Ancora sui limiti (pazienza, su)
Interessantissimo il servizio su LA7 sulla pratica ormai diffusa di "far cassa" con le multe. Secondo me, ma suppongo sia un principio della giurisprudenza, una norma, per aver valore, dovrebbe essere facilmente osservabile. Sono appena tornato da un viaggio di studio e di piacere dalla Francia. Non ha praticamente mai sentito la "necessità" di superare i limiti imposti, mediamente superiori di 20 km/h rispetto ai nostri (salvo, ovviamente, in autostrada). Strade secondarie ad un'unica corsia di marcia a 90 km/h, in alcuni tratti 110 (che nemmeno raggiungevo); i limiti a 50 solo ed esclusivamente nell'attraversamento di un centro abitato, e per una durata ragionevole; qualora la strada toccasse tangenzialmente un paese, il limite resta a 70. Autovelox installati solo nei punti pericolosi, all'ingresso e all'uscita dei centri abitati, perfettamente visibili, disposti in punti davvero "sensibili". Come dire: se vuoi proprio infrangere le norme, vuol dire che te la sei cercata! Diverso il caso nostrano, spesso lamentato dagli amici forumisti. Confesso che attraversare l'autostrada Milano-Bergamo (ormai a quattro corsie) con i limiti che in certi punti segnano i 60 o gli 80 Km/h mi sembra una pazzia. A quel punto, verrebbe da pensare, tanto vale che sfori di 39 km/h, e addio al principio di sicurezza che dovrebbe essere la premessa più importante dei limiti imposti! Mettete limiti seri, facilmente osservabili: le persone prudenti li rispetteranno volentieri; gli altri magari ci faranno un pensierino in più.
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"There's probably no God. Now stop worrying and enjoy your life"
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