marbr
13-09-2021, 14:13
Ieri, a causa di una non adeguata raccolta di informazioni e fidandomi dei primi riscontri online, ho deciso di rientrare in Italia dal Colle di Tenda.
Non avendo chiaro in mente che la devastazione dell'alluvione di un anno fa fu tale che per ripristinare la strada, ho scoperto ieri, serviranno altri 2 anni.
Così, con l'avanzare della valle aumentano i sensi unici alternati e brevi tratti sterrati. Il traffico è poco, ma alcune macchine e moto scendono e quindi proseguiamo nella convinzione che, al netto dei tanti cantieri, con calma al tunnel ci arriveremo.
Naturalmente così non è stato, perché è proprio a ridosso del tunnel che la strada è sparita insieme a un gran pezzo di montagna.
Arrivati al blocco, però, incontriamo una coppia su moto stradale che arriva dall'Italia attraverso la vecchia strada che scende dal colle. Un veloce scambio di informazioni e decidiamo di proseguire su strada che ha cartello di divieto d'accesso, ma le ostruzioni sono tali da far passare anche auto e van (ne abbiamo incontrato uno che scendeva).
La strada alterna tratti asfaltati sul dritto a sterrati nei tornanti all'inizio, per poi presto rimanere solo sterrata, ma in discrete condizioni, senza buche o sconnessioni eccessive.
Bene, perdonate la necessaria lunga premessa, vengo al punto: la moto mi ha molto positivamente colpito.
Eravamo in 2 con valige piene. Dopo un primo tratto, per prudenza visto che sterrato così non ne avevo ancora fatto (sono diversi km e 50 tornanti, circa mezz'ora per percorrerli), ho abbassato le sospensioni messe su Road e messo la mappa rain. Ripeto, solo prudenza, perché il precedente setting Dynamic non mi aveva dato nessun problema.
Per tutto il tratto la moto è stata dolce, stabile, precisa di direzione, la ruota posteriore non ha accennato a slittare nemmeno in uscita stretta dai tornantini (stiamo parlando di una strada alpina, con pendenze e misure relative) su fondo morbido.
Impressionante la facilità e leggerezza con cui mi sono trovato a guidarla, senza che la presenza del passeggero fosse d'ostacolo, senza bisogno di togliere i piedi dalle pedane.
In quella mezz'ora mi sono scoperto con l'unico pensiero rivolto alle gomme, nel dubbio che qualche pietra affilata potesse rovinarle o creare un taglio.
Per il resto mi sono goduto lo splendido paesaggio e la micro "avventura" in cui ci eravamo cacciati (abbiamo forzato il tentativo perché ci aspettavano nelle Langhe, fare il giro dalla costa sarebbe stato troppo lungo in tempo e km e poi qualcuno in discesa con targa italiana, mentre eravamo ancora in bassa valle, lo avevamo incrociato).
Non avendo chiaro in mente che la devastazione dell'alluvione di un anno fa fu tale che per ripristinare la strada, ho scoperto ieri, serviranno altri 2 anni.
Così, con l'avanzare della valle aumentano i sensi unici alternati e brevi tratti sterrati. Il traffico è poco, ma alcune macchine e moto scendono e quindi proseguiamo nella convinzione che, al netto dei tanti cantieri, con calma al tunnel ci arriveremo.
Naturalmente così non è stato, perché è proprio a ridosso del tunnel che la strada è sparita insieme a un gran pezzo di montagna.
Arrivati al blocco, però, incontriamo una coppia su moto stradale che arriva dall'Italia attraverso la vecchia strada che scende dal colle. Un veloce scambio di informazioni e decidiamo di proseguire su strada che ha cartello di divieto d'accesso, ma le ostruzioni sono tali da far passare anche auto e van (ne abbiamo incontrato uno che scendeva).
La strada alterna tratti asfaltati sul dritto a sterrati nei tornanti all'inizio, per poi presto rimanere solo sterrata, ma in discrete condizioni, senza buche o sconnessioni eccessive.
Bene, perdonate la necessaria lunga premessa, vengo al punto: la moto mi ha molto positivamente colpito.
Eravamo in 2 con valige piene. Dopo un primo tratto, per prudenza visto che sterrato così non ne avevo ancora fatto (sono diversi km e 50 tornanti, circa mezz'ora per percorrerli), ho abbassato le sospensioni messe su Road e messo la mappa rain. Ripeto, solo prudenza, perché il precedente setting Dynamic non mi aveva dato nessun problema.
Per tutto il tratto la moto è stata dolce, stabile, precisa di direzione, la ruota posteriore non ha accennato a slittare nemmeno in uscita stretta dai tornantini (stiamo parlando di una strada alpina, con pendenze e misure relative) su fondo morbido.
Impressionante la facilità e leggerezza con cui mi sono trovato a guidarla, senza che la presenza del passeggero fosse d'ostacolo, senza bisogno di togliere i piedi dalle pedane.
In quella mezz'ora mi sono scoperto con l'unico pensiero rivolto alle gomme, nel dubbio che qualche pietra affilata potesse rovinarle o creare un taglio.
Per il resto mi sono goduto lo splendido paesaggio e la micro "avventura" in cui ci eravamo cacciati (abbiamo forzato il tentativo perché ci aspettavano nelle Langhe, fare il giro dalla costa sarebbe stato troppo lungo in tempo e km e poi qualcuno in discesa con targa italiana, mentre eravamo ancora in bassa valle, lo avevamo incrociato).