managdalum
13-03-2012, 11:54
Che Bumoto sia un webmaster particolare già lo sapete, quello che non sapete è cosa può accedere quando incontra qualcuno che lo è altrettanto.
Se poi questo qualcuno è il "Marketing Manager Italia" di Pirelli, può succedere che decidano di fare provare uno pneumatico ad un comune utente, che per l'occasione faccia da tester e condivida poi le sue impressioni, esattamente come le ha elaborate, su un forum che rappresenta la più vasta community di utilizzatori del modello di riferimento per il mercato al quale quello pneumatico è rivolto. Un bel rischio ...
Capita così che il sottoscritto si trovi montato sulla sua moto un treno di Scorpion Trail fatto arrivare direttamente dalla Casa e si metta a parlare affabilmente con Luca (il Marketing Manager) e Salvo (il responsabile del testing) che alla fine della conversazione gli dicono: "provalo, poi facci sapere"
E così da qualche mese a questa parte mi trovo nella doppia condizione di "normale utente" e "anomalo tester", il che significa che uso la moto come sempre, ma le sensazioni sulle gomme, oltre a condividerle con gli amici, le racconto anche a chi queste gomme le ha realizzate, e mi spiega tutti quei perché che in passato avevo solo potuto ipotizzare da profano.
Il tutto in un'atmosfera di estrema familiarità, che mi fa sentire come se fossi realmente un loro tester. Insomma, un sogno che diventa realtà.
Fatta la premessa, veniamo all'analisi di questi Pirelli Scorpion Trail
Il test si è svolto quasi esclusivamente su strade appenniniche, quindi molto guidate e con asfalto dalle condizioni estremamente varie.
COMFORT DI GUIDA
Il rotolamento è silenzioso e privo di irregolarità; dopo oltre 4.000 chilometri l'usura è regolare e priva di "scalinature", così come assenti sono vibrazioni od oscillazioni trasmesse al manubrio durante la marcia rettilinea.
SENSAZIONI DI GUIDA
Asciutto
L'inserimento in curva è veloce ed uniforme, ho l'impressione di una buona raccordatura tra i profili dei due pneumatici, confermata dall'uniforme utilizzo della spalla.
La moto scende in piega in maniera esattamente calibrata alle mie intenzioni, senza mai dare l'impressione di "cadere" all'interno. Quindi impostazioni di piega rassicuranti nei transitori con una sensazione di sicurezza che si traduce in una percettibile maggiore tranquillità di guida.
Questa caratteristica mi è molto piaciuta, non amando gli anteriori troppo "svelti".
Il punto veramente forte di questi pneumatici è però, secondo me, la grande sensazione di sostegno che danno in percorrenza: anche alle pieghe più accentuate la moto è assolutamente rigorosa nel mantenere la traiettoria impostata, trasmettendo sempre grande sicurezza. Il tutto, e questa è stata una piacevole sorpresa, mostrando una spiccata capacità di chiudere la traiettoria se richiesto, sempre in maniera progressiva. In sostanza uno pneumatico solido nel mantenere la linea, ma senza essere "gnucco" nel variare all'occorrenza l'inclinazione.
I ragazzi di Pirelli mi hanno confermato come uno dei loro obiettivi nello sviluppo degli ST sia stato proprio quello di realizzare uno pneumatico che sapesse coniugare alte prestazioni ad una rassicurante facilità nella conduzione, anche a ritmi sostenuti mantenuti per molti chilometri; uno pneumatico, quindi, che permetta di divertirsi a fronte di un ridotto affaticamento.
Nelle piccole perdite di aderenza dovute ad irregolarità dell'asfalto o a sporco mi è piaciuta la morbidezza con la quale avviene il recupero del grip.
Da perfetto profano il comportamento in piega mi faceva pensare ad una carcassa piuttosto rigida, ma la dolcezza nel gestire gli scompensi all'assetto generati dalle condizioni appena illustrate mi induceva, invece, a pensare ad uno pneumatico con una struttura morbida. C'era, invero, una terza possibilità: ovvero che io non avessi capito niente, e mi pareva la più verosimile …) La successiva chiacchierata con gli amici della Pirelli mi ha chiarito che questa apparente contraddizione in termini è una vera caratteristica di questo, pneumatico, anzi ne è uno degli elementi distintivi. Racconta Salvo: "Quello che tu descrivi è proprio il risultato di estenuanti studi in simulazione e specifiche sessioni di prove outdoor tese a fissare l'equilibrio ottimale tra le strutture di carcassa, la tensione della cintura d'acciaio spiralato a zero gradi e la terza componente strutturale rappresentata dalla fascia battistrada. Quest'ultima è stata realizzata in maniera tale da costituire non solo l'elemento principe di trasmissione di potenza, ma anche un determinante elemento smorzante, ammortizzante delle sollecitazioni esterne o di "spring effect" interne. L'unico errore nella tua analisi è cercare di separare gli elementi per trovare una relazione causa-effetto, mentre noi lavoriamo sul "sistema pneumatico", giocando di concerto su tutte le componenti." Quindi la terza via era quella giusta: non avevo capito niente!
L'aderenza in frenata mi è parsa molto buona e per fare entrare in azione l'ABS bisogna veramente frenare in maniera esagerata. Luca e Salvo mi hanno spiegato che su questo aspetto sono stati svolti intensi studi, finalizzati al perseguimento di una sempre maggior sicurezza alla guida ,che integra ovviamente ricerche importantissime sui sistemi antibloccaggio e di controllo trazione.
Le prestazioni non sembrano risentire significativamente delle temperature rigide e l'entrata in temperatura, anche in queste condizioni, è molto veloce
Bagnato
Sul bagnato il test non ha potuto essere probante più di tanto, essendo in tali condizioni veramente un paracarro.
In ogni caso in situazioni normali non ho riscontrato problemi: sulle pozzanghere, anche prese in velocità, direi che le scolpliture sul battistrada facciano il loro dovere nel drenare l'acqua ed anche il grip, testato valutando l'intervento dell'ABS, mi è parso più che buono.
Sulla tenuta in curva ho già scritto come non abbia potuto (per miei limiti) fare valutazioni particolarmente approfondite, ma in un paio di occasioni mi è capitato, con asfalto asciutto, di entrare decisamente allegro in curva e trovarmi, a piega già impostata, l'asfalto bagnato. La perdita di aderenza è stata uniforme tra anteriore e posteriore e molto progressiva, così come il suo recupero, al punto da non essersi resa necessaria alcuna correzione da parte mia. Questo non mi ha reso più veloce sul bagnato, ma di sicuro ha contribuito a rendere più sereno il mio approccio a questo tipo di condizione, sapendo che il margine che ho a disposizione è sempre abbondante e perfettamente gestibile.
Anche su questo aspetto mi sono confrontato con gli amici della Pirelli e, da profano che riteneva che nello sviluppo di uno pneumatico certi aspetti non venissero direttamente presi in considerazione, ma fossero al più una conseguenza indiretta di certe scelte, mi hanno svelato come in realtà il comportamento in situazioni di emergenza venga posto alla base dei loro criteri di simulazione (da qui un grazie anche a Salvo se nelle due occasioni di cui sopra non sono finito a gambe per aria …).
CONCLUSIONI
Immagino si sia già capito che gli ST mi sono piaciuti veramente tanto.
Li ho trovati confortevoli e rassicurantemente performanti, una sorta di quadratura del cerchio tra prestazioni e sicurezza.
Grazie a QdE e Pirelli (Luca e Salvo) per questa esperienza assolutamente fuori dal comune.
Il Vostro tester dall'Havana
Se poi questo qualcuno è il "Marketing Manager Italia" di Pirelli, può succedere che decidano di fare provare uno pneumatico ad un comune utente, che per l'occasione faccia da tester e condivida poi le sue impressioni, esattamente come le ha elaborate, su un forum che rappresenta la più vasta community di utilizzatori del modello di riferimento per il mercato al quale quello pneumatico è rivolto. Un bel rischio ...
Capita così che il sottoscritto si trovi montato sulla sua moto un treno di Scorpion Trail fatto arrivare direttamente dalla Casa e si metta a parlare affabilmente con Luca (il Marketing Manager) e Salvo (il responsabile del testing) che alla fine della conversazione gli dicono: "provalo, poi facci sapere"
E così da qualche mese a questa parte mi trovo nella doppia condizione di "normale utente" e "anomalo tester", il che significa che uso la moto come sempre, ma le sensazioni sulle gomme, oltre a condividerle con gli amici, le racconto anche a chi queste gomme le ha realizzate, e mi spiega tutti quei perché che in passato avevo solo potuto ipotizzare da profano.
Il tutto in un'atmosfera di estrema familiarità, che mi fa sentire come se fossi realmente un loro tester. Insomma, un sogno che diventa realtà.
Fatta la premessa, veniamo all'analisi di questi Pirelli Scorpion Trail
Il test si è svolto quasi esclusivamente su strade appenniniche, quindi molto guidate e con asfalto dalle condizioni estremamente varie.
COMFORT DI GUIDA
Il rotolamento è silenzioso e privo di irregolarità; dopo oltre 4.000 chilometri l'usura è regolare e priva di "scalinature", così come assenti sono vibrazioni od oscillazioni trasmesse al manubrio durante la marcia rettilinea.
SENSAZIONI DI GUIDA
Asciutto
L'inserimento in curva è veloce ed uniforme, ho l'impressione di una buona raccordatura tra i profili dei due pneumatici, confermata dall'uniforme utilizzo della spalla.
La moto scende in piega in maniera esattamente calibrata alle mie intenzioni, senza mai dare l'impressione di "cadere" all'interno. Quindi impostazioni di piega rassicuranti nei transitori con una sensazione di sicurezza che si traduce in una percettibile maggiore tranquillità di guida.
Questa caratteristica mi è molto piaciuta, non amando gli anteriori troppo "svelti".
Il punto veramente forte di questi pneumatici è però, secondo me, la grande sensazione di sostegno che danno in percorrenza: anche alle pieghe più accentuate la moto è assolutamente rigorosa nel mantenere la traiettoria impostata, trasmettendo sempre grande sicurezza. Il tutto, e questa è stata una piacevole sorpresa, mostrando una spiccata capacità di chiudere la traiettoria se richiesto, sempre in maniera progressiva. In sostanza uno pneumatico solido nel mantenere la linea, ma senza essere "gnucco" nel variare all'occorrenza l'inclinazione.
I ragazzi di Pirelli mi hanno confermato come uno dei loro obiettivi nello sviluppo degli ST sia stato proprio quello di realizzare uno pneumatico che sapesse coniugare alte prestazioni ad una rassicurante facilità nella conduzione, anche a ritmi sostenuti mantenuti per molti chilometri; uno pneumatico, quindi, che permetta di divertirsi a fronte di un ridotto affaticamento.
Nelle piccole perdite di aderenza dovute ad irregolarità dell'asfalto o a sporco mi è piaciuta la morbidezza con la quale avviene il recupero del grip.
Da perfetto profano il comportamento in piega mi faceva pensare ad una carcassa piuttosto rigida, ma la dolcezza nel gestire gli scompensi all'assetto generati dalle condizioni appena illustrate mi induceva, invece, a pensare ad uno pneumatico con una struttura morbida. C'era, invero, una terza possibilità: ovvero che io non avessi capito niente, e mi pareva la più verosimile …) La successiva chiacchierata con gli amici della Pirelli mi ha chiarito che questa apparente contraddizione in termini è una vera caratteristica di questo, pneumatico, anzi ne è uno degli elementi distintivi. Racconta Salvo: "Quello che tu descrivi è proprio il risultato di estenuanti studi in simulazione e specifiche sessioni di prove outdoor tese a fissare l'equilibrio ottimale tra le strutture di carcassa, la tensione della cintura d'acciaio spiralato a zero gradi e la terza componente strutturale rappresentata dalla fascia battistrada. Quest'ultima è stata realizzata in maniera tale da costituire non solo l'elemento principe di trasmissione di potenza, ma anche un determinante elemento smorzante, ammortizzante delle sollecitazioni esterne o di "spring effect" interne. L'unico errore nella tua analisi è cercare di separare gli elementi per trovare una relazione causa-effetto, mentre noi lavoriamo sul "sistema pneumatico", giocando di concerto su tutte le componenti." Quindi la terza via era quella giusta: non avevo capito niente!
L'aderenza in frenata mi è parsa molto buona e per fare entrare in azione l'ABS bisogna veramente frenare in maniera esagerata. Luca e Salvo mi hanno spiegato che su questo aspetto sono stati svolti intensi studi, finalizzati al perseguimento di una sempre maggior sicurezza alla guida ,che integra ovviamente ricerche importantissime sui sistemi antibloccaggio e di controllo trazione.
Le prestazioni non sembrano risentire significativamente delle temperature rigide e l'entrata in temperatura, anche in queste condizioni, è molto veloce
Bagnato
Sul bagnato il test non ha potuto essere probante più di tanto, essendo in tali condizioni veramente un paracarro.
In ogni caso in situazioni normali non ho riscontrato problemi: sulle pozzanghere, anche prese in velocità, direi che le scolpliture sul battistrada facciano il loro dovere nel drenare l'acqua ed anche il grip, testato valutando l'intervento dell'ABS, mi è parso più che buono.
Sulla tenuta in curva ho già scritto come non abbia potuto (per miei limiti) fare valutazioni particolarmente approfondite, ma in un paio di occasioni mi è capitato, con asfalto asciutto, di entrare decisamente allegro in curva e trovarmi, a piega già impostata, l'asfalto bagnato. La perdita di aderenza è stata uniforme tra anteriore e posteriore e molto progressiva, così come il suo recupero, al punto da non essersi resa necessaria alcuna correzione da parte mia. Questo non mi ha reso più veloce sul bagnato, ma di sicuro ha contribuito a rendere più sereno il mio approccio a questo tipo di condizione, sapendo che il margine che ho a disposizione è sempre abbondante e perfettamente gestibile.
Anche su questo aspetto mi sono confrontato con gli amici della Pirelli e, da profano che riteneva che nello sviluppo di uno pneumatico certi aspetti non venissero direttamente presi in considerazione, ma fossero al più una conseguenza indiretta di certe scelte, mi hanno svelato come in realtà il comportamento in situazioni di emergenza venga posto alla base dei loro criteri di simulazione (da qui un grazie anche a Salvo se nelle due occasioni di cui sopra non sono finito a gambe per aria …).
CONCLUSIONI
Immagino si sia già capito che gli ST mi sono piaciuti veramente tanto.
Li ho trovati confortevoli e rassicurantemente performanti, una sorta di quadratura del cerchio tra prestazioni e sicurezza.
Grazie a QdE e Pirelli (Luca e Salvo) per questa esperienza assolutamente fuori dal comune.
Il Vostro tester dall'Havana