Spero di fare cosa gradita a chi specialmente affronta lunghi viaggi riportare il sottoindicato articolo di stampa, tratto dalla rivista ufficiale della Polizia di Stato "POLIZIA MODERNA" che tratta l'argomento autovelox e spiega del perchè della scelta di pubblicare settimanalmente i controlli che verranno svolti ( a mezzo delle postazioni fisse e mobili) sulla rete viaria nazionale:
"Da qualche tempo la polizia stradale, attraverso i mass media locali e, a livello nazionale, attraverso il sito web
Polizia di Stato (dove ogni settimana sono aggiornate le postazioni mobili), informa i cittadini circa la pianificazione dei servizi di controllo del rispetto del limite di velocità, indicando le strade e le province interessate, di settimana in settimana.
Ha reso inoltre disponibile l'elenco aggiornato di tutte le postazioni fisse con misuratori di velocità lungo la rete autostradale italiana e dei trafori internazionali del Monte Bianco e del Frejus.
Qualcuno l'ha già definita Operazione Trasparenza. Forse, più concretamente, dovrebbe essere letta come iniziativa di polizia di prossimità che si fa accanto ai cittadini, anche lungo le arterie principali del nostro Paese, per accompagnarli e sostenerli nel loro bisogno di sicurezza.
La trasparenza non consiste tanto nel rendere pubblico dove e quando si svolgerà un controllo sul rispetto del limite di velocità: l'esperienza operativa insegna, purtroppo, che il solo preavviso non fa cambiare atteggiamento di guida in chi con arroganza e supponenza definisce in modo autonomo quale sia il "
limite di velocità " giusto da rispettare, senza dare credito alla legge o alla segnaletica stradale.
La scelta nasce dal bisogno di comunicare agli utenti della strada che il fenomeno infortunistico è una reatà ancora radicata, nonostante la diminuzione di vittime in questi ultimi tre anni, riconducibili al cambio di comportamento di guida determinato dall'introduzione della patente a punti.
E la Polizia Stradale, presente in via esclusiva sulla viabilità autostradale è fortemente impegnata anche sulle strade con caratteristiche simili di valenza nazionale o interregionale, conosce dove, con quale frequenza e per quali motivi presumibili gli eventi infortunistici avvengono.
Questa conoscenza orienta la pianificazione dei servizi di vigilanza e di controllo. Lì dove il pericolo è maggiore, si concentra la presenza della Specialità perchè, attraverso
l'informazione preventiva è la visibilità del personale, tutto il possibile sia fatto per prevenire la velocità fuori misura, spesso concause di incidenti stradali gravissimi, per giungere infine all'uso degli strumenti repressivi nei confronti degli "
irriducibili ".
Essere "trasparenti" nel senso appena delineato significa anche chiamare i cittadini più sensibili alla costruzione di una
sicurezza partecipata, vivendo con maggiore consapevolezza la realtà del proprio territorio, perchè le seconde vittime degli incidenti stradali - le prime sono le famiglie - sono i contesti sociali in cui vivono coloro che muoiono o rimangono permanentemente invalidi a seguito dei sinistri, universi che non potranno più avvalersi del contributo di idee e di novità, di cui ciascuno di noi è portatore, per l'edificazione e lo sviluppo di ambiti di convivenza giusti e pacifici".
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