Allora : esistono (almeno) 2 scuole di pensiero sull'argomento sidecar.
La prima e' quella legata al sidecar come mezzo romantico, tipicamente per gitarelle al piccolo trotto ed a breve raggio.
Se piove si sta a casa e in inverno quando fa freddo pure.
E' evidente che per un uso del genere non ha molto senso disporre di molti CV e di mezzi sofisticati. L'investimento e' modesto e ci si orienta su URAL e simili oppure qualche Guzzi usata.
Ruote e forcelle originali con tutti i relativi problemi di guidabilita' che comportano.
La seconda e' quella che prevede il sidecar come mezzo da viaggio per famiglie , con funzioni analoghe a quelle di una GT , capace di buona velocita' di crociera, elevata capacita' di carico e possibilita' di viaggiare in ogni stagione.
Qui l'investimento cambia radicalmente, il sidecar non e' piu' una moto con un carrozzino , ma vengono modificati pesantemente sia la ciclistica sia (spesso ma non sempre) il telaio e sempre l'imp[ianto frenante.
La guidabilita' di questi mezzi e' decisamente superiore e la loro stabilita' anche a velocita' elevate (per un sidecar 140-150 km/h sono gia' parecchi) e' ottima.
Generalmente viene sostituita la forcella tradizionale con una di tipo Earles o ultimamente anche di tipo extenso dive come la mia.
http://www.emlsidecar.com/extensoeng.htm
Questo riduce drasticamente lo sforzo al manubrio a seguito della maggiore impronta a terra dei pneumatici da auto (165/65-R14 nel mio caso)
Posteriormente si sostituisce il cerchio e relativo pneumatico con altro da auto di misura uguale o simile all'anteriore (175/60-R15 nel mio caso).
Tutto cio' fa si che il mezzo si abbassi di 50-60 mm aumentando cosi' la stabilita' e con le nuove misure di pneumatici si accorcia leggermente il rapporto di trasmissione (-9% nel mio caso) in modo di avere maggior tiro per compensare l'aumento di peso.
Il fatto di utilizzare pneumatici da auto consente di montare in inverno (se necessario) pneumatici da neve per poter viaggiare tranquillamente anche in condizioni difficili.
Il rovescio della medaglia e' una sensibile tendenza a risentire delle irregolarita' dell'asfalto che si ripercuotono sullo sterzo con sbacchettamenti anche violenti che si annullano con un ammortizzatore di sterzo da auto. Io ho montato quello della SLK.
Il maggiore sforzo in torsione dovuto al modo di lavorare del pneumatico posteriore unito alla maggiore sezione sconsiglia la trasformazione delle moto dotate di monobraccio posteriore.
Nel caso delle nuove BMW la EML fornisce SOLO IN ABBINAMENTO ai loro carrozzini un forcellone identico all'orginale ma costruito in acciaio ad alta resistenza.
E' evidente che la vita media di tutti i cuscinetti e' ALMENO dimezzata.
Ultimamente sta prendendo campo il sistema di sterzo svincolato dalla sospensione (in pratica si sfrutta il sistema delle auto) e questo permette di utilizzare pneumatici molto larghi (anche 225/45-16 o 17) e avere una tenuta ed una stabilita' eccezionali. Il tutto a fronte di costi decisamente elevati (4-5000 euro per il solo sistema di sterzo).
http://www.ruko-fahrzeugtechnik.de/sites_e/home.htm
Per quanto riguarda i sidecar di Centoallora, essendo un assemblatore assoggettato alle leggi italiane non e' assolutamente in grado di omologare modifiche alla ciclistica , ai freni ed al telaio dei mezzi , quindi tutto resta originale e le limitazioni sono notevoli:
http://www.centoallora.net/non-solo.html
Ad esempio tutte le nuove boxer 1100-1150-1200 non hanno i cerchi a raggi, hanno + di 60CV, non hanno la culla inferiore del telaio ...
La nuova omologazione riporta la dicitura "con carrozzino staccabile", che a molti crea l'illusione di poter staccare il carrozzino in qualsiasi momento e avere una moto tradizionale.
In realta' non e' cosi', perche' l'operazione non si fa in 10 minuti e dopo qualche migliaio di km le gomme sono consumate in modo da rendere inguidabile la moto.
Disponendo di un set di cerchi con relative gomme si riesce ad avere una moto guidabile ma i tempi si allungano ancora ed il gioco spesso non vale la candela.
Visti anche i prezzi non proprio economici in rapporto alle modifiche eseguite e' preferibile (nel caso si voglia un mezzo del secondo tipo) rivolgersi ad assemblatori francesi, tedeschi o olandesi e poi nazionalizzare il sidecar a trasformazione avvenuta , oppure prenderne uno usato.
Si hanno 4 grandi vantaggi:
1. Un mezzo COMPLETAMENTE omologato.
2. Completa liberta' di scegliere moto ed allestimento.
3. Prezzi migliori sia per il nuovo che per l'usato.
4. In caso di rivendita non ci si perde mai ... (il mio vecchio R100RT l'ho pagato 5.000 euro e l'ho rivenduto a 6.500 euro dopo 2 anni in meno di 10 giorni !!!!)
Credo di aver detto tutto.
Ciao