mapicc
12-08-2006, 09:53
da motonline:
Abbiamo avuto l'occasione di uscire con una doppia pattuglia dei Vigili Urbani di Roma.
Eravamo tutti in moto, anche se c’era una macchina che ci seguiva con dentro le apparecchiature. Già, l’obiettivo era proprio quello di andare a fare Autovelox in città.
Il posto scelto è San Gregorio, lo stradone che dal Colosseo va a Circo Massimo. Ma come, una strada così dissestata e in pieno centro per il Velox? Già, sembrerà strano, ma Davide, il Maresciallo, ci spiega che lì di incidenti ne succedono a iosa. Anzi, la curva in discesa che immette sulla nostra strada, ha quattro croci.
Arrivati sul posto, si comincia a montare l’apparecchiatura. Un modernissimo Autovelox 105 SE, a controllo integralmente elettronico.
http://www.motonline.com/img_repository/180706_10015.gif
Sembrano orgogliosi della loro apparecchiatura i vigili. Il tenente mi spiega che il 105 è in grado di distinguere anche fra più veicoli, individuando quello che supera i limiti e verificando il rispetto della distanza di sicurezza. Perché ha due telecamere automatiche, una che fa la foto e una che contestualizza l’infrazione con il traffico circostante, misurando la distanza dei vari veicoli di passaggio dal ciglio della strada, dove è posizionato il cavalletto. Il tutto appare poi su un display a cristalli liquidi, dove si vedono le foto dei veicoli indisciplinati, con vicino l’indicazione della velocità.
Sanno di non essere simpatici i Vigili. “Neno”, vecchio amico d’infanzia ritrovato per caso dopo 25 anni (sì, abbiamo fatto anche la carambata…), dice che di notte la gente quando passa, spesso li insulta. Non è piacevole.
“Eppure –dice Davide- io sono convinto del lavoro che facciamo, perché vediamo tantissimi incidenti e la velocità in città è un fattore di rischio molto forte. Non è possibile che fermiamo regolarmente gente che sulle vie del centro urbano, mica in periferia, viaggia a più di 120 Km/h:rolleyes: . A via Cilicia –ben nota per le postazioni notturne ai romani, ndr- di notte abbiamo preso gente a 170 Km/h!”:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: . Neanche finisce la frase e passa un’Honda VFR sensibilmente forte. Un occhio al display, e segna 87 Km/h. Incredibile, su questa strada.
Sono simpatici i vigili:confused: , anche se si adombrano un po’ quando dico loro che, comunque, nel mio articolo citerò anche la possibilità di fare ricorso per la mancanza di taratura degli strumenti. Come tutti gli agenti e dirigenti di polizia con cui ho parlato, anche loro sono convinti che la taratura non serva, perché già fatta dalla casa costruttrice dell’apparecchiatura. E mi mostrano i controlli automatici previsti, proprio per evitare errori. Inutile, resto della mia idea, ma troviamo un punto d’incontro quando concordo che i velocisti vanno multati senza possibilità di scampo.
A un certo punto passa un motorino. Sono in due, vengono presi a 53 Km/h. Ma, chiedo io, se pescate un motorino che supera i limiti, parte un verbalone tremendo, perché c’è anche la truccatura del veicolo, la guida di un mezzo non omologato, magari da parte di un minorenne senza patente A…
“Teoricamente sì. In pratica finiamo per limitarci al verbale per l’eccesso di velocità, perché se no ci fanno ricorso, dicendo che quel tratto di strada magari è in discesa, che c’era vento… E poi sostengono che la rilevazione è palesemente sbagliata, proprio perché il loro motorino non può superare i 45 Km/h, e magari, dopo averlo rimesso in condizioni di originalità, chiedono anche la verifica alla Motorizzazione”.
Sono piacevoli i vigili, convinti del loro lavoro. Più che una postazione di controllo della velocità, però, questo sembra un ufficio informazioni. Passano turisti a piedi che chiedono info su un determinato monumento. E gli agenti se la cavano anche in inglese.
Poi ci sono automobilisti che si sono persi, gente che chiede come fare a capire se la propria macchina è euro 4. E non manca una signora, vistosamente carina, che si ferma con una vetturetta a quattro ruote, per chiedere se può trasportare il passeggero.
http://www.motonline.com/img_repository/180706_10063.gif
Ripartiamo, a spasso per la città. Quattro moto più noi, in scooter. Le vigilesse sono belle da vedere, con i loro capelli fluenti dietro il casco. Guidano anche forte. Una in particolare, fa la pilota nelle manifestazioni in pista delle Polizie.
A un tratto fermiamo un motociclista. Ha gli scarichi non di serie, la targa alzata. Ci intromettiamo noi. Chiediamo la cortesia di poter fare un camera bike, per riprendere la scena, con il nostro fotografo seduto dietro un vigile.
Un accordo con il motociclista, e la messinscena è pronta. Le quattro moto lo inseguono. Lo fermano. Si passa al controllo documenti, poi, una vigilessa comincia a contestare le marmitte e la targa; e si accorge di un po’ di pezzi cambiati. Ma come? Abbiamo fatto un accordo con questa persona, per farci fare la documentazione fotografica!?!
“Sì, va bene. Per oggi passa così –e tutti ridono-, gli sto solo dicendo che se lo avessi fermato in un’altra situazione, questa moto sarebbe andata dritta alla Motorizzazione per la revisione”.
Abbiamo avuto l'occasione di uscire con una doppia pattuglia dei Vigili Urbani di Roma.
Eravamo tutti in moto, anche se c’era una macchina che ci seguiva con dentro le apparecchiature. Già, l’obiettivo era proprio quello di andare a fare Autovelox in città.
Il posto scelto è San Gregorio, lo stradone che dal Colosseo va a Circo Massimo. Ma come, una strada così dissestata e in pieno centro per il Velox? Già, sembrerà strano, ma Davide, il Maresciallo, ci spiega che lì di incidenti ne succedono a iosa. Anzi, la curva in discesa che immette sulla nostra strada, ha quattro croci.
Arrivati sul posto, si comincia a montare l’apparecchiatura. Un modernissimo Autovelox 105 SE, a controllo integralmente elettronico.
http://www.motonline.com/img_repository/180706_10015.gif
Sembrano orgogliosi della loro apparecchiatura i vigili. Il tenente mi spiega che il 105 è in grado di distinguere anche fra più veicoli, individuando quello che supera i limiti e verificando il rispetto della distanza di sicurezza. Perché ha due telecamere automatiche, una che fa la foto e una che contestualizza l’infrazione con il traffico circostante, misurando la distanza dei vari veicoli di passaggio dal ciglio della strada, dove è posizionato il cavalletto. Il tutto appare poi su un display a cristalli liquidi, dove si vedono le foto dei veicoli indisciplinati, con vicino l’indicazione della velocità.
Sanno di non essere simpatici i Vigili. “Neno”, vecchio amico d’infanzia ritrovato per caso dopo 25 anni (sì, abbiamo fatto anche la carambata…), dice che di notte la gente quando passa, spesso li insulta. Non è piacevole.
“Eppure –dice Davide- io sono convinto del lavoro che facciamo, perché vediamo tantissimi incidenti e la velocità in città è un fattore di rischio molto forte. Non è possibile che fermiamo regolarmente gente che sulle vie del centro urbano, mica in periferia, viaggia a più di 120 Km/h:rolleyes: . A via Cilicia –ben nota per le postazioni notturne ai romani, ndr- di notte abbiamo preso gente a 170 Km/h!”:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: . Neanche finisce la frase e passa un’Honda VFR sensibilmente forte. Un occhio al display, e segna 87 Km/h. Incredibile, su questa strada.
Sono simpatici i vigili:confused: , anche se si adombrano un po’ quando dico loro che, comunque, nel mio articolo citerò anche la possibilità di fare ricorso per la mancanza di taratura degli strumenti. Come tutti gli agenti e dirigenti di polizia con cui ho parlato, anche loro sono convinti che la taratura non serva, perché già fatta dalla casa costruttrice dell’apparecchiatura. E mi mostrano i controlli automatici previsti, proprio per evitare errori. Inutile, resto della mia idea, ma troviamo un punto d’incontro quando concordo che i velocisti vanno multati senza possibilità di scampo.
A un certo punto passa un motorino. Sono in due, vengono presi a 53 Km/h. Ma, chiedo io, se pescate un motorino che supera i limiti, parte un verbalone tremendo, perché c’è anche la truccatura del veicolo, la guida di un mezzo non omologato, magari da parte di un minorenne senza patente A…
“Teoricamente sì. In pratica finiamo per limitarci al verbale per l’eccesso di velocità, perché se no ci fanno ricorso, dicendo che quel tratto di strada magari è in discesa, che c’era vento… E poi sostengono che la rilevazione è palesemente sbagliata, proprio perché il loro motorino non può superare i 45 Km/h, e magari, dopo averlo rimesso in condizioni di originalità, chiedono anche la verifica alla Motorizzazione”.
Sono piacevoli i vigili, convinti del loro lavoro. Più che una postazione di controllo della velocità, però, questo sembra un ufficio informazioni. Passano turisti a piedi che chiedono info su un determinato monumento. E gli agenti se la cavano anche in inglese.
Poi ci sono automobilisti che si sono persi, gente che chiede come fare a capire se la propria macchina è euro 4. E non manca una signora, vistosamente carina, che si ferma con una vetturetta a quattro ruote, per chiedere se può trasportare il passeggero.
http://www.motonline.com/img_repository/180706_10063.gif
Ripartiamo, a spasso per la città. Quattro moto più noi, in scooter. Le vigilesse sono belle da vedere, con i loro capelli fluenti dietro il casco. Guidano anche forte. Una in particolare, fa la pilota nelle manifestazioni in pista delle Polizie.
A un tratto fermiamo un motociclista. Ha gli scarichi non di serie, la targa alzata. Ci intromettiamo noi. Chiediamo la cortesia di poter fare un camera bike, per riprendere la scena, con il nostro fotografo seduto dietro un vigile.
Un accordo con il motociclista, e la messinscena è pronta. Le quattro moto lo inseguono. Lo fermano. Si passa al controllo documenti, poi, una vigilessa comincia a contestare le marmitte e la targa; e si accorge di un po’ di pezzi cambiati. Ma come? Abbiamo fatto un accordo con questa persona, per farci fare la documentazione fotografica!?!
“Sì, va bene. Per oggi passa così –e tutti ridono-, gli sto solo dicendo che se lo avessi fermato in un’altra situazione, questa moto sarebbe andata dritta alla Motorizzazione per la revisione”.