tranquillita si può fermarsi per fare qualche foto. In tranquillità continuo il mio itinerario verso l’Ogliastra, non mi stancherò di dire quanto la Sardegna sia a misura di motociclista: poco traffico e strade sempre in ottimo stato, meritano veramente una lode!
Per ragioni di tempo ho preferito non fermarmi troppo nella zona sud dell’isola, ho prefeiro lasciarla a un altro viaggio e mi sono concentrato verso l’Ogliastra e la Barbagia, vera sorpresa di questa gita in terra sarda… Infatti arrivati in zona il territorio si fa più severo nei suoi rilievi, e dove ci sono montagne ci sono anche quelle bellissime strade che piacciono a noi motociclisti.



Mi fermo a Barisardo, sarà la mia base logistica per il giro attorno al Gennargentu. E’ il primo giorno di apertura del campeggio e sono il primo cliente del 2008, il direttore del campeggio mi accoglie in modo esemplare e mi dice di scegliere la piazzola che preferisco. Preparo la tenda e mi dirigo verso il ristorante del campeggio per sentire se è aperto e cosa si può mangiare. Vengo accolto da Alfredo che mi invita alla cena dello staff del campeggio, menù della serata la pecora in cappotto. Prima di cena mi regalo 4 passi lungo la spiaggia dove in lontananza si vede la torre di Bari.



La cena è stato un momento molto particolare, ho toccato con mano l’ospitalità e la loquacità dei sardi, inoltro ho mangiato dei piatti tipici come la pecora e la cagliata d’agnello. Alfredo è stato un grande amico e compagno di bisboccia la sera, lo ringrazio particolarmente.


Venerdì 25 Aprile

Oggi giro ad anello con arrivo ancora a Barisardo, quindi non dovendo smontare-rimontare la tenda e tutta l’attrezzatura mi sveglio con calma. Anche perché la serata precedente è stata molto lunga…
Colazione da Alfredo che mi da gli ultimi consigli per l’itinerario intorno al Gennargentu e parto!
Mi dirigo verso Jerzu dove prendo la deviazione per Ulassai-Ussassai e inizia il godimento… Strada sinuosissima con asfalto, dove non ci sono frenate o accelerazioni forti ma si scorre con grandissimo piacere.
Arrivato soto Ulassai si ha una vista veramente particolare…



… il paese è ben animato contrariamente alle strade completamente deserte, dove l’unico inconveniente potrebbe essere una capra o una pecora che tranquillamente attraversa la strada.
Superato Ussassai ci si avvicina al Monte Arcueri…



… fino a che si arriva all’omonimo passo…



… dove si può notare il panorama molto particolare del monte e l’asfalto perfetto.
Continuo verso Seui-Sadali fino al lago di Flumendosa, dove continua l’altissimo piacere di guida su queste strade che hanno un contrato cromatico molto particolare con la vegetazione circostante.



Continuo attraversando Isili dove arrivato a Nurallao devio verso Barumini, sede del sito nuragico Su Nuraxi iscritto nella lista dell’Unesco. Anche il sito di Barumini è un nuraghe di tipo complesso, che a differenza degli altri conserva le abitazioni di epoca post nuragica fino all’epoca romana.



Rispetto al sito di Losa qua c’è molta più gente e la visita si può fare solo con la guida, inoltre oltre a visitare le costruzioni limitrofe al nuraghe si può anche salire sopra con una scala metallica che arriva alla seconda entrata del nuraghe a 7 metri d’altezza.
La vista della sommità della costruzione sui resti delle abitazioni è molto suggestiva, inoltre la guida porta anche all’interno del megalite ma ho rinunciato per via dei passaggi un po’ impervi da fare con gli stivali da moto.



Finita la visita torno verso Nurallao per proseguire verso Laconi-Atzara-Aritzo-Tonara-Fonni dove il panorama continua a cambiare ad ogni curva e che curve, in tanto girare in Italia non mi è mai capitato di trovare per così tanti chilomentri di asfalto perfetto e curve spettacolari, veramente il sogno di ogni motociclista con il vizio della piega. Da Fonni si può raggiungere anche il Broncu Spina ma la giornata è stata già abbastanza intensa, preferisco tornare in campeggio per una meritatissima doccia.
Proseguo per il passo del Correboi, la vecchia statale che passa sul fianco nord del Gennargentu che è stata bypassata dal nuovo traforo. Svalicato si ha una vista sulla valle che arriva fino al Lago Alto di Flumendosa.



La strada è solo trafficata da vacche al pascolo, altro che i turisti e i pulman delle dolomiti!
Proseguo verso Lanusei dove la vegetazione cambia repentinamente abbandonando i bassi arbusti per una pineta fittissima. Inoltre poco prima di Lanusei, al bivio di Gairo si può godere anche di una vasta vista sull’Ogliastra.





Si possono notare nella prima foto sulla sinisra il paese di Baunei e nella seconda il paese di Lanusei.
Alla sera, per finire in bellezza la giornata, mi son mangiato un ottimo piatto di Culurgiones all’Ogliastrina e una bella salsiccia sarda alla griglia, una delizia.


Sabato 26 Aprile

Sveglia presto e ormai come d’abitutine smonto e carico tutta l’attrezzatura sulla moto. Colazione da Alfredo, dove ci salutiamo calorosamente scambiandoci i numeri di telefono con la promessa di sentirci presto.
Proseguo sulla SS125 dove a Lotzorai la strada inizia a farsi curvosissima e divertente, dove nei prima di Baunei regala anche panorami molto suggestivi sia del massiccio sopra il paese che sull’Ogliastra.



Proseguendo verso il passo di Genna Silana si attraversano zone montane con un’alternanza di panorami veramente unica.



Svalicato il passo vengo catturato subito dalla Gola su Gorrupu e dalla strada sinuosissima che scende verso Dorgali, costeggiando la valle dove scorre il fiume Flumineddu.





Arrivato a Dorgali proseguo verso Orgosolo, il paese famoso sia per le tristi vicende legate alla faide tra famiglie sia ai sequestri della primula rossa. Adesso il paese è conosciuto soprattutto per i pittoreschi murales che adornano le strade della città.









Proseguo per Mamoiada fino a Nuoro, dove proseguo per la strada di Bitti-Monti, strada con asfalto perfetto e dalle curve serratissime. Il traffico è un vago ricordo legato alla vita sul continente, qua si incontrano raramente le macchine mentre possono capitare serie serratissime di curve con lo stesso raggio, dove non si ha nemmeno il tempo di raddrizzare la moto. Il paradiso del motociclista…



Arrivato a Monti mi dirigo ad Olbia dove mi aspetta il traghetto per Livorno. Mi riposo un po’ al sole sul molo, i chilomentri si fanno sentire e ho un principio di indolenzimento all’avambraccio.


Domenica 27 Aprile

Rientro via Apuane e passo Radici, poche foto e tanta ricordi della Sardegna. Sono convinto che questo viaggio sarà un prezioso ricordo e che le foto fatte non rendono onore ne alla terra ne tanto meno allo spirito che alberga nei sardi. Solo un consiglio, andateci che ne vale veramente la pena. Prossimamente se riuscirò ad organizzarmi avrei il desiderio di concentrarmi sul sud dell’isola, parte trascurata un po’ per necessità un po’ per imprevisti in questa occasione.


Per vedere le foto a massima risoluzione: http://www.senzafreni.com/mkportal/m....php?album=823
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Vecchio 18-05-2008, 20:48   #2
diego@
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Grande Complimenti per il giro e per la pazienza e l'ordine del racconto dettagliato ( non ci riuscirei mai ! )

Ne trarrò qualche spunto per la mia imminente settimana in terra Sarda, l'ultima settimana di Maggio.
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Vecchio 18-05-2008, 21:17   #3
Fancho
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Complimenti!! ...e un pizzico d'invidia dato che quest'anno la Sardegna non mi avrà
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Il sesso... la droga ed il rock and roll erano i miei studi... [cit. Rantax]
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Vecchio 18-05-2008, 21:32   #4
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Complimenti per il viaggio e il resoconto! Anche io ho la Sardegna nel cuore, sarà per le mie origini, ma sta di fatto che appena posso vado sempre
E da quando ho la moto... Lasciamo perdere
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Vecchio 19-05-2008, 00:48   #5
Devilman83
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Ho riletto adesso per la prima volta tutto il resoconto che è condito da errori di ortografia, imprecisioni varie, dimenticanze e ancor peggio verbi coniugati molto pittorescamente. Perdonatemi ma non penso proprio di correggerlo, la versione corretta la manderò direttamente a Mototurismo, con la speranza che lo pubblichino!
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Vecchio 19-05-2008, 01:37   #6
Decibel
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Grande...Il mio reportage è qui:

http://www.decibelbellini.it/dblog/a...p?articolo=274
http://www.decibelbellini.it/dblog/a...p?articolo=275
http://www.decibelbellini.it/dblog/a...p?articolo=276
http://www.decibelbellini.it/dblog/a...p?articolo=277
http://www.decibelbellini.it/dblog/a...p?articolo=278
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Dopo 10 anni di BMW Gs sono tornato al primo amore: Africa Twin!
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Vecchio 19-05-2008, 07:34   #7
grigione
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bel report Devil!!! Hai scelto il periodo migliore per venire in Sardegna!!!
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Andrea R1150GS T.S. '03
Bradipo? No! proprio fermo...e inzÃ*!!!
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Vecchio 19-05-2008, 10:52   #8
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Bravo bel report!!!!!!!!!!!
Abbiamo fatto piu' o meno lo stesso giro il ponte del 1° Maggio. 4 giorni di sole, non una nuvola.
Condivido le tue impressioni riguardo la gente, le strade, il verde del paesaggio............una regione splendida.
L'unica delusione il traghetto della Grimaldi: non all'altezza. Ma no problem.
Ciao S.P
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R1200RT
EX KTM 990 SMT
EX R1150R nera sella beige
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Vecchio 19-05-2008, 17:01   #9
vitone44
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Bellissimo, è il giro che farò i primi di giugno con la zavorrina , però senza tenda,: la mia schiena....
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La differenza tra un uomo e un bimbo è il costo dei giocattoli
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Vecchio 19-05-2008, 17:50   #10
mauricor
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disgraziato, io sto a Lanusei.....................
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Vecchio 19-05-2008, 17:53   #11
Devilman83
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DIsgraziato sarai tu che abiti in mezzo a quel paradiso di curve, non io che abito nella pianura Padana!
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