Visualizza la versione completa : nuovi materiali compositi!
entro pochi anni con i materiali compositi si sostituiranno la gran parte delle parti metalliche delle moto. Sara' il progresso piu' grande. Una factory americana ha realizzato un motore turbodiesel totalmente in materiali compositi tranne le molle valvole, le valvole stesse, e l'albero motore. Il peso e' risultato inferiore del 60%. La Messerschmidt (si, proprio quella), ha realizzato bielle e ingranaggi in materiale composito. La yamaha ha realizzato sperimentalmente un prototipo del modello cross 250 yz, senza badare a spese per vedere a cosa si puo' arrivare. LA moto finita pesa 50 kg (!!!!!!).
Il futuro e' questo, per il momento restano da risolvere i problemi legati alla produzione di larga serie, visto che questi materiali, sopratutto la fibra di carbonio, vengono assemblati a mano, le tecniche di incollaggio dovranno sostituire viti e bulloni in molti casi, occorre verificare nel tempo l'invecchiamento dei materiali e come reagiscono alle vibrazioni, se tendono a invecchiare, come sim propagano eventuali crepe. ma e' indubbio che si potranno fare praticamente tutti gli elementi strutturali.Tra poche decine di anni il concetto di "motopesanti" riferite alle attuali pachidermiche 750 e 1000 cc sara' completamente ridimensionato.
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articolo letto oggi.Su un numero di motociclismo del 1982.
Bladerunner72
31-12-2015, 21:39
Tra il dire e il fare....
negli stessi anni si sperimentava anche il motore con i cilindri in materiale ceramico, non richiedevano raffreddamento per cui il rendimento in teoria era elevatissimo. non ne ho più sentito parlare...
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Sono stati bravi a togliere 10 dal peso di quello che c'era, ma hanno aggiunto 30 con quello che non c'era.
robiledda
01-01-2016, 10:26
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articolo letto oggi.Su un numero di motociclismo del 1982.
... cribbio Aspes, datti una mossa se non non ti riporti più in pari con i n. di Motociclismo!!! :rolleyes: ;)
PS serio: è bellissimo rileggere le "previsioni" di tanti anni fa, a me danno la conferma che la vita poi procede per la sua strada indipendentemente dalle "sfere di cristallo" di ieri...
Mi ricordo...
lo lessi a 3 anni...
Facendo i conti prevedevo di comprarmi la moto di plastica appena presa la patente...
Delusissimo...
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nicola66
01-01-2016, 11:05
Il futuro e' questo, per il momento restano da risolvere i problemi legati alla produzione di larga serie, visto che questi materiali, sopratutto la fibra di carbonio, vengono assemblati a mano
qualche passo avanti è stato fatto.
http://www.automobilismo.it/tecnica-come-nasce-la-fibra-di-carbonio-auto-19757
c'era anche un articolo in altro numero sugli anti dive, che nel 1982 erano gia' molto evoluti. Ogni casa aveva il suo sistema e piu' di uno era sofisticato e funzionava veramente bene. Oggi si ottiene lo stesso effetto con le sospensioni attive, al tempo con circuiti idraulici, a volte in sinergia con i freni.
Sono stati bravi a togliere 10 dal peso di quello che c'era, ma hanno aggiunto 30 con quello che non c'era.
una suzuki gsxr 750 del 1985 pesava come una bmw s1000rr di oggi. La cosa dovrebbe far riflettere.
Mauri-Rider
01-01-2016, 13:00
...Il bello del conservare le riviste per molti anni.
Ma le mogli a volte non capiscono! 😄😄😄
Mauri - R1200RT
Ne levi 50......poi ci metti radio, televisione, frigo, ferro da stiro, frullatore...che serviranno per forza, x andare al bar.....e i 50 kg li abbiamo ripresi.
una suzuki gsxr 750 del 1985 pesava come una bmw s1000rr di oggi. La cosa dovrebbe far riflettere.
:!::!::!::d
Slider34
01-01-2016, 13:13
Permettimi di dire una cosa sull'antidive. Quella è stata solo una moda tecnica, presto caduta ulin disuso, visto che peraltro la sua adozione cozzava proprio contro la dinamica del motociclo... Per qualche anno ha funzionato a livello di marketing , soprattutto sulle ciclistiche di allora che erano molto più indietro delle attuali, rispetto ai propulsori. Poi le ciclistiche e gli pneumatici si sono evoluti e non c'è stato più bisogno di vendere fuffa
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Bladerunner72
01-01-2016, 13:17
Pensa solo alla necessità dei vari ammenicoli Euro 1,2, 3, 4 ecc. e la conseguente necessità di incrementare le capacità di raffreddamento, i catalizzatori ecc.
Già aver mantenuto i pesi uguali non è un risultato da poco... poi certo se non ci fosse un discorso di prezzo finale, una S 1000 Rr con materiali pregiati e senza dispositivi anti inquinamento potrebbe tranquillamente pesare 20 chili meno. E' solo un discorso di costi, non di impossibilità tecnica.
una suzuki gsxr 750 del 1985 pesava come una bmw s1000rr di oggi. La cosa dovrebbe far riflettere.
bisognerebbe anche tener conto della diversa potenza però... si può anche vedere la cosa nel senso, positivo, che nello stesso peso oggi riescono a trasmettere a terra, a far curvare ed a far frenare il doppio della potenza ed una velocità maggiore di, boh, 60-70 km/h
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nicola66
01-01-2016, 14:00
i divari di peso + fantascientifici erano quelli tra una SBK e la relativa versione da strada.
Quando a metà anni 90 per regolamento le bicilidriche potevano pesare 10kg in meno delle 4 cilindri la ducati riusci a tirare le 916 sotto i 130kg. Quella che si comprava con targa e fanali stava sui 205.
Permettimi di dire una cosa sull'antidive. Quella è stata solo una moda tecnica, presto caduta ulin disuso, visto che peraltro la sua adozione cozzava proprio contro la dinamica del motociclo... Per qualche anno ha funzionato a livello di marketing , soprattutto sulle ciclistiche di allora che erano molto più indietro delle attuali, rispetto ai propulsori. Poi le ciclistiche e gli pneumatici si sono evoluti e non c'è stato più bisogno di vendere fuffa
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sinceramente non sono daccordo. E' durata quasi 10 anni , adottata nelle gare mondiali e continuamente evoluta. Le ciclistiche degli anni dell'antidive erano gia' evolute, stiamo parlando d moto tipo honda nsr 400, yamaha rd500 e compagnia, non stiamo parlando di honda bol d'or o roba fine anni 70. Le ciclistiche dal 1985 in poi erano tutt'altro che scarse. L'idea poi era comunque assolutamente attuale, si trattava di evitare l'affondamento in frenata senza bisogno di fare forcelle rigidissime. In pratica i sistemi attivi di oggi fanno esattamente la stessa cosa che faceva l'antidive idraulico.
Anche il cerchio anteriore da 16 col posteriore da 18 oggi sembra una roba folle, ma per almeno un decennio le moto da corsa e le sportive al massimo livello erano cosi'.A ogni epoca le sue "primizie".
ste.2000
01-01-2016, 18:29
Scusa l'ignoranza storica.. Ma come funzionava l'antidive idraulico? Su che moto era montato? Turistiche o sportive?
Il telelever è sicuramente una buona soluzione al problema, no?!
era montato un po' su tutte le moto, sopratutto quelle di immagine tecnologica avanzata. Ce ne erano di diversi tipi ma in buona sostanza era costituito da circuiti idraulici che sentendo la frenata chiudevano valvoline che frenavano idraulicamente la forcella, come a dargli istantaneamente "tanti click" di freno in compressione. Ovviamente solo in frenata, per lasciare la forcella scorrevole in situazione di trazione.C'erano anche antidive meccanici, per esempio nelle garelli 125 da gran premio, con la pinza freno montata su un supporto che andava tramite un puntone a spingere sotto la piastra forcella. Le moto da gran premio erano tutte dotate di antidive, le sportive stradali anche, comprese se non sbaglio molte delle 125 spietate di cui si parlava in altro thread .
ste.2000
01-01-2016, 18:53
Scusa ma di che anni parliamo?! Io che sono un '79 non ne ho mai sentito parlare, eppure di riviste ne ho sempre letto..
Non mi verrai a dire che la mia RS 125 aveva l'antidive a mia insaputa?! :rolleyes::rolleyes:
vado a memoria, la prima applicazione su scala industriale di antidive idraulico fu sul suzuki katana 1100, poi una alla volta lo ebbero anche le altre jap. per un po' l'antidive risultava visibile per un accrocchio esterno visibile al piede delle forcelle, talvolta collegato anche alle pinze freno per far capire che c'era una frenata in corso, poi venne integrato all'interno delle idrauliche dei pistoncini forcelle e scollegato dal freno (in teoria avrebbe dovuto capire dall'affondamento repentino che c'era una frenata in corso). Tra i 125 ricordo avesse l'antidive esterno il gilera RV125.
come in tutte le applicazioni simili all'inizio, in fase "nuovo giocattolo" probabilmente si esagerò con l'intensità del sistema, poi si capì che era meglio non esagerare (stessa cosa che avvenne ad esempio con la progressività delle sosp. posteriori, con le valvole allo scarico e con gli antislittamento) penso che oggi quello che faceva l'antidive sia ottenuto semplicemente con l'idraulica della forcella ben studiata
Bladerunner72
01-01-2016, 21:24
Potrei sbagliarmi ma mi sembra che la prima ad utilizzarlo sia stata Honda.
Slider34
01-01-2016, 21:24
@aspes le sospensioni attive di oggi, sono attive per modo di dire. Sono semmai reattive, con motorini che agiscono i clic. Un banalità tecnica, superata nel mondo auto già da anni con le magnetoreologiche. In ogni caso gli algoritmi sulle sportive attuali non tendono ad irrigidire più di tanto la compressione anteriore in fase di frenata, privilegiano differenti comportamenti in differenti situazioni di guida. La ciclistica di una moto è studiata di modo che in fase di frenata, con la massima escursione forcella, possa raggiungere i valori adatti a casa velocizzare la fase di inserimento, pur garantendo stabilità. Non far lavorare la forcella lungo la sua escursione è un controsenso tecnico. Inutile
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beh, allora il telelever e' un controsenso tecnico. La forcella deve lavorare, ma evidentemente se puoi limitarne l'affondamento e' sempre un bene. Son daccordo che le sospensioni definite attive in realta' lavorano comunque in ritardo, ma anche le megnetoreologiche. Si tratta di capirsi. E' evidente che non esiste e non esistera' mai una sospensione in grado di reagire alla buca, non e' possibile avere tempi di reazione del genere. Peraltro se faccio una sospensione in grado di reagire ai trasferimenti di carico (accelerazione, frenata, carico dovuto alla piega) faccio gia' una grande cosa. In questi casi non occorrono i millisecondi, son sufficienti i centesimi e forse il decimo di secondo.
Il fatto che dopo un certo periodo gli antidive idraulici siano stati abbandonati non vuol dire che non avessero raggiunto un buon livello, al medesimo modo ho citato la ruota anteriore da 16 accoppiata al posteriore 18. Fu poi abbandonata ma molti modelli che han fatto la storia come riuscitissimi le avevano.
President
02-01-2016, 13:20
Sono stati bravi a togliere 10 dal peso di quello che c'era, ma hanno aggiunto 30 con quello che non c'era.
Bellissima :D:D
ste.2000
02-01-2016, 16:14
A me le attuali sospensioni semi attive convincono fino ad un certo punto.. Avete fatto caso che ducati, dopo aver tanto decantato le semiattive skyhook della MTS-S.. Dopo un anno escono con la versione sportivissima e costosissima pikes peak che, guarda caso, ha le sospensioni tradizionali ohlins!!
A me le semiattive puzzano tanto di operazione di marketing.. Oppure un modo per venderti a peso d'oro sospensioni di media qualità, compensando con l'elettronica ai loro limiti meccanici/idraulici..
per me il concetto di variare lo smorzamento e' buonissimo. Chiaramente bisogna vedere come viene realizzato. Come detto una sospensione predittiva non esiste, puo' solo reagire a una situazione. Ma se devi correggere un assetto e non reagire a una buchetta penso che possano lavorare molto bene con tempi di reazione fattibili. Il caso della ducati credo che sia inquadrabile in una ottica commerciale. Non sono informatissimo ma non so se ohlins sulle sospensioni attive sia all'avanguardia.
Io credo che le sospensioni antidive dei primi anni 80 fossero rozze, nel senso che se prendevi una buca in frenata ti saltavano le otturazioni.......almeno alcune
iteuronet
02-01-2016, 16:46
Scusa l'ignoranza storica.. Ma come funzionava l'antidive idraulico? Su che moto era montato? Turistiche o sportive?
Il telelever è sicuramente una buona soluzione al problema, no?!
Io lo avevo sulle 1100R Suzu 87 e poi 88.Quando iniziai ad usarle in pista,come altri,escludevo il sistema perché secondo l ópinione corrente,toglieva sensibilitá all ´avantreno.Sulla Yamaha FJ 1100 di indole turistica,invece ,a mio modo di vedere,aiutava a non far chiudere quella porcheria di 16 pollici nelle frenate violente.
Io credo che le sospensioni antidive dei primi anni 80 fossero rozze, nel senso che se prendevi una buca in frenata ti saltavano le otturazioni.......almeno alcune
belin....non farmelo dire.....no lo dico.......prendi un po' una buca in frenata col celebrato telelever!!! o prova solo a salire un piccolo marciapiede...
Il mio rt ammortizza pure in frenata...........
Bladerunner72
02-01-2016, 16:52
Le sospensioni semiattive per moto attualmente si possono suddividere in due categorie, ovvero quelle che reagiscono in base sia alle sollecitazioni della guida che del fondo stradale e quelle che reagiscono alle sole situazioni di guida. Alla prima categoria appartengono le DDC della Bmw adottate su HP4 e S 1000 RR 2015 e le Skyhook Ducati, alla seconda, definita 'Event based' le Ohlins Mechatronic adottate ad esempio da 1299 e Yamaha R1 M. Le prime hanno tempi di reazione molto più rapidi, nell'intento di adeguarsi alle irregolarità del fondo stradale. Entrambi i tipi funzionano comunque abbastanza bene, sulle SS di certo semplificano la vita a chi va a girare in pista saltuariamente e non ha tempo e capacità di farsi ogni volta da solo i settaggi più idonei procedendo per tentativi. Certo non fanno miracoli e la cosa da assodare è se i componenti interni sono altrettanto validi delle corrispondenti sospensioni meccaniche. Da quanto mi risulta fino a un pò di tempo fa non era proprio così, mentre le ultime Ohlins Mechatronic sono, a livello di elementi interni, del tutto equivalenti alle corrispondenti (ottime) unità tradizionali. In ogni caso ci sono tecnici che sanno ottimizzare i componenti interni delle semiattive con spesa abbastanza modesta mantenendo però il vantaggio della regolazione elettronica, migliorandone quindi ulteriormete le caratteristiche di funzionamento.
ste.2000
02-01-2016, 18:04
Un amico con l'ultima multistrada s qualche giorno fa si è trovato in una pessima situazione: ha preso una sequenza di frenata-curva-accelerata-buca che ora non ricordo bene.. Per farla breve.. La logica del sistema skyhook è andato in confusione.. Il posteriore è decollato!! Non si è fatto niente ma è stato un miracolo!
Personalmente io preferisco sospensioni tradizionali di qualità ben tarate.. E parla uno che solitamente è un tifoso dell'elettronica sulle moto..
Bladerunner72
02-01-2016, 19:02
Ste
Questo è il motivo per cui sulle SS si tende a provilegiare la logica 'Event based'. In pratica il sistema intercetta solo le sollecitazoni in frenata, percorrenza (tramite la piattaforma inerziale) e accelerazione. Che è ciò che serve in pista. L'altro sistema, essendo più rivolto al comfort nell'uso stradale, utilizza una logica se vogliamo più complessa e tempi di intervento più ridotti, che magari in talune circostanze possono anche creare reazioni del genere.
Teniamo presente però che nelle moto siamo ancora agli albori, di sicuro sono sistemi che hanno grosso margine di miglioramento.
ste.2000
03-01-2016, 10:31
Parole sante bladerunner.. Vaglielo a spiegare a ducati di mettere le ohlins megatronic anche sul multistrada..
Dove sta la scocciatura di dare a mano due clic di idraulica quando si passa da una strada liscia a una sconnessa?!
Che poi.. Parliamoci chiaro.. Se trovi il giusto setup di idraulica, poi va bene sempre su strada.. Asfalto liscio o sconnesso
Bladerunner72
03-01-2016, 10:40
Avevo letto l'intervista a non ricordo quale ingegnere Ducati il quale spiegava le differenze dei due sistemi, e come quello impiegato sulla Multi sia in realtà più sofisticato e molto più rapido nei tempi di intervento, proprio nell'ottica d adeguarsi al fondo stradale. Un sistema come il Mechatronic di fatto in ottica comfort ha molta meno capacità. Comunque secondo me il grosso vantaggio di questi sistemi risiede nella possibiità di regolare elettronicamente a mezzo dei blocchetti elettrici gli smorzamenti in compressione ed estensione, invece di dover armeggiare con chiavi e cacciavite.
Inoltre il sistema Mechatronic ha la possibilità di essere disattivato nell'automatismo, e di funzionare quindi, volendo, come una sospensione tradizionale. Sono previste le due modalità, automatica e manuale, ognuna con diversi setting preimpostati. Non so se anche il sistema Skyhook prevede la possibilità di essere disattivato.
come si e' detto occorrono tempi di reazione diversissimi tra il controllo del solo assetto e la pretesa di andar dietro anche al fondo stradale. La seconda situazione oltre a essere molto piu' critica si presta a trovarsi in quella classica situazione in cui gli anelli di regolazione son troppo lenti e vanno in palla, con reazioni scomposte e/o in ritardo e/o addirittura pendolazioni di regolazione e instabilita' (di regolazione). E? il solito discorso, l'elettronica puo' essere fulminea, ma gli attuatori sono meccanici /idraulici/pneumatici, e comunque siano realizzati richiedono tempi decine di volte superiori.Ecco perche' la sospensione magnetoreologica puo' essere molto piu' rapida, perche' non ha organi in movimento e quindi non deve vincerne l'inerzia, ma solo magneti che reagiscono con la fulmineita' propria di un circuito elettrico (fulmineita' rispetto a "roba che si muove") . Ma non so quanto sia precisa la regolazione allo stato delle conoscenze attuali.
Bladerunner72
03-01-2016, 17:57
Infatti. Un sistema come lo Skyhook ha algoritmi diversi e tempi di reazione decisamente più rapidi di un 'event-based', è certamente più sofisticato ma proprio per questo spesso è difficile che abbia una funzionalità davvero perfetta.
Da non dimenticare poi che l'assetto a livello puramente meccanico è frutto di tarature preimpostata dal costruttore, cosa magari poco influente su un'auto ma ben più importante su una moto, magari supersportiva. dove la massa in gioco è molto inferiore. L'assetto di base è basato su un certo tipo predeterminato di carico, con una certa costante k di molla, un determinato precarico ecc ecc. Volendo ottenere una risposta davvero ottimale bisognerebbe prima ottimizzare tutto quello che è la parte 'meccanica' della sospensione in relazione ad esempio al peso del conducente. Quello che è il precarico molto spesso infatti rimane da regolare manualmente, ciò che viene modificato dall'elettronica è solo la frenatura in estensione e compressione.
e si ripropone la stessa questione dell'abs e dei controlli di trazione, delle mappature etc.. Sulle moto e' molto piu' difficile realizzare questi sistemi che sulle auto,date le caratteristiche dei rispettivi mezzi, le minori inerzie, le maggiori criticita' della dinamica (basti pensare alla piega).
In contemporanea sulle auto gli investimenti e le risorse tecnologiche sono enormemente piu' massicci. Ecco perche' sulle moto e' dannatamente piu' complicata la storia e di solito si arriva anni dopo.
Andrea1982
03-01-2016, 18:42
ora come ora la "figata o il futuro" dei polimeri è dato dalle stampanti 3d... gente che ci sa davvero fare sta creando qualsiasi cosa con quei macchinari... pensate al futuro, vuoi cambiare un pezzo alla moto, paghi con la carta di credito il file scaricabile da internet, te lo stampi e nel giro di 15 minuti hai in mano il pezzo pronto da montare sulla moto, del colore che vuoi...
ritornando al discorso sospensioni, se posso esprimere la mia modesta opinione, solo per uso pista a mio avviso se tutto tarato a dovere da gente (tipo sospensionisti dei team) le sospensioni classiche meccaniche vanno meglio... se per utenti come me che usano la moto tutti i giorni, in città, sui passi, in autostrada, e quelle 3/4 volte all'anno in pista a mio avviso sono insuperabili.... lavorano in base alla velocità e alla mappatura, sulla mia poi in base alle varie mappe ho dettato dei registri idraulici da più aperto (rain) a più duro in compressione e frenato in estensione (slick) passando per le varie mappe intermedie inmodo da poter coprire praticamente tutti i miei usi... stamattina ero in race, ho visto che era un po'dura di sospensioni per il fondo così umido, schiacciato il tastino, messo su sport et voilà in un attimo sentivo meglio la moto per come dovevo guidare! sospensioni tali non lavorando mai al 100% della taratura come le meccaniche sderenano anche meno i pneumatici.. ci faccio il triplo dei km...! logico in pista non si comporteranno mai bene come le ohlins meccaniche ma per un amatore son più che dignitose...
Bladerunner72
03-01-2016, 18:57
Andrea
Infatti il senso e l'utilità delle semiattive è proprio quello che hai descritto tu. E ripeto... facendo mettere mano da un tecnico capace ai componenti interni, le prestazioni migliorano ulteriormente.
ora come ora la "figata o il futuro" dei polimeri è dato dalle stampanti 3d... gente che ci sa davvero fare sta creando qualsiasi cosa con quei macchinari... pensate al futuro, vuoi cambiare un pezzo alla moto, paghi con la carta di credito il file scaricabile da internet, te lo stampi e nel giro di 15 minuti hai in mano il pezzo pronto da montare sulla moto, del colore che vuoi...
sei un po' ottimista. Le caratteristiche meccaniche dei materiali adatti a stampare in 3D sono pessime per forza di cose. Puoi fare oggetti "decorativi", e non certo con doti meccaniche sufficienti. E nemmeno finiture di tolleranza elevata come richiesto. Potrai fare un parafango magari.Un fianchetto.
Bladerunner72
03-01-2016, 19:32
Se non ricordo male la cosa più avanzata che avevo visto realizzata in 3d era la protesi di una mano. Però per un discorso di pezzi meccanici entrano in gioco sollecitazioni ben diverse, discorsi di carichi, temperature di funzionamento ecc
Andrea1982
03-01-2016, 19:59
oggi si ma fra qualche anno perché no? già per i pezzi estetici non sarebbe male.. ovvio serve una stampante enorme... magari nel giro di qualche anno perfezioneranno il polimero stampabile migliorando le doti..
ok son un sognatore come l'autore dell'articolo dell'82..😁😂
Inviato da iPhogn con topatalk
Bladerunner72
03-01-2016, 20:49
Dai però che roba triste che ti viene fuori la moto da una stampante...
Io preferisco immaginare che la mia moto nasca da zero sapientemente assemblata e curata da un gruppo di omini scrupolosissimi, con gli occhialetti da presbite e le mani fatate come quelle degli artigiani che riparano gli orologi antichi.
Andrea1982
03-01-2016, 21:02
ahahah detta così sembrano gli elfi di babbo natale! però è bella e romantica come visione lol lol lol
tutta la moto no ma pensa che figata potersi stampare le carene o dei pezzi tipo paracatena o robe varie da tuning... il top soprattutto per i pistaioli sarebbe vendessero solo motore e telaio e poi ti assembli i pezzi che vuoi..
Inviato da iPhogn con topatalk
Bladerunner72
03-01-2016, 21:12
In America ti vendono gli ultraleggeri in scatola di montaggio... a tuo rischio e pericolo ti puoi costruire l'aereo nel box. Magari ci si arriverà anche per le moto, ma in Italia no di sicuro, troppi carrozzoni da foraggiare.
Andrea1982
03-01-2016, 21:17
verissimo! pensa poi alla revisione... però non era male la visione dell'82... come oggi fanno le macchine con telaio in carbonio cosa ci vuole a fare una moto in polimeri? o in carbonio? certo se voli per terra la butti... che poi non capisco una cosa perché i vari pezzi in carbonio se li facciano pagare così caramente... non richiede particolari lavorazioni (lo fai in un sacco a vuoto tipo quello per fare stare le coperte negli armadi) e non è così difficile da reperire... boh
Inviato da iPhogn con topatalk
Bladerunner72
03-01-2016, 21:29
Beh perchè sono chicche... ma è anche vero però che c'è carbonio e carbonio, dipende dalla tecnica di lavorazione che poi è in gran parte manuale. Ed i costi sono sempre in funzione del numero di pezzi prodotti, per le moto si tratta sempre di quantitativi limitati e giocoforza i prezzi salgono.
Andrea1982
03-01-2016, 21:41
un po' ti do ragione, un po' no.: se ne approfittano e non poco... una canna da pesca dovrebbe costare cifre stellari allora visto i comportamenti dinamici e gli stress cui sottoposta in relazione agli spessori e al peso.... credo che il problema sia quello che dicevi prima.. troppa gente ci deve campare e il carrozzone è bello grosso...
Inviato da iPhogn con topatalk
Slider34
05-01-2016, 06:51
beh, allora il telelever e' un controsenso tecnico. La forcella deve lavorare, ma evidentemente se puoi limitarne l'affondamento e' sempre un bene. Son daccordo che le sospensioni definite attive in realta' lavorano comunque in ritardo, ma anche le megnetoreologiche. Si tratta di capirsi. E' evidente che non esiste e non esistera' mai una sospensione in grado di reagire alla buca, non e' possibile avere tempi di reazione del genere. Peraltro se faccio una sospensione in grado di reagire ai trasferimenti di carico (accelerazione, frenata, carico dovuto alla piega) faccio gia' una grande cosa. In questi casi non occorrono i millisecondi, son sufficienti i centesimi e forse il decimo di secondo.
Il fatto che dopo un certo periodo gli antidive idraulici siano stati abbandonati non vuol dire che non avessero raggiunto un buon livello, al medesimo modo ho citato la ruota anteriore da 16 accoppiata al posteriore 18. Fu poi abbandonata ma molti modelli che han fatto la storia come riuscitissimi le avevano.
Certo, il Telever è una chiavica. Senza alcun dubbio è ottimo in ottica turistica perché smorza molto i trasferimenti di carico ma, in chiave prestazionale è un controsenso. E difatti non lo hanno usato neanche loro quando hanno voluto una moto sportiva che funzionasse. Per il discorso delle sospensioni attive, come hai detto anche tu, nel mondo auto gli investimenti sono superiori di due ordini di grandezza, ed infatti Mercedes ha brevettato il suo sistema (magic body control) che si basa, oltre che sui parametri di guida, anche sull'uso di telecamere stereoscopiche e gps: prevede anche la rugosità dell'asfalto (è una iperbole) ed adegua smorzamento ed accoppiamento degli assi di conseguenza.
Per quanto riguarda il magnetoreologico, il valore sta tutto nel know how di scrittura del software, costruirlo costa poco, "cosa " fargli fare è ancora allo studio ma un primo esempio commerciale arriverà a breve anche nelle moto.
Sui diametri delle ruote il discorso è diverso, è una storia infinita ed è troppo legato allo sviluppo degli pneumatici conseguenti per decretare quale sia il calettamento migliore. IMHO
Inviato dal mio G7-L01 utilizzando Tapatalk
Slider34
05-01-2016, 06:53
sei un po' ottimista. Le caratteristiche meccaniche dei materiali adatti a stampare in 3D sono pessime per forza di cose. Puoi fare oggetti "decorativi", e non certo con doti meccaniche sufficienti. E nemmeno finiture di tolleranza elevata come richiesto. Potrai fare un parafango magari.Un fianchetto.
Vero in parte, in effetti utilizzando il carbonio come elemento strutturale di ricopertura di elementi stampati in 3d, si possono realizzare anche telaietti, supporti ed addirittura particolari di un forcellone ;)
Inviato dal mio G7-L01 utilizzando Tapatalk
sull'uso di telecamere stereoscopiche e gps: prevede anche la rugosità dell'asfalto (è una iperbole) ed adegua smorzamento ed accoppiamento degli assi di conseguenza.
e qui siamo al "predittivo", nuovi mondi e nuovi pianeti!
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