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levrieronero
27-05-2014, 19:05
GUIDARE LA MOTO E’ COME RISOLVERE IL CUBO DI RUBIK

Molti di voi lo ricorderanno per averlo tenuto in mano e non aver saputo come maneggiarlo. Non siate maliziosi, parlo del cubo magico o cubo di Rubik. Ma anche chi non è passato attraverso l’esperienza di aver provato a risolverlo quand’era ragazzino magari l’ha conosciuto in questi giorni grazie a Google che gli ha dedicato un banner. Personalmente lo avevo rimosso dalla memoria ma nei giorni scorsi, proprio grazie a Google, ho avuto modo di approfondirne i segreti per la sua risoluzione e mi sono accorto che ha tantissime similitudini con il “guidare bene una moto”.
Lo so che sulle prime vi sembrerà un’affermazione avventata e che ai più tale similitudine non balzerà agli occhi, ma la realtà dei fatti è che guidare bene una moto è come risolvere il cubo di Rubik.
Se provate a digitare su Youtube “soluzione al cubo di Rubik” troverete tantissimi video che vi spiegano come l’applicazione in sequenza di alcuni algoritmi (parecchio complessi) permetta di arrivare sempre alla soluzione benché le combinazioni possibili siano praticamente infinite (non è esatto, ma sono diversi miliardi). Non solo, scoprirete che delle menti illuminate riescono ad applicare tutti questi algoritmi a velocità impensabili ed a risolverlo in tempi compresi tra i 5 ed i 10 secondi. Sono dei veri talenti.
Il passaggio chiave però non sta nella velocità e nel talento, il passaggio chiave sta nel fatto che tali algoritmi vengono applicati in sequenza e, paradossalmente, alcuni sembrano allontanare il giocatore dalla soluzione ma, in realtà, si tratta solo di passaggi obbligati per raggiungere l’obbiettivo.
Tali algoritmi vanno applicati tutti nella sequenza corretta senza essere saltati ed eseguiti senza commettere il minimo errore, o il cubo non potrà essere risolto. Sono passaggi precisi che non si posso improvvisare e che per essere eseguiti necessitano di tanto allenamento e di tanta attenzione.
Cosa c’è di diverso dal guidare bene una moto? Ve lo dico io: nulla.
Guidare bene una moto presuppone che le cose vadano fatte tutte (nessuna esclusa), nella giusta sequenza ed eseguite correttamente. Per poter padroneggiare quest’arte inoltre è necessario passare attraverso diversi passaggi che non possono essere saltati.
Le menti illuminate sapranno scegliere la sequenza più corretta, non sbaglieranno l’esecuzione e sapranno svolgere tale compito a velocità superiore agli altri; i piloti ne sono un esempio per quanto concerne la guida in pista. I più bravi, sono più bravi perché fanno le cose giuste, al momento giusto e nel modo giusto. Ed hanno imparato a farlo perché hanno compiuto anche tutti i passi necessari per imparare a farlo (per imparare gli algoritmi e come e quando metterli in sequenza).
Ma come per il cubo di Rubik, non è la velocità ed il talento ad essere la chiave del discorso, la chiave è che per arrivare ad un dato risultato (guidare bene la moto) bisogna giocoforza passare attraverso dei passaggi intermedi che, all’utente distratto, posso far sembrare che la direzione intrapresa sia sbagliata ma che si saltassero non porterebbero mai al risultato finale.
Tali passaggi si imparano in diversi modi: attraverso l’esperienza e/o attraverso lo studio.
In entrambi i casi, con umiltà, impegno ed attenzione costante. Purtroppo la moto non fa eccezione rispetto a tutte le altre cose della vita.

Recentemente ho vissuto un’esperienza illuminante. Le premesse a questa esperienza sono due: la prima è che io mi considero un medio-bravo motociclista, che sono consapevole dei miei limiti e sono anche consapevole che sul globo esistono molti motociclisti migliori di me. La mia vanità ogni tanto mi fa pensare però di essere un po’ più bravo di quanto non sia nella realtà delle cose. In parte mi inganna la memoria storica di quando ero effettivamente più bravo, allenato, svelto, sensibile e chi più ne ha più ne metta… in una parola, di quando ero più giovane ed in parte accade perché con il passare del tempo si consolida la convinzione di essere già riuscito a risolvere il cubo e che non sia necessario risolverlo ogni volta che si esce in moto. Due errori da non fare. Il cubo, quando si è in moto, va risolto sempre.
La seconda considerazione mi serve per rimarcare semplicemente quanto abbiamo già detto: qui non si tratta di velocità di esecuzione ma semplicemente di trovare le giuste sequenze per arrivare al risultato e che per farlo magari occorre passare per una sequenza che disfa parte del cubo già fatto per ottenere alla fine un cubo ancor più completo.

Beh, l’esperienza di cui volevo parlarvi è semplice: ho guidato alle spalle di uno bravo. Per bravo intendo bravo e non spericolato. Parlo di uno che guida bene, che imposta curve rotonde, pulite, non frena mai, viaggia veloce e si vede che ha dei margini anche quando la velocità in rapporto al suo mezzo è elevata. Ma come fa?
Non vi annoierò con tutte le considerazioni che mi sono passate in testa e con le prove che ho fatto da solo in quei km. Vi basti sapere che, confrontandomi con lui, mi sono reso conto che utilizza mediamente una marcia in meno di me. Semplicemente una scelta di rapporti? Si, certo, un filo in più di freno motore, un po’ di più di tiro a centro curva, ma sta tutto qui? Potrebbe anche essere, in fin dei conti il mio cubo non è la performance assoluta ma riuscire a non toccare il freno neppure quelle poche volte che l’ho dovuto fare, essere ancor più rotondo e superare la paura di quei pochi gradi in più di piega. Per scoprirlo ho provato ad imitarlo e, anche se il mio stile è leggermente diverso, mi sono accorto che la cosa funzionava abbastanza; a quel passo, su quella strada, la scelta dei rapporti era più equilibrata ma nonostante questo non riuscivo ad ottenere il medesimo risultato sentendomi sicuro al 100%. Il freno non lo toccavo più ma mi restava una certa dose di incertezza. Così mi sono osservato e mi sono studiato. Mi sono accorto di due cose: la prima è che avendo cambiato leggermente stile mi irrigidivo nell’ingresso di curva e la seconda (strettamente correlata) è che essendo la mia mente abituata a certe sensazioni era reticente ad accettarne altre (entrare in curva un po’ più veloce e percorrere la curva leggermente più forte). In particolare la mia mente era convinta, per dirla facile, che sarei andato per terra benché i miei sensi non lo percepissero. Ho dovuto far collimare i sensi e la mente ma per poterlo fare ho dovuto eseguire dei passaggi intermedi, applicare degli algoritmi. Piano, piano. Mi sono dovuto inventare un sistema per evitare che le braccia diventassero più rigide di quanto fosse necessario. Quindi, applicato l’algoritmo delle cambiate e successivamente applicato l’algoritmo atto ad ottenere maggiore sensibilità e meno rigidità ho risolto quel pezzo di cubo. Non avrei potuto fare uno solo di questi passaggi per ottenere il risultato che mi ero prefissato. Le cose vanno insieme, fatte nella sequenza giusta e svolte nel modo giusto. In tutti gli altri casi, il cubo non si risolve.

La cosa buffa è come ho “lavorato” per ritrovare sensibilità e dolcezza e non irrigidirmi troppo in ingresso curva. Mi sono inventato un esercizio che può sembrar cretino, che può sembrare una cosa inutile o addirittura allontanare dall’obbiettivo. Io ve lo dico, senza che questo debba essere considerata una perla di saggezza, mi serve solo per far comprendere il senso di quanto sto dicendo nella sua accezione più ampia. Mentre viaggiavo in rettilineo mi sono messo ad ondeggiare i gomiti in su ed in giù. Una specie di svolazzamento. Mi sono poi imposto di fare la stessa cosa mentre percorrevo la curva. Chiaramente non ci sono entrato a cannone, ma mi sono imposto di continuare a far svolazzare le braccia e non toccare i freni. So già a cosa state pensando. Ma vi posso anche dire che fare quest’esercizio per riacquistare morbidezza l’ho trovato molto utile. Impossibile diventare rigidi, non avvicinare il busto, non spostare spalle e corpo nel modo corretto e riuscire a fare la curva, se la volete fare starnazzando come un’anatra. Fatta qualche curva così mi sono accorto che stavo più morbido e ne traevo dei benefeci. Piano piano rho riacquistato sensibilità sull’anteriore. E così ho ripreso ad andare normalmente lasciando le braccia leggermente meno dure, muovendomi leggermente in avanti, insomma accompagnando meglio curva e moto.
Il punto comunque è che starnazzare può sembrare un passo indietro, sulle prime mi son sentito anche piuttosto pirla, ma è stato un passaggio obbligato per sciogliere un’abitudine che si era consolidata; un passaggio obbligato per poter aggiungere un pezzo al mio algoritmo.
La scioltezza e la giusta misura tra forza ed elasticità sono alla base di una guida rotonda. Senza di quelle, le sensazioni percepite saranno sempre distorte ed il corpo non potrà muoversi come deve per accompagnare i movimenti della moto.

Per tornare al nostro cubo è stato proprio l’esercizio dello svolazzamento che mi ha fatto venire in mente il paragone tra come si risolve il cubo di Rubik ed il guidare bene una moto: disfare una cosa che sembrava fatta (erano anni che non mi potevo il problema) per ottenere alla fine un tassello in più.
Lo so che la cosa non vi quaglia, che è passibile di critiche, ma il significato non sta nell’esercizio, il significato sta nel fatto che se non trovate il modo per stare meglio sulla moto, per fare un piccolo passo avanti, non potrete raggiungere un risultato leggermente migliore. Come ci arrivate è ininfluente. Utilizzate il sistema che vi piace di più (prove dirette, scuola di moto, studio personale, consigli di amici più bravi, osservazione di campioni, etc), ma cercare il miglioramento a volte passa per la demolizione e la ricostruzione di un automatismo sbagliato (o non completamente corretto). Non ci sono storie. Bisogna trovare il modo di fare la cosa giusta, l’algoritmo corretto. Perché solo le cose giuste possono portare alla soluzione del cubo.

Cosa ci insegna questa esperienza e cosa vuol dire questo lungo post che sono gli eroi saranno arrivati a leggere fino a questo punto: ci insegna che solo vedendo le cose fatte bene si può provare a copiarle ed a metterle in pratica. Ma ci insegna altre due cose: la prima è che una cosa apparentemente facile (guidare bene una moto), facile non è ma ci si può arrivare (come alla soluzione del cubo); la seconda è che saltare un passaggio, anche un solo passaggio, preclude la soluzione.

Mi rivolgo specialmente ai principianti, non focalizzatevi sul risultato finale (il cubo risolto) ma cercate di capire cosa fanno quelli capaci di risolverlo per arrivare alla soluzione. La chiave è solo e sempre quella: fare le cose giuste al momento giusto. Anche in termini di tempo per imparare. Non cercate di applicare tutti gli algoritmi insieme. Imparate i passaggi uno ad uno e poi allenatevi a metterli in sequenza, uno alla volta, piano piano. Create degli automatismi (sui quali restare vigili) e fin che non avrete appreso le basi non avventuratevi nella sequenza successiva. E se dovete demolire una vostra abitudine per far posto ad una migliore non abbiate paura a farlo. Solo così riuscirete ad avere tutte le facce del cubo dello stesso colore.

Mi permetto solo un’ultima considerazione che potrebbe sembrare ovvia ma che ovvia non è: ogni moto è un piccolo mondo, ogni moto necessita della propria tecnica. Ci sono molte diversità anche nel guidare due moto uguali ma di due persone diverse. Le regolazioni di gomme e ciclistica, i pesi, i giochi, le usure, etc posso rendere diverse delle moto apparentemente identiche. Cercate di cogliere nelle diversità la necessità di adattare stile e ritmo o potreste trovarvi con delle amare sorprese. Detta in altre parole, non è che se lo fa lui allora lo posso fare anch’io… lo posso fare anch’io, è vero, ma a determinate condizioni, questo non dimenticatelo nel vostro percorso di apprendimento.
Tutti possono risolvere il cubo, basta sapere come farlo. Qualcuno più talentuoso lo potrà fare più velocemente ma la sostanza non è quanto tempo ci metto per arrivare alla soluzione, la sostanza sta nel percorso che è obbligato ed univoco ed il cui apprendimento contiene la gran parte del divertimento. Non perdetevelo. Buona strada.
T.

Dave
27-05-2014, 19:12
mi sono perso nel leggerlo........:mad::mad:

ma come hai fatto a scriverlo:rolleyes::lol::lol::lol:

essemme
27-05-2014, 19:18
brevemente: quoto.

Roberbero
27-05-2014, 19:19
Il cubo lo sò risolvere, ed è molto più facile che guidare bene la moto. Cosa che dopo 30 anni ancora non ho imparato bene.

Comunque bel post, molto interessante e pieno di spunti. Sembra una storia Zen.
Complimenti per la capacità di autoanalisi e anche l'umiltà.
Me lo sono letto e me lo rileggerò ancora con più calma.

rob1963
27-05-2014, 19:19
:mad:Nn riesco a leggerlo troppo lungo

fallik
27-05-2014, 19:19
Ho scoperto perché non ho mai risolto il cubo:mad::mad:

Bugio
27-05-2014, 19:31
Bravo Levriero...:)
Pensa te che alla bottega mi sono fermato proprio per seguirti e vedere se riuscivo ad imparare qualcosa, a capire la sequenza degli algoritmi...:-o

oliver_63
27-05-2014, 19:34
quotone....super quotone

MBrider
27-05-2014, 19:42
Ho letto tutto...mi faccio un ricostituente poi torno.
Ahahah!

Comunque hai ragione, diverse cose che hai scritto le ho notate e fatte anche io, nel continuo tentativo di miglioramento.

Inoltre il ragionamento si può applicare alla vita in generale...non fossilizzarsi su posizioni e convinzioni permette di mantenere quelle elasticità mentale e flessibilità che fanno la differenza.
Nella crisi c'è il germe della rinascita e nella discussione l'inizio della costruzione.

mauro sultano
27-05-2014, 19:45
bellissimo post

zergio
27-05-2014, 19:54
sempre più rari ma ogni tanto qualche perla capita ancora su QdE.

resta il fatto che una marcia più alta in curva a me disturba tanto.
bisognerebbe trovare uno bravo per stargli dietro.

e non capita spesso.
ma non perchè sono troppo bravo io ma perchè ormai giro troppo poco e il più delle volte quando qualcuno va forte mollo senza provarci per niente.

Soyuz
27-05-2014, 20:00
Non sono un eroe, ma me lo sono letto tutto

Bravo Levriero......
Ho ancora l'inserto di pianeta bicilindrico in cui spieghi la guida in fuoristrada ;-)

er-minio
27-05-2014, 20:14
Perla. Sarebbe da mettere nella sezione degli "articoli" di QdE.

joe
27-05-2014, 20:19
grazie proverò a starnazzare..ehm ad ammorbidire i gomiti anche io in curva


qua

1965bmwwww
27-05-2014, 20:44
E per la mascella contratta come fai?


Molti nemici molto onore

mariantonio
27-05-2014, 20:46
Sono consapevole di guidare male la moto anche se sono consapevole di poter guidare bene la moto.....ah la vanità!!!!
Interessante mi son fatto un copia/incolla e leggo il post con calma. Chapeau!

elikantropo
27-05-2014, 20:47
Bravo, hai scritto un bel post, non è lungo, è articolato.
Complimenti.

missile
27-05-2014, 20:50
Bravo...avere le capacità di rimettersi in discussione e capire come , grazie. Ho letto qualcosa di tuo in passato. Grande.

enzissimo
27-05-2014, 20:51
Dal telefonino e' illeggibile :)
Ci riprovo domani al lavoro

memobon
27-05-2014, 20:53
:mad:Nn riesco a leggerlo troppo lungo

quoto al 100%

Bizius
27-05-2014, 21:10
Bellissimo e veritiero 3d, sia per quanto riguarda il Cubo sia per l'esperienza di guida...

quando nel lontano 1980 (o giù di lì) lessi un articolo su "Scienza e Vita Nuova" sul metodo per risolvere il Cubo, basato sull'osservazione della situazione dei colori delle faccie e delle mosse necessarie a portare un determinato colore di mezzo o di spigolo nella posizione voluta, lo imparai (non senza fatica e applicazione) e mi permise di riuscire a risolvere il cubo da qualsiasi situazione in meno di 1 minuto.

Per la moto, oggi, non applico nessun metodo particolare di guida imparato o letto chissà dove, ma sperimento determinate situazioni in strade deserte...

frenate al limite ABS, inserimento ABS (ant e post), traiettorie in curva, uso del freno motore invece del freno etc etc...e devo dire che la mia guida nel tempo è notevolmente migliorata...essenziale per una guida fluida e sicura è la rigidità delle braccia e delle spalle...se si riesce a controllare e a rilassare il collo e le braccia sicuramente la guida non può che trarne beneficio, sia che si vada a passeggio, sia che ci si impegni su un percorso ricco di curve...

a tal proposito non mancherò di provare lo starnazzamento dell'anatra.

Grazie!!!!

F.

pradu
27-05-2014, 21:11
:!:

L'essenza di cosa significa imparare ogni giorno a migliorare la propria guida, anche dopo 30 anni che si guida, cercando sempre l'eccellenza.

Questa me la rivendo ai prossimi corsi :lol: (ma ti lascio il copyright)

zoria
27-05-2014, 21:20
Bellissimo leggerlo,sicuramente molto più difficile cercare di mettere in pratica ciò che scrivi.Certo è, che se hai la possibilità di girare con persone che sanno veramente guidare,ed hanno la pazienza e l'umiltà di "istruirti nella guida".....è tutto grasso che cola:):)::):) Grazie del racconto,ciaoooo

jermakki
27-05-2014, 21:33
Grande levrieronero!
Non è poi così lungo, io l'ho letto con piacere.
Sono convinto che il concetto di fondo che tu hai espresso abbia una validità molto più ampia e che possa valere per molte altre attività.

biwu
27-05-2014, 21:47
Mah, associare un algoritmo di soluzione di un problema puramente matematico all'andare in moto, mi pare alquanto azzardato e piuttosto riduttivo.
Che ci siano tecniche di base da applicare, esercizi che possono aiutare a migliorare, movimenti controintuitivi da attuare, una serie di "step evolutivi" che normalmente vanno percorsi in sequenza, etc etc, può essere vero, ma il cubo di rubik è un problema molto confinato, che ha sempre una precisa soluzione deterministica, che per quanto lunga e articolata, applicata meccanicamente porta sempre alla soluziome.
Andare in moto mi pare una questione decisamente più complessa, da risolvere in un ambiente reale, non limitato, e con un'infinità di variabili in più, molte delle quali non prevedibili a priori, il che porta ad un risultato finale alquanto più aleatorio.
Andare in moto mi pare più una questione di continui adattamenti alla variabilità delle condizioni percepite istante per istante, che una rigida applicazione di un metodo di soluzione applicato ad una condizione iniziale perfettamente definita.
:confused:

ivanuccio
27-05-2014, 21:48
Sicuramente star dietro a chi è buono fa bene.Ma x il resto è solo questione di essere portati.Se non lo si è,piu di tanto non si combina.Bello quello che hai scritto.

Lucasubmw
27-05-2014, 21:55
Bella parole, cercare di migliorarsi è bello.
Personalmente però non cerco la fluidità e l'efficacia o la velocità, ma la sicurezza.
Mi piacerebbe girare in pista, più per soddisfazione personale che per goduria, quindi non credo che lo farò mai, magari se mi date il Mugello tutto per me :lol:
Per me la moto è relax, scoperta e compagnia e ci vado molto, l'anno scorso 20.000 km, gli ultimi 3 mesi ho già fatto 6.000 km di cui solo 1.500 di autostrada.

Lucasubmw
27-05-2014, 21:57
Biwu hai ragione, ma farse non hai colto il succo, che intende il meccanismo per essere efficaci

managdalum
27-05-2014, 22:05
Bravo Tato!

Però la prossima volta faccio andare avanti te


Ahahahaha

andrea.rc
27-05-2014, 22:08
Bel post, scritto in modo piacevole e letto tutto.

concordo in pieno, fermarsi e credere di aver raggiunti un ottimo capacità di guida è limitante, il confronto porta a riprendere consapevolezza del proprio livello e cercare il modo per spostare l'asticella più in alto.

biwu
27-05-2014, 22:10
Il succo forse lo ho anche colto (o forse no), ma è proprio l'esempio del cubo di rubik che non mi pare la metafora migliore da usare.
E sopratutto non credo che ci sia un "meccanismo" per imparare ad andare in moto, o meglio, credo che il "meccanismo" per imparare ad andare in moto sia complesso quanto imparare ad andare in moto ;).

Un esempio più adeguato potrebbe essere "come andare d'accordo con la moglie": ci sono sicuramente delle tecniche che possono aiutare, ma il risultato oltre che dalla moglie, dipende anche da come si è fatti personalmente e dalle caratteristiche della suocera che ci si ritrova :lol:

guidopiano
27-05-2014, 22:11
Minchia Tato :!: ... bello scritto .... e vero

Championpiero
27-05-2014, 22:13
complimenti
Sinceramente mi hai dato spunti anche per altre cose.

Il discorso sul "disfare" per ricostruire meglio lo porto alla mia prossima riunione di area.....

managdalum
27-05-2014, 22:19
@biwu: non per andare OT, ma pensare di applicare una tecnica (che presuppone un meccanismo causa/effetto) ad un contesto assolutamente irrazionale e incostante come l'universo femminile, secondo me è come salire su una MotoGP 500 e pensare di convincerla a parole a non sparati in orbita

Attentatore
27-05-2014, 22:21
mi sembra di leggere hermanne esse...complimenti...

TAFFO
27-05-2014, 22:35
Bravo Tato, parole sante.
L'unica differenza legata al l'apprendimento della giusta tecnica è che se sbagli il cubo puoi ritentare, spesso con la moto non hai una seconda possibilità. Alla BdC ho cercato di imparare qualcosa di buono dal mio apripista modenese, per giunta in due, ma ho capito che ne devo fare ancora tanta di strada...


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bobo1978
27-05-2014, 22:42
Proprio tu parli...che sdrai quella K talmente tanto che sembra coricarsi per terra

levrieronero
27-05-2014, 22:43
Eh, ma quante visite e quanti commenti. Grazie. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere (ma anche a chi non l'ha avuta ma c'ha provato.. :)..) e la voglia di lasciare un commento. Alla prima occasione, vi offro un chinotto.

Ho fatto un'altra breve (giuro!) riflessione leggendovi. Ho capito perché questo paragone si adatta meglio alla guida della moto rispetto ad altre cose della vita (per le quali sono felice se può aver dato degli spunti di riflessione): perché nel guidare la moto l'aleatorietà è molto limitata. Guidare la moto è come suonare uno strumento. La fortuna ha un'impatto marginale sul risultato. Le variabili sono limitate o limitabili. In altri frangenti temo che la dea bendata giochi un ruolo troppo spesso da protagonista (leggasi le variabili sono talmente tante che padroneggiarle è troppo difficile) e la tecnica possa fare solo una parte del risultato. Ci vogliono altre qualità di cui non so parlare.
T.

Mauri-Rider
27-05-2014, 22:53
La tecnica è fondamentale e la correzione graduale dei nostri comportamenti, che spesso compromettono il risultato, è il punto di partenza per intraprendere un miglioramento.
Detto questo, mio modesto parere, non si può prescindere dal talento...


Maurizio

FARAONE
27-05-2014, 23:03
Con l'applicazione TUTTI possono guidare puliti e in sicurezza. Il talento stabilisce in quanto tempo. Cmq guidare bene nella maggioranza dei casi NON coincide con l'andare forte..

biwu
27-05-2014, 23:06
@moccoloblu (:lol:): è più o meno quello che indendo, non sempre c'è una "tecnica" risolutiva come nel cubo di rubik, ci possono essere delle indicazioni generali (come fermarsi, disfare, e reimparare, o come cercare di continuare ad evolvere le proprie capacità), ma vanno valutate caso per caso, contestualizzandole istante per istante ad una situazione reale sempre diversa e imprevedibile (moto, strada, guidatore, altri utenti della strada, la giornata lavorativa del giorno prima, ...), insomma un po' come far risolvere il cubo ad un daltonico e senza i colori su alcune sezioni.

@levrieronero: l'aleatorietà nella guida della moto (in particolare su strada) è più della metà del problema, entrare forte in curva è facile, entrare alla velocità giusta per poter schivare il trattore fermo a fare legna dietro la curva, quell'unica volta nella vita che capita, è quello che fa la differenza. L'altra metà del problema è saper gestire la moto quando la condizione della strada non è quella prevista.

Mauri-Rider
27-05-2014, 23:25
Con l'applicazione TUTTI possono guidare puliti e in sicurezza. Il talento stabilisce in quanto tempo. Cmq guidare bene nella maggioranza dei casi NON coincide con l'andare forte..


Condivido che guidare bene non coincide con l'andare forte.

Condivido meno che il talento determini solo il tempo di apprendimento...

zangi
27-05-2014, 23:44
Il talento e naturalezza, fa parte della sua logica uno svolgimento meno forzato.
quindi più veloce.

FARAONE
27-05-2014, 23:51
Zangi t stai nicola66izzando

zangi
27-05-2014, 23:55
Fiuuu...pensavo di essermi faraonizzato..

Mauri-Rider
28-05-2014, 00:06
Il talento e naturalezza, fa parte della sua logica uno svolgimento meno forzato.
quindi più veloce.


Certo... Ma questo implica necessariamente andare forte in moto?

Smarf
28-05-2014, 00:06
Tato, ti voglio vedere svolazzare mentre risolvi il cubo di rubik

Pacifico
28-05-2014, 00:08
Ogni volta che scrivi qualcosa mi tocca leggerlo tutto d'un fiato.... condivido! :!:

Sai che pratico una disciplina che non permette errori come sulla moto e mi sento di aggiungere una riflessione al tuo scritto. Consapevolezza.... per me il segreto stà tutti qui, consapevolezza del gesto altrui e contemporaneamente consapevolezza di ciò che si fa e fino a che punto si riesce a fare personalmente.

C'è dell'altro ma c'è sempre tempo per confrontarsi... ed imparare!

zangi
28-05-2014, 06:57
Certo.Ma questo implica necessariamente andare forte in moto?

Per me,Non lo si definirebbe talento.
cosa o chi definisci talentuoso, senza basare questo sul confronto con una media.
Il talento prevale , per velocità d'esecuzione.
Anche in un calcolo, il talentuoso è più rapido.
sempre d'andar forte si parla.

gianter
28-05-2014, 07:54
Bel post ... complimenti. Aggiungerei che ciò che hai scritto vale per ogni cosa dallo sciare al suonare uno strumento musicale, dal volare a vela a giocare a scacchi. Bravo!

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als
28-05-2014, 07:56
Bella riflessione e ben scritta.

piccanto
28-05-2014, 08:19
Ciao tato, ed io ho avuto anche la fortuna di imparare qualche algoritmo seguendoti mentre guidavi la mia moto........

Inviato dal mio GT-N8000 utilizzando Tapatalk

rsonsini
28-05-2014, 08:55
... Alla BdC ho cercato di imparare qualcosa di buono dal mio apripista modenese, per giunta in due, ma ho capito che ne devo fare ancora tanta di strada...



Qualcuno che andava così forte che persino tu non riuscivi a stargli dietro?


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TAFFO
28-05-2014, 08:59
Riccardo, hai idea di quanti ce ne sono qui dentro che guidano superpuliti e anche superveloci?
Io cerco di fare del mio meglio in relazione al mezzo che utilizzo, ma è sempre troppo poco

rsonsini
28-05-2014, 09:04
No, lo capisco. Anche a me piace imparare da quelli più bravi. Mi fa solo specie pensare a quanta strada abbia da fare IO!


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gigibi
28-05-2014, 09:22
Bravo Levriero, hai reso bene concetti non facili da descrivere. A mio parere il problema è individuare il "Punto G", intendo il "punto giusto" per ripartire con gli "algoritmi" corretti. Devi essere sicuro che tutto ciò che fai prima è corretto, che non ci sono "file sporchi", per rimanere nella metafora informatica, che condizionerebbero il risultato finale. Insomma trovare questo "Punto G" è un bel casino e , forse, meriterebbe una trattazione separata. Spero che i molti appassionati dell'argomento condividano ;)

managdalum
28-05-2014, 09:30
scherzi a parte, per me girare con Levriero è come tornare ogni volta a scuola (ma questa volta con grande piacere).
Anche leggerlo è sempre piacevole, sarà che prima di conoscerlo di persona ho conosciuto un suo scritto: un manualetto in pdf che si trovava (trova ancora?) in rete.
Poi un giorno, per caso, ci siamo trovati ad un giro ed ho pensato di stargli dietro per vedere di imparare qualcosa. Alla seconda curva per poco non finisco per margherite ...
Da allora sono passati un po' di anni, e se qualcosa nella mia guida è migliorato è stato girando insieme a lui e gente come lui.
Sono d'accordo anche con il Paci: consapevolezza. Se vuoi imparare devi prima capire quali sono i limiti tuoi e del contesto. Devi porti in una situazione "confortevole", nella quale ti senta a tuo agio, in modo da poterti concentrare sull'osservazione e l'apprendimento.
Pian piano poi, acquisendo capacità e consapevolezza sempre maggiori, scoprirai, quasi senza accorgertene, che la tua zona di confort si è ampliata, e riesci a fare in tranquillità cose che prima ti agitavano solo a pensarle.

steu369
28-05-2014, 10:11
consapevolezza e confort.
cominciano con c.
anche culo.
che è parimenti necessario in quasi tutto nella vita.
se non hai il giusto mix non va bene.
comunque senza cubi e altro l'andar in moto ce l'hai dentro,ce l'hai oppure no.
tecnica,pratica,ma abito mentale.

aspes
28-05-2014, 10:55
con alcuni sono in sintonia tale che e' come se pensassimo con una unica mente,Levrieronero e' uno di questi.
Posso aggiungere un modesto contributo: per conoscere a fondo le potenzialita' di una moto e acquisirne la miglior guida a me non bastano mesi. Altri sostengono di essere in grado di andare al meglio dopo un'ora o meno, saranno molto piu' bravi...
seconda considerazione: una volta che una moto la si guida al meglio della propria potenzialita' e del mezzo ci si fossilizza e non si migliora piu' perche' viene meno il confronto con se stessi. E' proprio il famoso irrigidimento mentale se si superano certi limiti. PEraltro ultimamente ...me ne frego..perche' il passo finale e' accettare i propri limiti e prenderla bassa. Anche io mi rendo conto che vado di esperienza ma non starei dietro a me stesso di 10 anni fa. E mio figlio mi gira intorno.

roberto40
28-05-2014, 11:23
Letto tutto di un fiato e come sempre con piacere.
Grazie per aver condiviso le tue sensazioni e le tue riflessioni.
Personalmente non ho e non avrò mai le tue capacità di guidare una moto, ora so che dipende dal cubo di rubik e quindi me ne farò una ragione...:lol:

matteo10
28-05-2014, 11:26
Sembra sia ora di aggiornare il bel volumetto "Quattro chiacchiere su COME SI GUIDA UNA MOTO BMW su strada e dove la strada non c’è" ... ;)

pv1200
28-05-2014, 11:34
Belle osservazioni e intuizioni. Leggendo il tuo scritto ho pensato allo sci e al l'importanza di imparare da un maestro o da chi sa farlo realmente il più delle volte chi fa da se accumula errori impossibili poi da eliminare. Occorre resettarle e rifare non dico da 0 ma quasi. Poi esistono molte variabili personali come la paura alla velocità all'inclinazione fattori fisici vista etá in questo senso le cose possono essere comuni. Di certo per fare le cose bene occorre capire oltre chè fare... non solo nello sci o nella moto o nello sport in genere Bravo!

OcusPocus
28-05-2014, 14:07
Io, leggendo quanto sopra, mi rendo conto di avere un altro approccio alla moto rispetto a molti di voi......sarà che non l'ho potuta avere da giovanissimo perchè era un tabù in famiglia e, quindi, mi sono perso gli anni di formazione spericolata..mi ci sono avvicinato, riuscendo finalmente a comprarla da solo, solo in età universitaria quindi con approccio già piuttosto "maturo" e l'ho sempre utilizzata come un mezzo di trasporto, per fare le stesse cose che faccio in macchina ma con un mezzo che mi piace di più e mi fà sentire libero..quindi non cerco di migliorarmi nel fare la curva o nel riuscire a percorrere lo stesso itinerario più velocemente..salgo, metto in moto e vado come mi viene....ovviamente sono incapace, non riuscirei mai a stare dietro a nessuno di voi, ne sono sicuro, ma non mi interessa.....guido senza tentare di "guidare bene" e vado molto piano....sono un'ultra mezza pippetta mi sà.

toshiba
28-05-2014, 14:11
più che giusto seguire uno più bravo per migliorare..!
L'ultima volta che ho tentato di applicare il concetto, stando dietro al Diaulass avrei potuto solo migliorare lo stile nel fumare la sigaretta durante l'attesa...:(

sempre visto solo partenze e fumatine...:rolleyes::lol:

euronove
28-05-2014, 14:35
Bravo, la modestia è il miglior punto di partenza per qualsiasi miglioramento.

Quando sento criticare l'arrivo dell'elettronica, con opinioni che talvolta lamentano "moto che si guideranno da sole", mi scappa da ridere.
Andare bene in moto è, e sarà, sempre difficile, almeno per me è così.
Con una difficoltà che dipende non solo dalla applicazione della pura tecnica, ma dalla pericolosità intrinseca del mezzo: le cose sono davvero correlate, non ci fosse il rischio -reale e presunto- di sfasciare me e il mezzo ogni dieci metri, forse oggi sarei pronto per un campionato (forse).

ivanuccio
28-05-2014, 14:47
Bisogna imparare da qualcuno che è un po piu bravo di noi.Non da chi è un altro pianeta.Primi giri con QDE conobbi Commodoro e Icio71.Dietro al Commo ho imparato molto.Dietro a Icio,boh!E chi gli è mai stato dietro?Ahahahah

kaRdano
28-05-2014, 15:00
appena blacktwin si accorgerà di questo thread, il post n.1 sembrerà un sms...

sartandrea
28-05-2014, 15:10
io sono un paracarro (però ottimizzo :lol:), quindi non mi pongo neanche il problema

ma la tecnica dei gomiti ondeggianti m'acchiappa,
e se starnazzo nessuno mi sente (mia moglie non fa testo, se prova a prendermi per il culo ci penso io :lol:)

GHIAIA
28-05-2014, 15:19
Che Tato che sei :eek:

Bizius
28-05-2014, 15:24
...il saluto del motociclista??? OBSOLETO!!!

Ora si starnazza!!! se ti risponde starnazzando a sua volta sai subito che anche lui è di QdE. (o ti prendono per scemo!!)

Il Veleggiatore
28-05-2014, 15:26
letto con piacere e sgomento: non sono mai riuscito a fare il cubo di rubik. L'ultima volta che ciò provato l'ho stampato contro un muro

euronove
28-05-2014, 15:27
l'ho stampato contro un muro

il che rende il parallelismo un po' inquietante :lol:

Il Veleggiatore
28-05-2014, 15:31
non era casuale, in effetti

Claudio Piccolo
28-05-2014, 16:06
bastava scrivere...NON IRRIGIDIRSI.

nicola66
28-05-2014, 16:09
appena qualcuno finisce il cubo mi potrebbe dire sinteticamente cosa vuol dire guidare pulito?
E magari anche da cosa si riconosce uno "buono" da seguire.
Una cosa magari scritta per punti elencati se possibile.
grazie.

Claudio Piccolo
28-05-2014, 16:12
E magari anche da cosa si riconosce uno "buono" da seguire.



scommetto che vorresti dire orecchie da coniglio.

Supermukkard
28-05-2014, 16:16
ma tutte le cose di questo mondo vanno fatte nella giusta sequenza.

OcusPocus
28-05-2014, 16:17
Che va piu veloce di te frenando poco o, comunque, meno di te..senza ottimizzare in curva

memobon
28-05-2014, 16:17
appena qualcuno finisce il cubo mi potrebbe dire sinteticamente cosa vuol dire guidare pulito?
E magari anche da cosa si riconosce uno "buono" da seguire.
Una cosa magari scritta per punti elencati se possibile.
grazie.


io col cubo non ce la cavo

sinteticamente , quello buono e' quello che viaggia senza tagliare alla bue, ha del margine ( o almeno lo supponi standogli dietro)
e sopratutto non si sdraia;

e se e' buono il giusto, magari dietro gli stai anche
ma se e' un po troppo buono, rischi di sdraiarti tu

sartandrea
28-05-2014, 16:23
per me un esercizio che potrebbe aiutare nel capire i fondamenti di una giuda pulita in curva (indipendentemente dal mezzo) è scendere lungo una strada conosciuta in mtb con pneumatici stradali, cercando di non usare i freni in curva

senza un freno motore devi essere preciso e sciolto, perché con un mezzo leggerissimo è sufficiente irrigidire un solo muscolo che condiziona subito la traiettoria, e finché non riesci a percorrere la stessa curva in modo pulito senza frenare potrebbe essere la prova che sbagli qualcosa nella conduzione

ovviamente non a passo d'uomo



non voglio dire che questa tecnica sia il modo più corretto una volta trasferita nella guida in moto, però secondo me aiuta

nicola66
28-05-2014, 16:34
scusi geometra ma na MTB è 10kg e lunga 1 metro.
non so se rendo.

sartandrea
28-05-2014, 16:36
orcocan,
m'era sfuggita sta cosa....:lol:

paolo b
28-05-2014, 16:59
(..) qualcuno (..) mi potrebbe dire sinteticamente cosa vuol dire guidare pulito? (..)

Calzini mutande e maglietta della salute cambiati ogni mattina dovrebbe bastare..

..è veramente lunghissima 'sta mina!

levrieronero
28-05-2014, 17:40
Vi ringrazio per gli interventi (complimenti e critiche).

Mi sento di non condividere in pieno chi rimarca il talento come condizione necessaria quando si tratta dell'utilizzo di un attrezzo (qualsiasi questo sia). Credo che il talento sia necessario per superare un'asticella posta molto in alto mentre per raggiungere un medio risultato (risolvere il cubo) penso sia sufficiente avere da chi imparare e mettersi di buzzo buono. Essere portati o meno aiuta nei tempi di apprendimento, in nient'altro. Personalmente, come ho detto, il cubo non so da che parte girarlo, ma seguendo i tutorial su internet penso proprio che riuscirei a farlo anch'io... E per farla breve, nel mio intimo non credo che la moto possa fare eccezione. Tutti noi ne siamo la dimostrazione vivente... il primo giorno in cui ci siamo saliti non andavamo come ora... e quindi se prendessimo "ora" come riferimento, perché non potremmo fare un'altro passo avanti?

Il mio soggettivo giudizio su Marco (fama24585) l'ho maturato in due occasioni diverse. Perché lo ritengo bravo e pulito nella guida? Perché viaggia ad un'andatura medio-elevata in rapporto alla strada ed al mezzo che guida senza nessuna apparente difficoltà, mantenendo elevati margini di sicurezza ed ho avuto la sensazione che la moto facesse, esattamente, quello che lui voleva che la moto facesse. Ho pensato, in buona sostanza, che avesse dimestichezza e destrezza nel maneggiare il suo attrezzo (meccanico, intendo... :)..).

Ste02
28-05-2014, 18:38
Un intervento anche letterariamente fantastico. Ma perché questa mania per frenare poco e piegare sempre tanto? Vuol davvero dire velocità e sicurezza? Secondo me non necessariamente.

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bikelink
28-05-2014, 18:41
se lo avesse scritto un qualsiasi straniero ... sarebbe citato come bibbia-zen...
bellissimo. anche se non ho il cubo..

MBrider
28-05-2014, 19:04
Ste non hai torto sulla piega, ma qui secondo me è più una questione di stile che di angoli..anzi, essendo capaci si lavora più con gli spostamenti del corpo mantenendo la moto meno piegata ed in una condizione di maggiore sicurezza e margine di correzione.
Il tutto alla stessa velocità o anche maggior velocità di percorrenza.

pippo313
28-05-2014, 19:13
Mi verrebbe voglia di quotare lo scritto di Levrieronero una mezza dozzina di volte, non lo faccio per non essere bannato a vita. Condivido in toto le sue considerazioni, che sono alla base del mio modo di andare in moto. Anch'io, come altri, non ho avuto la possibilità di "farmi le ossa" in moto quando ero più giovane, i miei erano contrari all'idea di vedermi su un mezzo a due ruote con un motore. E le scorribande sulle moto degli amici (sempre brevi per paura di essere beccati...) non possono essere annoverate tra le esperienze di guida con la "E" maiuscola. Così ho dovuto attendere di avere qualche anno in più sulle spalle prima di poter mettere le mani su una moto che fosse solo mia. E l'apprendimento è stato (e continua ad essere) graduale, osservando quelli più bravi (quasi tutti), cercando di "copiare" movimenti, posizioni, gesti, ingressi in curva, frenate, provando e riprovando fino a quando quei gesti, quei movimenti, quelle posizioni (gli algoritmi) sono diventati fluidi, semplici, intuitivi. E ogni volta che salgo in moto cerco di "rubare" a quelli più bravi i segreti di guida, senza timore di fare domande e chiedere chiarimenti. E ogni volta imparo qualcosa.

Claudio Piccolo
28-05-2014, 19:25
son convinto che per andare bene in moto, e per bene non intendo veloce, ma in sicurezza, sia quasi indispensabile aver fatto fuoristrada.

sartandrea
28-05-2014, 20:09
non e un caso che i piloti professionisti volentieri bazzicano le piste da cross

nicola66
28-05-2014, 20:34
Resto sempre in attesa del capitolato.

Cordiali saluti.

levrieronero
28-05-2014, 20:34
:) a tutti.

@ ste02: La tua domanda è una gran bella domanda... a cui, giuro, non so dare una risposta univoca se non ponendo la domanda opposta... che senso ha frenare se non serve? Penso che il senso del "non frenare" stia più nella risposta alla mia domanda che nella possibilità di dare una risposta esauriente alla tua.

Per quanto riguarda la velocità, invece, credo proprio non porti vantaggi. E per quanto riguarda la sicurezza.. la risposta è ancora più difficile e non saprei dirti esattamente dove possa essere piazzato il confine tra avere degli oggettivi vantaggi e non averli. Penso sia molto soggettivo.

Claudio Piccolo
28-05-2014, 20:43
Penso che il senso del "non frenare" stia più nella risposta alla mia domanda che nella possibilità di dare una risposta esauriente alla tua...... la risposta è ancora più difficile e non saprei dirti esattamente dove possa essere piazzato il confine tra avere degli oggettivi vantaggi e non averli. Penso sia molto soggettivo.


supercazzolaconscappellamentoadestra?

levrieronero
28-05-2014, 20:53
@ 66, faccio seguito alla sua gentile richiesta del 91 c.p (corrente postit) per proporle un sunto delle caratteristiche del prodotto "guida pulita":
1) fare solo quello che serve di fare;
2) mentre si mette in pratica il punto 1, non cambiare inutilmente quello che non necessita di essere cambiato;
3) qualora il cambiamento si rendesse indispensabile, metterlo in pratica seguendo le istruzioni al punto 1.
4) eseguire il tutto ad una velocità commisurata all'ambiente circostante ed alle caratteristiche del veicolo.

Il prodotto "buono da seguire" è purtroppo un prodotto relativo.
Concerne, in rapporto a quanto in oggetto nel post in questione, in un primo soggetto che sia in grado di eseguire il prodotto "guida pulita" meglio di quanto non sia in grado di eseguirlo un secondo soggetto a lui postposto.

Cordialmente.

nicola66
28-05-2014, 20:54
Un intervento anche letterariamente fantastico. Ma perché questa mania per frenare poco e piegare sempre tanto? Vuol davvero dire velocità e sicurezza? Secondo me non necessariamente.


ste l'unica differenza tra una moto ed un'auto è che la moto si muove anche su un'asse di rollio.
Se per timori vari devo farne a meno vado in auto.
Almeno sto + comodo.

Claudio Piccolo
28-05-2014, 20:59
Il prodotto "buono da seguire" è purtroppo un prodotto relativo.
Concerne, in rapporto a quanto in oggetto nel post in questione, in un primo soggetto che sia in grado di eseguire il punto 1 del prodotto "guida pulita" meglio di quanto non sia in grado di eseguirlo un secondo soggetto a lui postposto.



Levri, te sarè anca un bòn toso, ma mì no te capìsso miga.

Ste02
28-05-2014, 21:00
E' vero che e' soggettivo e credo dipenda anche dalla moto. Io, personalmente, sento di piu la moto e le gomme se faccio lavorare il tutto, accelerando molto e frenando molto e piegando proporzionalmente meno. Mi sento di avere piu margini se faccio lavorare le sospensioni piu con i freni e il gas che non solo di forza centrifuga. Poi magari mi capita di superare levrieronero in staccata a pelle di leone come al famoso corso motatd...hahahaha ma di massima cosi io in 30 anni di asfalto in moto son cascato solo un paio di volte... In strada. :-))))

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levrieronero
28-05-2014, 21:06
Levri, te sarè anca un bòn toso, ma mì no te capìsso miga.

ho corretto, effettivamente si tratta di eseguire tutto il prodotto "guida pulita" non solo il punto 1... ora sono certo sia più chiaro... :lol:

@ste... che giornata quella... epica... vecchio stile QDE... ahahahaha... ti ricordi che freddo?? :D ...

Ste02
28-05-2014, 21:17
Che tempi...tu eri arrivato con un vfr grigio. Ibernato.

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nicola66
28-05-2014, 21:22
Il prodotto "buono da seguire" è purtroppo un prodotto relativo.
Concerne, in rapporto a quanto in oggetto nel post in questione, in un primo soggetto che sia in grado di eseguire il prodotto "guida pulita" meglio di quanto non sia in grado di eseguirlo un secondo soggetto a lui postposto.

Cordialmente.

sembra un discorso tipo:
l'acqua quella buona la riconosci perchè è + bagnata di quella meno buona che è appunto meno bagnata

il furi
28-05-2014, 21:35
Quoto LEVRIERONERO in tutto il suo ottimo post, soprattutto nel volersi mettere in discussione e nell'umiltà di cercare di apprendere. P.S. io il cubo lo sempre odiato.

il vecio Costa
28-05-2014, 21:37
Caro levrieronero,

e' da ieri che leggo, rileggo...., volevo intervenire........, onestamente non sono all'altezza.


Altrettanto onestamente, tuttavia, non voglio mancare a manifestare il mio apprezzamento per il tuo scritto ( per me un autentico quadro d'autore ) e per gli interventi successivi, molto, molto bello leggerti,

Grazie !! :)

Claudio Piccolo
28-05-2014, 21:45
e' da ieri che leggo, rileggo...., volevo intervenire........, onestamente non sono all'altezza.



me consolo...'naltro che no gà capìo gnènte....:lol::lol::lol:

Claudio Piccolo
28-05-2014, 21:59
caro Costa non devi vergognarti di non essere capace di dire in modo complicato cose semplici. :lol::lol:

1965bmwwww
28-05-2014, 22:04
Ok il sunto e'....se nn sapete guidare datevi al cubo di rubik....:)


Molti nemici molto onore

Claudio Piccolo
28-05-2014, 22:08
vedi? 65 semplifica ed è chiarissimo! :lol::lol::lol:

mauro sultano
28-05-2014, 22:10
anche a me è piaciuto il post del levriero e ho trovato interessante lo spunto di Ste: meglio la guida scorrevole (poco freno/gas e tanta piega) preferita dal levriero o quella aggressiva (tanto freno/gas e un po' meno piega)?
a me piace un casino quella scorrevole ma tempo fa in una sorta di processo mentale di messa in discussione di come guido mi sono posto il problema che per alzare il limite devi frenare forte e il più tardi possibile e accelerare forte il prima possibile mentre piegare un po' di più mi sembrava relativamente facile bastava fidarsi di più delle gomme. allora mi sono analizzato e mi è parso di saper staccare bene e tardi in ingresso ma di non essere successivamente rapido e deciso a dare gas e in uscita quindi mi sono imposto di guidare più aggressivo specie col gas.
mi sono anche "allenato" a cambiare traiettoria e angolo di piega in curva (cosa che ho sempre considerato un disonore assoluto) credo sia invece utile per gestire imprevisti.
forzandomi a fare diversamente dal mio modo di guidare solito credo di essere migliorato.

Ste02
28-05-2014, 22:21
Cmq levriero fa il finto scorrevole, guarda caso io me lo ricordo girare ad Adria con il 1150 adv contro le triumph (!) attaccato ai feeni a posteriore fumante per 40 metri in fondo al rettilineo hahaha. Si vede che si era dimenticato i futuri buoni propositi...

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Claudio Piccolo
28-05-2014, 22:24
Cmq levriero fa il finto scorrevole, guarda caso io me lo ricordo girare ad Adria con il 1150 adv contro le triumph (!) attaccato ai feeni a posteriore fumante per 40 metri in fondo al rettilineo hahaha.


hahaha!!! zioporco dopo tutta 'sta smenata! a Levriè! ma vaff.....:lol::lol::lol:

fama24585
28-05-2014, 22:24
Per me il pacchetto boxer+cardano+telelever+paralever è il miglior possibile per una guida lineare. Detto questo suggerisco questa simpatica lettura....
Guidare con la nonna sul sellino (http://www.moto.it/news/nico-cereghini-immagina-tua-nonna-puoi.html)

Mauri-Rider
28-05-2014, 22:36
Per me,Non lo si definirebbe talento.

cosa o chi definisci talentuoso, senza basare questo sul confronto con una media.

Il talento prevale , per velocità d'esecuzione.

Anche in un calcolo, il talentuoso è più rapido.

sempre d'andar forte si parla.


Forse siamo tutti abituati ad associare il talento alla prestazione. Nello sport spesso è vero perché il parametro è quasi sempre il tempo.
Ci sono però campi di applicazione dove il più talentuoso non è sempre il più veloce.
Pensiamo all'arte in tutte le sue forme o comunque a tutto ciò che è frutto dell'ingegno...

È vero però che qui stiamo parlando di moto e forse non si può escludere il tempo di esecuzione dalla valutazione.

nicola66
29-05-2014, 07:31
veramente è il tempo di esecuzione che da la misura dell'abilità, nello specifico i km/h.

Pacifico
29-05-2014, 08:19
Ho sempre pensato che non frenare non significhi prestazione ma un puro calcolo della percorrenza in curva preimpostato su strade conosciute. È una pratica che puoi attivare solo in condizioni ottimali e mantenendo un margine di sicurezza ragionevole. Io di gente che "danza" tra le curve su strade sconosciute ne ho visti ... nessuno se non diminuendo la velocità e trovando un equilibrio tra sicurezza mezzo e consapevolezza.

Però è vero, c'è sempre qualcuno che ti sorprende o si sorprende.

Ste02
29-05-2014, 08:26
Anche secondo me. Se non conosco la strada come faccio a entrare in curva a intuito? E come faccio a sapere cosa c'e' a terra dietro la curva. Se non freno vuol dire che mi tengo un margine per qualunque cosa. E ovviamente va bene. Pero' ammesso e non concesso che in strada si voglia andare col coltello tra i denti, per andare forte si puo' solo andare piu' forte possibile nei segmenti in cui si ha visibilita'. E quindi frenando e accelerando molto.

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Strummer
29-05-2014, 08:28
Se posso dire la mia....è anche vero che sulle strade , peggio ne we , tutta la teoria sull'impostare la curva , trovare la "corda" staccare prima o dopo , purtroppo diventa un esercizio di teoria , mi trovo spesso a fare mille ragionamenti , sul vecchietto sulla panda e cappello che ti gira a sinistra senza freccia ecc.
Bisognerebbe avere la possibilità di provare in pista ...
Ciò detto nulla toglie all'esposizione di levrieronero , che ha una "bella penna" ed ha espresso una metafora accattivante 😎👍


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nicola66
29-05-2014, 08:39
Anche secondo me. Se non conosco la strada come faccio a entrare in curva a intuito?

per gemellagio.
cioè se la curva X della strada che non si conosce si presenta identica alla curva Y della strada che si conosce la si imposta come tale.
Alla fine è il tuo "passato", abitudine, calcolo delle probabilità, media ponderata, memoria kilometrica, dagli il nome che vuoi che ti fa riconoscere con sufficiente approsimazione una situazione ripetitiva.
Dopo sicuramente sapere che una curva dietro il punto di corda cieco allarga invece di chiudere te la farà affrontare con una procedura diversa, ma cambia poco perchè tanto i metri che di solito servono per fermarsi sono sempre superiori a quelli che stai vedendo; se dietro c'è la sorpresa è tua.

Ste02
29-05-2014, 08:46
Certamente. Pero' l'ultima volta che ho gemellato una curva n appennino sulla base del moo personalissimo algoritmo, dietro la curva ho beccato 2,cm di ghiaino e l'ho finita di schiena :-))). Brontolo ricordera'. Hahah

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nicola66
29-05-2014, 08:49
si, ma saresti caduto ugualmente anche sulla curva che conosci a memoria in quelle condizioni.
per cui l'algoritmo funziona.

Pacifico
29-05-2014, 08:52
Cambia poco un cazzo..... se affronti una curva non conosciuta con il calcolo delle probabilità è matematicamente provato che vai fuori traiettoria a meno che non mantieni quel margine di sicurezza consapevole che ti permette di correggere. Ma allora non si parla di prestazione ma di guida sicura.

nicola66
29-05-2014, 08:56
dipende tutto da come la imposti, come la imposti dipende tutto da quante volte hai fatto il giochino, ed il giochino dipende da quante volte ti è riuscito.

FARAONE
29-05-2014, 09:04
Fatela na pausetta 😂😂😂

Ste02
29-05-2014, 09:04
Un po' come diceva il mio amico acvademico del Cai e istrutture di alpinismo fino a quando e' uscito il chiodo dell'ultimo tratto di corda doppia della sua vita. Chiodo fisso che stava la' da una vita.

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TAFFO
29-05-2014, 09:05
comunque quando "si cammina" non si può parlare di margini di sicurezza.
A mio avviso sono pressochè nulli, checché ne dicano gli ingegneri bosch che hanno progettato il nuovo sistema abs del 1190. ABS ASR ASP EBD LUR BDC sono ausili per una guida un po' più spregiudicata ma non parliamo di guida sicura, vi prego.

Pacifico
29-05-2014, 09:14
Comunque... al di la di tutto... guidare bene si può, bisogna proprio averlo nella mente come concetto geometrico, sensibilità, conoscenza del mezzo e soprattutto di se stessi... se poi stando dietro a qualcuno che ha queste caratteristiche si impara qualcosa tanto meglio..

Ste02
29-05-2014, 09:32
poi la vera questione del post di levriero è la "scioltezza".
Si cade in sostanza quando "si obbliga la moto a cadere", facendo qualcosa di "goffo", quando la si trascina a terra. Altrimenti lei, di suo, non cade mai. Al massimo va a muro.

Io vado più forte di molti altri (su asfalto o in off) e vado in scioltezza dove magari altri sono irrigiditi/impiccati. E sono impiccato (ma non vado mai al punto di sentirmi impiccato) dove magari Spam è in scioltezza.
Uno bravo davvero, dove io son caduto beccando il ghiaino non sarebbe caduto perchè in quel millesimo di secondo in cui l'ho visto avrebbe preso una decisione appena più sciolta e precisa della mia e sarebbe restato in piedi. Io quasi, ma alla fine no...
Altre volte mi son salvato ma quella precisa volta no.

zangi
29-05-2014, 09:36
Se ne loda il ritmo, che poi è questo alla base il concetto algoritmico che ho inteso nel post iniziale.
in questo è compreso l'affrontare l'imprevisto.

paulposition
29-05-2014, 09:45
grande Tato! :D :D

nicola66
29-05-2014, 11:10
Comunque... al di la di tutto... guidare bene si può, bisogna proprio averlo nella mente come concetto geometrico, sensibilità, conoscenza del mezzo e soprattutto di se stessi... se poi stando dietro a qualcuno che ha queste caratteristiche si impara qualcosa tanto meglio..

si ma non vuol dire un cazzo se non lo contestualizzi.
guidare bene in pista te lo certifica un rilievo cronometrico.
guidare bene in strada è relativo alle regole che decidi di rispettare o meno.
Perchè Bobbio-Penice si può farlo in 10 minuti guidando bene rispettando tutte le regole.
In 8 rispettandone alcune e guidando cmq lo stesso bene.
In 6 min a vita persa rispettandone nessuna ma guidando anche meglio.

sartandrea
29-05-2014, 11:15
col Px quanto ci vuole?? :lol:

paco68
29-05-2014, 11:20
Però le mukke andrebbero guidate in scioltezza cambiando poco e usando il freno motore proprio come scrive levrieronero... Se provate ad alzare il ritmo con accelerate e staccate (su strada) vi togliete metà del piacere e rischiate di essere un pelo goffi comunque IMHO


Sent from my sofa...

paco68
29-05-2014, 11:21
Poi su strade che si percorrono per la prima volta è praticamente impossibile non frenare prima di impostare la curva a meno di non viaggiare a medie apecar 😀


Sent from my sofa...

nicola66
29-05-2014, 11:22
anche perchè le accellerate con le vostre mucche non vengono proprio.

paco68
29-05-2014, 11:25
Va beh dai ruotando il polso dx qualcosa succede ;)


Sent from my sofa...

Pacifico
29-05-2014, 11:38
si ma non vuol dire un cazzo se non lo contestualizzi.
guidare bene in pista te lo certifica un rilievo cronometrico.
.......

Tu sei alla ricerca di un Certificatore, di uno che ti dica che sai guidare bene.... :confused:

Guidare bene in strada è uno stato mentale, una simbiosi, non un tempo da migliorare... non devi migliorare il tempo tra A e B ma la qualità con cui la percorri...

Ricchione! :smile:

GHIAIA
29-05-2014, 11:39
accellerate

Ma passare al ban direttamente?

rudel
29-05-2014, 11:51
Hai molta energia da esprimere...lo fai scrivendo, anche questo è un modo. Articolo interessante, mi trovo assolutamente d'accordo.

nicola66
29-05-2014, 12:45
Ma passare al ban direttamente?

accellerate è specifico per il boxer BMW, un po' come il castrol actevo 20W50

nicola66
29-05-2014, 12:51
Tu sei alla ricerca di un Certificatore, di uno che ti dica che sai guidare bene.... :confused:

Guidare bene in strada è uno stato mentale, una simbiosi, non un tempo da migliorare... non devi migliorare il tempo tra A e B ma la qualità con cui la percorri...


io me lo posso certificare da solo che so guidare non bene, di+.

ma a parte questo io continuo a sentire parlare di cucina senza che nessuno dica cosa prepara da mangiare.
Ok le pentole, le padelle,ok, ma dentro cosa volete metterci?

Spero si capisca la metafora.

levrieronero
29-05-2014, 12:55
Il mio era un discorso con un'accezione più ampia e con un senso anche più semplice. Il senso principale era il paragone con la soluzione del cubo (intesa in senso letterale) a cui poter poi dare un significato più ampio.
Se guardate davvero un tutorial è incredibile come ci siano situazioni in cui il cubo sembra fatto, ma per poterlo risolvere occorre disfarlo e ricostruirlo nuovamente. E' una cosa che mi ha colpito molto ed il perché l'ho già ampiamente scritto.
Il paragone con il cubo, a mio avviso, rispecchia il rapporto con l'attrezzo e con il suo uso. Ogni elemento che viene inserito nel discorso come esogeno (strada, pista, sicurezza, velocità, etc) ne amplia le variabili e snatura in parte il significato. Soprattutto sposta l'attenzione verso la tecnica invece che verso il succo del discorso che in realtà è quello del riconoscere che il cubo vada disfatto per poter essere completato (ed avere dunque un risultato migliore di quello precedente).

Detto questo, personalmente, trovo che anche i riferimenti cronometrici (a meno che non si tratti di record assoluti, in ambienti dedicati) non siano per forza sinonimo di qualità. Al Mugello si può girare sugli stessi tempi guidando male o guidando bene. Non solo, ma chi guida bene ha maggiori possibilità (dato un determinato risultato cronometrico) di migliorarsi ulteriormente semplicemente inserendo maggiore velocità in quello che fa. Chi guida male invece non ha alternative. O smonta il cubo e riparte a farlo come si deve o resterà sempre sui suoi tempi, per tanto gas e tanti freni possa usare.

matteo10
29-05-2014, 12:58
In pratica quindi chi ha davvero centrato il punto è ste02 che per imparare a fare una curva cade e disfa tutto.

nicola66
29-05-2014, 13:18
questa è da oscar

Pacifico
29-05-2014, 13:27
io me lo posso certificare da solo che so guidare non bene, di+.

.....

tu al massimo puoi certificarti quanti metri di carta igienica utilizzi ogni 10 cagate che spari... :lol::lol::lol::smile:

TAFFO
29-05-2014, 13:30
mettiu hai centrato il punto :D

Ste02
29-05-2014, 13:37
che poi detta da Matteo 10...

TAFFO
29-05-2014, 13:41
Ste, ma parli di questo Matteo10?

http://img.tapatalk.com/d/14/05/22/apeta4a5.jpg

bobo1978
29-05-2014, 13:43
Bobbio - Penice in 10 min vuol dire farla a 90 di media.stasera provo

Ste02
29-05-2014, 13:49
Si... li' matteo stava mettendo a posto la fila dei blu.

Inviato dal mio SM-N9005 utilizzando Tapatalk

nicola66
29-05-2014, 13:56
agile è agile.
felino direi

paolo b
29-05-2014, 14:07
Bobbio - Penice in 10 min vuol dire farla a 90 di media (..)

Esagerato.. son 13 km, son poco meno di 80. Di media. Che ci vuole...

bobo1978
29-05-2014, 15:29
Ah già sono 13.pensavo fossero 16,che invece sono varzi-Penice

sartandrea
29-05-2014, 15:35
Esagerato.. son 13 km, son poco meno di 80.....

bene,
allora riesco anch'io

andostà sto posto??

bobo1978
29-05-2014, 16:09
Dopo Piacenza,sempre dritto poi a dx

MetMaleDucati
29-05-2014, 17:09
ragas meno chiacchiere e più pieghe x tutti....hahahha.....

alla fine tornando al post n. 1 l'algoritmo bisogna applicarlo, e poi applicarlo ancora, e poi applicarlo di nuovo, e poi riapplicarlo e arlo e arlo e arlo finchè non diventa automatico....

Pacifico
29-05-2014, 17:45
nel momento in cui diventa automatico è la volta buona che ..... "sbagli" :smile::smile::smile:

sartandrea
29-05-2014, 17:47
chi durante la guida è in pace con se stesso (tipico degli ottimizzatori :lol:) percorre la curva cercando la massima soddisfazione, che non è per forza conseguente alla ricerca della giusta, o presunta tale, tecnica

poi diciamolo,
è tutto empirico e come esempio basta vedere la guida di Marquez rispetto ai suoi colleghi, la stessa cosa vale fra abili guidatori su strada


a me per esempio quando entro bene in curva ed a metà percorrenza riesco ad infilare la marcia in + (mi capita poche volte :confused:) mi da quel "non so che" di soddisfazione, godo


tecnicamente è giusto, sbagliato?
non mi pongo minimamente il problema, quando riesco mi piace averlo fatto.....e va bene così :cool:

MetMaleDucati
29-05-2014, 18:03
sarebbe meglio non cambiare in piena curva sai com è.....:lol:

cmq Paci intendevo in automatico nel senso che ti esce naturale, poi la concentrazione dv sempre rimanere la stessa certo, non che dici bene sono capace posso cazzaggiare hahahah

nicola66
29-05-2014, 18:47
nel momento in cui diventa automatico è la volta buona che ..... "sbagli" :smile::smile::smile:

allora te ne devi aver memorizzati tanti di automatismi.
anche quelli che non servono.

(faccine assortite varie)

Paolo67.
29-05-2014, 21:37
a me per esempio quando entro bene in curva ed a metà percorrenza riesco ad infilare la marcia in + (mi capita poche volte :confused:) mi da quel "non so che" di soddisfazione, godo


tecnicamente è giusto, sbagliato?
non mi pongo minimamente il problema, quando riesco mi piace averlo fatto.....e va bene così :cool:[/QUOTE]

Se era una domanda penso sia proprio sbagliato ,quando stacchi la frizione la moto allarga, in ogni caso la scomponi un pò e non ne vedo la neccessità, poi se a te piace....


Inviato dal mio GT-P5110 utilizzando Tapatalk

FARAONE
29-05-2014, 21:45
Io mentre guido faccio il cubo. E la starnazzata di gomito mi e' venuta automatica mentre in staccata toglievo gli adesivi di pacifico con lo spostamento d'aria. Mantova 66 invece l'ho mandato dall'analista un par d'anni fa. Prima che la mia corriera implodesse in un tornante a cast garfagnana

nicola66
29-05-2014, 22:11
resta il fatto che per andare in moto un po' di cubo serve sempre.

sartandrea
29-05-2014, 22:57
io l'unico cubo che ricordo è quello che facevo a naia alle 6.30 di ogni mattina....:lol:

sartandrea
29-05-2014, 23:03
............Se era una domanda penso sia proprio sbagliato ,quando stacchi la frizione la moto allarga.....

tu non ci crederai,
ma è dalla notte dei tempi che quando guido "impegnato" per salire di marcia non uso la frizione (Vespa a parte :lol:)


vado ad orecchio .... :cool:

paco68
30-05-2014, 01:15
http://img.tapatalk.com/d/14/05/30/e5yju4yb.jpg


Sent from my sofa...

Specialr
30-05-2014, 02:31
Penice Bobbio in bici meno di quindici minuti.
Il problema è che Bobbio penice ce ne metto 50 :(

matteo10
30-05-2014, 11:29
Ste, ma parli di questo Matteo10?
...
Non ringrazierò mai abbastanza iena per questa splendida immagine. :lol:

Pacifico
30-05-2014, 11:33
allora te ne devi aver memorizzati tanti di automatismi.
anche quelli che non servono.

(faccine assortite varie)

e qui che ti sbagli... non ho automatismi.... è tutto un divenire! :smile:

a si... per attivare le frecce ho l'automatismo.. :)

SKITO
30-05-2014, 11:42
no niente, avevo capito il culo di ruby !!!!! ciao

nicola66
30-05-2014, 13:41
però dai, visto che siam tutti limitrofi si potrebbe metterla in piedi un'uscita specifica, una bella gita del cubo.
Ma senza la solita froceria che fate sempre voi, il pranzo della prima comunione.
Tracciato studiato ad hoc, che faccia selezione.
Poi facciamo la sezione QdC.

rsonsini
30-05-2014, 13:43
Forse se specifichi per cosa sta la "c" è meglio, prima che qualcuno travisi come aveva fatto skito


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nicola66
30-05-2014, 13:48
non è importante, poi ognuno gli darà la specifica che preferisce in base ai propri orientamenti.

rsonsini
30-05-2014, 13:51
Mi sembra equilibrato.


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TAFFO
30-05-2014, 13:57
beh, noi tre sicuramente Quelli Del Cancello

MBrider
30-05-2014, 14:09
Presente, fate sapere...

rsonsini
30-05-2014, 14:40
Per me sarebbe un onore condividere con voi l'adesivo "Quelli del Cancello".
Per gli altri acronimi mi tiro indietro già d'ufficio.


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sartandrea
30-05-2014, 14:55
se viene istituito il QdP mi presento......:lol:

FARAONE
30-05-2014, 15:55
Io vengo in mtb

sartandrea
30-05-2014, 16:21
allora vengo in Px, così se sei stanco ti attacchi la portapacchi post.

tranquillo,
metto la 2° e non supero i 30 km/h e magari scambiamo due parole sul cubo, bici, gnocca.....:lol:

il vecio Costa
30-05-2014, 16:37
E vada per la mtb e se l'altro braccio e' disponibile mi attacco anch'io.

il vecio Costa
30-05-2014, 16:39
......al braccio...
Sono al lavoro! Scusate la fretta...

MBrider
30-05-2014, 16:47
allora vengo in Px, così se sei stanco ti attacchi la portapacchi post.

tranquillo,
metto la 2° e non supero i 30 km/h e magari scambiamo due parole sul cubo, bici, gnocca.....:lol:

Per tirare il Faraone meglio un trattore, il PX lo fondi.

FARAONE
30-05-2014, 17:11
😂😂😂😂 maleducato. Sto we t rimando dall'analista

MBrider
30-05-2014, 17:21
A furia di minchiate!:lol::lol:

Claudio Piccolo
30-05-2014, 17:35
l'unico cubo che ho completato è stato quello quando ho staccato tutte le cartine colorate riincollando sulle facce quelle dello stesso colore.

MBrider
30-05-2014, 18:19
L'importante è il risultato!

zangi
30-05-2014, 19:44
tranquillo,
metto la 2° e non supero i 30 km/h e magari scambiamo due parole .....sulla.....gnocca.....:lol:

Ah ahahaha ahahah...con il fara?....ahahah..ma va`...:lol:

nicola66
30-05-2014, 20:41
se viene istituito il QdP mi presento......:lol:

il quellidavveropirla te lo facciamo solo per te ad hoc.

simonetof
30-05-2014, 22:46
Bella penna Tato! 3d interessante, me lo sono letto tutto adesso, dall'inizio alla fine. Conoscendo anche molti dei forumisti che hanno commentato (e le rispettive capacità di guida) mi sono divertito molto!

Inviato dalla mia R1100S con TopaTalk 2

sartandrea
31-05-2014, 00:24
nicola.......stai bravo.......

QdP vuol dire Quelli del Paracarro, ovvero gli ottimizzatori che cedono il passo quando non vale la pena. ....;)


pinguino

nicola66
31-05-2014, 20:40
Bobbio - Penice in 10 min vuol dire farla a 90 di media.stasera provo
allora per la precisione:
ci abbiamo messo un po' meno di 10 ma con un paio di auto da passare.
E usando esclusivamente la nostra corsia.
Però tirar via altri 2 minuti bisogna farla come non ci fosse un domani.

Possiamo dire che noi il cubo lo sapevamo fare da tempo.
Dobbiamo provare a risolvere questo ora
http://i306.photobucket.com/albums/nn253/TonyFisherPuzzles/245nesting/01nest.jpg

bobo1978
31-05-2014, 21:03
"Come non ci fosse un domani" mi piace....
:lol:

nicola66
31-05-2014, 21:17
invece quello col GS1200 mi sa che il cubo non sapeva neanche che forma avesse.

bobo1978
31-05-2014, 21:25
Uno spigolatore di curve....rotfl.
Definizione di "superamento a dx....."
Comunque sotto i 9' avendo una buona dose di educazione stradale è tanta roba....

nicola66
31-05-2014, 21:36
ha avuto fortuna che era 10 secondi in anticipo.
o era il pulman di linea ad essere 10 secondi in ritardo?

bobo1978
31-05-2014, 21:40
Anche nei pre-festivi vige il blocco dei mezzi pesanti...era in contravvenzione.non il pullman

sartandrea
01-06-2014, 00:01
.....E usando esclusivamente la nostra corsia.....


si si,

dicono tutti sempre così :lol:

KGTforever
01-06-2014, 20:54
Quando pensi di saper portare la moto benissimo e perdi quel senso di prevenzione naturale...è la volta che cadi e ti fai male...come è successo a me 8gg fa....dopo 25 anni in moto e 1 mil di km in giro per il mondo....a 5 minuti da casa ai 40 kmh sono caduto in autostrada da solo..ed ora spalla...omero..polso e mano dx fracassati...e chissà se potrò e quando potrò ancora salire in sella...altro che cubo. .
Il mio cubo è stato il fatto che il casco Schubert mi ha salvato la vita.

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1965bmwwww
01-06-2014, 21:42
Mi dispiace davvero....spero nn con la gold....


Molti nemici molto onore

nicola66
01-06-2014, 21:42
come si fa a cadere a 40km/h in autostrada?

Paolo67.
01-06-2014, 21:51
Autogrill, rampe, casello...

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KGTforever
01-06-2014, 21:52
Si con il goldwing purtroppo. ...ero all'uscita vr nord ore 19:00...moto frantumata sul gurd rail di sx io dentro al guard rail di dx.
Corsia imbrattata di gasolio...son scivolato come sul ghiaccio... per fortina la spinale non ha riscontrato fratture la testa nulla a parte un colpo di frusta...braccio dx si è incastrato nel guard rail...

P.s. ringrazio molto di cuore!!! chi si è fermato e mi ha svegliato. ..sono svenuto...ringrazio un po meno chi mi ha fottuto 150 Euro ed il telepass che avevo dentro al borsello...
Mi hanno sequestrato la patente e la moto è finita a Costermano. ..non ne conosco le reali condizioni...ora devo capire se mi salvano la mano dx e come poi tutto il repto...

Cazzo come è diffuicile scrivere con la sinustra!!!

Ciao a tutti!!!


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Paolo67.
01-06-2014, 21:59
Cazz**ola ! , spero che tu possa rimetterti e tornare in sella, coraggio ;)

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Championpiero
01-06-2014, 22:03
mi spiace, sul serio.
Purtroppo sono cose che succedono, e molto più di quello che si pensa.
Probabilmente il gasolio lo ha perso un autobus o un camion che aveva appena fatto rifornimento (capita spesso).

L'importante è che tu riesca a recuperare !
Un augurio di cuore

KGTforever
01-06-2014, 22:17
Grazie infinite amici di forum....ho ancora il flashback della caduta non riesco a togliermelo dalla testa...e pensare che Sabato era stata una splendida giornata passata a Nails (Bz) a vedere la 15ma gara di regolarità ASI. ..spettacolo!!!
Un angelo mi ha accompagnato durante la caduta ed ha voluto che non fosse la testa a frantumarsi nel guard rail bensì il braccio...
Purtroppo la corsia di uscita vr nors è parecchio in discesa e la velocità è aumentata e quakche capriola l ho fatta...poi bumm..e non ricordo più nulla se non un tipo che mi ha schiaffeggiato e ni urlava!!!


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Championpiero
01-06-2014, 22:20
ora stai tranquillo e pensa a recuperare.....
tutto il resto si sistemerà vedrai ;)

sartandrea
01-06-2014, 22:30
KGT, credici!
ritornerai in sella

devi solo non aver fretta

auguroni con il cuore

KGTforever
01-06-2014, 22:48
Grazie anche a te sartandrea!!
Ovvio che l'aria che aleggia ora a casa mia...mia moglie e le mie figlie è di preoccupazione per la mano sopratutto. ...e mi è stato detto che le moto dovrei abbandonarle per sempre...
Beh...se le vedrete sul mercatino...avrò perso la mia battaglia.
Ora si...mi prendo tempo per riflettere su tutto e aspetto con ansia la chiamata del chirurgo della mano...di B.Roma...si dice siano bravi...speriamo
Buona serata
Igor


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FARAONE
01-06-2014, 23:34
Tin bota, qualche mese di riposo e via di gasss


Va dove T porta il liquore

il vecio Costa
02-06-2014, 00:00
Mi unisco al coro degli amici forumisti che mi hanno preceduto.

KGT, pensa solo a rimetterti, vedrai che si risolverà tutto per il meglio.

Auguri di cuore anche da parte mia.

P.S. : lavoro vicino a Borgo Roma, se ti serve aiuto, per qualsiasi cosa, contattami, senza esitazioni, mi farebbe piacere.

KGTforever
02-06-2014, 12:07
Grazie...tranqui sono sereno.
Per fortuna il forum mi tiene compagnia...;-)

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1965bmwwww
02-06-2014, 13:18
Ma cn che moto? Nn con il goldwing?


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michele2980
02-06-2014, 13:46
invece quello col GS1200 mi sa che il cubo non sapeva neanche che forma avesse.

quello sul tomarlo col sidecar della seconda guerra mondiale e il passeggero appesso fuori a controbilanciare il curvone missá che il cubo lo conosceva .....quei 2 ci dovevamo portare sul penice :) !

michele2980
02-06-2014, 13:51
Dimenticavo .......

Grande TATO !

KGTforever
02-06-2014, 13:51
Ma cn che moto? Nn con il goldwing?


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Si con il goldwing.:-(

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Ste02
02-06-2014, 13:59
Passera' tutto. :-). Questa estate farai altro e ti divertirai lo stesso!

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Strummer
02-06-2014, 14:14
@KGTforever , in bocca al lupo !! Speriamo che tutto si possa risolvere per il meglio 👍
Aldilà dei fatti , mi ha inquietato il fatto che ti abbiano fregato i soldi , sciacalli schifosi 😡


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bobo1978
02-06-2014, 14:30
quello sul tomarlo col sidecar della seconda guerra mondiale e il passeggero appesso fuori a controbilanciare il curvone missá che il cubo lo conosceva ..... !


Che spettacolo...e il passeggero era la moglie....

1965bmwwww
02-06-2014, 14:32
Si con il goldwing.:-(

Inviato dal mio GT-N7100 utilizzando Tapatalk


Nooooooooooooo


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michele2980
02-06-2014, 14:40
Che spettacolo...e il passeggero era la moglie....

Anche inseguirti sulla ottone marsaglia non è stato male;)

Corsaro smanettone !

bobo1978
02-06-2014, 15:33
La posso buttare quando voglio... :lol:

Zel
03-06-2014, 17:27
Ho letto e ho estratto due cose: nella vita occorre mantenere sempre elasticita' mentale anche nelle cose che si pensa di saper fare gia' benino o bene, perche' per tenersi aperti al miglioramento bisogna tenersi aperti anche al cambiamento di abitudini, a volte praticandolo gratuitamente, senza neppure bene sapere dove si andra' esattamente a parare.
Verissimo ma mi vien difficile immaginarlo dilatato oltre questo mio numero di parole, gia' sovrabbondante.

Secondo. Se si vede la luce degli stop che si accende per dare una pelata ogni tanto, sai guidare meno bene che se invece scegli di tenere piu' freno motore nel polso con rapporti piu' bassi. Estremamente opinabile, anche al di fuori della fase di cosiddetta staccata, di cui qui non stiamo parlando con tutta evidenza.

zangi
03-06-2014, 18:00
Son mica d'accordo zel, con il secondo punto.
io tengo un rapporto alto, e pelo il freno.
anche perché, se capita un imprevisto ho già il freno in mano, se devo accelerare, sempre in caso d'imprevisto hai sempre il tempo di buttar giu`una marcia.
Ohi...sempre opinabile..
non so`poi , se guidar bene, ed averne viste abbastanza(esperienza) portano su abitudini diverse.

Zel
03-06-2014, 18:20
Zangi, con
Ho letto e ho estratto due cose:
[...]
Secondo. Se si vede la luce degli stop che si accende per dare una pelata ogni tanto, sai guidare meno bene che se invece scegli di tenere piu' freno motore nel polso con rapporti piu' bassi. Estremamente opinabile

intendevo dire che sono i due concetti che ho ricavato dallo scritto iniziale.
come vedi, il secondo lo ho definito estremamente opinabile, quindi non devi essere in disaccordo con me.

il primo, che condivido, forse per esprimerlo bastavano due o tre paroline in meno :lol: ma anche io sono un prolissone, spesso, e in fondo e' tutta salute.

Commodoro
03-06-2014, 18:27
Sul secondo punto disaccordo totale. Meglio gas costante ed una pelatina col posteriore che on/off con il gas per usare il freno motore.

Ste02
03-06-2014, 18:33
Secondo me il transitorio non esiste. O si frena o si accelera.

Inviato dal mio SM-N9005 utilizzando Tapatalk

Il Maiale
03-06-2014, 18:35
Sul secondo punto disaccordo totale. Meglio gas costante ed una pelatina col posteriore che on/off con il gas per usare il freno motore.







Idem.... aggiungo se usa il freno motore, non sa guidare

nicola66
03-06-2014, 18:51
il freno motore è gratis
le pastiglie dei freni no.

Specialr
03-06-2014, 19:01
che vuol dire che sei povero, non che sai guidare




detto da un povero ovviamente

michele2980
03-06-2014, 19:01
Verissimo Nicola! infatti il motociclismo è un hobbi da benestanti si sa!! ;)

MBrider
03-06-2014, 19:52
Idem.... aggiungo se usa il freno motore, non sa guidare


Perché?

+10 caratteri

bobo1978
03-06-2014, 20:06
Io amo tenere una marcia in più,non amo far girare il motore alto,per questo a volte è necessario pelare il freno,poiché con il rapporto inserito non si decelera a sufficienza e il freno posteriore lo uso spesso,anche in uscita con gas aperto.
Si potrebbe anche dire che si può raggiungere un buon risultato,e cioè guidare fluido e pulito,in modi diversi.
Per esempio non sarebbe necessario accelerare tra una curva e l'altra,invece io lo faccio spesso,basterebbe mantenere una velocità costante...eppure,il gusto di darcene un po' di gas.....

levrieronero
03-06-2014, 20:23
Il fatto non sta nel pelare il freno o non pelarlo.
Io l'ho sempre pelato, usando una marcia alta e ho vissuto benissimo.
Un giorno mi sono trovato con uno che andava al mio stesso passo (turistico), senza farlo.
Io non ero capace e così ho voluto provare ed imparare.
Ho capito come si fa e sono contento di esserci riuscito.

Se invece l'argomento è cosa sia meglio fare e cosa sia più giusto fare allora c'è sicuramente qualcuno più bravo di me per dirlo... :cool:

nicola66
03-06-2014, 20:30
che vuol dire che sei povero, non che sai guidare
detto da un povero ovviamente

mi spiace per te.
ma vedi, frenare implica sempre togliere il gas.
quindi invece di fare 2 cose, una obbligata e l'altra facoltativa ottimizzo solo quella obbligatoria.
risparmio e non inquino col materiale di scarto dei ferodi.

aggiungo che meno si frena + vuol dire che sai cosa può permettersi la moto oltre un'andatura che non sia quella di guardare i fiorellini.

MBrider
03-06-2014, 20:46
@ Bobo: la penso come te circa il tenere un regime non elevato, ma in curva preferisco avere una marcia che permetta al motore un giusto tiro piuttosto che no... Poi magari non è ciò che intendevi.

bobo1978
03-06-2014, 20:50
Concordo,permettimi di dire che però su strada se si ha la capacità di prevedere cosa farà la tua moto a quella velocità e in quella curva che uno ha battezzato,rimangono comunque altre incognite assolutamente non calcolabili.
Uno in contromano,il brecciolino a centro curva,un rigagnolo d'acqua che sorge da a parete rocciosa.
Ecco a me ste cose un mettono un po ansia,e quindi non sempre sono a cuor leggero.
Tra l'altro quando si assaggia l'asfalto è più facile subire l'effetto di questi pensieri...

@MBrider
Perché la mia è sempre in "tiro" a qualsiasi regime....

FARAONE
03-06-2014, 20:51
Per evitare inutili logorii la cosa piu produttiva e' impostare la curva poi mettere in folle in percorrenza


Va dove T porta il liquore

MBrider
03-06-2014, 20:52
Assolutamente d'accordo!

Ci si tiene sempre un margine e pronti a usare il freno ovviamente.

Zk...Ovviamente rispondevo a Bobo.

bias
03-06-2014, 21:42
[QUOTE=bobo1978;
Tra l'altro quando si assaggia l'asfalto è più facile subire l'effetto di questi pensieri...

Sagge parole!

Zel
03-06-2014, 21:58
Il fatto non sta nel pelare il freno o non pelarlo.
Io l'ho sempre pelato, usando una marcia alta e ho vissuto benissimo.
Un giorno mi sono trovato con uno che andava al mio stesso passo (turistico), senza farlo.
Io non ero capace e così ho voluto provare ed imparare.
Ho capito come si fa e sono contento di esserci riuscito.

ah ho capito adesso. tu non volevi dire che fare in quell'altro modo e' meglio, facevi solo un esempio di come sia stimolante adoperarsi a cambiare il procedimento per un medesimo risultato.

allora avevo capito male, perdonami l'osservazione. e' sempre interessante, giusto.

nicola66
03-06-2014, 21:59
Assolutamente d'accordo!

Ci si tiene sempre un margine e pronti a usare il freno ovviamente.


mi quantifichi la filosofia del margine?

Il Maiale
03-06-2014, 22:20
Le biciclette hanno il freno motore?

nicola66
03-06-2014, 22:21
le moto hanno i pedali?

bobo1978
03-06-2014, 22:24
Le biciclette hanno il freno motore?




Quelle a scatto fisso si
:lol:

Il Maiale
03-06-2014, 22:33
Non però io in folle a motore spento vado di più....

biwu
03-06-2014, 22:46
Nella bicicletta il motore sono io, e sono sempre io che freno, quindi sono un freno-motore: ogni tanto freno, ogni tanto motoro :lol:

MBrider
03-06-2014, 22:51
mi quantifichi la filosofia del margine?


Se è una filosofia non credo si possa quantificare.

Diciamo che ognuno dovrebbe essere sufficientemente consapevole delle proprie capacità e di queste in relazione alle potenzialità del mezzo e alle caratteristiche dell'ambiente che si attraversa.
Unitamente a ciò avere presente che ci sono n variabili che prescindono dal proprio controllo, quindi evitare di guidare al (proprio) limite, in modo da lasciarsi un margine x che possa permettere di gestire un eventuale imprevisto.

nicola66
03-06-2014, 23:06
se cominci a fare il conto delle variabili che esulano dal tuo controllo durante la conduzione di una moto fai prima a smettere.
D'andare in moto.

MBrider
04-06-2014, 00:13
Nemmeno queste si possono contare, un po' come la filosofia di prima.

Chiamali prudenza a spirito di auto conservazione, declinati in un contesto che per sua natura è contrario a questi concetti.
Diviene dunque la ricerca di un compromesso, secondo i criteri che dicevo prima.

Specialr
04-06-2014, 02:22
Nicola scherzavo ;)

Ad andatura turistica o poco più Sfruttare il freno motore per rallentare raccordare o correggere può anche andare, ma se si spinge veramente col kaiser che basta.

La leggenda della luce stop che non si accende mai con il pilota bravo vuole dire solo che è bravo ad andatura media. Poi magari è bravo anche ad andar forte ma deve anche iniziare a frenare forte.

zangi
04-06-2014, 07:22
:lol: Oppure ...lampf....

Zel
04-06-2014, 13:46
ci sono due aspetti legati all'andatura su strada, specie all'improvvisata, che sono spesso trascurati, anche se magari motociclisti un filo più anzianotti come quelli di qde dovrebbero conoscerli bene. avere un'alta velocità da frenare prima dell'inserimento in curva porta quasi sempre a un inserimento, e di conseguenza una percorrenza fino alla corda, più lento di quello che, con le medesime capacità, si sarebbe potuto avere avvicinandosi alla curva con una velocità non necessitante forti frenate. questo è anche dovuto al fatto che con moto non sportivissime nelle tarature delle sospensioni, la fase di rilascio dei freni richiede qualche istante di transizione tra assetti che normalmente "sporca" la marcia o crea una percezione di precarietà che fa togliere leggermente "cattiveria" nell'inserire secco.
la seconda cosa è che con una marcia molto corta una momentanea chiusura del gas superiore rispetto al necessario, figlia di una momentanea incertezza, ha due difetti: rallenta maggiormente la velocità rispeto a quanto faremmo avendo dentro una marcia più lunga, e scompensa maggiormente l'assetto che avendo una marcia lunga. Inoltre in molti casi, subito dopo la corda, con moto molto potenti o molto coppiose (specie se prive di controllo di trazione) induce a risparmiare qualcosina sulla riapertura.
infine il freno (anteriore o posteriore) lo comandiamo noi, dobbiamo solo tenere conto dei trasferimenti di carico che spostano da dietro a davanti una certa percentuale della forza frenante massima applicabile prima di sbandare; mentre l'intensità di decelerazione del freno motore ricalca a ritroso la curva di coppia ed è quindi fortemente variabile. con una buona amalgama con la propria moto si impara a prevederla, ma non è mai la stessa cosa di una onesta toccata di freno...