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Visualizza la versione completa : Sono tornato in sella ad una BMW...


blacktwin
15-01-2006, 23:12
Conosco bene le BMW, avendone "consumato" già 3 per le strade del mondo: una R 100 S, comprata usata "decennale" nel lontano 82 (compiuti i fatidici 21 anni dell'epoca...), rivenduta l'anno dopo con 30.000 Km in piu' (ne totalizzava 120.000, e necessitava di qualche cura...) e sostituita con una piu' "giovane" R 100 CS, con la quale ho fatto 120.000 km in 4 anni (ne facevo di strada, all'epoca...).
Poi ho comprato una K 75 S nel 1987, e l'ho portata fino a 165.000 Km sul cruscotto... negli ultimi anni gli impegni nelle Corse mi hanno "allontanato" dalle moto "personali" (anche quelle mie da pista), e dai giri su strada (finesettimana sempre in giro per le Gare, niente ferie estive, nei mesi invernali recuperare i soldi per il Budget della Squadra, rodare in pista le moto da gara e poi prepararle per la stagione di gare...), e la K 75 oggi, alla soglia dei 20 anni, si è guadagnata un onorato riposo... non so ancora se la terrò (tanto, l'anno prossimo pagherebbe una miseria di bollo e assicurazione, come Moto Storica..), ma è certo che non garantisce piu' la "affidabilità assoluta" per i viaggi lunghi, che spero di riuscire a godermi nel prossimo futuro (mica si puo' sempre e solo lavorare...).
Conoscendo bene, per averle guidate e "assistite" per lavoro e diletto, tutte le moto del panorama mondiale dagli anni 80 in poi, ed essendo sempre convinto (per eperienza personale) che su strada non esiste alternativa ad una BMW, ho cercato una moto che mi ha sempre "attirato", sin dalla sua presentazione: la K 1200 RS.
Non volendo "investire" cifre eccessive, considerando che non so bene quanto riuscirò a sfruttarla, sono andato "indietro" negli anni; questo, anche perchè non volevo l'ultima serie, quella con i freni servoassistiti, avendola provata per una Trasmissione TV 2 anni fa, e non avendo apprezzato per niente questa ultima "evoluzione tecnica" introdotta dalla Casa (gusto personale: poi, magari, altri si trovano benissimo...)

Ne ho trovata una del 1998, tutti i tagliandi eseguiti dalla BMW di Padova, completa di Manopole Riscaldate, Kit Borse BMW e Top Case BMW posteriore, cerchio post. da 5.5 pollici con gomma da 180/55, Antifurto BMW e, ovviamente ABS.

Da 6.800 Euro ho "trattato" fino a 6.000 (potevo farlo: dato che vendono nuove BMW a "carrettate", ultimamente, è ovvio che i Conce hanno un rilevante "parco usato": di K 1200 RS ce n'erano 4 (5 con la mia), piu' un'altra 20ina di modelli nelle varie altre versioni... facendo una media di 8.000 Euro per moto, il Conce aveva in casa circa 160.000 Euro di Capitale "fermo"... quindi, il "coltello dalla parte del manico" ce l'avevo io... ;)

Riporto anche qui, per condividerle con gli appassionati del Marchio, ad uso e consumo di chi magari ha "mirato" questa moto per un eventuale acquisto, le mie prime sensazioni di oggi, alla guida della mia "Giallona"...

Una bella giornata di sole, temperatura 2° C alle 10 del mattino, cosa chiedere di meglio per un giretto con la “nuova” moto?? :lol:
Ieri sono andato a ritirarla con giubbotto di pelle e Jeans (quelli Spidi, da moto, con gli inserti in Kevlar su ginocchia e anche) e devo dire che un po’ di freddo l’ho avvertito: per cui, dovendo fare oggi almeno 300 Km e stare fuori circa 4 ore, meglio che mi vesta un po’… quindi, fuori dall’armadio i capi “Tecnici” da Winter, e cominciamo la vestizione. Scarto subito i guanti Spidi n30: troppo pesanti, tolgono sensibilità alla guida. Erano indispensabili col K75 con temperature prossime allo 0° , perché il cupolino lasciava le mani esposte (e si congelavano regolarmente pure con gli n30, guanti a 5 strati tra Microfibra, Goretex, Thermore, seta e pelle esterna…), ma ora, un guantino “medio” della Corner, in semplice Cordura con palmo scamosciato, e leggera fodera felpatina sul dorso, credo sarà sufficiente: l’aria è deviata dalle mani dal profilo della carena, e devo “testare” bene le Manopole Riscaldate…
Rimetto via anche il “collare termico” e la “goletta” inferiore da applicare al casco: sono sicuro che basta un maglioncino a collo alto per tenere calda la gola, e il parabrezza sulla posizione “alta” per togliere il vento nella zona collo, e l’aria gelida che si infila dappertutto…
Sottomento e deflettore paranaso sul casco, visiera scura, e pronti a sfidare il Generale Inverno con il nuovo acquisto.
Durante i primi 50 chilometri tra Circonvallazione e Superstrade, sui 90/110 Km/h, mi rendo subito conto di 2 cose: non ho la minima sensazione di freddo !!!… mah! … forse fa meno freddo di quanto pensavo… eppure l’auto aveva stamane il suo solito “dito” di ghiaccio… Poi rilevo che la moto è troppo “secca” al posteriore sulle asperità… mi ricorda la “vecchia” K, con Monobraccio “rigido”… ahi, ahi, evidentemente il tanto decantato “Paralever” è una bella idea sui Comunicati Stampa, ma sostanzialmente non mi sembra differente dal solito… Si accende la riserva, e quindi entro in Area di Servizio.
***** che freddo!!! Appena tolto il casco, rilevo un venticello GELIDO (strano, non l’ho notato alla guida…) che si infila dappertutto, e, tolti i guanti, le mani cominciano a congelarsi… faccio il pieno, e controllo il Mono posteriore: precarico alla 5^ posizione, su 7 massime. Probabilmente il precedente proprietario viaggiave sempre a pieno carico. Tolgo 2 scatti, e allento di un giro l’estensione: le mani sono già gelate (maneggiare i “ferri” ghiacciati è un supplizio…), ho un freddo barbino, e non ho voglia di “sentire” il posteriore a mano, tenendo in equilibrio la moto senza “assistenza”: pesa pur sempre 275 Kg col pieno di benzina, meglio evitare disastri…
Mi reinfilo casco e guanti (gelati!!!) e salgo in sella: accendo le Manopole alla potenza massima e riparto pieno di brividi: forse non è stata un’idea brillante uscire a fare un giro in moto… penso a Serafino (il mio gatto) acciambellato a sonnecchiare sul divano vicino al fuoco… mica scemo, lui…
Incredibile: a poco a poco, “chiuso” nell’abbigliamento, e dentro l’uovo d’aria “ferma” della Carenatura, riprendo calore. La cosa fantastica sono le mani: da gelide che erano, infilate in guanti freddissimi, sento il calore che dal palmo si irradia in tutta la mano :)
*****! Aveva ragione Elio, quando mi disse: “cercala soprattutto con le Manopole Riscaldabili, sono irrinunciabili”… ero scettico, mi sembrava una cosa da “fighetti” e avevo forti dubbi sulla oro effettiva funzionalità, ma mi devo ricredere: guidare d’inverno con guanti leggeri, e mani calde, è il sogno di tutti i Motociclisti: devo ringraziarti pubblicamente, CiabattIng … :D

Sullo stradone del Polesine, largo e deserto in mezzo ai campi dela “Bassa”, mi “installo” sui 150 Km/h. La moto è molto migliorata al posteriore, ora copia senza essere “secca”: mmhhhmmm… forse il Paralever funziona davvero… comincio a sentire troppa aria sul casco: allungo la mano destra, infilo le dita nella presa d’aria del musetto (fatta apposta per limitare l’effetto “depressione” delle Carenature complete, che ti risucchiano verso il cruscotto il davanti del giubbotto…) e tiro verso l’alto, per sistemare il Plexiglass nella posizione “alta” : fatto lo “scatto” (caspita, ottimo “giochetto” hanno realizzato i tedeschi…), mi rimetto in posizione di guida.
Avverto subito l’assenza dell’aria sulla zona mento-visiera, ma anche un rombo aerodinamico molto fastidioso: forse il “baffo” inferiore (turbolento) della aria deviata sopra la testa arriva a lambire la presa di ventilazione della calotta del casco… Ok, nessuno all’orizzonte, sono in 6^, do un po’ di gas. Caspita che motore: una turbina che spinge (12 Kgm di coppia…) in un soffio… A 180 Km/h sparisce il rombo aerodinamico del casco: evidentemente, è “rientrato” nell’uovo aerodinamico…
La moto procede dritta cone un fuso (nonostante il vento laterale: vedo i rami degli alberi orientati tutti sulla destra…), del motore percepisco una leggera “tremore” tra le cosce (nessun fastidio: solo, mi rendo conto che c’è “qualcosa” che funziona nella zona mediana della moto), digerisce un curvone senza fare un “lamento”, solo con una leggera tendenza ad allargare la traiettoria in seguito alla variazione di pendenza (salita per un cavalcavia ferroviario). Hmmmm, ci metto la testa che è ancora troppo “frenata” di estensione, e non “recupera” velocemente l’assetto ottimale…
Sul discesone dal cavalcavia vedo ancora “deserto” all’orizzonte, e mi porto a 200 Km/h (la strada è a 4 corsie, con spartitraffico centrale). Caspita, che moto: non fa un verso. Alla stessa velocità, tra rumore del motore, le vibrazioni, la carena “racing”, sulla RSV mi pareva di essere a 250Km/h, ed ero già “reclinato” in avanti. Ora sono nella posizione “normale” data dall’assetto di guida, sento solo il rumore dell’aria, le mani sono al caldo, il contagiri è sui 6.800 (su 9.000 di inizio zona rossa). Sembra di essere a bordo di un TGV: fruscio aerodinamico sensibile, ma nessun rumore meccanico, e il paesaggio che sfila veloce ai lati del campo visivo… asperità dell’asfalto digerite in souplesse, leggera pressione di un attimo sul semimanubrio interno alla curva per inscriverla in traiettoria, e la moto che si assesta sulla “linea” di curva… è effettivamente quello che mi aspettavo, anzi, che speravo, da questa moto, quando ho cominciato a pensare di comprarla (diavoletto Nico… )
Riduco la velocità sui 160, e mi dirigo verso il Delta del Po. Al primo Bar mi fermo per un caffè; che bello sfilarsi i guanti con le mani calde, non intirizzite, e avere la sensibilità delle dita sulle cerniere e sule monete spicciole…
Mando un SMS all’Ing con alcune “riflessioni” , e spaparanzato sulla sedia del bar, stendo le gambe avvertendo subito la sensazione piacevole di “decontrazione”… Razza di scemo imbecille – mi dico – hai la sella posizionata sulla posizione “bassa”, gnoccone-morto-di-sonno: prova a metterla sulla posizione “alta”: se non ricordo male, va da minimo 780mm di altezza dal suolo, a 820, e 4cm di altezza non sono mica pochi…
Nel viaggio di ritorno, in sella le gambe sono ad angolo perfetto (… e non devo più “correggere” l’altezza della leva del cambio, che prima per me era un po’ “alta”…), non ho problemi di toccare a terra in manovra (capirai, alto 187cm…), solo che ora sono tornato ad avere la sommità del casco in zona “turbolenta”, con fastidioso “rombo” aerodinamico… poco male, vorrà dire che ordinerò il plexiglass BMW versione “GT”, piu’ alto… :lol:
Questa moto ha un solo, grande difetto: viaggiando nel relax piu’ totale, rilassato come sulla “mia” poltrona di casa, mi viene voglia di fumare una sigaretta , ma *****, così mi devo fermare… :(

… devo trovare un modo per risolvere questo problema… :lol:



Note sul viaggio: percorsi 280 Km, consumo medio 18 km/l (velocità media 90-130 Km/h, con punte di 200 km/h)


Ciao a tutti :)

Pier_il_polso
15-01-2006, 23:47
Era tempo che non leggevo un bel racconto dei tuoi, e sono contento tu l' abbia scritto qui :)
Ancora auguri ;)

Deleted user
16-01-2006, 08:04
bel racconto
ciao :)

pidienne
16-01-2006, 09:39
bel racconto, spero di leggerne altri sui tuoi viaggi.
benvenuto in QdE! ;)

Pier_il_polso
16-01-2006, 09:53
Poi rilevo che la moto è troppo “secca” al posteriore sulle asperità…

Inutile che fai finta di interessarti al funzionamento delle sospensioni; so benissimo che prima di fare il prossimo pieno quelle originali saranno solo un lontano ricordo.... :lol: :lol: :lol:

microcefalo
16-01-2006, 10:05
Mi sembrava di esserci.
Condivido la tua scelta, è il momento di comprare i kapponi usati, moto infinite che con un minimo di negoziazione vengono via a prezzi imbarazzanti.
Ho appena venduto (bene) il mio gs1200 e comprato un k1100lt unipro del 97 con 12milakm a ben 4mila euro... ed ora godo come un riccio ;)

migrante
16-01-2006, 18:18
Poi ho comprato una K 75 S nel 1987, e l'ho portata fino a 165.000 Km sul cruscotto...


non so chi tu sia ma mi sono appassionato al tuo racconto..e tanto.
raccontami qualcosa sul kappino?? io, che ho ripreso la moto dopo tanti anni riparto da li..da questo piccolo bmw; comunque grazie dei dettagli che sai "passare" bene. non è da tutti. ;)

avvonico
16-01-2006, 20:51
Hehe...Dariuzzo...pista o strada, sei sempre un "generatore di passioni"... ;) :) :!:

antanik
16-01-2006, 21:26
...che bel racconto !!! :!: ... complimenti e benvenuto ! ;)

blacktwin
17-01-2006, 12:17
Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto... ;)

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino: l'ho preferito nel lontano '87 perchè il suo motore era tecnicamente piu' evoluto rispetto al progenitore K100 apparso qualche anno prima. La scelta della modularità del motore K (era previsto infatti, oltre al 3 da 750 cc anche un 2 da 500cc - su probabile configurazione GS - e capisci quindi che la base tecnica era un motore con 250cc per cilindro...) aveva comportato, nella versione affettata di 1 cilindro per ottenere il 3 da 750cc, due conseguenze progettuali per me molto interessanti: la fasatura accensione a 120° e il contralbero per ridurre le vibrazioni del II^ ordine.
Con la fasatura accensione a 120° (e, ovviamente, l’angolo di manovella) ottieni la “metà” di un 6 cilindri, il miglior motore tecnicamente inteso come “linearità” e omogeneità di funzionamento. Ovvimente, rispetto al 6 in linea (straight six, come dicono gli Ingegneri), è meno equilibrato sulle forze di II° ordine, ma basta aggiungere un contralbero, come fecero i Progettisti della BMW, e il gioco è fatto: hai un motore che non ha la caratteristica “ruvidità” del 4, dotato di ottima coppia, e che “in alto” gira meglio. Infatti, il K 75 è un “velluto” rispetto al K100 dell’epoca (la gestione elettronica del motore della Bosch J-Tronic era ben lontana dalla capacità delle centraline attuali…), e per un motore incastonato rigidamente al telaio (e con funzione portante) è un elemento non trascurabile… Anche la K 1200 RS che ho oggi, seppur molto migliorata (il motore non ha piu’ ancoraggio “rigido” nel Telaio, e oggi è il Telaio che ha funzione portante) non ha comunque la “sensazione seta” del motore 75.
In piu’, godendo di tutti i componenti “accessori” (cambio, frizione, ecc ecc..) identici al K100, era chiaro che la K 75 avesse una intrinseca affidabilità meccanica (longevità) maggiore.
Pensa che io, a 165.000 Km, ho ancora la frizione originale… si puo’ obiettare che forse “si porta appresso”, proprio per questo motivo, una quantità di Kg in piu’ del necessario, ma rispondo che con 70cv messi bene, qualsiasi moto è godibile su strada…
Al di là delle “mere” scelte tecniche, ho preferito la K 75 anche per un altro motivo: era piu’ “leggera” e “svelta” come quote geometriche, il cupolino (di cui è dotata la mia, è il modello C = Cockpit), era protettivo quel tanto che basta per viaggiare a 140/150 km/h, segnava una 20 di chili in meno sulla bilancia rispetto alla K 100 RS “papabile” come alternativa, e, last but not least, costava meno… :-p
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente” degli anni 90, quella che tanti cercavano senza trovarla: è svelta sulle strade di montagna (in Futa ne mettevo dietro parecchi…), instancabile Tourer (da Amsterdam sono tornato in Italia in “tappa unica”, 1300 Km in un giorno, e la sera stessa in pizzeria con gli amici…), e divertente in Pista: ho limato (oltre ai cavalletti, rialzati…) il pedale del freno e la leva del cambio (con ammortizzatori Bitubo a gas, mica gli originali, che cedevano nella guida sportiva…) a Varano e a Misano, mentre a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…), ho messo a terra anche le pedane del passeggero… (le mie erano piegate all’insù, il piede poggiava sullo spigolo esterno della pedana…)
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla: il greto del Piave (con ciottoli grossi così), mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite), un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…), giornate in pista al limitatore: mi sono divertito alla grande, e Lei non ha mai fatto un lamento…
Ah, lo vuoi sapere come mai a 165.000 km ho ancora la frizione originale??? Perché la uso solo in partenza, poi non tocco piu’ la leva della frizione, né “a salire”, né a scalare: con la giusta coordinazione mano Dx piede Sx il cambio è un “burro”, le marce entrano lisce come uno “slap shot” di Hockey, e non ci sono scossoni sulla cinematica di trasmissione… vantaggi di avere gli alberi del cambio su cuscinetti volventi, e saper sfruttare un gioco assiale “abbondante” di Progetto … :cool:

Nell’utilizzo “esagerato” (per il quale la moto NON è stata progettata) la k 75 lamentava poco mordente ai freni anteriori, subito risolto con una coppia di Discacciati Flottanti in Ghisa, e pads Ferodo racing: facevo fischiare la ruota anteriore in staccata (ero giovane e scapestrato, in pista o nelle stradine di montagna “fuorimano”… :-D).
Il bello della “Kappetta” era questo: partivi, e non sapevi dove ti potevi ritrovare: perché qualsiasi cosa era alla portata di quella moto.
E’ stata Amica insostituibile della Vita a cavallo dei 25/35 anni, e grazie a Lei ho ricordi meravigliosi. Confesserò un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
In qualsiasi momento potevo “girare le chiavi”, partire, e sparire per un po’: starmene per i cavoli miei, per le strade del Mondo, a conoscere quello che non leggi sui libri, ma che ti puo’ dire solo la tua Anima.
Chiedete alle mie donne dell’epoca, e vi risponderanno che sì, ogni tanto Blacktwin “spariva” per 2 o 3 giorni senza dare notizie, e tornava sereno e sorridente, ma non ha mai detto dove andava e cosa faceva…
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Incredibile a dirsi, ma a volte puo’ essere una Moto a ridarti l’Equilibrio, e credo che qualcuno di voi, qui, già se ne sia reso conto…

Goditi la tua K 75, è una moto grandiosa (... altro che "piccola moto": una "piccola" in Casa BMW è la R 45...), che puo’ permettersi di “guardare negli occhi” qualsiasi moto odierna, anche la piu’ blasonata…

(E te lo dice uno che dagli anni ’80 ha guidato e sezionato tutte le moto della produzione Mondiale… ;) )

Alla prossima ;)

vanth
17-01-2006, 12:26
Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto... ;)

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino: l'ho preferito nel lontano '87 perchè il suo motore era tecnicamente piu' evoluto rispetto al progenitore K100 apparso qualche anno prima. La scelta della modularità del motore K (era previsto infatti, oltre al 3 da 750 cc anche un 2 da 500cc - su probabile configurazione GS - e capisci quindi che la base tecnica era un motore con 250cc per cilindro...) aveva comportato, nella versione affettata di 1 cilindro per ottenere il 3 da 750cc, due conseguenze progettuali per me molto interessanti: la fasatura accensione a 120° e il contralbero per ridurre le vibrazioni del II^ ordine.
Con la fasatura accensione a 120° (e, ovviamente, l’angolo di manovella) ottieni la “metà” di un 6 cilindri, il miglior motore tecnicamente inteso come “linearità” e omogeneità di funzionamento. Ovvimente, rispetto al 6 in linea (straight six, come dicono gli Ingegneri), è meno equilibrato sulle forze di II° ordine, ma basta aggiungere un contralbero, come fecero i Progettisti della BMW, e il gioco è fatto: hai un motore che non ha la caratteristica “ruvidità” del 4, dotato di ottima coppia, e che “in alto” gira meglio. Infatti, il K 75 è un “velluto” rispetto al K100 dell’epoca (la gestione elettronica del motore della Bosch J-Tronic era ben lontana dalla capacità delle centraline attuali…), e per un motore incastonato rigidamente al telaio (e con funzione portante) è un elemento non trascurabile… Anche la K 1200 RS che ho oggi, seppur molto migliorata (il motore non ha piu’ ancoraggio “rigido” nel Telaio, e oggi è il Telaio che ha funzione portante) non ha comunque la “sensazione seta” del motore 75.
In piu’, godendo di tutti i componenti “accessori” (cambio, frizione, ecc ecc..) identici al K100, era chiaro che la K 75 avesse una intrinseca affidabilità meccanica (longevità) maggiore.
Pensa che io, a 165.000 Km, ho ancora la frizione originale… si puo’ obiettare che forse “si porta appresso”, proprio per questo motivo, una quantità di Kg in piu’ del necessario, ma rispondo che con 70cv messi bene, qualsiasi moto è godibile su strada…
Al di là delle “mere” scelte tecniche, ho preferito la K 75 anche per un altro motivo: era piu’ “leggera” e “svelta” come quote geometriche, il cupolino (di cui è dotata la mia, è il modello C = Cockpit), era protettivo quel tanto che basta per viaggiare a 140/150 km/h, segnava una 20 di chili in meno sulla bilancia rispetto alla K 100 RS “papabile” come alternativa, e, last but not least, costava meno… :-p
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente” degli anni 90, quella che tanti cercavano senza trovarla: è svelta sulle strade di montagna (in Futa ne mettevo dietro parecchi…), instancabile Tourer (da Amsterdam sono tornato in Italia in “tappa unica”, 1300 Km in un giorno, e la sera stessa in pizzeria con gli amici…), e divertente in Pista: ho limato (oltre ai cavalletti, rialzati…) il pedale del freno e la leva del cambio (con ammortizzatori Bitubo a gas, mica gli originali, che cedevano nella guida sportiva…) a Varano e a Misano, mentre a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…), ho messo a terra anche le pedane del passeggero… (le mie erano piegate all’insù, il piede poggiava sullo spigolo esterno della pedana…)
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla: il greto del Piave (con ciottoli grossi così), mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite), un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…), giornate in pista al limitatore: mi sono divertito alla grande, e Lei non ha mai fatto un lamento…
Ah, lo vuoi sapere come mai a 165.000 km ho ancora la frizione originale??? Perché la uso solo in partenza, poi non tocco piu’ la leva della frizione, né “a salire”, né a scalare: con la giusta coordinazione mano Dx piede Sx il cambio è un “burro”, le marce entrano lisce come uno “slap shot” di Hockey, e non ci sono scossoni sulla cinematica di trasmissione… vantaggi di avere gli alberi del cambio su cuscinetti volventi, e saper sfruttare un gioco assiale “abbondante” di Progetto … :cool:

Nell’utilizzo “esagerato” (per il quale la moto NON è stata progettata) la k 75 lamentava poco mordente ai freni anteriori, subito risolto con una coppia di Discacciati Flottanti in Ghisa, e pads Ferodo racing: facevo fischiare la ruota anteriore in staccata (ero giovane e scapestrato, in pista o nelle stradine di montagna “fuorimano”… :-D).
Il bello della “Kappetta” era questo: partivi, e non sapevi dove ti potevi ritrovare: perché qualsiasi cosa era alla portata di quella moto.
E’ stata Amica insostituibile della Vita a cavallo dei 25/35 anni, e grazie a Lei ho ricordi meravigliosi. Confesserò un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
In qualsiasi momento potevo “girare le chiavi”, partire, e sparire per un po’: starmene per i cavoli miei, per le strade del Mondo, a conoscere quello che non leggi sui libri, ma che ti puo’ dire solo la tua Anima.
Chiedete alle mie donne dell’epoca, e vi risponderanno che sì, ogni tanto Blacktwin “spariva” per 2 o 3 giorni senza dare notizie, e tornava sereno e sorridente, ma non ha mai detto dove andava e cosa faceva…
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Incredibile a dirsi, ma a volte puo’ essere una Moto a ridarti l’Equilibrio, e credo che qualcuno di voi, qui, già se ne sia reso conto…

Goditi la tua K 75, è una moto grandiosa (... altro che "piccola moto": una "piccola" in Casa BMW è la R 45...), che puo’ permettersi di “guardare negli occhi” qualsiasi moto odierna, anche la piu’ blasonata…

(E te lo dice uno che dagli anni ’80 ha guidato e sezionato tutte le moto della produzione Mondiale… ;) )

Alla prossima ;)




:!: :!: :!: :!:

uccio
17-01-2006, 12:30
bellissimi racconti.. sia il primo che il secondo. benvenuto

pidienne
17-01-2006, 12:34
è un piacere leggere i tuoi racconti. ;)

ɐlɔɐlɔ
17-01-2006, 13:05
Che dire... Benvenuto e grazie per i bei racconti! ;)

Claudio

avvonico
17-01-2006, 13:33
Dario, un successone anche qui; e la conferma - semmai ce ne fosse bisogno - che anche lontano dall'asfalto di una pista si possono vivere, e trasmettere, emozioni stupende :)

paolo b
18-01-2006, 13:41
Non dovresti mancare qui, allora:

http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=54392

;)

kaRdano
18-01-2006, 14:32
Riporto anche qui, per condividerle con gli appassionati del Marchio, ad uso e consumo di chi magari ha "mirato" questa moto per un eventuale acquisto, le mie prime sensazioni di oggi, alla guida della mia "Giallona"... Credo di conoscere già la tua giallona: qualche anno fà l'ho vista castigare un RSV1000 e un Ninja sul misto sopra il lago di Garda... immagini indelebili !!!
Caro concittadino, voglio farti vedere la mia moto appena hai un minuto... ;)
Complimenti per ciò che hai scritto sul K75s e sul K1200RS: era proprio quello che volevo scrivere io ma non trovavo le parole... :cool:
:thumbrig:

Pier_il_polso
18-01-2006, 14:37
Credo di conoscere già la tua giallona: qualche anno fà l'ho vista castigare un RSV1000 e un Ninja sul misto sopra il lago di Garda...

RSV 1000 ?
Di un pò Black, hai mai sentito parlare di una moto con questo nome ?
:lol: :lol: :lol: :lol:

kaRdano
18-01-2006, 14:58
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Anche il mio K75s é stato il mio miglior amico in certi momenti, mi ha regalato sempre grandissime soddisfazioni... un vero dolore averlo venduto :( .

Milka
18-01-2006, 16:09
Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto... ;)

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino (...)


Grande..ancora una volta di più mi hai convinto sulla grandezza della mia moto.
Grazie


:!: :!: :!: :!: :!: :!: :!:

PS=Mi piacerebbe fare due chiacchere con te. Stiamo organizzando il prossimo K-(P)Ride. Non puoi mancare :D

Milka
18-01-2006, 16:10
Anche il mio K75s é stato il mio miglior amico in certi momenti, mi ha regalato sempre grandissime soddisfazioni... un vero dolore averlo venduto :( .


No comment :( :( :(




;)

tommygun
18-01-2006, 16:47
Una lettura davvero piacevole! :!:

Complimenti per lo stile e grazie per aver condiviso questo bel giretto... sembrava di essere li'! ;)

:wave:

migrante
18-01-2006, 17:55
il K 75 è un “velluto” ...
la “sensazione seta” del motore 75...
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente”
degli anni 90!
a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…),,,
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla:
il greto del Piave (con ciottoli grossi così),
mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite),
un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…),

Il bello della “Kappetta” era questo:
partivi, e non sapevi dove ti potevi ritrovare: perché qualsiasi cosa era alla portata di quella moto.
E’ stata Amica insostituibile...un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
In qualsiasi momento potevo “girare le chiavi”, partire, e sparire per un po’: starmene per i cavoli miei, per le strade del Mondo, a conoscere quello che non leggi sui libri, ma che ti puo’ dire solo la tua Anima.
Chiedete alle mie donne dell’epoca, e vi risponderanno che sì, ogni tanto Blacktwin “spariva” per 2 o 3 giorni senza dare notizie, e tornava sereno e sorridente, ma non ha mai detto dove andava e cosa faceva…
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Incredibile a dirsi, ma a volte puo’ essere una Moto a ridarti l’Equilibrio, e credo che qualcuno di voi, qui, già se ne sia reso conto...
;)

Grazie di questi fiori di prosa, pregni di emozioni; le conoscenze tecniche diventano lirica, e la qualità, quella vera, appare.. in livrea, sobria, e viva. non godo soltanto perchè giudo una k75, ma della tua umanità nel descriverla e descriverti. hai dipinto quadri con poche parole profonde sul senso di andare in motocicletta, io, che adoro il teatro e, per diletto lo pratico, ti invito a scrivere un racconto (forse uno dei tanti, che hai attraversato alle tue velocità) forse lo memorizzerei.. o forse solo lo attraverserei. tuttavia grazie ancora. se passi per Treviso. fammelo sapere ben contento di conoscerti e, tante cose da chiederti.

Pier_il_polso
18-01-2006, 18:09
Grazie di questi fiori di prosa, pregni di emozioni; le conoscenze tecniche diventano lirica, e la qualità, quella vera, appare.. in livrea, sobria, e viva. non godo soltanto perchè giudo una k75, ma della tua umanità nel descriverla e descriverti. hai dipinto quadri con poche parole profonde sul senso di andare in motocicletta, io, che adoro il teatro e, per diletto lo pratico, ti invito a scrivere un racconto (forse uno dei tanti, che hai attraversato alle tue velocità) forse lo memorizzerei.. o forse solo lo attraverserei. tuttavia grazie ancora. se passi per Treviso. fammelo sapere ben contento di conoscerti e, tante cose da chiederti.

Un grande anche tu ;)

blacktwin
18-01-2006, 21:10
Per Cardano4ever:
francamente, conoscendo benissimo la RSV (avendola schierata per 5 anni nella Superstock, massimo Campionato di Categoria), e possedendone una (quella che vinse il Gp di Valencia nel 2000, prima Vittoria Internazionale della Squadra da me “guidata”), ti posso assicurare che se una K 1200 RS gli sta davanti, è solo perché il “pilota” della RSV dorme… su strada, se il pilota è così scemo da sfruttarne il suo potenziale, è difficilmente avvicinabile da qualsiasi altra moto, credimi ;)

Visto che siamo concittadini, è abbastanza semplice per noi trovarci da qualche parte a bere qualcosa insieme… questa settimana sono molto impegnato col lavoro (e pure il w-end, dato che mi “ciuccio” per lavoro il Bike Expo’ da mattina a sera nello Stand Bitubo… :-o ), ma prossimamente volentierissimo… ;)

Idem per il K-Pride, dove ho già postato nel Thread apposito la mia probabile adesione: devo solo verificare di non essere impegnato in qualche w-end di Gara in giro per l’Europa, perché, da fine Febbraio a fine Ottobre (stagione di Corse), i miei finesettimana “liberi” sono pochissimi… :(

Per Migrante
Le tue parole mi hanno fatto arrossire… chi mi conosce sa bene che sono “prolisso e prosaico” nei miei scritti (o “racconti”, quando su un altro Forum ho scritto i “Report” dei miei anni di Gare in giro per l’Europa, nel Circus del Mondiale SBK), ma se è facile “interessare” e intrattenere gli appassionati delle Corse condividendo con loro le esperienze vissute da “privilegiato interno”, piu’ raro e difficile è trasmettere sensazioni parlando semplicemente di sé; sicuramente, tu che sei un uomo che legge e pratica Teatro, hai la capacità di estrarre da un testo scritto immagini ed emozioni.
(ringrazio anche tutti gli amici che hanno apprezzato i miei primi scritti qui: un Amico - Elio - dice che sono un vecchio bolso e rincoglionito, ma a quanto pare si sbaglia :) , e si rimangerà le parole quando lo svernicerò in pista... :lol: )
Siamo vicini, e un salto nella bella Treviso (città natale di mio padre) con la mia motina per berci qualcosa insieme lo farò quanto prima (rima!).
Magari anche la prossima domenica (il 29)… mmmhhh, nell’altro Forum dove scrivo, sotto ad ogni post c’è la mail di chi scrive, qui come si fa per “dialogare” direttamente???

(interessante – e intrigante - la tua proposta di scrivere qualcosa… è sempre stata anche una mia idea… fattibile, se trovo il tempo…)

Ciao a tutti

:-p

Psycho
19-01-2006, 11:31
....grazie, chiunque tu sia e...benvenuto.

Questi racconti mi servono molto...soprattutto in questo periodo di lontananza "forzata" dalla mia moto...

Dicevo questa mattina al mio capo che un brutto incidente può cambiarti la vita...

Può togliertela o lasciarti un segno fisico indelebile...oppure lasciarti immacolato all'esterno per permetterti di gridare al miracolo ma.......segnarti nell'anima...nel profondo, come sta facendo con me...e me ne sto accorgendo piano piano...

Non aprivo mai questo sotto-forum...

Si...il panorama è bello ma io sono uno smanettone...

.....................

....uno smanettone....già....

Eccomi qui...a riflettere sulla mia vita...fino a quel 22 dicembre...sempre di corsa...sempre sparato...

...ed in poche righe, leggere la bellezza dell' "andare"...e la "leggerezza" del Viaggiare...

Grazie ancora...

kaRdano
19-01-2006, 12:54
Per Cardano4ever:
francamente, conoscendo benissimo la RSV...E' chiaro che era una questione di pilota, ma ti assicuro che é stato un bello spettacolo vedere i due tizi vestiti da marziani che non riuscivano a staccarsi dalla targa il tuo K1200RS con borse laterali, guidato da un :!: tizio con giubbettino e Shoei Jet...
Era un misto collinare, ben inteso... :cool:

migrante
19-01-2006, 18:15
Ciao Blacktwin
… non sono state le mie parole a farti arrossire ma..te
che, forse ti sei dato il permesso di arrossire davanti a loro.
Tuttavia, è proprio... da un testo scritto immagini ed emozioni.…
che un umano si “riempie”
forse dai dettagli che entrano accede quello che poi rimane.

ogni sensazione ha un nome esatto per ognuno di noi.

Perché frasi come … la “sensazione seta”
casomai si usa descrivendo la pelle di una donna o per le lenzuola di quel tessuto o altro..
Ma per descrivere la guida di una moto necessita di una grande sensibilità…

Ma cristo! è esattamente così che ho sentito, a fine settembre, in solitaria, scendendo dall'etna e, attraversando nebrodi e madonne nel
"silenzio di una strada generosa" (ss 120) in una danza di curve squarciate da improvvisi cieli eterni (mi sarò fermato 10 volte rapito da tanta solitaria bellezza)
non armonia, no fluidità, non silenziosità, maaah... ]“sensazione seta”
era la mia esattezza che non avevo nominato finchè non l'ho visto scritto da te.
come ha detto cardano4ever
(era proprio quello che volevo scrivere io ma non trovavo le parole...)
ed io, a quelle latitudini, in quello stato di grazia,
volevo solo abitare quella strada.
niente di più.. che guidare quella motocicletta.

scopro che non si diventa motociclisti a caso,
ma per necessità.

PS: per trovare la mail mia o di qualsiasi, mi sembra che dovresti cliccare sopra il nik-name.
(me la cavo male con l'informatica) tuttavia il mio cell è 347-8132580.
quando hai il piglio di passare per Treviso sei benvenuto.

blacktwin
19-01-2006, 23:31
Ciao Psyco

Sono contento di leggere che tu sia "uscito indenne" da un brutto incidente, e che questo ti abbia dato modo di riflettere, senza farti pagare un conto salato nel fisico.
Ti è andata bene; ma permettimi di dirti che uno "smanettone" secondo me è un pirla (non voglio mancarti di rispetto: è per "rendere l'idea"... ;) ), e te lo dice uno che in moto il gas lo dà, e tanto, ma solo in pista. E che quando gli anni sono diventati "discretamente numerosi" ha pensato di "passare al di qua del Muretto", allestire una Squadra, e battersi con una moto Italiana (la Aprilia 1000 RSV) nel massimo Campionato di Categoria (la Superstock), a livello Internazionale, cedendo il manubrio ai "giovani leoni". Chiaro che mi piace sempre anche la guida "esasperata" della moto, ed infatti ho ripreso ad andare in Pista (impegni di lavoro permettendo), perchè, come si va in Palestra a fare attività fisica di livello intenso, con le "opportune attrezzature", come un subaqueo si immerge con gli appositi strumenti, e la necessaria disciplina, come un Rocciatore si arrampica con le adatte attrezzature, così la moto va vissuta intelligentemente nella sua "doppia personalità": meraviglioso "tappeto" volante" del nostro desiderio di Viaggiare, Esplorare e Conoscere, oppure eccitante "mezzo meccanico" con il quale sfogare la nostra sete di Velocità, Brivido, Agonismo.
Noi Uomini ci differenziamo dai nostri "parenti" Animali anche per questi desideri della nostra Mente, ma non dobbiamo dimenticare la nostra capacità di poter scegliere, e decidere, il modo migliore per vivere questa differenza.
E dobbiamo saperlo fare. Sempre.
Lo "smanettone" (e sono sicuro che anche tu, ora, nello scrivere questo aggettivo, abbia colto la "leggera" forma dispregiativa insita nel termine...) non è ne Persona, nè Motociclista, ma solo un essere che respira, non sapendo nemmeno il perchè.
Sono felicissimo che tu abbia ora colto il significato del tuo respiro;
faccio il tifo per te, e la tua pronta risalita "in sella".
Quando ci incontreremo, ricordami che ti pago da bere.

;)

P.S. Per Migrante:
Ok, registrato il numero in Agenda... ;)

Psycho
20-01-2006, 11:02
Ciao Psyco
Ti è andata bene; ma permettimi di dirti che uno "smanettone" secondo me è un pirla... ;)

....... :D :D :D


Quando ci incontreremo, ricordami che ti pago da bere.

...no! Ti pago io da bere!!! ;)

Thanks...

Psycho :)

Supermukkard
20-01-2006, 11:09
non litigate..pagatecelo a noi il bere :D :D :D

tommygun
20-01-2006, 11:47
Ti è andata bene; ma permettimi di dirti che uno "smanettone" secondo me è un pirla (non voglio mancarti di rispetto: è per "rendere l'idea"... ;) ), e te lo dice uno che in moto il gas lo dà, e tanto, ma solo in pista.
[...]


Ohhhh!!
Sei riuscito a spiegare benissimo e in poche righe quello che ogni tanto cerco (con alterno successo) di esprimere nelle eterne diatribe smanetteoni/fermoni :D

Adesso mi copio il tuo post e lo tiro fuori a tradimento quando ne ho bisogno :lol: :lol: :lol:

:wave:

kaRdano
20-01-2006, 18:22
Ho avuto modo di fare la conoscenza di Blacktwin oggi al Bike Expo: é stato davvero un piacere.

Flying*D
21-01-2006, 15:04
Caro Black, visto che di sospensioni ne capisci un pochino, ma giusto un'anticchia :lol: :lol: :lol: :lol: , rilasci qualche considerazione su quelle dell' RS??
Venendo da moto tradizionali, come ti trovi con il sistema bmw?

Saluti,

Azaro.. ;)

blacktwin
22-01-2006, 00:14
Ciao Azaro, che piacere trovarti qui, è tanto che non ci "vediamo" ... ;)

Ti dirò: la K 1200 l'ho ritirata sabato scorso, e la domenica ci ho fatto 300 Km con temperature "glaciali", solo per verificare che la meccanica fosse "in ordine" come dico (i K li conosco bene... :cool: ).
Ovviamente le condizioni dell'asfalto erano poco "amichevoli" per "testare" una ciclistica: ho guidato in "punta di dita"... (calde, grazie alle Manopole Riscaldate :lol: ), e come avrai letto, nemmeno ho verificato il setting della moto, limitandomi ad un intervento "al volo" appena sentito che era esagaramente "fuori" al posteriore (il proprietario precedente viaggiava sempre a pieno carico, o è uno delle migliaia di "piloti" convinti assertori che una moto deve essere una "tavola", con precarico "tosto" e idrauliche "chiuse" ???? Mah... :( )
Poi le gomme, seppur all'80%, sono un pochino "fuoriprofilo", con un'usura piu' marcata al centro rispetto ai lati, per cui progressività della discesa in piega ne risente: era chiaramente avvertibile...
L'unica cosa che ti posso dire per il momento, è che, se sulle prime è "scioccante" quando ti arresti al semaforo sentire che la moto non ha la "distensione" dell'avantreno a cui siamo inconsiamente abituati, al rilascio del freno dopo l'arresto della moto (primo pensiero "automatico": merd, la forcella è "bloccata", mi tocca già smontarla e fare le "scorrevolezze"... :confused: ), è piacevolissimo, in fase di richiamo del freno al momento dell'approssimarsi della curva, sentire la moto che resta "piatta", senza "inginocchiarsi": e la costanza dell'assetto, che non è perturbato dall' azione sui freni, permette una fluidità e precisione di inscrizione in traiettoria sconosciuta alle moto con forcelle tradizionali...
Resta da verificare la sensazione di "comunicativa" dell'avantreno alle grandi inclinazioni (di cui si lamentavano i Piloti dei Trofei BMW in pista - Boxer Cup prima, e K1200C ora - in concomitanza al Mondiale GP), ma quello te lo racconterò piu' avanti, e con gomme nuove...

;)

avvonico
22-01-2006, 09:15
Ciao Black ;)

toglimi un dubbio: il mancato affondamento del telelever in frenata, non dovrebbe pregiudicare l'aderenza della gomma anteriore in quel frangente? Se così fosse, non mi meraviglierebbe l'insistenza della BMW nello "spingere" l'ABS...

E, sempre per il telelever, la capacità di "copiare" le asperità del terreno è paragonabile a quella delle forcelle tradizionali? Penso soprattutto a buche e/o altre irregolarità del fondo accentuate.

P.S.: mi è dispiaciuto non esserci, ieri :(

Pier_il_polso
22-01-2006, 10:39
P.S.: mi è dispiaciuto non esserci, ieri :(
A chi lo dici.... :( :( :(

Supermukkard
22-01-2006, 10:40
Ho avuto modo di fare la conoscenza di Blacktwin oggi al Bike Expo: é stato davvero un piacere.

idem per il sottoscritto!

Flying*D
23-01-2006, 17:29
Ciao Azaro, che piacere trovarti qui, è tanto che non ci "vediamo" ... ;)

Ti dirò: la K 1200 l'ho ritirata sabato scorso, e la domenica ci ho fatto 300 Km con temperature "glaciali", solo per verificare che la meccanica fosse "in ordine" come dico (i K li conosco bene... :cool: ).
Ovviamente le condizioni dell'asfalto erano poco "amichevoli" per "testare" una ciclistica: ho guidato in "punta di dita"... (calde, grazie alle Manopole Riscaldate :lol: ), e come avrai letto, nemmeno ho verificato il setting della moto, limitandomi ad un intervento "al volo" appena sentito che era esagaramente "fuori" al posteriore (il proprietario precedente viaggiava sempre a pieno carico, o è uno delle migliaia di "piloti" convinti assertori che una moto deve essere una "tavola", con precarico "tosto" e idrauliche "chiuse" ???? Mah... :( )
Poi le gomme, seppur all'80%, sono un pochino "fuoriprofilo", con un'usura piu' marcata al centro rispetto ai lati, per cui progressività della discesa in piega ne risente: era chiaramente avvertibile...
L'unica cosa che ti posso dire per il momento, è che, se sulle prime è "scioccante" quando ti arresti al semaforo sentire che la moto non ha la "distensione" dell'avantreno a cui siamo inconsiamente abituati, al rilascio del freno dopo l'arresto della moto (primo pensiero "automatico": merd, la forcella è "bloccata", mi tocca già smontarla e fare le "scorrevolezze"... :confused: ), è piacevolissimo, in fase di richiamo del freno al momento dell'approssimarsi della curva, sentire la moto che resta "piatta", senza "inginocchiarsi": e la costanza dell'assetto, che non è perturbato dall' azione sui freni, permette una fluidità e precisione di inscrizione in traiettoria sconosciuta alle moto con forcelle tradizionali...
Resta da verificare la sensazione di "comunicativa" dell'avantreno alle grandi inclinazioni (di cui si lamentavano i Piloti dei Trofei BMW in pista - Boxer Cup prima, e K1200C ora - in concomitanza al Mondiale GP), ma quello te lo racconterò piu' avanti, e con gomme nuove...

;)
Ebbe', hai centrato perfettamente i punti che mi lasciavano piu' perplesso, poi io guido una moto con la forcella fatta di budino, minimo mi viene un'ifarto se non ho i soliti 2 mt di affossamento forcella e conseguente ritorno :lol:

Sono(in largo anticipo visto che fino al 2007 non posso) alla ricerca di una seconda moto tutto fare e questo tuo post ha risvegliato una vecchia passione..
Sono parecchio un cancello, delle prestazioni mi interesso poco, ma per il resto hai creato un'immagine della moto che si avvicina molto a quello che vorrei io..

Sempre un piacere leggerti ;)

blacktwin
23-01-2006, 20:02
Ciao a tutti

Rispondo per primo a Nico: oggi ho “ripreso” la moto in mano (giorno di riposo, dopo 3 gg di 12 ore allo Stand…) per farci un giretto (tanto per farle girare le ruote; eppoi, avevo una esagerata nostalgia di Lei, dopo una settimana… :) ) ed essere un po’ piu’ esauriente su Telelever.
Prima considerazione: io non sono dell’idea che il mancato affondamento del Telelever in frenata pregiudica l’aderenza della gomma in quel frangente. Non sono un Ingegnere Progettista di Ciclistiche, ma vado a ragionamento: il mancato affondamento del Telelever si verifica solo perché una (o più) RISULTANTE delle forze in gioco in fase di frenata viene “scaricata” (o “assorbita”, vedi tu come preferisci) lungo il braccio orizzontale del Telelever, che, a “naso”, giace sullo stesso piano orizzontale del Baricentro. In pratica, la componente orizzontale della Massa in movimento, sottoposta a decelerazione. Quindi limitiamo la “coppia” di ribaltamento generata, in fase di frenata, dalle due forze opposte agenti una al punto del Baricentro e l’altra al punto di impronta a terra del pneumatico.
Ma non è che “togliamo” peso/massa (e quindi forza applicata, e quindi valori di attrito). La parte preponderante della massa comunque grava sul punto di contatto al terreno della ruota anteriore.
Quando Migliorati si giocò un Campioanto Italiano SBK con la Bimota Tesi (perso solo per una squalifica discutibile all’ultima gara – un particolare di secondo piano, non prestazionale, ma tant’è…), in staccata ti posso assicurare che “guadagnava” sugli altri, e di molto…
Alcuni piloti, per “preferenza di guida”, ti chiedono una forcella “palo d’acciaio”, che si “inginocchi” pochissimo in fase di staccata: con quei pacchi lamellari di Compressione potresti fermare un Hammer all’atterraggio di un salto… è universalmente noto, tra noi Tecnici, che questo permette una staccata “brutale” ben dopo gli altri e una rapidissima inscrizione in piega con freni molto tirati, salvo poi, ovviamente, avere problemi di sensibilità in conduzione (risolvibili “giocando” con le “minime”, ma non del tutto…).
Il Telelever permette questo: un assetto “piatto” in staccata (perché “assorbe” una componente della forza che genera la coppia di ribaltamento del veicolo) senza perdere “sensibilità” sulle asperità; è nato proprio con questo obiettivo (e direi che è stato raggiunto in pieno).
Assorbimento asperità: è visibilissimo il lavoro dei foderi della forcella (attraverso i “fori” della Carena) su e giu’ nelle asperità anche minime (tipo il rialzo di pochi mm della “plastificazione” delle Strisce pedonali). Questo perché la molla della Mono anteriore è presumibile sia pochissimo precaricata, e per di piu’ abbia un K rigidità molto basso (rispetto alla somma delle due molle di una forcella “normale”), non dovendo contrastare l’inginocchiamento della moto in fase di frenata.
Già guardando la molla (diametro spire e passo delle spire, e sezione filo) è visibile ciò (sembra una molla da scooter), e controllerò appena avrò un minuto, nell’ Archivio Schede Tecniche dei rilievi dell’ammortizzatore originale (quando è stato realizzato il Kit Sospensioni per il K 1200 RS, ma io all’epoca non c’ero…), sicuramente trovando conferma…
Nelle strade cittadine e Circonvallazioni percorse oggi, non è nemmeno paragonabile la capacità di “assorbimento” del Telelever delle asperità (minime o “importanti”) rispetto alla forcella “tradizionale” della K 75 o della “rovesciata” Showa (con kit) della RSV 1000, che conosco bene, sugli stessi “percorsi”…

Per Flying Dutchman (mi piace di piu’ Azaro, è unico…)
Del “cancello” non crucciarti: su strada, io viaggio tipo “pensionato con gatto sul Top Case” (escuso quando devo fare “rilievi”, che allora ho un Tracciato “personale” fuori mano, in mezzo ai Campi, con tutte le curve a vista… ;) ), e una BMW è la moto tra le piu’ “amichevoli” che esistano. Oggi l’ho fatta guidare “fuorimano” al mio giovane Acheo, che guida solo la RS 125, e l’ho visto veramente “intimorito” all’idea di dover padroneggiare 270 Kg di moto piu’ 150Kg di noi due in sella: gli ho detto solo di stare attento alle manovre a bassa velocità (sotto i 20 km/h tenere la moto il piu’ possibile verticale, almeno all’inizio…) e poi non preoccuparsi, che è una moto come tutte le altre. Beh, messa la prima è partito, e ha guidatotranquillo e sicuro, e alla fine ha esclamato: “Porca vacca che Moto!!! Una figata pazzesca “ :rolleyes:
Ti credo: per “scendere” a 30 all’ora, lui deve scalare 4 marce, e poi la 125 prima che riprenda giri e velocità ti vengono i capelli grigi in testa (pur se la sua non è … ehm… “codice”…), mentre col K 1200, con 2 Pisquani montati sopra (io e lui), dalla 6^ ne togli una, proprio per non farti ridere dietro dal motore che ti domanda sei handicappato al piede sinistro, dai un po’ di gas e fili via… :-p
Ma moltre altre cose ha apprezzato della BMW (lui che, come molti, la vedeva come moto da pensionati…è un ragazzo di venti anni…), tanto che ha detto: “a me, ad Agosto, quando avrò la patente “libera”, non mi frega nulla della k75, io mi prendo questa, e bada che abbia sempre il pieno, o mi alzi il Mensile. Questa moto non puo' stare ferma in Garage: chi c'è, c'è, e se la prende, chi non c'è si arrangia...”
Giovani irrispettosi e con poca pazienza… io la K 1200 me la sono permessa alla soglia dei 45 anni… 'anvedi che non sono piu' padrone di nulla, dei miei mezzi meccanici... la guerra dell'abbigliamento l'ho persa tempo fa: mi ciulava in continuazione i caschi, i giubbini, la tuta, i guanti... ogni volta che cercavo quello che volevo, mancava... eppoi arrivava bello scazzato alla sera con la MIA roba... :mad: ho dovuto comprargli tutto... :confused:
Fate figlie Femmine: almeno non vi sparisce la roba dal vostro armadio...

;)

Flying*D
23-01-2006, 21:36
Per Flying Dutchman (mi piace di piu’ Azaro, è unico…)
Del “cancello” non crucciarti: su strada, io viaggio tipo “pensionato con gatto sul Top Case” (escuso quando devo fare “rilievi”, che allora ho un Tracciato “personale” fuori mano, in mezzo ai Campi, con tutte le curve a vista… ;) ), e una BMW è la moto tra le piu’ “amichevoli” che esistano. Oggi l’ho fatta guidare “fuorimano” al mio giovane Acheo, che guida solo la RS 125, e l’ho visto veramente “intimorito” all’idea di dover padroneggiare 270 Kg di moto piu’ 150Kg di noi due in sella: gli ho detto solo di stare attento alle manovre a bassa velocità (sotto i 20 km/h tenere la moto il piu’ possibile verticale, almeno all’inizio…) e poi non preoccuparsi, che è una moto come tutte le altre. Beh, messa la prima è partito, e ha guidatotranquillo e sicuro, e alla fine ha esclamato: “Porca vacca che Moto!!! Una figata pazzesca “ :rolleyes:
Ti credo: per “scendere” a 30 all’ora, lui deve scalare 4 marce, e poi la 125 prima che riprenda giri e velocità ti vengono i capelli grigi in testa (pur se la sua non è … ehm… “codice”…), mentre col K 1200, con 2 Pisquani montati sopra (io e lui), dalla 6^ ne togli una, proprio per non farti ridere dietro dal motore che ti domanda sei handicappato al piede sinistro, dai un po’ di gas e fili via… :-p
Ma moltre altre cose ha apprezzato della BMW (lui che, come molti, la vedeva come moto da pensionati…è un ragazzo di venti anni…), tanto che ha detto: “a me, ad Agosto, quando avrò la patente “libera”, non mi frega nulla della k75, io mi prendo questa, e bada che abbia sempre il pieno, o mi alzi il Mensile. Questa moto non puo' stare ferma in Garage: chi c'è, c'è, e se la prende, chi non c'è si arrangia...”
Giovani irrispettosi e con poca pazienza… io la K 1200 me la sono permessa alla soglia dei 45 anni… 'anvedi che non sono piu' padrone di nulla, dei miei mezzi meccanici... la guerra dell'abbigliamento l'ho persa tempo fa: mi ciulava in continuazione i caschi, i giubbini, la tuta, i guanti... ogni volta che cercavo quello che volevo, mancava... eppoi arrivava bello scazzato alla sera con la MIA roba... :mad: ho dovuto comprargli tutto... :confused:
Fate figlie Femmine: almeno non vi sparisce la roba dal vostro armadio...

;)
Coccobill ha vent'anni???????????????????? :rolleyes: :rolleyes:
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiii, ti credo su MC si bazzica dal 2001, son passati 5 anni.. mi ricordo un po' di post dove raccontavi le sue avventure.. e anche le disavventure.. ;)

Il peso non mi spaventa, la mia Africa Twin con il pieno penso ne faccia almeno 240 di kg, se non 250... :lol:
L'unica cosa che mi tiene lontano dalla bmw e' il dubbio per il telelever/paralever, ma oramai con la mia guida da pensionato nulla mi puo' spaventare... :glasses2:

Vivendo in Olanda sono al continuo contatto con le intemperie e il freddo, oggi ero in moto con -4, l'africa e' una gran moto e non mi separero', ma la voglia di elica e' tanta ;)

MyWay
24-01-2006, 11:19
Caro Blacktwin,

Non so chi tu sia, ma condivido ogni singola parola di quello che dici.

Sei riuscito a descrivere cos'è l'andare in moto. Bravo.

Spero di conoscerti presto in una delle manifestazioni QDE.

Lampssss

avvonico
24-01-2006, 12:42
Ciao a tutti

Rispondo per primo a Nico: oggi ho “ripreso” la moto in mano (giorno di riposo, dopo 3 gg di 12 ore allo Stand…) per farci un giretto (tanto per farle girare le ruote; eppoi, avevo una esagerata nostalgia di Lei, dopo una settimana… :) ) ed essere un po’ piu’ esauriente su Telelever.
Prima considerazione: io non sono dell’idea che il mancato affondamento del Telelever in frenata pregiudica l’aderenza della gomma in quel frangente. Non sono un Ingegnere Progettista di Ciclistiche, ma vado a ragionamento: il mancato affondamento del Telelever si verifica solo perché una (o più) RISULTANTE delle forze in gioco in fase di frenata viene “scaricata” (o “assorbita”, vedi tu come preferisci) lungo il braccio orizzontale del Telelever, che, a “naso”, giace sullo stesso piano orizzontale del Baricentro. In pratica, la componente orizzontale della Massa in movimento, sottoposta a decelerazione. Quindi limitiamo la “coppia” di ribaltamento generata, in fase di frenata, dalle due forze opposte agenti una al punto del Baricentro e l’altra al punto di impronta a terra del pneumatico.
Ma non è che “togliamo” peso/massa (e quindi forza applicata, e quindi valori di attrito). La parte preponderante della massa comunque grava sul punto di contatto al terreno della ruota anteriore.
Quando Migliorati si giocò un Campioanto Italiano SBK con la Bimota Tesi (perso solo per una squalifica discutibile all’ultima gara – un particolare di secondo piano, non prestazionale, ma tant’è…), in staccata ti posso assicurare che “guadagnava” sugli altri, e di molto…
Alcuni piloti, per “preferenza di guida”, ti chiedono una forcella “palo d’acciaio”, che si “inginocchi” pochissimo in fase di staccata: con quei pacchi lamellari di Compressione potresti fermare un Hammer all’atterraggio di un salto… è universalmente noto, tra noi Tecnici, che questo permette una staccata “brutale” ben dopo gli altri e una rapidissima inscrizione in piega con freni molto tirati, salvo poi, ovviamente, avere problemi di sensibilità in conduzione (risolvibili “giocando” con le “minime”, ma non del tutto…).
Il Telelever permette questo: un assetto “piatto” in staccata (perché “assorbe” una componente della forza che genera la coppia di ribaltamento del veicolo) senza perdere “sensibilità” sulle asperità; è nato proprio con questo obiettivo (e direi che è stato raggiunto in pieno).
Assorbimento asperità: è visibilissimo il lavoro dei foderi della forcella (attraverso i “fori” della Carena) su e giu’ nelle asperità anche minime (tipo il rialzo di pochi mm della “plastificazione” delle Strisce pedonali). Questo perché la molla della Mono anteriore è presumibile sia pochissimo precaricata, e per di piu’ abbia un K rigidità molto basso (rispetto alla somma delle due molle di una forcella “normale”), non dovendo contrastare l’inginocchiamento della moto in fase di frenata.
Già guardando la molla (diametro spire e passo delle spire, e sezione filo) è visibile ciò (sembra una molla da scooter), e controllerò appena avrò un minuto, nell’ Archivio Schede Tecniche dei rilievi dell’ammortizzatore originale (quando è stato realizzato il Kit Sospensioni per il K 1200 RS, ma io all’epoca non c’ero…), sicuramente trovando conferma…
Nelle strade cittadine e Circonvallazioni percorse oggi, non è nemmeno paragonabile la capacità di “assorbimento” del Telelever delle asperità (minime o “importanti”) rispetto alla forcella “tradizionale” della K 75 o della “rovesciata” Showa (con kit) della RSV 1000, che conosco bene, sugli stessi “percorsi”…
...
;)



Grazie, Dario ;)

E son contento che la moto piaccia tanto anche ad Andrea :)

Dave
24-01-2006, 14:36
, mi viene voglia di fumare una sigaretta , ma *****, così mi devo fermare…
… devo trovare un modo per risolvere questo problema… :lol: :)

SMETTI :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

cmq complimenti per il racconto........anche a me è sembrato di esserci........

e non ho nemmeno avuto bisogno delle manopole riscaldate :lol: :lol: :lol: