Visualizza la versione completa : LongWayStan 2010 - 14.000km tra Europa e Asia
http://img402.imageshack.us/img402/2685/longwaystanovale.jpg (http://img402.imageshack.us/i/longwaystanovale.jpg/)
Salve a tutti, finalmente ci siamo! ;););)
Sabato 1 Maggio parte la nostra avventura, mia e di naga, che ci porta fino a Samarcanda sulle orme di Tamerlano e lungo le vie della seta, alla scoperta delle antiche città mediorientali che hanno scritto la storia della civiltà. Passeremo attraverso Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan e torneremo attraversando Kazakhstan, Russia, Ucraina, Romania e Ungheria, per un totale di circa 14.000km in poco più di 30 giorni, in sella alle nostre mukke, rispettivamente un GS1150 adv e un 1150RT.
Torneremo il 3 Giugno ma cercheremo di tenervi aggiornati strada facendo e connessioni internet permettendo.
Saluti a tutti. Lamps! :D:D:D
PS: stavo dimenticando la cosa più importante. Grazie a tutti quelli che ci hanno dato una mano alla organizzazione del viaggio, con consigli, esperienze, dritte e tanto altro, molti sono di questo forum.
Vara Dero
27-04-2010, 13:23
:!::!::!::!::!::!::!::!::!::!:
invidia a mille....... buon viaggio
mangiafuoco
27-04-2010, 14:10
buon viaggio!!!!!!!!!!
figata, buon viaggio e buon divertimento:lol:
Bierhoff
27-04-2010, 14:19
grandi :D:D:D
vi invidio molto, vi penserò. Buon divertimento!!!! :D
ivanuccio
27-04-2010, 14:30
Alla faccia del cactus!Altro che linea Cadorna.In bocca al lupo!
...Altro che linea Cadorna....
Perchè, non è una "linea" anche questa?!?:lol::lol:
Crepi il lupo.
Ciao.
mi chiedo... ma cosa fate nelle vita per potervi permettere un "giro tanto"??? :)
la mia è tutta invidia eh... beati voi, buon viaggio !!!
livelife
27-04-2010, 16:34
buon viaggio veramente bello e soprattutto invidia a stecca
..................mi raccomando fate tante foto :)
non posso che farvi un grandissimo in bocca al lupo i viaggi nei paesi del tan sono un mio sogno che vorrei realizzare presto pertanto forza e coraggio vi aspettiamo al rientro ovviamente con report dettagliato di tutto
charlyno
27-04-2010, 16:37
...tanta buona strada ragazzi.
Lamps
Lucio79fi
27-04-2010, 16:51
Caspita che viaggio! Auguroni e buon divertimento!!!
dottorpagni
27-04-2010, 16:55
Buon divertimento... vi penseremo!
mi chiedo... ma cosa fate nelle vita per potervi permettere un "giro tanto"??? :)....
Tranquillo, qualche volta lavoriamo anche noi ;););)
chiccof800
27-04-2010, 17:12
Perchè, non è una "linea" anche questa?!?:lol::lol:
Crepi il lupo.
Ciao.
Si di qualche km in piu!Ti mancherà la polenta del rifugio..Ma penso che ti rifarai con altro!
Buon viaggio e divertitevi!
Complimentissssssssssssssssssssssimi divertitevi!!!!!!! E teneteci al corrente! In bocca al lupo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fantastico... buon viaggio!
GSTourer
27-04-2010, 17:50
Buon viaggio ragazzi, occhi aperti e tanto divertimento
tommygun
27-04-2010, 18:16
Complimenti!!
Sto leggendo Stan Trek (http://www.tommygun.it/?now_reading_author=ted-rall&now_reading_title=stan-trek) proprio in questi giorni. :cool:
Avrete un sito/blog/qualcosa su cui sarà possibile seguirvi?
excalibur58
27-04-2010, 18:37
tanti auguri ragazzi,buona strada e un lamps di invidia pura.Fateci sapere
Avrete un sito/blog/qualcosa su cui sarà possibile seguirvi?
Manderemo giornalmente la nostra poisione su Youposition (http://www.youposition.it/mappaviaggio.aspx?id=1130).
Alle informazioni di gspollo aggiungo l'itinerario:
01-mag Casa (ITA) - (SLO) - (CRO) - (SRB) - Nis (SRB) 950
02-mag Nis (SRB) - (BGR) - (TUR) - Derince (TUR) 830
03-mag Derince (TUR) - Niksar (TUR) 700
04-mag Niksar (TUR) - Dogubayazit (TUR) 720
05-mag Dogubayazit (TUR) - (IR) - Tabriz (IR) 350
06-mag Tabriz (IR) - Tehran (IR) 600
07-mag Tehran (IR) 0
08-mag Tehran (IR) - Shahrud (IR) 410
09-mag Shahrud (IR) - Bojnurd (IR) 430
10-mag Bojnrud (IR) - (TM) - Ashgabat (TM) 240
11-mag Ashgabat (TM) 0
12-mag Ashgabat (TM) - Darvaza (TM) 270
13-mag Darvaza (TM) - Konye Urgench - (UZB) - Nukus (UZB) 230
14-mag Nukus (UZB) - Urgench - Khiva (UZB) 210
15-mag Khiva (UZB) - Bukhara (UZB) 440
16-mag Bukhara (UZB) 0
17-mag Bukhara (UZB) - Hoja Ismail - Samarkand (UZB) 270
18-mag Samarkand (UZB) - Tashkent (UZB) 330
19-mag Tashkent (UZB) - (KAZ) - Turkistan - Kzylorda (KAZ) 560
20-mag Kzylorda (KAZ) - (Baikonur) - Aralsk (KAZ) 470
21-mag Aralsk (KAZ) - Aktobe (KAZ) 590
22-mag Aktobe (KAZ) - (RUS) - Orenburg (RUS) 280
23-mag Orenburg (RUS) - Samara (RUS) 450
24-mag Samara (RUS) - Kamyshin (RUS) 610
25-mag Kamyshin (RUS) - Rostov-na-donu (RUS) 650
26-mag Rostov-na-donu (RUS) 0
27-mag Rostov-na-donu (RUS) - (UA) - Melitopol (UA) 380
28-mag Melitopol (UA) - Jalta (UA) 430
29-mag Jalta (UA) - Odessa (UA) 600
30-mag Odessa (UA) 0
31-mag Odessa (UA) - (ROU) - Bucarest (ROU) 560
01-giu Bucarest (ROU) - (HUN) - Budapest (HUN) 820
02-giu Budapest (HUN) - (SLO) - (ITA) - Casa (ITA) 660
tomasgiulio
27-04-2010, 20:34
...che avventura...un grandissimo augurio di buon viaggio!!!Invidia e ammirazione a mille!!!:!::!::!::!::!::!:
PS:forse anch'io un giorno...:eek::eek::eek:
elikantropo
27-04-2010, 20:50
Ciao, buon divertimento.
Foto foto foto.
Auguri e buona strada!!!;):!:
Dinamite
27-04-2010, 21:28
Tanta, tanta, tanta sana invidia!
Buon viaggio ragazzi, godetevelo al massimo :D:D:D:D:D:D
mangiafuoco
27-04-2010, 21:29
Alle informazioni di gspollo aggiungo l'itinerario:
sticazzi ragazzi...roba da culi di ferro!! Ancora buon viaggio..
Nel 2006 il mio amico George Dal Santo ha fatto un tour simile.
http://www.youtube.com/watch?v=sAsNPGQerPk
All'andata però si è tenuto più a nord. Il ritorno, via Mosca, è quasi uguale...
Ha fatto anche un bellissimo libro con un sacco di belle foto e racconti di viaggio e un DVD...
Nel 2008 invece ha fatto il giro intorno al Sud America....
...io di certo non riuscirò mai a fare cose simili, ma spero di fare qualche giretto avventuroso fra qualche anno!!..
i.B.a.L.!!!!
!! V_ !!
Caspiterinaaaa.... In bocca al Lupo...!!!
...e tanta invidia....
vadocomeundiavolo
27-04-2010, 21:57
auguri per il tuo viaggio,praticamente è lo stesso che avevo programmato per il 2009.
http://img266.imageshack.us/img266/2381/tourtotale12200km.png
ma mia moglie è rimasta in cinta e ora abbiamo questo gioiello.:D
http://lh4.ggpht.com/_OWbTj15Ijj8/S8rZvXegyPI/AAAAAAAABv0/bbK9BUMnNqg/s640/IMG_3482.JPG
Ballerino
27-04-2010, 21:59
Complimenti....bellissimo viaggio....e tanta tanta sana invidia!!!!!
auguri per il tuo viaggio,praticamente è lo stesso che avevo programmato per il 2009.
Ricordo quando ne avevi parlato - nulla a che vedere con il vostro Gioiello! Auguri
vadocomeundiavolo
27-04-2010, 22:15
quando torni,mi piacerebbe avere delle info per il kazakistan e la parte russa.
chissa un giorno........
complimenti ragazzi in bocca al lupo per il viaggio !!!
(e pantaloncini rinforzati per le chiappe):lol:
Vi seguirò con gli aggiornamenti.....
In bocca al lupo e tanta, ma tanta invidia buona vi scorterà sino al rientro...;)
Buona strada di cuore.:?:
...ma mia moglie è rimasta in cinta e ora abbiamo questo gioiello.:D
L'invidia è tutta mia per il tuo gioiello, quella sì che è un'avventura, vedere nascere e crescere una vita...;)
buon tutto...
sana ammirazione! attendiamo report di viaggio al ritorno!
complimenti per il viaggio...bello tosto a vedere le tappe!
occhi apertissimi.
Alessio gs
28-04-2010, 00:08
buona strada......ciao.....
Altre notizie qui (http://forum.mototurismo.it/showthread.php?18134-LongWayStan-2010-14-000km-tra-Europa-e-Asia-Paolo-e-Daniele)
Buona strada Ragazzi!!!!
Vi seguirò molto attentamente ....;)
e pensare che dovevo esserci anch'io... :( :mad: :mad:
Buon viaggio ad entrambi!
Bububiri
28-04-2010, 06:40
Sono senza parole complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiii
sylver65
28-04-2010, 07:49
Buona strada .
In bocca al lupo, sarà una bellissima avventura!
VI aspettiamo.
alessandrobacci
28-04-2010, 08:47
auguri anche da perte mia, buona strada e attenti ai comunisti...........
in bocca al lupo e divertitevi .
AndreaCekketti
28-04-2010, 10:12
Buon viaggio per una bellissima avventura
dariosilve
28-04-2010, 10:12
Bellissimo viaggio....fate milioni di foto e in bocca al lupo!!!!
Ottimo anche il sito youposition....la mi mamma vi ringrazia per la dritta così lo uso anche io quando sono in giro per l'europa!! :lol:
SONO INVIDIOSOOOO!!!
Che dire complimenti e buon viaggio :!: :!: :D :D :salute: :wav:
CammelloStanco
28-04-2010, 11:41
In bocca al lupo ragazzi! Wow, con l'RT...ed io che avrei preso il KADV per questo viaggio....Complimenti, bravi! Chissà il GS come gongola all'idea! Fate foto
Mi unisco al coro dei complimenti e al gruppo degli invidiosi.... vi seguirò, buonisssssssssssssssssssssssima strada.
:!: Buona viaggio e buona divertimento :D
GEPPETTO
28-04-2010, 12:35
Bravi, i sogni vanno realizzati , che vita sarebbe altrimenti , vi seguiremo nella vostra avventura, ciao.
auguri anche da perte mia, buona strada e attenti ai comunisti...........
Ah ah ah ah
ciao ragazzi stavo cazz..do sulla rete e ho trovato questo sito
http://www.allrussiatour.com/ita/info.php?i=50
e mi stavo domandando cosa avete pagato voi i visti per i paesi che attraverserete, vorrei chiedervi se per i visti avete fatto da voi o come vi siete organizzati per questo preparativo che mi lascia sempre un pò perplesso per modalità e tempi necessitate anche di carnet.... credo che possa essere d'interesse anche per altri grassie
GSCONROTELLE
28-04-2010, 21:39
Sappiate che stiamo sbavando in molti...
Restiamo in attesa delle foto, buon viaggio!
joesimpson
29-04-2010, 09:49
come già detto anche di là :rolleyes:
grandi, ragazzi!!!!
complimenti, avete tutta la mia ammirazione :D:D:D
invidia no, è una cosa negativa :-o
rimpianto di non poter staccare un mese dal mio lavoro, beh tanto :mad::mad:
divertitevi anche per me :cool::cool:
Terranova
29-04-2010, 13:15
Potessi fare anch'io il vostro lavoro, fare i vostri orari, avere capi o superiori così simpatici ed assentarmi 1 mese di fila sapendo che l'ufficio se la cava egregiamente anche senza di me....... lavoro? Beh, è una parolona grossa lavoro.... Un grande buon viaggio anche da parte mia, di mia moglie.... e del mio gioiellino, che è stata capace di rallentare le nostre motoavventure....!Ciao
in bocca al lupo e buon viaggio!
Memento audere semper (Ricordati di osare sempre)
Buona fortuna e ricordatevi di noi inchiodati alla scrivania.
Buena suerte.
skotfoss
01-05-2010, 11:44
Buon viaggio! Aspetto di leggere i vostri report con ansia. ho in mente di arrivare alla mitica Samarcanda e oltre, fino in Mongolia, magari per il 2011/2012! chissà!
Che la strada sia buona e sia con voi!
Skotfoss
ivanuccio
02-05-2010, 10:31
Dovrebbero essere entrati in Bulgaria.Ieri sera i nostri amici han dormito vicino al confine. http://www.youposition.it/mappaviaggio.aspx?id=1130
tanta buona fortuna!!!!
buon viaggio!!
auguri per il tuo viaggio,praticamente è lo stesso che avevo programmato per il 2009.
...ma mia moglie è rimasta in cinta e ora abbiamo questo gioiello.
complimenti per la flemma.........
io l'avrei considerato un insopportabile fregatura:mad:
vadocomeundiavolo
02-05-2010, 20:21
complimenti per la flemma.........
io l'avrei considerato un insopportabile fregatura:mad:
fidati è una vera gioia,non si vive di sola moto.
Siamo in viaggio. 2800 km. in tre giorni - saranno troppi?
Ora ci troviamo a 70 km. Ovest di Erzincan (TR), in anticipo sulla tabella di marcia.
Oggi presa la prima multa - 104 km./h. su un limite di 77!!!!! La multa ci è stata contestata (130 euro) ma non ci hanno chiesto i soldi. Dovremmo pagarla prima di uscire dal Paese.
Se in frontiera non dicono nulla - SE LO SCORDANOOOOOOOOOOOOO!:tongue:
In più non abbiamo pagato (ma non per colpa nostra) il pedaggio sul Bosforo.
Crediamo ci siano buone probabilità non ci facciano uscire dal Paese.:shocked: Cercasi avvocati espersti in diritto intrenazionale!
Ieri e oggi temperatura fresca, oggi molto di più e domani peggio!
Da ieri siamo sulla E80, sempre più malridotta, molti cantieri aperti.
Alla prossima.
ci credo che ne fate 1000 al giorno se siete oltre i limiti li fate per forza ma sarebbe bello che rientraste pure a casa o serve organizzare una gita per portarvi le arance...
vadocomeundiavolo
03-05-2010, 22:33
fate un buon viaggio,ma come avete fatto a non pagare il pedaggio per atraversare il bosforo?
c'è il casello.:rolleyes:
Siamo in viaggio. 2800 km. in tre giorni - saranno troppi?
Ora ci troviamo a 70 km. Ovest di Erzincan (TR), in anticipo sulla tabella di marcia.
Compilate una tabella di marcia e poi non la rispettate ? :mad: Ma stiamo scherzando ?
vi stimo troppo.......:!:
milkplus
04-05-2010, 09:40
Salutatemi la Turchia... Mi manca un casino! :(
Divertitevi ragazzi!!! :D
Sturmtruppen
04-05-2010, 11:45
Un sogno più che realtà.
Alessio gs
04-05-2010, 12:05
Al bosforo c'e' il casello e mi hanno fatto fare la tessera, come hai fatto a non pagare??
Per la multa , presa anch'io e pagata subito ma se non pagli e gli dai la carta di identita' e non il passaporto non la paghi.Ci sono molte persone che in Turchia ci vanno con la carta d'identita' non ci credevo ma li ho incontrati li........buona strada, vi seguo.....ciao.....
ciao ragazzi stavo cazz..do sulla rete e ho trovato questo sito
http://www.allrussiatour.com/ita/info.php?i=50
e mi stavo domandando cosa avete pagato voi i visti per i paesi che attraverserete, vorrei chiedervi se per i visti avete fatto da voi o come vi siete organizzati per questo preparativo che mi lascia sempre un pò perplesso per modalità e tempi necessitate anche di carnet.... credo che possa essere d'interesse anche per altri grassie
Devi confrontare i preventivi con altre agenzie
ad esempio per l'Azerbaijan il visto turistico (1 mese 1 entrata) costa 60€ ( dal sito dell'ambascita in Italia) e qui te ne chiedono 90€: io l'ho fatto quest'anno e a differenza di quanto indicano nel sito per i cittadini italiani occorre la lettera di invito
Il Kazahkstan (1 mese 1 ingresso) costa 30 $ (dal sito dell'ambasciata in Italia) e qui il visto turistico non lo vedo in tabella e comunque per quello businness da 1 mese e 1 ingresso vogliono 175€
Nel 2008 feci il visto personalmente per Kazahkstan e Kyrghigistan e per entrambi i paesi era competente l'ambasciata del Kazahkstan a Roma (anche se forse adesso i visti per il Kyrghigistan forse è meglio scordarseli)
Per l'Uzbekistan il visto per 1 mese e 1 ingresso costa 60€ e qui chiedono 140€
Io ovviamente ti ho messo i costi dei visti presso le ambasciate: tutte le agenzie ovviamente per il servizio e rispedirti a casa i documenti applicano una commissione per il lavoro fatto: devi confrontare il costo totale su più agenzie, facendo fare a cisacuna il preventivo su tutti i visti che ti servono.
milkplus
04-05-2010, 14:12
Per la multa , presa anch'io e pagata subito ma se non pagli e gli dai la carta di identita' e non il passaporto non la paghi.Ci sono molte persone che in Turchia ci vanno con la carta d'identita' non ci credevo ma li ho incontrati li........buona strada, vi seguo.....ciao.....
Veramente per guidare un proprio mezzo il passaporto è indispensabile visto che ci mettono il timbro del visto per il mezzo...
Vi seguiro con interesse.
complimenti
ciao momi grazie per le info sei sempre prezioso
ciao momi grazie per le info sei sempre prezioso
per un preventivo prova anche qui
http://www.intelservizi.it/
e se hai tempo questa agenzia
http://www.stantours.com/ca_mn_vis.html
on line ha dei buoni prezzi per procurarti le LOI (Letter Of Invitation) un documento formale che alcuni paesi richiedono per ottenere il visto. Questa estate ad esempio io ho fatto preparare alla Stan Tours la LOI per l'Azebaijan che poi ho inviato alla Intelservizi di Roma assieme al passaporto per ottenere il visto. Me l'hanno spedita via mail dopo che aver ricevuto il mio versamento. Magari non è tanto, ma penso di aver risparmiato un 30€.
Ok... ci do subito un occhio...
Siamo a Dogubayazit - freddo cane tutto il giorno, complice l'altitudine (3 valichi da 2000 mt.).
Questa mattina le moto erano ricoperte di brina.:tongue:
Per chi dovesse partire tra pochi giorni e fare lo stesso tragitto - QUI LA PRIMAVERA NON E' ARRIVATA - quindi adeguate l'abbigliamento. Per fortuna mi sono portato la "super pippo" :laughing:
Più si va verso Est e più la E80 diventa peggio. Buche come crateri, non riparate.
Ai posti di blocco della polizia si sono sostituiti quelli della gerdarmeria e dell'esercito. Segno che siamo vicino al confine.
Albergo Tahran consigliato dalla LP. Non male.
Domani si entra in Iran.
fate un buon viaggio,ma come avete fatto a non pagare il pedaggio per atraversare il bosforo?
c'è il casello.:rolleyes:
C'era un casino della madonna... tutti che si imbucavano.
Abbiamo cercato invano il varco con l'omino per pagare ma nulla. Solo telepass locali e un'altro varco dove gli automobilisti strisciavano una carta.
Io ho usato quella del Brico e sono passato :lol:
Ma il bello è venuto dopo quando ci siamo fermati sul ponte per la foto al famoso cartello....
... abbiamo richiato la vita :rolleyes: e per un c...o, almeno io, visto che la foto con il cartello del passaggio in Asia, non è venuta!! :mad::mad::mad:
Compilate una tabella di marcia e poi non la rispettate ? :mad: Ma stiamo scherzando ?
Di più, cerchiamo di anticiparla! :lol:
vadocomeundiavolo
04-05-2010, 20:38
C'era un casino della madonna... tutti che si imbucavano.
Abbiamo cercato invano il varco con l'omino per pagare ma nulla. Solo telepass locali e un'altro varco dove gli automobilisti strisciavano una carta.
Io ho usato quella del Brico e sono passato :lol:
Ma il bello è venuto dopo quando ci siamo fermati sul ponte per la foto al famoso cartello....
io ho striscito la carta vera,comprata in loco.
salutatemi l'ran.:D
ivanuccio
04-05-2010, 21:09
Attendo il vostro ingresso in Persia.Il calore di quel popolo vi avvolgera.Io ho solo bei ricordi.
lungofrancy
05-05-2010, 23:48
Ciao Paolo e Daniele,
da quanto scrivete vi state divertendo un casino!!!:lol:
Per Paolino ma come NON è VENUTA LA FOTO???:mad::confused:
Sicuramente non è colpa della fotocamera non prendere scuseeeeee!!;):cool:
Buona strada ragazzi un abbraccio.
Frncesco
Arrivati a Teheran - città caotica ma dalla gente ospitale.
Anche oggi l'albergo prescelto è stato trovato grazie all'aiuto incondizionato di una moltitudine di persone, incluso the (chai) e mappa della città acquistata per l'occasione da un "noto campione di body bulding iraniano" e poi regalataci.
E poi dicono che questo è uno "stato canaglia".
La temperatura è in aumento e forse la pioggia ci ha abbandonato.
Domani giornata da turisti a spasso per la città, mukke nella stalla per il meritato riposo.
vadocomeundiavolo
06-05-2010, 20:26
fate una foto per me al famoso ponte della città.
già il fatto di essere arrivati in iran per molti sarebbe una meta per voi un trampolino di partenza buona gita
E poi dicono che questo è uno "stato canaglia".
Forse ci sono delle canaglie che comandano quello stato
benarrivati in turkmenistan bravi ragazzi sono con voi
bravi ragazzi mi sembra che il tabellino di marcia sia rispettato ... quando vi collegate fateci due parole
CammelloStanco
13-05-2010, 17:58
Bravi ragazzi!
Tanta buona strada!
ciao ragazzi tutto bene dove siete arrivati....
benarrivati in kazakistan ....
Forse ci sono delle canaglie che comandano quello stato
In effetti la conoscenza del popolo iraniano e' stata la cosa piu' bella del viaggio finora. A Quchan, vicino al confine con il Turkmenistan, eravamo nella classica situazione di m___a, in un paesino con un solo albergo citato sulla guida che poi abbiamo scoperto non esiste piu', sotto un temporale da diluvio universale, le strade praticamente dei fiumi con 20 cm d'acqua, noi fradici, infreddoliti, stanchi morti,... abbiamo chiesto informazioni ad un ragazzo di un negozio di telefonia, Diego (pseudonimo, più avanti capirete perchè), e questo qui non ci ha pensato due volte ad invitarci a casa sua per passare la notte. Abbiamo cosi' conosciuto tutta la sua famiglia, una casa splendida, una doccia calda, uno spuntino alle 16.30 che poteva benissimo essere un pasto, la sera poi la cena tutti insieme come si usa da loro, seduti per terra su magnifici tappeti persiani attorno ad ogni ben di dio che la mamma si e' immediatamente prestata a preparare appena siamo arrivati nel pomeriggio. Abbiamo parlato liberamente di tutto - Diego parla un po' di inglese e poi e' arrivata anche la sorella Elvira (pseudonimo) che e' insegnante di inglese - compreso della loro situazione politica e governativa che non e' assolutamente gradita e ben vista dalla gente. Sono queste le cose belle che ti lascia un viaggio, al mattino seguente, al momento dell'addio non volevano lasciarci andare, insistevano perche' restassimo che volevano farci vedere tante cose, ... la lacrimuccia e' scesa incontenibile.
Adesso abbiamo degli amici iraniani. :D:D:D
Per la cronaca adesso siamo ad Astana, Kazakstan.
Tabella di marcia sconvolta completamente, naga ha preso una buca due giorni fa e ha compromesso il cerchio in lega anteriore e leggermente segnato il posteriore. E' riuscito a sistemare il cerchio anteriore con l'inserimento di una camera d'aria presso il gommista locale, anche qui in Kazakstan si sono fatti in mille per aiutarlo, e abbiamo fatto da allora circa 1000km e la gomma tiene! Pero' per sicurezza ci siamo fatti mandare dall'Italia i cerchi nuovi con corriere espresso, cosi' rientriamo con piu' tranquillita'.
Turkmenistan, paese senza infamia e senza lode, Uzbekistan fantastico con Samarcanda, Khiva e Buchara.
Ciao a tutti.
ciao ragazzi vi seguo con interesse su youposition sarà un viaggio indimenticabile dalle 1000 emozioni.. un'altra conferma che il popolo iraniano e in generale i popoli che in occidente vengono visti male è invece un popolo dignitoso e generoso quel che passa è il pensiero politico di pochi mentre queste sono le testimonianze che dovrebbero tutti conoscere Fate attenzione e postate qlc foto in bocca al lupo ragazzi
che chiulo........poter fare un viaggio così intendo:lol::lol::lol:
complimenti:D:D:D:D
grane ragazzi!!!!!!!!!!! siete potentiiii!!!!!!!!! :D:D:D:D:D:D:D
leggo che starete ad astana per qlc giorno per aspettare i cerchi dall'Italia.. mannacc
è cmq una giusta decisione ..fateci sapere qlcs. buon soggiorno e copritevi visto che fa freddo ciao
milkplus
22-05-2010, 15:41
Grandi ragazzi!!! Tanta invidia (sana)!!! ;)
:!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!:
Invidiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
leggo che starete ad astana per qlc giorno per aspettare i cerchi dall'Italia.. mannacc
è cmq una giusta decisione ..fateci sapere qlcs. buon soggiorno e copritevi visto che fa freddo ciao
Freddo?
La tappa di arrivo ad Astana è iniziata Balqash a 10 gradi con un bel cielo plumbeo e un vento da piegare la moto di lato (poi qualcuno mi deve spiegare perchè quando ti becchi il vento in moto ce l'hai sempre di lato, mai in coda o davanti :confused::confused::confused:). Naturalmente dopo una decina di chilometri la temperatura è scesa fino a 2/3 gradi, il vento è aumentato (sempre di lato :mad:) e si è aggiunta anche la pioggia, il tutto per circa 300 km. Alla fine siamo arrivati dopo 600km ad Astana col sole e con la fantastica temperatura tropicale di 12 gradi. Fantastico! :lol:
Adesso siamo qui ad Astana a far passare il tempo. Il pacco dono con i cerchi dovrebbe arrivare mercoledi, speriamo!
Infatti abbiamo poco tempo per attraversare la Russia, dobbiamo essere fuori per il 1 giugno per motivi di visto sul passaporto. Ovviamente la tabella di marcia è andata a farsi benedire, da qui a casa abbiamo scelto la via più breve e quindi taglieremo tutta la parte bassa della Russia, la Crimea, la Moldavia e la Romania e faremo una linea più alta che passa per Chelyabinsk, Samara, Saratov, Voronez, Kharkiv (UA), Kiev, L'viv, Ungheria e Slovenia.
Ciao. :lol:
charlyno
24-05-2010, 13:47
..grandi ragazzi. Mi dispiace per la rottura del cerchio..ma anche questo fa parte di un viaggio on the road. Buon rientro. P.S. non vedo l'ora di vedere le foto !! Un anticipo ???????? .ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh sana invidia !
Ho letto su altro forum.... l'uff ovir in kazakistam è l'opvr, se avete problemi chiedete presso un grande albergo dovrebbe essere a pagamento oppure la registrazione so che dovrebbero farla in aereoporto Spero che abbiate già risolto eventualmente chiedete all'agenzia viaggi Sayat esterno stazione ferroviaria dove parlano inglese
..grandi ragazzi. Mi dispiace per la rottura del cerchio..ma anche questo fa parte di un viaggio on the road. Buon rientro. P.S. non vedo l'ora di vedere le foto !! Un anticipo ???????? .ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh sana invidia !
Per le foto dovete avere pazienza, qui le connessioni internet sono quello che sono ed è difficile caricare...
Al rientro a casa promesso.
Ho letto su altro forum.... l'uff ovir in kazakistam è l'opvr, se avete problemi chiedete presso un grande albergo dovrebbe essere a pagamento oppure la registrazione so che dovrebbero farla in aereoporto Spero che abbiate già risolto eventualmente chiedete all'agenzia viaggi Sayat esterno stazione ferroviaria dove parlano inglese
Ieri mattina abbiamo girato tutta Astana con l'aiuto del ragazzo della reception dell'albergo per cercare di risolvere l'enigma. Il problema è che qui nella capitale Astana non esiste un ufficio OVIR o OPVR, c'è solo ad Almaty. Siamo stati alla polizia che ci ha indirizzato ad una agenzia di viaggio che fa questa registrazione dietro pagamento. Noi ci siamo opposti in quanto è una formalità gratuita, allora siamo andati al ministero degli affari esteri e anche qui nessuna risposta certa e sicura. Abbiamo tentato quindi all'ambasciata italiana, almeno qui siamo riusciti a spiegare il problema in italiano. Secondo loro non serve nessuna registrazione perchè è gia' stata fatta al momento dell'ingresso in Kazakistan, ma allora perchè sulla carta di immigrazione sul retro c'è scritto di registrarsi entro 5 giorni? Boh, anche le risposte dell'ambasciata italiana sono state poco convincenti e rassicuranti, sembra che qui nessuno sappia cosa fare con questa benedetta carta di immigrazione...
Va beh, tra pochi giorni lasceremo il paese e a quel punto vedremo. Noi comunque abbiamo conservato tutte le ricevute degli alberghi, così possiamo dimostrare dove siamo stati. Speriamo bene :confused:
Che spettacolo :!::!::!::!:
sergio escape
25-05-2010, 22:22
Grande viaggio, complimenti, anche noi volevamo andare quest'anno da quelle parti,, ma purtroppo non è un viaggio per tutti,, anche per noi.. ci consoleremo andando in russia.. siete veramnente in gamba, so quanto è difficile organizzare un giro simile.. aspetto il vostro rientro con un report foto e quanto potete trasmetterci....
ciao
..grandi ragazzi. Mi dispiace per la rottura del cerchio..ma anche questo fa parte di un viaggio on the road. Buon rientro. P.S. non vedo l'ora di vedere le foto !! Un anticipo ???????? .ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh sana invidia !
Ecco l'anticipo.
Il cerchio anteriore...
http://i48.tinypic.com/2uzynwj.jpg
e quello posteriore ...
http://i47.tinypic.com/15ywuc4.jpg
con i quali ho già fatto oltre 1000 km. e forse altri 6000 se entro il 28 non arrivano i cerchi nuovi.
milkplus
26-05-2010, 09:39
Azz... Forza Naga! Grandi ragazzi e grande mukka!!! :D
non era una buca ma un cratere quello Postate una foto dello stato delle strade giusto per renderci conto della vs traversata lunare
cerchi arrivati, i ragazzi sono alla frontiera russa
milkplus
28-05-2010, 14:00
Grandiii!!! Non vedo l'ora di leggere report con foto... :eek:
:D
Dai ragazzi ormai siete in discesa vi aspettiamo tutti è una bella stagione per qualcuno che torna altri partono.. che bel fermento ci sarà tanto da leggere al rientro di voi tutti
Ragazzi siete grandi!:D
Vi invidio da morire! :mad:
In bocca al lupo!
ciao ragazzi siete rientrati... avete fatto prima l'asciugatrice o un riposino..
bravi congratulazioni per il viaggione nonostante la perdita di tempo e le tappe accellerate con tanto di itinerario sconvolto siete a casa.. attendo un bel report dettagliato e tante foto Ancora complimenti
Senza parole :!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!:
Complimenti vivissimi
ho letto l'altro forum dove comparite che vi siete separati all'ultima tappa ma mi auguro che ora siate tutti e due sotto il vs tetto
dr.Sauer
03-06-2010, 11:58
congratulazioni (con tanta sana invidia) :D:D:D:D:D
Anche Paolo è arrivato a casa. Ora il viaggio può dirsi veramente concluso (http://www.youposition.it/map/1130/long-way-stan.aspx)
Motopepe
03-06-2010, 17:02
DENTORNATI!!!
Ditemi qualcosa, qualsiasi cosa... mi possa servire per organizzarmi anche io questo viaggio... un link o magari ci si sente in privato.
Attendo e complimenti ancora.
Ci sono, ragazzi, alle 15.30 locali di oggi ho aperto il cancello di casa. E' stata una bella sensazione, anche perchè, paradossalmente, la tappa più dura del viaggio è stata proprio quella di oggi, da Lubiana a casa, un vero inferno!
E' iniziata col sole e tutto bene fino all'imbocco della A4 Trieste-Milano. Poi, complice il traffico commerciale dei camion e le prime frotte di turisti d'oltralpe che svalicano per raggiungere il mare, cominciano 20km di coda, fermo come un baccalà, la mia mukka con le valigie d'alluminio è larga 115cm e non riuscivo molto bene a zigzagare tra camion e auto. Poi man mano che procedevo verso ovest, vedevo il cielo ingrigirsi sempre più, e infatti ho tolto e messo l'antipioggia due volte e per due volte ho preso dei begli acquazzoni. Dulcis in fundo, autostrada bloccata per incidente con uscita obbligatoria a Desenzano, vi lascio immaginare anche qui i 20 km di coda. Morale della favola, sono partito alle 8 di stamattina e sono arrivato alle 15.30 a casa, 7 ore e mezza per fare 500km di autostrada, non c'è male!
Motopepe
03-06-2010, 18:12
Dopo un lungo viaggio, questi sono i momenti stressanti per i quali per un attimo sembra di non essere mai partiti o sembra che quei panorami appena visitati siano un sogno.
Io aspetto sempre un vostro messaggio per poter vedere la vostra organizzazione del viaggio e poterlo replicare.
A presto.
Allora, cominciamo da qui:
ARRIVO, oggi ore 15.30
http://img180.imageshack.us/img180/5540/img0804i.jpg
PARTENZA, 30 aprile, ore 14.30
http://img9.imageshack.us/img9/6831/img0357ve.jpg
17761km (forse quelli reali sono un po' meno, devo ancora verificare con le tracce GPS), però il primo ringraziamento va alla mia mukka che li ha fatti tutti senza perdere un solo colpo e senza il minimo problema e con una soddisfazione grandissima. Grazie GSone :eek::eek::eek:
A proposito, una precisazione doverosa: la mukka non ha sul groppone "solo" 58923km, quelli reali finali sono 173.423! Lo strumento tachimetro contachilometri è stato sostituito a 114.500 perchè rotto! :lol::lol:
ennebigi
03-06-2010, 18:42
Complimenti a Voi e alle mucche !!!! aspettiamo report e foto...........
Motopepe
03-06-2010, 18:48
A proposito, una precisazione doverosa: la mukka non ha sul groppone "solo" 58923km, quelli reali finali sono 173.423! Lo strumento tachimetro contachilometri è stato sostituito a 114.500 perchè rotto! :lol::lol:
Allora non mi posso lamentare se la mia del 2006 ne ha appena 83000... :-p
milkplus
03-06-2010, 20:51
A proposito, una precisazione doverosa: la mukka non ha sul groppone "solo" 58923km, quelli reali finali sono 173.423! Lo strumento tachimetro contachilometri è stato sostituito a 114.500 perchè rotto! :lol::lol:
Bellissima la precisazione!!! :eek:
Per il resto, MITICI!!! :D
Alessio gs
03-06-2010, 21:13
via con il report......ciao....
Bentornati!
Fatti vedere sul piazzale, qualche volta.
Bentornati!
Fatti vedere sul piazzale, qualche volta.
Allora hai ripreso ad essere operativo! Io riprendo lunedi, voglia 0... :(:(:(
Ancora qualche giorno e poi si parte col report, sto sistemando un po' di cose e di idee...:lol:;)
Long Way Stan 2010: 14.000 km tra Europa e Asia
Il seguente report non ha la pretesa di essere un articolo di stile giornalistico: non è nelle mie capacità e nemmeno nelle mie intenzioni. Vuole essere semplicemente un racconto di sensazioni ed esperienze da far conoscere ai tanti appassionati di viaggi che avranno la voglia di leggerlo e a coloro che, intenzionati a visitare questi paesi, abbiano le informazioni piu' recenti possibili ed utili ad una pianificazione del viaggio.
Sabato, Domenica 16/17 gennaio 2010
Sono al Bike Expo di Padova e ho appuntamento con Daniele (alias naga su QdE) per parlare di un progetto di viaggio da fare a metà primavera. Daniele l'ho conosciuto per la prima volta due anni prima, a dicembre 2008, durante un viaggio organizzato fatto insieme intorno al mar Mediterraneo.
Qui a Padova Daniele mi espone il suo progetto di viaggio, la meta è Samarcanda, tutto via terra, passando per Balcani, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakstan, Russia, Ucraina, Romania, Ungheria, Slovenia. Naturalmente l'idea mi piace subito, ma devo fare i conti con qualche problema di salute mio e una situazione famigliare a casa un po' complicata. Mi riservo di prendere una decisione entro qualche settimana, anche se forse inconsapevolmente ho già deciso: si parte!
Domenica 28 febbraio/Lunedi 1 marzo 2010
Il viaggio si fa; ci troviamo in questi giorni a Roma per pianificare un programma di viaggio e per consegnare i passaporti all'agenzia di visti consolari che dovrà provvedere al rilascio di tutti i visti necessari. Mancano 2 mesi alla partenza ma sembra che i tempi siano già stretti, comunque l'addetto all'agenzia ci rassicura che "ce la famo!". L'impressione non è delle migliori, nell'ufficio c'è solo lui a gestire il tutto, telefonate, gente che va e che viene, un gran caos sulle scrivanie, passaporti e carte dappertutto. Daniele ed io usciamo e ci chiediamo se siamo in buone mani. Boh, chi lo sa, bisogna solo aspettare, dopotutto è il loro mestiere, ci diciamo consolandoci.
1 settimana prima della partenza
Come temevamo, i passaporti non solo non sono ancora nelle nostre mani, ma addirittura in Francia, per il rilascio del visto turkmeno, dal momento che in Italia non esiste una rappresentanza consolare di quel paese per il rilascio del visto. Cerchiamo di chiedere informazione sulla situazione di tutti gli altri visti necessari e cioè Iran, Uzbekistan, Kazakstan e Russia, ma riceviamo informazioni confuse e contradditorie; i timori di qualche mese prima cominciano a trovare fondamento, l'agenzia è gestita da "casinari". Poi, quando abbiamo la conferma del rilascio del visto turkmeno, ci si mette anche il vulcano islandese che blocca tutti i voli di mezza Europa e così i passaporti si fermano a Parigi qualche giorno in più del dovuto. Intanto continuiamo ad avere assicurazione che "ce la famo", "che il nostro mestiere lo sapemo fà", ecc. In effetti, finalmente, i passaporti arrivano a Roma all'agenzia il martedi 27 aprile. Daniele il giovedi si precipita a Roma di persona a ritirarli, meglio non correre rischi con corrieri espressi 2 giorni prima della partenza. Tutto è a posto, le date di ingresso e uscita dei visti vanno bene, tutto è pronto e si può finalmente partire, avevano ragione quelli dell'agenzia consolare, "ce la famo!". Nel frattempo ho provveduto a fare un tagliando "preventivo" alla moto, controllo liquidi, cavi, allineamento cilindri, sostituzione cuscinetto cardano e batteria, e preparo i pezzi di ricambio da portare con me: candele, 2 bobine, filtro benzina, pompa benzina, lampadine di ricambio, 5kg di olio motore, cavo elettrico, fusibili, compressorino da 12 volts, acciaio liquido per riparazioni e stuccature metalliche, nastri adesivi di diversi formati, lampadine di ricambio, kit riparazione tubeless, cinghie e corde elastiche. In più mi porto anche una tanica metallica da 5 litri per una riserva di benzina supplementare.
Diciamo che il giovedi è tutto pronto per la partenza.
http://img706.imageshack.us/img706/1878/83474529.jpg (http://img706.imageshack.us/i/83474529.jpg/)
Nel bauletto tutto il necessario per la moto, nelle valigie laterali i miei vestiti, la tenda sopra il bauletto fissata con due elastici, nella borsa rotolo l'attrezzatura da campeggio e cioè sacco a pelo, materassino, fornello, bombole gas e 2 buste di cibo disidratato. In più una tanichetta da 2 litri che lascio vuota, per qualsiasi evenienza (resterà tale fino alla fine del viaggio)
Venerdi 30 aprile 2010
Ore 14.30 inizia l'avventura, tutto è pronto e a posto. :lol: All'ultimo momento però decido di togliere lo spoilerino aggiuntivo sul parabrezza, potrebbe ballare troppo sulle strade disastrate, scelta poi che si rivelerà azzeccata.
http://img28.imageshack.us/img28/3662/89169854.jpg (http://img28.imageshack.us/i/89169854.jpg/)
Il momento è solenne (e la moto è tutta tirata a lucido, durerà poco!:mad:).
Nel pomeriggio tappa di avvicinamento a Pordenone per raggiungere Daniele; il viaggio vero inizia l'indomani mattina.
Motopepe
09-06-2010, 07:05
...Ma come, mi lasci così?? In mezzo ad una strada?? Continua, continua... vi seguo!
IlMaglio
09-06-2010, 07:49
Quoto quanto sopra!
Sara' un report a puntate, come le migliori telenovelas, eh eh eh...:lol::lol::lol:
:lol:basta che non fai come milk che s'era preso una long way paus of riflexion before la repartance
charlyno
09-06-2010, 09:37
grandi ! Bentornati. Vogliamo una montagna di foto !!!!
milkplus
09-06-2010, 10:14
:lol:basta che non fai come milk che s'era preso una long way paus of riflexion before la repartance
rotfl... :lol: :lol: :lol:
Sabato 1 maggio 2010 - Pordenone - SLO - HR - Ciflik (SRB) - 1007km
http://img695.imageshack.us/img695/3693/1mag.jpg (http://img695.imageshack.us/i/1mag.jpg/)
Si parte presto la mattina alle 7.00. Il tempo promette bene, noi siamo carichi e via... tutto procede per il meglio, la strada corre veloce sotto le ruote, buona parte del percorso è autostrada e quando non lo è le strade sono a rapido scorrimento
Breve sosta al confine sloveno per l'acquisto della vignette autostradale
http://img63.imageshack.us/img63/3249/66293162.jpg (http://img63.imageshack.us/i/66293162.jpg/)
e poi si riprende subito... e subito le prime "vittime"...
http://img708.imageshack.us/img708/7353/13091331.jpg (http://img708.imageshack.us/i/13091331.jpg/)
Alle 19.30 siamo già oltre Nis in Serbia ma siamo un po' stanchi e comincia l'imbrunire. Decidiamo di fermarci al primo alloggio che troviamo sulla strada che porta al confine con la Bulgaria. Alla fine troviamo questa locanda
http://img257.imageshack.us/img257/7982/41265161.jpg (http://img257.imageshack.us/i/41265161.jpg/)
che in primis è un autoriparazioni. Abbiamo qualche dubbio sulle camere ma invece ci viene offerto un miniappartamento molto confortevole per 25 euro a testa. Chiediamo alla signora Rada che gestisce la locanda se c'è qualcosa per cena e subito si precipita a tirar fuori roba dal freezer. In mezz'ora riesce a preparare una semplice ma ottima cena, mentre invece le moto vengono parcheggiate all'interno dell'officina.
http://img571.imageshack.us/img571/4825/71062793.jpg (http://img571.imageshack.us/i/71062793.jpg/)
Dopocena arrivano due ospiti turchi emigrati in Germania, marito e moglie, in viaggio dalla Germania alla Turchia, si scambiano 4 parole e poi dritti a nanna, 1000km in un giorno si fanno sentire...
Domenica 2 maggio 2010 - Ciflik (SRB) - BG - Sapanca (TR) - 841km
http://img94.imageshack.us/img94/1549/2mag.jpg (http://img94.imageshack.us/i/2mag.jpg/)
Dopo l'abbondantissima colazione della signora Rada a base di uova fritte (4 a testa!) e formaggio
http://img517.imageshack.us/img517/6963/19087077.jpg (http://img517.imageshack.us/i/19087077.jpg/)
siamo dopo poco tempo alla frontiera con la Bulgaria.
http://img815.imageshack.us/img815/1323/98235556.jpg (http://img815.imageshack.us/i/98235556.jpg/)
L'uscita dalla Serbia è velocissima e così pure l'ingresso in Bulgaria, nessun problema. Appena passata la frontiera vediamo qualche chiosco per la vendita delle vignette ma sono tutti chiusi. Ci viene il dubbio che abbiano messo anche in Bulgaria questo balzello e così chiediamo ad un distributore di benzina poco avanti: ci assicura che per le moto non serve. Bene, via di gas e altri km si consumano verso la meta...
Qui però cominciamo a sperimentare cosa significano le strade asfaltate con i buchi, ce n'è qualcuno di troppo per essere in Unione Europea, perfino in Serbia le strade erano migliori! La Bulgaria la consumiamo in fretta ed eccoci in Turchia
http://img97.imageshack.us/img97/6047/81105004.jpg (http://img97.imageshack.us/i/81105004.jpg/)
e dopo qualche centinaio di km di autostrade turche a 3 corsie praticamente deserte arriviamo a Istanbul. Peccato non potersi fermare a visitarla, deve essere una città spettacolare, come spettacolare è il traffico che incontriamo. Nonostante ciò e rischiando la vita :confused:, ci fermiamo a fare la foto al cartello che segnala l'ingresso in Asia (il cartello non si legge perchè c'era un maledetto riflesso del sole :mad:)
http://img408.imageshack.us/img408/1397/53954620.jpg (http://img408.imageshack.us/i/53954620.jpg/)
poi ci aspetta il varco del ponte sul Bosforo. C'è un caos pazzesco al casello del pedaggio e non si capisce quale corsia prendere. Alla fine veniamo fagocitati dal traffico e incanalati nella corsia sbagliata dei pagamenti tramite scheda magnetica prepagata, una sorta di nostra Viacard. Non c'è nessuna sbarra, ma appena passiamo la barriera suona tutto, attimo di smarrimento e titubanza ma visto il casino e nessuno che fa caso a noi, viaaaa, chi se ne frega!:confused: Finora nessuno ha recalamato il mancato pagamento del pedaggio!!
Cerchiamo di macinare più chilometri possibili e alla sera decidiamo di fermarci ad un motel a 150km da Istanbul, sulla strada D100. Anche oggi abbiamo consumato un bel po' di asfalto bulgaro e turco, stanchi ma soddisfatti :lol:
Zio Erwin
09-06-2010, 22:40
..... Lo strumento tachimetro contachilometri è stato sostituito a 114.500 perchè rotto! :lol::lol:
Han ragione quelli che dicono che Guzzi ha una qualità migliore.....
:lol::lol:
Complimenti bel giro.....
In realtà non si è rotto di suo ma è stato "forzato" a rompersi... ma è una lunga storia! :confused::confused::confused:
Motopepe
10-06-2010, 08:44
..... rimango in attesa del più bello... Perchè so che ancora il bello (come piace a me) deve venire!!!
Bravissimi e chi si ferma è perduto, sempre!!
In effetti Balcani e Turchia li abbiamo tirati via subito, le cose che ci interessavano cominciavano dall'Iran in poi...
Motopepe
10-06-2010, 12:17
Benissimo...
Ricordati che alla fine voglio, possibilmente, tutte le dritte burocratiche per questo vostro viaggio... Ti inviai un PM.
Avevo già impostato qualcosa per poterlo realizzare e certamente i vostri (tuoi) consigli sono bene accetti e, direi, indispensabili.
Sarà il mio prossimo visto che ho esaurito l'Europa e parte dell'Africa...!
Grazie in anticipo.
Nel report cercherò di mettere tutti i dettagli utili per chi vorrà fare un viaggio in quei paesi. Se tralascio qualcosa o qualcuno ha da chiedere lo faccia liberamente, sia in MP che preferibilmente qui sul forum, almeno rimane di dominio pubblico e può essere di aiuto per altre persone.
Lunedi 3 maggio 2010 - Sapanca (TR) - Refaniye (TR) - 822km
http://img17.imageshack.us/img17/4466/3mag.jpg (http://img17.imageshack.us/i/3mag.jpg/)
Come al solito partenza appena dopo l'alba, alle 7, con una bella sorpresa: un nebbione da mese di novembre nelle campagne della bassa padana!
Questo significa 2 cose: che la temperatura esterna non è estiva (7/8 °C) e che c'è molta umidità nell'aria. Meglio partire con l'antipioggia addosso, se non altro è uno strato in più che aiuta ad isolare sotto. Io ho un serio problema con le goccioline di acqua che si addensano sulla superficie esterna della visiera del casco, sono costretto ogni 15 secondi a passare la mano come un tergicristallo, altrimenti non ci vedo un tubo. Questa cosa non mi e' mai capitata prima: che sia dovuto al fatto che ho tolto lo spoilerino supplementare del cupolino e quindi il flusso d'aria non è più deviato sopra il casco? In effetti deve essere così, la visiera con tempo asciutto mi si sporca di insetti spiaccicati molto di più di quando avevo lo spoilerino montato. Consola sapere che in genere con nebbia a livello del terreno il cielo è sereno e che se il sole riesce a riscaldare oltre la temperatura di condensazione, la nebbia sparisce e torna il cielo azzurro. Infatti dopo un paio d'ore il vapore acqueo condensante ci abbandona e ci ritroviamo in una giornata serena.
http://img143.imageshack.us/img143/5061/75954095.jpg (http://img143.imageshack.us/i/75954095.jpg/)
Invece di lì a poco si condensa una bella multa della polizia turca per eccesso di velocità. Di pattuglie di controllo della polizia ce ne sono parecchie in giro e buona parte dotate di telelaser per il rilevamento della velocità. Di solito c'è la pattuglia col telelaser che rileva la velocità in comunicazione via radio alla seconda pattuglia qualche chilometro più avanti che ferma i trasgressori. Già ieri ci avevano fermato ma poi ci hanno lasciato andare subito senza capire se avevano fermato noi per sbaglio oppure se, vedendo le targhe straniere, non hanno proceduto col verbale. Oggi invece ci tocca. Fermati da due policemen impeccabili, ci contestano il rilevamento della velocità di 104 km/h su un tratto dove c'è il limite di 70. Premesso che a me sembrava di ricordare di non aver mai visto l'indicatore della velocità del GPS superare i 95 e che il cartello del limite nemmeno l'avevo visto, con molta professionalità si passa alla stesura del verbale. Eccolo qui, 270 lire turche equivalenti a circa 140 euro
http://img193.imageshack.us/img193/6263/img0809h.jpg (http://img193.imageshack.us/i/img0809h.jpg/)
Sul retro c'è scritto che si può ricorrere entro 15 giorni e che gli stranieri possono pagare in dogana prima dell'uscita dalla Turchia. Ovviamente da onesti e scrupolosi motociclisti promettiamo ai poliziotti che pagheremo! Seeeeee... vediamo cosa succede in dogana tra due giorni, poi ne riparliamo... e infatti in dogana, via, liberi come il vento! Adesso penso che il verbale della multa lo metterò in cornice, è la prima che prendo senza pagarla!!
Si riprende la marcia dopo aver perso un'ora di tempo, la temperatura non salirà di molto anche perchè cominciano i saliscendi altimetrici tipici dell'Anatolia: saliamo a 1300m, poi riscendiamo, poi si risale a 1000 per poi ridiscendere di nuovo fino a 300m e infine arriviamo al motel della sera a oltre 1500m, temperatura frizzantina, 9 gradi!
Ci fermiamo in un motel lungo la E80 che potrebbe essere la versione moderna degli storici caravanserragli: è un continuo arrivare e partire di auto e autobus sia di linea che turistici, con tanto di annunci di partenze e arrivi stile stazione ferroviaria. Comunque non è male, c'è un self service per mangiare e le camere sono confortevoli e ben isolate acusticamente, c'è anche il collegamento wi-fi gratuito a internet.
http://img13.imageshack.us/img13/8048/altim.jpg (http://img13.imageshack.us/i/altim.jpg/)
http://img718.imageshack.us/img718/4066/90814013.jpg (http://img718.imageshack.us/i/90814013.jpg/)
http://img163.imageshack.us/img163/446/87358041.jpg (http://img163.imageshack.us/i/87358041.jpg/)
Martedi 4 maggio 2010 - Refaniye (TR) - Dogubayazit (TR) - 528km
http://img263.imageshack.us/img263/5829/4mag.jpg (http://img263.imageshack.us/i/4mag.jpg/)
Partire alle 8 di mattina di una giornata serena a 1550 m di quota nei primi giorni di maggio in Anatolia significa prendere in mano una moto ricoperta di brina! 2 gradi centigradi, è c'è gente in manichette e bermuda! Salutato lo staff del motel,
http://img529.imageshack.us/img529/1416/39175942.jpg (http://img529.imageshack.us/i/39175942.jpg/)
partiamo con tutti gli strati che il bagaglio permette, per quanto mi riguarda canotta di cotone, maglia maniche lunghe collo alto in capilene, giubbotto windstopper, phasechange bmw, giacca rally2 con imbottitura in goretex e antipioggia, mi sento un salame insaccato, però sto bene, l'aria pungente non riesce ad arrivare alle ossa, oltretutto la strada è in salita e si sale fino a 2100m. Anche oggi è tutto un saliscendi
http://img535.imageshack.us/img535/7294/altim2.jpg (http://img535.imageshack.us/i/altim2.jpg/)
http://img709.imageshack.us/img709/1876/52732044.jpg (http://img709.imageshack.us/i/52732044.jpg/)
http://img138.imageshack.us/img138/4804/74623850.jpg (http://img138.imageshack.us/i/74623850.jpg/)
Il passo più alto, 2290m
http://img337.imageshack.us/img337/6052/16410802.jpg (http://img337.imageshack.us/i/16410802.jpg/)
e poi, lungo la E80 che si fa via via sempre più sconnessa e precaria, si scende ai 1700m di Dogubayazit, ai piedi del monte Ararat (5137m), ovviamente nascosto dalle nuvole (però c'è l'arcobaleno)
http://img202.imageshack.us/img202/4897/98036945.jpg (http://img202.imageshack.us/i/98036945.jpg/)
L'albergo si trova in centro alla città e ha una terrazza chiusa molto panoramica,
http://img408.imageshack.us/img408/4917/50844242.jpg (http://img408.imageshack.us/i/50844242.jpg/)
la connessione wi-fi free, un pc da tavolo a disposizione degli ospiti e il personale è molto gentile e parla un buon inglese. Le camere non sono il massimo ma comunque ciascuna ha wc e doccia e la tv satellitare dove ho seguito il telegiornale italiano delle 20.00. Le moto vengono parcheggiate in strada sul marciapiede proprio di fronte all'albergo dopo che il proprietario ci ha rassicurato di una tale sistemazione. Cena in un ristorante del centro a base di zuppa e carne, non male. Cominciano a scarseggiare i coltelli a tavola. Da qui e fino alla Russia sembra che nei ristoranti non ne abbiano bisogno e in tavola non ci sono mai, li devi chiedere.
Mercoledi 5 maggio 2010 - Dogubayazit (TR) - IR - Tabriz (IR) - 333km
http://img189.imageshack.us/img189/3879/5mag.jpg (http://img189.imageshack.us/i/5mag.jpg/)
Tappa "breve" in considerazione del fatto che c'è da fare dogana per entrare in Iran. Non sappiamo come è la dogana iraniana, c'è il Carnet de Passages en Douane per le moto di mezzo (è l'unico paese del nostro giro che lo richiede) per cui abbiamo messo volutamente una tappa con pochi chilometri. Al mattino come al solito cerchiamo di partire presto, non senza comunque passare a visitare la fortezza Ishak Pasa Sarayi a 6 km dalla città, nella foto è quel palazzo che si vede sulla montagna in secondo piano;
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il tempo non promette niente di buono e infatti come tocchiamo le selle delle mukke comincia a piovere. Visitiamo la fortezza di corsa proprio per la pioggia, comunque ne valeva la pena. Riprendiamo la strada verso il confine che si trova a circa 30km. Arriviamo in fretta, non c'è molto traffico e subito si avvicinano due turchi: uno ci offre di cambiare soldi, l'altro si occupa del disbrigo delle pratiche burocratiche turche. Tira molla col cambio dei soldi, alla fine cambiamo 100 dollari a testa per poi scoprire che ci ha fatto un cambio molto vantaggioso... per lui! Vabbè, pazienza, in un viaggio così ci sta anche questo. L'altro invece si da' da fare con i nostri passaporti, il problema è che il personale di uno sportello è andato a farsi il caffè di metà mattina e torna dopo un'ora, anche questo ci sta in viaggi così...
Alla fine tutto è a posto con la Turchia, salutiamo il turco che ci ha dato una mano e gli diamo una mancia di 10 euro, e finalmente si apre il cancello di ingresso dell'Iran.
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I militari ci fanno cenno di fermare le moto poco più avanti, poi si avvicina uno di loro e ci porta allo sportello del controllo passaporti. Qui troviamo una fila abbastanza lunga di iraniani davanti allo sportello ma a noi ci porta direttamente davanti alla porta. Qualche minuto di attesa e poi vengono esaminati i nostri passaporti. Il doganiere ci chiede qual è il nostro percorso in Iran e lo scrive su un prestampato. Timbro di ingresso sul visto del passaporto, un rassicurante "You are welcome in Iran" e una calorosa stretta di mano, come inizio, niente male! Si passa poi alla vidimazione del Carnet e al controllo moto e bagagli, il tutto in tre quarti d'ora. E noi che pensavamo di passare metà giornata in dogana! Increduli, ci guardiamo in faccia e, siamo in Iran, comincia l'avventura!!
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In realtà un chilometro più avanti c'è un altro controllo, quello della polizia che verifica l'assicurazione stradale delle moto. Controlla le nostre carte verdi che riportano l'Iran ma comunque è richiesto un timbro di un ufficio posto qualche centinaio di metri prima. Ottenuto il timbro, ripassiamo dal poliziotto che apre la sbarra e anche lui ci da il benvenuto in Iran.
Siamo liberi di girare per uno dei paesi che ritenevamo più ostili e difficili da affrontare. Tutto il contrario, a giudicare dalle premesse e dai primi approcci; staremo a vedere come va nei prossimi giorni.
Per ora non ci resta che rimetterci in marcia verso la meta della giornata, Tabriz. La strada è buona, sicuramente meglio della E80 turca che abbiamo lasciato ieri, il traffico modesto. Arriviamo a Tabriz, città abbastanza grande, e cerchiamo di raggiungere l'albergo. Naturalmente siamo sotto gli occhi di tutti, le automobili ci sfiorano e ci chiedono da dove veniamo, grande meraviglia e stupore sentirsi rispondere Italia. Alla fine ci dobbiamo fermare a chiedere indicazioni: per poco non si blocca il traffico, tutti arrivano a vedere la novità, non è facile comunicare senza inglese, cerchiamo di far capire dove vogliamo andare anche con carta e penna, mostriamo la piantina della città ma sembra che in Iran non sono avvezzi alla lettura delle carte, nessuno è in grado di dirci dove siamo esattamente in quel punto sulla carta. Alla fine, se non altro per la teoria dei grandi numeri, tra tutta la folla radunata salta fuori quello che ha capito dove vogliamo andare e conosce il posto; è in moto e si offre di accompagnarci di persona. Lo seguiamo ma facciamo fatica a stargli dietro, il traffico in città è caotico e le nostre mukke non sono agili come le motorette che hanno loro. Riusciamo così ad arrivare all'albergo, sudati come pulcini appena nati grazie al tempo che si è rimesso al bello e alla temperatura salita di parecchi gradi rispetto agli altopiani dell'Anatolia turca. Anche qui prima di riuscire a raggiungere il parcheggio nel retro dell'hotel, mi fermano due ragazzi che vogliono assolutamente fare delle foto alla moto col telefonino.
Alla sera bisogna mangiare: andiamo a piedi verso il centro della città
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e scarpinando per 6km buoni arriviamo al ristorante, attraversando la zona delle botteghe dei gommisti, poi quella dei ricambi auto, poi quella delle batterie per autoveicoli, ecc., realizzando quella che nel pomeriggio in moto era un'impressione: l'albergo è abbastanza lontano dal centro. Zuppa, patate fritte e carne alla griglia, un'anteprima di quelle che saranno più o meno tutte le cene iraniane. Dopo cena però siamo "cotti", i piedi fanno male e decidiamo di prendere un taxi per tornare all'albergo. Ci tocca un taxi privato con una frizione che urlava ad ogni micrometrica variazione della pressione dell'acceleratore, comunque arriviamo a destinazione con una spesa irrisoria di 20000 rials e cioè circa 1,8 euro.
vadocomeundiavolo
14-06-2010, 20:46
fino qui,mi sembra di leggere il mio viaggio in iran.
una bella avventura.;)
ivanuccio
14-06-2010, 20:54
Peccato in Iran abbiate mangiato solo zuppe patatine e carne alla griglia.Dolci nulla?La pasticceria Persiana è strepitosa!
Aspetta, poi arrivo anche ai dolci persiani!
Motopepe
15-06-2010, 09:35
BELLISSIMO... e ancora ce n'è a venire... giusto?
Alessio gs
15-06-2010, 11:26
vai pollo con la nuova puntataaaa.....ciao....
La puntata era già bell'e pronta ieri sera ma ho schiacciato il bottone con la X sulla scheda prima di dare conferma ed è andato tutto a ramengo...:mad::mad::mad: Tutto da rifare...grrrrrrrr
dai ne avete vissute sicuramente di peggio sono con te anche in questo momento
grazie pv1200! :confused::confused:;)
gs ti chiedo se puoi dire qlcs sui rifornimenti per la benzina e qlcs sull'organizzazione del viaggio circa visti e cdp vedi fidejussione, due parole su come avete realizzato l'itinerario tipo le fonti e che cartine avete usato e infine sulla ricezione dei cellulari ciao
acelaviaggi
15-06-2010, 16:44
ho letto con interesse il racconto della vostra avventura, complimenti veramente.
Don Biga
15-06-2010, 18:13
complimenti !
bravissimi !!
davvero spettacolare !!!:D:D:D
Tira molla col cambio dei soldi, alla fine cambiamo 100 dollari a testa per poi scoprire che ci ha fatto un cambio molto vantaggioso... per lui!
Mortacci sua, ancora mi girano per quanto ci ha fatto fessi :lol:
gs ti chiedo se puoi dire qlcs sui rifornimenti per la benzina e qlcs sull'organizzazione del viaggio circa visti e cdp vedi fidejussione, due parole su come avete realizzato l'itinerario tipo le fonti e che cartine avete usato e infine sulla ricezione dei cellulari ciao
Benzina: nessun problema, dappertutto, a parte in Uzbekistan, ma di questo ne parlerò nel report quando ci arrivo. La benza si trova facilmente, noi mediamente riempivamo ogni 300km, vista l'autonomia leggermente ridotta dell'RT rispetto il GS, fino all'Iran la qualità era buona, poi gli ottani hanno cominciato a scarseggiare e i battiti in testa erano garantiti se aprivi tutto il gas. Fino alla Turchia si trovano benzine fino a 98 ottani, poi cominciano a scendere fino a 95/92 e anche meno fino al Kazakstan per poi riprendere gli standard europei dall'Ucraina in poi. Io non avevo il cipollone per la codifica della centralina all'uso con basso numero di ottani ma il GS è andato bene ugualmente, battito in testa a parte e comunque se lo sai, lo eviti cercando di dare gas molto dolcemente. Viste le andature piuttosto tranquille sugli 80km/h, sono arrivato a percorrere anche i 20,2 km/litro, più realistico comunque calcolare una media di 18km/litro su tutto il viaggio. Sia io che naga avevamo una tanichetta da 5 litri di riserva che io non ho mai usato, anzi, l'ho riempita ad Ashgabat in Turkmenistan prima di affrontare il deserto del Karakoum verso Darvaza e me la sono portata fino a casa, è stato il mio souvenir dal Turkmenistan!
Visti: come già detto ci siamo appoggiati ad una agenzia di visti consolari di Roma per averli ad un costo totale di circa 650 euro. Muoversi per conto nostro sarebbe stato sicuramente più economico ma avremmo dovuto impegnare molto tempo e sbattimenti vari. Ci vogliono circa 2 mesi per ottenerli tutti, anzi, partire a richiederli 3 mesi prima dell'inizio del viaggio sarebbe stato meglio e saremmo arrivati alla partenza con meno fiato sul collo. Il più ostico da avere è quello del Turkmenistan in quanto il passaporto deve arrivare in Francia a Parigi in quanto da noi non esiste rappresentanza consolare o ambasciata di quel paese.
Carnet de Passage en Douane: richiesto solo per l'Iran, costo 160 euro per i non soci ACI, 120 euro per i soci. Io l'ho richiesto un mese prima della partenza all'ACI di Varese e nel giro di una settimana era pronto. Piccolo suggerimento: nel carnet c'è lo spazio per elencare eventuali accessori montati sulla moto. Io mi sono fatto mettere il GPS col numero di matricola, almeno figura come parte della moto e non fanno storie per l'ingresso, come era successo due anni fa in un altro viaggio al momento dell'ingresso in Egitto.
Per il valore della moto da mettere sul carnet, ho richiesto la quotazione alla sede centrale dell'ACI tramite mail, rispondono dopo pochi giorni, il GS adv del 2003 me lo hanno "valorizzato" per 8000 euro e quindi la fidejussione era per il doppio del valore dichiarato e cioè 16000 euro. L'ho pagata 475 euro, poco meno del 3% dell'importo della fideiussione, ma questo è un costo variabile che dipende dalla banca, dal tipo di rapporto che si ha, ecc. Sul sito www.aci.it ci sono tutte le istruzioni per ottenere il carnet, compreso i modelli di fidejussione. Appena tornato ho riconsegnato il carnet all'ACI Varese, era tutto a posto, ci pensano loro a mandare una lettera di svincolo alla banca fidejussoria (e a me per conoscenza). Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito. Prima di consegnare il carnet a Varese, ho provveduto comunque a fare una foto del carnet con la souche (matrice) coi timbri di ingresso e uscita dall'Iran, non si sa mai!
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Fonti e carte: Lonely Planet Asia centrale 4 ed. italiana gennaio 2008 e altre info dal sito internet lonelyplanet per i paesi non compresi nella guida. Carte Reise know-how plastificate, City Navigator Europe NT 2010.2 per la parte europea navigabile e World Base Map per le altre parti. Fondamentali i report di viaggio di coloro che già ci sono stati in passato, così come le tracce GPS che hanno messo a disposizione in rete e che abbiamo seguito quando potuto.
Cellulari e internet: prendono campo praticamente ovunque, io ho TIM ricaricabile con abilitazione al roaming internazionale con addebito su carta di credito e sono sempre riuscito a chiamare, naga invece con TIM ricaricabile abilitata al roaming senza addebito su carta di credito ha avuto qualche difficoltà di chiamata in fonia. Gli sms sono lenti ad arrivare, qualche volta arrivano il giorno dopo! Nelle città si trovano sempre degli internet point a costi di circa 1 o 2 dollari l'ora, con connessioni non fulminee ma accettabili. Qualche volta certi siti sono chiusi, ad esempio facebook o skype non funzionano in Iran. Costi fonia astronomici: 12 euro una chiamata di 1 minuto e 7 secondi dall'Uzbekistan, gli sms costano 0,89 euro.
Motopepe
16-06-2010, 19:19
Ti leggo e la mia mente "parte"... Ancora complimenti!
Meno male che ancora il vostro viaggio non è finito... attendo!
Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito.
Il Carnet l'ho consegnato il 3 giugno e ... ancora aspetto!
Ricordo che dopo il giro del Mediterraneo ci volle quasi 1 mese!
Giovedi 6 maggio 2010 - Tabriz (IR) - Tehran - 638km
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km km km, la sella comincio a sentirla, meno male che questa sera si arriva a Theran e poi ci si ferma un giorno, così si prendono due piccioni con una fava: si riposa il fondoschiena e la mukka sta ferma in stalla almeno un giorno, se lo merita pure lei! Questa tappa prevede gran parte del percorso in autostrada. Le autostrade iraniane sono tenute bene e in teoria dovrebbero essere a pagamento con tanto di presenza di caselli per la riscossione del pedaggio con omino addetto che comanda la sbarra. Ogni volta però passiamo senza tirare fuori nemmeno un rial, sarà per la simpatia, sarà per la novità, sarà che siamo italiani e veniamo da lontano, boh, un saluto al casellante e tutte le volte viaaa senza pagare. In realtà la maggior parte di tutti quelli che transitano non pagano niente, per cui non si capisce come funziona, comunque per noi funziona bene così! Attraversiamo qualche formazione geologica interessante
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anche se il percorso non è poi così entusiasmante, l'autostrada è noiosa anche in Iran. Dopo i canonici 300km ci tocca sperimentare le aree di servizio autostradali iraniane: si presentano così (non tutte, però), autobotte direttamente dal produttore al consumatore...!!
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I km si accumulano e man mano ci si avvicina a Tehran il traffico aumenta. L'ingresso in città è un po' a casaccio, si cerca di tenere una direzione che porta in centro città, mentre ovviamente siamo al centro dell'attenzione di quelli che nel traffico si muovono vicino a noi. Le auto ci sfiorano, spesso abbassano i finestrini e ci chiedono urlando da dove veniamo; esattamente non capiamo cosa chiedono però è abbastanza intuitivo e quando rispondiamo Italia, grande stupore, sorrisi e cenni di approvazione e pollice in alto. Alla fine non è facile orientarsi in una metropoli da 17 milioni di abitanti spesso con i cartelli e le indicazioni solo in arabo, pardon, farsi, e dobbiamo fermarci a chiedere informazioni stradali; questa volta ci rivolgiamo ad un passante sul marciapiede che però non conosce la nostra destinazione. Non passa, chiede scusa e se ne va, come si usa da noi, ma si da da fare per trovere qualcuno che ci possa dare l'informazione. Spunta così il proprietario di un negozio di autoaccessori, un muscolato che poi ci terrà a far sapere di essere un campione di bodybuilding, che ci invita a lasciare le moto ed entrare in negozio. Ci saluta calorosamente e nel frattempo ci chiede se vogliamo del tè (chai, dalla Turchia fino all'Ucraina lo chiamano così), intanto cominciano ad arrivare gli amici del proprietario. Foto di rito
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e poi qualcuno va a comprare una piantina aggiornata di Tehran sulla quale evidenziano il percorso da fare per arrivare alla meta e poi ci regalano la mappa. E' ora di muoversi, ci salutiamo, ringraziamo e via, pronti a riperderci dopo poche centinaia di metri... Adesso tocca chiedere a due vigili fermi ad un angolo di una strada; senza volerlo creiamo sicuramente un problema di traffico per i due vigilantes, tutti si fermano a vedere due marziani e due astronavi, il traffico si blocca, finchè anche qui spunta l'angelo custode motomunito che si offre di portarci a destino, per fortuna! Arriviamo così all'albergo,
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vogliamo dare una piccola mancia alla nostra guida, ma niente da fare, non vuole assolutamente nulla. Oramai abbiamo capito che questa è gente genuina, schietta e ospitale.
Prima di cena facciamo un giretto a piedi per la città nei dintorni dell'albergo, scoprendo di essere a pochi passi dalla importante quanto insignificante piazza Komeini,
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e subito troviamo i segni della propaganda religiosa
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Venerdi 7 maggio 2010 - Tehran
Giornata da turisti podalici. E finalmente, ci volevano quattro passi per riattivare la circolazione del sangue agli arti inferiori. Subito ci si pone un problema: come attraversare a piedi viali con 4 corsie per senso di marcia invase da tutto ciò che può muoversi su ruote e che sfreccia senza sosta? Facile: senza indecisioni ci si butta in mezzo al traffico mantenendo una andatura costante e tenendo fisso lo sguardo sui mezzi che sembrano investirti ma in realtà ti sfiorano solamente e ti scansano. Sulle prime ci vuole coraggio e segui i passi di qualche indigeno del posto, poi capisci come si fa e vai tranquillo di tuo, abbiamo imparato anche questa!!
La prima visita del mattino è dedicata al palazzo del Golestan, residenza della famiglia dei Qajar nel '700 e poi durante la dinastia Pahlavi usato come palazzo di rappresentanza.
All'esterno si presenta come un palazzo decorato da maioliche colorate
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ma sono gli interni dei vari saloni che lasciano a bocca aperta: è tutto rivestito da mosaici a specchi che creano fantastici giochi di luce; il trono è in alabastro
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le sale di rappresentanza sono enormi e con pavimenti ricoperti da tappeti da favola
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Piacevoli anche i giardini del cortile interno
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Di fronte al Golestan si trova il bazar che però è chiuso essendo venerdi, pazienza, lo visitiamo ugualmente cercando di immaginare il brulicare di genti e affari dei giorni migliori...
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Poi è la volta del museo archeologico dove si trova una copia della stele di Hammurabi (la foto era verticale ma qui è venuta così, boh?!?)
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Per le strade, sulle recinzioni dei palazzi pubblici spesso si trovano richiami all'islam
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E' ora di una sosta al parco pubblico, che comprende anche un piccolo zoo
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Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la parte nord della città dove si trova il museo della ceramica nella ex sede dell'ambasciata egiziana, uno dei palazzi più belli della città, soprattutto internamente. Interessante l'allestimento ultramoderno del museo in un edificio storico e antico.
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Ancora più a nord troviamo gli insoliti murales dipinti sui muri di cinta della ex ambasciata degli USA, che evidenziano i rapporti non proprio amichevoli tra i due stati
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Alla fine, anche oggi abbiamo macinato chilometri, con le nostre gambe però; decidiamo quindi di rientrare all'albergo provando la metropolitana, dove ci sono anche i vagoni riservati alle donne. I treni sono piuttosto affollati, sono nuovi e ben tenuti. Prima di partire però c'è un blackout elettrico dove si spegne tutto, anche le luci della stazione e del treno, qualche mugugno di disapprovazione dei passeggeri, ma il tutto si risolve nel giro di 5 minuti.
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Alla fine riposo anche per i cavalli di san Francesco...
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Bellissime le foto..ahh la tecnica per attraversare strade a 4 corsie a piedi è ottima :)
Sabato 8 maggio 2010 - Tehran - Shahrud - 417km
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Si riprende a marciare, l'uscita dalla città è una sofferenza: traffico, smog, periferia estesa, ci vuole più di un'ora per cominciare a patire un po' meno e andare ad un passo decente. Attraversiamo i grandi spazi dell'altopiano, non sembra ma siamo ad oltre 1000 metri di quota, Tehran è a 1200, e davanti abbiamo un passo a 2000m.
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Attenti, la polizia è come il Grande Fratello (non quello di canale5, ma quello di orwelliana memoria!) vi controlla impercettibilmente!!
Ed è vero! Numerose sono le pattuglie che si incontrano tutte col telelaser. Uomo avvisato, mezzo salvato!
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Tappa senza particolari degni di nota. Nel primo pomeriggio ci fermiamo a mettere qualcosa sotto i denti in questa bottega di alimentari lungo la strada, dove ci sono di fianco altri negozi e officine. Come al solito, appena ci fermiamo, fermano tutte le attività anche gli amici iraniani e vengono a salutarci e fare foto
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Anche Shahrud non riserva particolari sensazioni, arriviamo presto nel pomeriggio così, fatta una doccia, belli puliti e profumati non ci va di riprendere le zozze e puzzolenti moto per andare a visitare Bastam, una cittadina a 8 km, dove c'è un complesso storico interessante del 10/12 secolo, la tomba e il mausoleo di Abū Yazīd al-Bisṭāmī un poeta e mistico pensatore molto noto in Iran. Prendiamo un taxi, i costi sono accettabili, non ricordo esattamente ma mi pare l'equivalente di 10 dollari.
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Ritorniamo a Shahrud e facciamo un giro per la città, capitiamo per caso al bazar, ma anche qui è chiuso, oggi è sabato... coi bazar non abbiamo molta fortuna
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ivanuccio
17-06-2010, 20:20
L ospitalita Persiana lascia il segno.E un paese in cui non ti senti mai solo.Bel report gspollo
L ospitalita Persiana lascia il segno.E un paese in cui non ti senti mai solo....
Parole sante! In due frasi hai riassunto l'essenza della Persia. Effettivamente la conoscenza del popolo persiano è la cosa che mi porterò dentro maggiormente di tutto il viaggio, ma il bello coi persiani e la loro ospitalità deve ancora venire...
Domenica 9 maggio 2010 - Shahrud - Quchan - 462km
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Questa è una giornata che ricorderò per tutta la vita. Oggi ho provato e apprezzato nel momento del bisogno l'aiuto del prossimo, spontaneo, genuino e senza interesse, solo per il piacere di aiutare qualcuno e per puro sentimento di amicizia e ospitalità. Una lezione di vita impartita da una famiglia parsiana, grazie amici iraniani!
Ma cominciamo con ordine il report della giornata. Come da programma dovremmo raggiungere la città di Bojnurd, però Daniele ed io notiamo che l'indomani dobbiamo entrare in Turkmenistan e comunque bisogna passare da Quchan. Raggiungere Bojnurd significa allungare il percorso di circa 170km tra raggiungere Bojnurd da Quchan questa sera e ritornare a Quchan domani mattina per raggiungere il posto di confine di Bajgiran. Sarebbe molto meglio pernottare a Quchan; consultiamo così il nostro vademecum, alias Lonely Planet, che cita proprio la cittadina di Quchan come avamposto di confine per il Turkmenistan, c'è anche la possibilità di pernottare in una struttura citata sulla guida: è perfetto, stasera si dorme a Quchan, così domani mattina siamo già sulla strada per Bajgiran.
Via, deciso, meta del giorno: Quchan.
Anche questa una tappa di puro trasferimento, senza molte emozioni lungo il percorso. Lungo la strada ci attira l'attenzione questo vecchio e abbandonato esempio di caravanserraglio che solo fino a qualche decennio fa doveva essere un posto brulicante di genti che andavano e venivano, nel puro spirito di quella che era un tempo l'antica via della seta... In realtà sono due caravanserragli, uno di fronte all'altro; uno sembra molto più antico, è semisommerso dalla sabbia, l'altro, dal lato dove sono ferme le moto, è molto più moderno e recente.
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Il paesaggio intanto comincia a cambiare, passati i grandi altopiani di ieri, cominciamo ad avvicinarci alle catene montuose del Kopet Dag che segna il confine con il Turkmenistan. E naturalmente avvicinandosi alle montagne, l'orografia innesca precisi processi atmosferici legati all'orografia, i temporali.
Quello che si vede all'orizzonte è appunto un bel cielo grigio che preannuncia un altrettanto bel temporale, proprio nella direzione che noi dobbiamo raggiungere: Quchan.
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Qui non da ancora l'idea di quello che ci aspetta, un paio d'ore dopo siamo nel bel mezzo di un temporale di una forza inaudita. Abbiamo oramai raggiunto Quchan, l'acqua scende a fiumi dall'alto, non si vede una mazza e cerchiamo di raggiungere il centro della cittadina. Non abbiamo foto per documentare semplicemente perchè sarebbe stato impossibile fare foto sotto un diluvio universale. Dovete crederci sulla parola! Le strade della città sono fiumi con 20 cm di acqua almeno, non si vede dove si mettono le ruote anteriori, noi siamo zuppi dalla punta dei capelli fino alle unghie dei piedi, passando per le mutande che raccolgono l'acqua che scorre lungo la schiena. Non c'è antipioggia che tenga, ce l'abbiamo addosso ma è come non averla, io ho le tasche esterne dell'antipioggia gonfie d'acqua come due meloni. Ovviamente non sappiamo dove sia l'alloggio della Lonely, ogni tanto ci fermiamo per chiedere indicazioni sull'indirizzo da raggiungere...
Dopo un po' riusciamo ad arrivare alla meta... quale meta? L'albergo! E dov'è? L'indirizzo sembra giusto, mi fermo a chiedere, trovo una donna anziana che apre quello che dovrebbe essere il portone dell'albergo, a gesti capisco che l'albergo non c'è più... mi cadono le braccia. E adesso che si fa? Di piazzare le tende, neanche parlarne, dove poi? Ci vorrebbero delle zattere, mica delle tende, è tutto un acquitrino! Più avanti nella via troviamo un call center gestito da un ragazzone, per il lavoro che fa quattro parole di inglese le spiaccica perciò riusciamo ad intenderci. Chiediamo a lui se effettivamente l'unico albergo di Quchan non esiste più. Lui prende e sotto l'acqua va a chiedere alla vecchietta di prima; ritorna e ci conferma che l'albergo ha chiuso l'attività. Siamo disperati, bagnati, affamati, stanchi, così chiediamo al nostro amico se c'è qualche altra possibilità di pernottare lì in paese. Si informa e ci dice che poco lontano da lì c'è una specie di dormitorio spartano; per noi va benissimo, si offre di farci da guida in auto e così lo seguiamo, lui davanti in macchina e noi dietro in moto. Io salgo a vedere la sistemazione insieme a Diego (il ragazzone del call center che ci sta facendo da guida. Ho scelto uno pseudonimo perchè non so se facendo il suo vero nome potrebbe avere delle grane con il regime, avendo aiutato degli occidentali), le camere ci sono, sono molto spartane, c'è solo una branda e una sedia e costano 16 dollari a testa. Per me vanno benissimo ma Diego, appena sente il prezzo, fa una smorfia, si indigna, mi prende da parte e mi dice che per una sistemazione simile il prezzo è esagerato. Ed è in questo momento che Diego si trasforma nel nostro angelo custode, la nostra salvezza e diventerà uno dei miei migliori amici. Mi propone di diventare ospiti di casa sua e della sua famiglia, ne parlo con Daniele, ci guardiamo un po' così, chiediamo a Diego se proprio non siamo di disturbo. Nessun disturbo, risponde lui, è solo un piacere. Accettiamo, noi siamo a posto, siamo salvi, ma quello più contento dei tre è Diego. Incredibile, ospiti di un persiano, in una casa privata persiana, abbiamo la possibilità di conoscere come si vive in una famiglia del posto, io sono felicissimo, ma avreste dovuto vedere la felicità di Diego di avere due marziani in casa. Subito ci porta a casa, dove vivono i genitori, c'è un garage al piano strada dove Diego ci mette di solito la macchina, ovviamente la macchina la lascia in strada e ci fa mettere dentro le nostre moto. Cominciamo così a spogliarci in garage di tutto quello che gronda acqua, poi, come si usa nelle case persiane, a piedi nudi saliamo al piano superiore. Diego ci mostra quello che sarà la nostra sistemazione: praticamente un intero appartamento tutto per noi,
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ci accende la stufa a gas per fare asciugare la roba, nel frattempo ci presenta la mamma che sta in casa, nell'appartamento al piano superiore. Sono le 15.30 del pomeriggio circa e Diego ci invita a fare come se fossimo a casa nostra, dopo pochi minuti arriva la mamma con un vassoio pieno di roba da mangiare, comprese delle verdure cotte in una salsa di pomodoro favolosa.
Diego si intrattiene con noi, parliamo del più e del meno, poi ci chiede che vogliamo fare. Visto che lui ha il negozio di call center e ha la connessione internet, chiediamo se ci possiamo andare per leggere le nostre mail. Detto, fatto, in macchina raggiungiamo la bottega e ci mette a disposizione il suo pc, nel frattempo Diego sparisce... per ritornare dopo 10 minuti con un vassoio di paste buonissime. Ottimi i dolci persiani, di alta pasticceria...
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La cosa ci sta piacendo troppo, comincio a pensare che domani andare via da lì sarà dura...intanto Diego fa di tutto per farci stare bene, quando abbiamo finito con internet e le mail, ci porta da un suo amico che ha anche lui un call center abilitato alle chiamate internazionali, così riusciamo a parlare coi nostri cari in Italia a prezzi ragionevoli e poi ci porta a fare un giro per la città. Nel frattempo il temporale è passato e si incomincia ad apprezzare il posto..una cittadina tranquilla, immersa nel verde e in un paesaggio montano molto piacevole.
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Ma il bello deve ancora venire: torniamo a casa, nel frattempo sono arrivati la sorella maggiore (che manco farlo apposta è insegnante di inglese, e quindi ci intendiamo a merviglia), i due fratelli gemelli minori e il papà, tutte persone molto cordiali e "alla mano". Diego ci dice che alle 20.30 ceniamo tutti assieme. Abbiamo così anche il piacere di una cena in famiglia... che favola! E infatti alle 20.30 la tavola è imbandita, o meglio... il tappeto è imbandito!! Infatti i persiani non mangiano a tavola come noi, ma per terra, sopra i tappeti che tappezzano tutto il pavimento di tutte le stanze della casa (e che tappeti, uno spettacolo...). Sopra il tappeto stendono una tovaglia che viene apparecchiata come da noi, e poi ci si siede per terra tutti intorno, chi sulle ginocchia, chi incrociando le gambe...
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Cominciamo così una delle più belle cene che ho consumato negli ultimi anni, si parla di tutto, del più e del meno, ognuno dice la sua, tutti vogliono sapere di noi, dei nostri lavori, delle nostre famiglie, dell'Italia, dell'Europa e del mondo. Vogliono sapere che opinione abbiamo dell'Iran, esponiamo il nostro punto di vista, la nostra idea preconcetta del paese e quella che ci siamo fatti finora totalmente diversa, confermando quello che loro stessi pensavano: all'estero c'è un'idea distorta e non reale di quella che è la società e il popolo persiano, di questo loro ne sono consapevoli e se ne rammaricano molto, non condividono affatto la politica del regime, ma non possono farci niente...
Alla fine della cena siamo pieni come uova, la stanchezza si fa sentire e andiamo a nanna, sotto un tetto asciutto, coccolati e viziati; fino a poche ore prima pensavo di passare la classica notte all'addiaccio, viste le premesse!
Prima di addormentarmi faccio il resoconto della giornata, e che giornata! Mi faccio l'opinione che nonostante sono capitato ospite di una famiglia evidentemente benestante, di vedute molto ampie e di un elevato livello culturale, in generale questa gente ha una vivacità mentale e un modo di vivere che potrebbero essere di esempio per la stanca e opulenta società mitteleuropea.
La mattina dopo i vizi continuano, colazione che potrebbe essere un pranzo di nozze, io non ce la faccio proprio, sono ancora ingolfato della cena di ieri sera, prendo solo un tè, Diego mi ammonisce che mangio troppo poco, che ho bisogno di energie se voglio portare una moto tanto grande.
Arriva il momento dei saluti, papà e Diego insistono per farci rimanere qualche giorno ancora, hanno tante cose da farci vedere, compreso delle belle vigne in campagna, fuori dal paese. Purtroppo dobbiamo salutarci, prima i genitori, che ci accompagnano fino in strada, poi Diego ci accompagna per qualche chilometro con la macchina. Alla fine giunge il momento dell'addio anche con lui, l'abbraccio è intenso, la commozione anche e la lacrimuccia incontenibile. Ciao amico, ciao amici, la strada riprende a correre sotto le ruote...; subito, nella solitudine della testa dentro il casco, ripenso a quello che ho vissuto poche ore prima, e i pensieri vanno alla velocità della luce: perchè il mondo va a rotoli nonostante ci siano tante persone tanto ben disposte? E' possibile che siamo tutti burattini nelle mani di pochi che pensano solo a giocare alla guerra e al potere? Come mi pongo io nei confronti degli altri e dello straniero?, ecc. ... Non ho trovato ancora risposte a tutti quei pensieri e quelle emozioni. Ma forse una risposta a tutto non c'è, e forse e meglio così, in questo modo si prova ancora il gusto dell'imprevisto, dell'emozione improvvisa, del carpe diem e dei sentimenti di amicizia, di rispetto, che nascono così, dal nulla, per creare dei legami, delle connessioni, delle reti intorno al mondo che durano per sempre.
N.B. IMPORTANTE. Volutamente non me la sono sentita di fare nomi e cognomi delle persone conosciute, nè tanto meno di pubblicare foto che li ritraggono. Non credo che se lo avessi fatto avrebbero potuto avere dei problemi, però in queste cose è meglio essere prudenti, credo di avere già osato abbastanza a mettere in rete le foto della loro casa. Ovviamente Daniele ed io siamo rimasti in contatto con Diego e la sorella maggiore via mail e sms. Diego a giorni partirà per il servizio militare che dura 18 mesi. Non è un bel momento per fare naja in Iran, visti i rapporti internazionali. Mi auguro che tutto vada bene e che non si trovi ad essere al fronte a combattere una guerra inutile, pericolosa e che nessuna persona di buon senso può accettare e volere. Dai Diego, 18 mesi passano in fretta, tieni duro, amico mio!!
ennebigi
19-06-2010, 10:36
Che dire sono estasiato dal vostro viaggio, ma sopratutto dall'essenza vera che ne avete colto, la conoscenza di gente, popoli, culture e quanto di diverso c'è in quello che vediamo e conosciamo da quello che pensiamo o immaginiamo. Complimenti !!!
Bruno
ivanuccio
19-06-2010, 12:52
Questo report,dovrebbero leggerseli chi si fa infinocchiare dai mass media nostrani.Ma tanto sarebbe inutile
Alessio gs
19-06-2010, 13:46
complimeti per il report e per l'esperienza, invidiabile......ciao...
maurossi
19-06-2010, 18:28
Questo report,dovrebbero leggerseli chi si fa infinocchiare dai mass media nostrani.Ma tanto sarebbe inutile
Concordo pienamente
maurossi
19-06-2010, 18:34
Domenica 9 maggio 2010 - Shahrud - Quchan - 462km
Questa è una giornata che ricorderò per tutta la vita. Oggi ho provato e apprezzato nel momento del bisogno l'aiuto del prossimo, spontaneo, genuino e senza interesse, solo per il piacere di aiutare qualcuno e per puro sentimento di amicizia e ospitalità. Una lezione di vita impartita da una famiglia parsiana, grazie amici iraniani!
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Tanto di cappello per la vostra esperienza :!: e a quella Famiglia di Vostri AMICI , la sera non vedo l'ora di leggermi il vostro reportage sul viaggio , ma l'ultimo post mi ha emozionato particolarmente.
Questo report,dovrebbero leggerseli chi si fa infinocchiare dai mass media nostrani.Ma tanto sarebbe inutile
Lascia pure via il "nostrani", tanto sono tutti uguali, chi più e chi meno... l'unico modo di capire il mondo è viverci dentro, toccare con mano, vedere e sentire coi propri occhi e orecchie, ed è una sorpresa continua!
Tanto di cappello per la vostra esperienza :!: e a quella Famiglia di Vostri AMICI , la sera non vedo l'ora di leggermi il vostro reportage sul viaggio , ma l'ultimo post mi ha emozionato particolarmente.
Ha emozionato anche me mentre lo scrivevo...
dariosilve
20-06-2010, 19:07
Emozionante....senza altre parole!! E' meraviglioso viaggiare quando si incontrano persone così!!
maurossi
20-06-2010, 21:16
Vero pero' nel mondo persone cosi' si contano sulle dita di una mano e si sa' il mondo e' grande
Quando la prossima puntata?
da gspollo:
subito, nella solitudine della testa dentro il casco, ripenso a quello che ho vissuto poche ore prima, e i pensieri vanno alla velocità della luce:
Veramente emozionante, un viaggio nel viaggio. Complimenti :D
briscola
20-06-2010, 21:55
complimenti 2300 anni son passati dal viaggio di Alessandro Magno
ma quei posti son sempre fascinosi
è la parte del mondo che mi manca
bellissimo
complimenti anche per lo spirito da vero viaggiatore
acelaviaggi
20-06-2010, 22:32
Complimenti, grazie a questi avvenimenti da Voi raccontati e vissuti che la gente comune si libera di quei strani pregiudizi su un popolo ritenuto differente dal nostro per cultura e religione.
briscola buliccio...un mese di tempo e un poco di palanche e andiamo.....ecco cio che intendo per viaggiare.
bello vedere le ''vestigia''i panorami inconsueti,i cammelli e i camion stracarichi e puzzolenti e pure qualche museo.
ma il viaggio in fondo è conoscere le persone,entrare come ho letto nelle case..strizzare l'occhio e stringere mani,vedere i bambini e i loro giochi,mangiare e prendersi la caghetta....
la parte cul..turale allora assume importanza secondaria....
Lunedi 10 maggio 2010 - Quchan (IR) -Ashgabat (TM) - 137km
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La tappa più corta del tour, ma non la più semplice. In primis abbiamo lasciato Diego e la sua famiglia, nonostante abbiamo passato poche ore insieme, mi sembrano vecchie conoscenze e vecchi amici di lunga data e avrei davvero voluto fermarmi qualche giorno in più con loro, in secondo luogo c'è da fare dogana per entrare in un paese, il Turkmenistan, che stando a quello che si dice dovrebbe essere la Corea del Nord dei paesi ex sovietici. Ma oramai non credo più ai "si dice" che si leggono sui libri o si sentono in tv, quando ho toccato con mano, posso dare il mio giudizio e il mio pensiero.
La tempesta del giorno prima è passata e oggi è una di quelle giornate fatte apposta per andare in moto: cielo terso, temperatura ottimale, poco traffico, strade in buone condizioni, paesaggio incantevole. Ecco la catena del Kopet Dag, al di là il Turkmenistan e la capitale, Ashgabat che si trova appunto ai piedi del versante opposto di queste montagne.
http://img153.imageshack.us/img153/6615/182af.jpg (http://img153.imageshack.us/i/182af.jpg/)
Eccoci alla frontiera di uscita dall'Iran a Bajgiran
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Qui, per la cronaca, è possibile fare rifornimento di benzina, appena prima del cancello in foto, sulla sinistra c'è una bottega che vende un po' di tutto, compreso il carburante; bisogna solo acquistare a litri e a multipli di 5. E' un ottimo modo per finire gli ultimi rials iraniani. Di fronte alla bottega c'è anche l'omino del cambio in nero, dove acquistiamo un po' di manat, la valuta del Turkmenistan.
Dopo il cancello c'è un primo controllo dei documenti, velocissimo. In realtà la vera dogana iraniana è un chilometro più avanti, dopo aver fatto un tornante in salita. Dogana modernissima, anche qui siamo seguiti da un omino già in età di pensione che ci porta ordinatamente a passare tutti gli sportelli, fino al controllo della corrispondenza dei dati del Carnet con la moto. Finito, diamo gli ultimi rials rimasti all'omino che ci ha aiutato; in un'ora abbiamo alle spalle l'Iran, pronti a passare in una nuova realtà, il Turkmenistan. Appena ci avviciniamo alla frontiera, si capisce subito che qui la gente è molto diversa, più seria, più chiusa, non un sorriso, non una stretta di mano. Colpisce la giovanissima età dei militari turkmeni che prestano servizio qui in dogana, avranno tutti al massimo venti anni, non ce n'è uno che accenna ad un sorriso o che mostra qualche segno di stupore a vedere noi due in moto, e pensare che sicuramente non passano tutti i giorni dei motociclisti!
In ogni caso anche qui sono molto professionali, fanno i controlli che devono fare, ci viene sempre indicato a quale sportello rivolgersi di volta in volta, qualche volta negli uffici si trovano dei funzionari civili un po' più alla mano che accennano scherzosamente a una stretta amicizia con il nostro primo ministro. Anche qui non si perde molto tempo per gli uffici, dobbiamo solo aspettare che finisca la pausa pranzo per l'ultimo controllo sulle moto. Al momento non ci facciamo caso ma già qui c'è una profusione di marmo bianco che sarà il leit-motif di tutto quello che vedremo nella capitale.
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Via, possiamo andare, 1700 metri di dislivello in 35 km ci separano da Ashgabat lungo una gola montuosa. La strada è ottima, traffico zero, la temperatura aumenta fino ai 27/28 gradi. Già dall'alto si vede il bianco del marmo della città
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la porta sud è imponente e fa quasi paura. L'effige dorata del Turkmenbashi, il capo dei turkmeni ovvero l'ex presidente Niyazov campeggia nel centro della porta; sarà onnipresente in ogni angolo della città con statue, busti e quant'altro...
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poi sembra di entrare in una città fantasma: viali enormi, larghissimi con 3 o 4 corsie per senso di marcia, ma di auto e persone neanche l'ombra
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interi quartieri con palazzi enormi, bianchi, tutti rivestiti di marmo, nuovi, senza vedere nessuno che entra o esce.
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Una volta in centro, abbiamo qualche difficoltà a trovare l'albergo Ashgabat, i nomi dei viali non sono indicati, chiediamo ai poliziotti presenti ad ogni incrocio ma sembra di chiedere indicazioni per un altro mondo, evidentemente i militari non sono del posto e non conoscono la città. Anche qui però c'è il personaggio che si ferma incuriosito da noi e dai nostri mezzi e, capita la situazione, ci fa da guida in auto fino a destinazione. Eccolo, l'hotel Ashgabat, mica piccolo e trascurabile.
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Alla reception stanno abbastanza sulle loro, l'inglese è quasi un miraggio, il background culturale sovietico si fa ancora sentire, le cose non ti vengono proposte ma le devi chiedere tu. Le camere non sono male, è ancora abbastanza presto, così decidiamo di farci una doccia e poi di scendere e fare quattro passi per la città.
Ci colpisce subito la maestosità degli edifici, il 90 per cento rivestiti di marmo bianco (l'altro 10 per cento di marmo di un altro colore!), chissà, probabilmente sono i vecchi palazzi sovietici che hanno subito un restyling con un veloce rifacimento delle facciate; è una profusione di marmo dappertutto, spesso esagerando. Teatri mastodontici e imponenti, sembrerebbe una nazione dedita alle grandi opere liriche e alle grandi rappresentazioni, poi invece scopriamo che gli unici spettacoli rappresentati sono quelli di marionette della durata di un'oretta circa tra le 19.00 e le 20.00 di sera...che tristezza!
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Eccolo, l'indorato deus ex machina di tutta questa magnificenza:
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Marmo anche nei sottopassaggi pedonali, basta, non se ne può più!
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Ma la cosa che colpisce di più è la bellezza della popolazione femminile di etnia turkmena; hanno un portamento e un'eleganza molto affascinante con le loro tipiche vestine lunghe fino alle caviglie, sempre molto colorate e aderenti... la fantasia e l'immaginazione si scatenano...
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Arriva l'ora di cena, troviamo un pub stile inglese abbastanza carino, non è male e i piatti sono buoni e saporiti, ma soprattutto si torna a trovare vera birra che in Iran era assolutamente off-limits!
Domani abbiamo previsto un giorno di sosta qui, avremo modo di approfondire e verificare le prime impressioni su questo strano paese e questa ancora più strana città.
Vero pero' nel mondo persone cosi' si contano sulle dita di una mano e si sa' il mondo e' grande
Quando la prossima puntata?
Si contano sulle dita di una mano qui da noi, là è molto più facile trovare gente diponibile e aperta. E' vero, non tutti ti invitano a casa a mangiare e dormire, però sono differenti da noi "occidentali", non hanno il nostro "benessere" però sorridono sempre e sono sempre disponibili.
briscola buliccio...un mese di tempo e un poco di palanche e andiamo.....ecco cio che intendo per viaggiare.
bello vedere le ''vestigia''i panorami inconsueti,i cammelli e i camion stracarichi e puzzolenti e pure qualche museo.
ma il viaggio in fondo è conoscere le persone,entrare come ho letto nelle case..strizzare l'occhio e stringere mani,vedere i bambini e i loro giochi,mangiare e prendersi la caghetta....
la parte cul..turale allora assume importanza secondaria....
Facciamo pure il cagone, altro che caghetta... :lol::lol::lol:
Beh, non direi che la parte culturale vada messa in secondo piano, facciamo che la parte sociale del viaggio assume la stessa importanza del lato cul..turale, così si salvano capra e cavoli!!
Complimenti, grazie a questi avvenimenti da Voi raccontati e vissuti che la gente comune si libera di quei strani pregiudizi su un popolo ritenuto differente dal nostro per cultura e religione.
Che siano popoli differenti dal nostro per cultura e religione è normale, le culture e le religioni si plasmano e si sviluppano in contesti socio-ambientali differenti e pertanto una cultura e una religione che va bene per i persiani, difficilmente va bene per gli italiani. E' il nostro pregiudizio di avere una cultura e una religione "superiore" alla loro che non va bene, perchè non è così. Indovina chi ci inculca questa ideologia di superiorià?
Fantastico report complimenti, seguo ogni "puntata" con grande interesse :D
Grazie Flute, e a tutti quelli che stanno seguendo il report. :D:D:D
Martedi 11 maggio 2010 - Ashgabat
Giornata di stop. Qualche mese fa, in sede di pianificazione del viaggio abbiamo deciso di inserire questa intera giornata ad Ashgabat pensando che fosse una città interessante da visitare. Quello che abbiamo visto ieri pomeriggio ci è già bastato, la capitale del Turkmenistan non offre molto da vedere, e quello che c'è è tutto uguale e ripetitivo: teatri mastodontici per marionette, ministeri e palazzi governativi da tutte le parti e tutti uguali, effigi e celebrazioni dorate dell'ex presidente Niyazov dappertutto; l'impressione è quella di una città finta, che si è rifatta il look con veloci rivestimenti marmorei che peraltro già danno i segni dei primi cedimenti con piastrelle che si staccano dalle facciate, ecc. In realtà avevamo programmato di trascorrere almeno metà giornata al bazar di Tolkuchka che si trova a circa 8 km dal centro, ma come al solito chiediamo informazioni sui giorni di apertura e oggi, guarda caso, è chiuso... e non poteva essere altrimenti, non c'è il due senza il tre, dopo Tehran e Shahrud, anche il bazar di Ashgabat ci dà il due di picche!
Comunque dobbiamo farci passare la giornata perciò decidiamo di prendere un taxi e andare a visitare il museo nazionale che si trova qualche chilometro fuori del centro città, nella zona dei palazzoni bianchi nuovi e deserti.
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Prima però passiamo dalla State Bank for Foreign Economics Affairs per prelevare con la Visa un po' di dollari americani. Palazzone enorme modernissimo, anche dentro marmo da tutte le parti...
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Arriviamo al museo intorno alle 10 di mattina e... indovinate un po'?!? Chiuso!!
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Di fronte al museo questa bandiera, il pennone sarà alto almeno 100 metri, un classico esempio di ostentazione di magnificenza...
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Facciamo un taxi tour per Berzengi, il quartiere nuovo della città, grandi palazzi, grandi fontane, nessuno in giro, desolante...
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Anche le finiture dorate vanno molto di moda da queste parti...
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La mania di grandezza ci ha un po' stufato, perciò decidiamo di ritornare in centro città e muoverci con le nostre gambe. Ci facciamo lasciare dal taxi sotto l'arco della neutralità
http://img94.imageshack.us/img94/8103/232ig.jpg (http://img94.imageshack.us/i/232ig.jpg/)
una boiata pazzesca con in cima una statua d'oro del turkmenbashi alta 12 metri con le braccia alzate sempre orientata in fronte al sole grazie ad un meccanismo che la fa girare...
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subito mi viene da pensare alla "madunina" del duomo di Milano ma il paragone non regge nemmeno un secondo!
In teoria dovrebbe essere possibile salire con un acensore fino ad una terrazza sotto la statua, almeno si può vedere un panorama dall'alto, ma in pratica è chiuso per restauri.
Facciamo quindi una capatina al bazar russo in centro città, lo abbiamo già visitato ieri ed è forse la cosa più bella di quello che abbiamo visto qui. E' un crogiuolo di colori, genti e mercanzie fantastico, dove perlomeno si vede un po' di gente.
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Un po' di popolazione locale
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poi si va a vedere un altro bazar, il bazar Tekke, questo sembra specializzato sulla macelleria e pescheria
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fuori dal bazar le venditrici "non ufficiali" che mettono sul mercato i prodotti del proprio orto
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Sulla strada del ritorno in albergo ci scappa ancora qualche "nigutìn d'or",
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qualche palazzo di stampo ex-sovietico
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e qualche casa della vecchia guardia, senz'altro più genuina e reale dei nuovi palazzoni marmorei di Berzengi
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poi, visto che si trova appena dietro l'hotel, facciamo una capatina alla stazione ferroviaria, mastodontica, ma c'era da aspettarselo.
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I treni sono molto belli e c'è molta gente sui marciapiedi dei binari
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Col buio l'arco della neutralità è illuminato di tutti i colori, poteva essere diversamente?!?
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Gts 1000
23-06-2010, 00:26
Vengo sempre a cercarvi, e vi sto leggendo con vero piacere. Complimenti, aspetto la prossima puntata. :wav:
sono sempre senza parole... non so se farvi ancora i complimenti per il viaggio le foto o per il racconto...
ambroeus2003
23-06-2010, 08:02
-----------in bocca al lupo raga,e buon divertimento:D:D:D
ennebigi
23-06-2010, 08:18
-----------in bocca al lupo raga,e buon divertimento:D:D:D
Guarda che son già tornati.......
mi sono incuriosito dal vostro report e dalle foto e sono andato a cercare qualcosa sul Turkmenistan: ebbene, ho scoperto che sono al 5° posto mondiale per le riserve di gas e petrolio, sono il 10° produttore al mondo di cotone ed hanno il secondo PIL pro capite più alto di tutta l'Asia dopo il Kazakistan.
sono solo poco più di 5 milioni, sono a larga maggioranza musulmana ma non c'è assolutamente alcun tipo di intolleranza religiosa tanto che la componente cristiana ortodossa è ben integrata e la "pax civica" è garantita grazie anche al fatto che resiste ancora forte il culto della personalità del vecchio presidente Niyazov
a quanto parrebbe, una delle migliori regioni dell'area...
Mah, effettivamente le statistiche farebbero sembrare il Turkmenistan un paese quasi ricco, poi come spesso succede, quando vedi coi tuoi occhi e tocchi con mano, la realtà è un po' diversa. Sicuramente la ricchezza c'è, basta solo vedere i macchinoni nuovi che girano ad Ashgabat, però è nelle mani di pochi. Appena si lascia la capitale, nei villaggi e nei piccoli paesi mancano ancora molti servizi, le strade sono ancora sterrate, la gente fatica a vestirsi. La religione musulmana è la principale ma sono pochi i praticanti, anche i luoghi di culto sono rarissimi in città, non è presente quell'integralismo che si trova ad esempio in Iran tanto forte e radicato da condizionare pesantemente la vita politica e sociale. Sembra piuttosto da questo punto di vista un buon stato laico, anche se il condizionamento della vita sociale e politica arriva direttamente dallo stato stesso e dal potere politico. Non ho avuto modo di frequentare e scambiare idee con persone del posto perciò riporto solo le mie sensazionida turista da pochi giorni.
mangiafuoco
24-06-2010, 13:54
mi sa che i soldi del petrolio se li spendono tutti i marmo, statue e decorazioni..:lol:
Mercoledi 12 maggio 2010 – Ashgabat – Kunya Urgench – 491km
http://img51.imageshack.us/img51/3319/12mag.jpg (http://img51.imageshack.us/i/12mag.jpg/)
Senza tanto dispiacere lasciamo Ashgabat, la capitale del Turkmenistan, con qualche difficoltà di orientamento, visto che in città non esistono cartelli che indicano la direzione da prendere. Questa è la porta nord della città, altrettanto mastodontica come quella che abbiamo varcato due giorni fa a sud.
http://img52.imageshack.us/img52/5411/313dq.jpg (http://img52.imageshack.us/i/313dq.jpg/)
Oggi ci aspetta la prima vera tappa desertica, sappiamo che lungo il percorso per Darvaza ci dovrebbero essere dei distributori di carburante, ma proprio quel “dovrebbero” non ci piace e così, prima di addentrarci nel deserto del Karakoum, riempiamo ben bene i serbatoi e la tanichetta supplementare da 5 litri.
Comincia così il deserto dove gli unici segni della presenza umana sono la strada che rimane asfaltata e in discrete condizioni e la ferrovia di fianco. Ogni tanto lungo la ferrovia ci sono delle stazioncine che possono essere usate come ricovero di fortuna in caso di necessità
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Dopo circa 100km troviamo il primo distributore di benzina, presso il villaggio di Bahardok
http://img17.imageshack.us/img17/4130/316lw.jpg (http://img17.imageshack.us/i/316lw.jpg/)
dove ci fermiamo oltre che per fare il pieno alle mukke, anche per fare il pieno d'acqua a noi stessi: la temperatura infatti è molto calda e abbiamo bisogno di bere molto. Scambiamo anche qualche parola o meglio qualche gesto coi benzinai, sotto una provvidenziale tettoia che ripara da un sole implacabile.
http://img17.imageshack.us/img17/5443/315l.jpg (http://img17.imageshack.us/i/315l.jpg/)
Ovviamente, come tutti i deserti che si rispettino, non mancano i cammelli...
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Dopo altri 70km arriviamo al secondo rifornimento. Serve uscire dalla strada principale e dirigersi verso il villaggio, fatto il pieno raggiungiamo il "centro" del villaggio di Jerbent
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per cercare qualcosa da mettere sotto i denti, ma soprattutto qualcosa di fresco da bere. Ci viene indicato questo negozio di alimentari ma apre nel tardo pomeriggio
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per cui nisba, ci tocca bere l'acqua che ci portiamo appresso, ad una temperatura con cui ci si potrebbe fare il te o cuocere la pasta. Vabbè, dicono che l'acqua calda disseta più dell'acqua fresca, illudiamoci che sia così!! Intanto non posso fare a meno di riprendere queste due splendide ragazzine
http://img806.imageshack.us/img806/9341/323.jpg (http://img806.imageshack.us/i/323.jpg/)
Finalmente nel primo pomeriggio arriviamo a Darvaza. Detto così sembra una località qualunque, in realtà è il nulla! Mi spiego meglio: Darvaza era un villaggio in pieno deserto che poichè non è stato di gradimento all'ex presidente Niyazov durante una sua visita in passato, è stato completamente raso al suolo... e in tempi abbastanza recenti, tant'è che sulle carte geografiche è ancora riportato. Darvaza ai giorni nostri è una meta turistica perchè nelle vicinanze ci sono quelli che sono noti come crateri di fuoco, risultato di alcuni esperimenti di trivellazione dell'epoca sovietica negli anni '50 per la ricerca di gas metano e poi incendiati, per cui da alcuni decenni sono accesi e soprattutto di notte creano un effetto di luce molto suggestivo. Anche noi avevamo programmato di piazzare le tende e passare qui la notte per godere dello spettacolo dei crateri, sulla scorta di quanto appreso dai report di quelli che già ci sono stati in passato, secondo i quali c'era una specie di casello con due custodi a cui avremmo affidato le moto in custodia per la notte mentre noi si andava a piedi nel deserto a visitare i crateri (circa 8 km a piedi, tra andare e tornare). Il casello però noi lo abbiamo trovato così,
http://img153.imageshack.us/img153/7673/325hd.jpg (http://img153.imageshack.us/i/325hd.jpg/)
http://img808.imageshack.us/img808/5411/324w.jpg (http://img808.imageshack.us/i/324w.jpg/)
abbattuto ed anche di recente. Non ce la siamo sentita di lasciare le moto incustodite tutta la notte, e quindi non abbiamo potuto vedere questo spettacolo della natura, che si trova oltre queste dune sabbiose
http://img17.imageshack.us/img17/4535/326gj.jpg (http://img17.imageshack.us/i/326gj.jpg/)
Decidiamo quindi di proseguire verso nord, almeno è tutta strada guadagnata. Dopo circa 10 km incrociamo altri due motociclisti che provengono in senso opposto, meraviglia e fermata d'obbligo: sono due ragazzi francesi
http://img94.imageshack.us/img94/754/327j.jpg (http://img94.imageshack.us/i/327j.jpg/)
che più o meno stanno facendo il nostro stesso giro in senso opposto, ci scambiamo le rispettive impressioni di viaggio, facciamo quattro chiacchiere e poi si ritorna in sella, ognuno per la propria strada...
La strada e il paesaggio diventano monotoni, km e km di roba fatta così
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Ad un certo punto il deserto diventa verde di colpo, cominciano a vedersi le prime coltivazioni e i canali di irrigazione, segno che ci stiamo avvicinando a zone abitate, e infatti, di lì a poco troviamo il terzo distributore di benzina. E' già pomeriggio inoltrato, è ora di cercare una sistemazione per passare la notte. Ci fermiamo ad un bivio dove si trova una specie di bar-locanda-fattoria; il posto non è male per mettere le tende, entriamo e ordiniamo quello che stanno mangiando tutti: il fitchi una sorta di torta di pasta brisè con dentro un ripieno di carne.
http://img526.imageshack.us/img526/2657/332a.jpg (http://img526.imageshack.us/i/332a.jpg/)
Qui oltre ai coltelli, si è perso l'uso anche della forchetta, così ci rimane solo il cucchiaio...comunque la tortina è ottima e in un attimo sbafiamo tutto. Nel frattempo chiediamo a gesti al proprietario Achmet se possiamo fermarci lì per la notte, nel retro del cortile c'è spazio per le tende. Lui però ci offre di dormire nella soffitta in cima a questa scala, dove dorme anche lui.
http://img35.imageshack.us/img35/7002/333trj.jpg (http://img35.imageshack.us/i/333trj.jpg/)
L'interno si presenta così
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con l'immancabile "uomo d'oro" (nell'angolo, in disparte, però!)
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Accettiamo di buon grado l'ospitalità e nel frattempo conosciamo tutta la famiglia
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http://img514.imageshack.us/img514/6066/335m.jpg (http://img514.imageshack.us/i/335m.jpg/)
Più tardi scendiamo nel locale e con sorpresa scopriamo che ci ha preparato una vera e propria cena turkmena per noi, con tanto di zuppa e piatto forte locale, il dograma una sorta di carne bollita con un contorno di pasta e cipolle, buono. Achmet si siede con noi e si mangia tutti assieme dallo stesso piatto.
http://img710.imageshack.us/img710/6756/338y.jpg (http://img710.imageshack.us/i/338y.jpg/)
Peccato che non si riesca minimamente a comunicare, Achmet non parla e non capisce neanche una parola di inglese, però è bello ugualmente, anche qui il senso di ospitalità è molto spiccato tra la gente.
Poco dopo noi andiamo a nanna, Achmet arriverà molto più tardi e forse un po' ubriaco, passa almeno mezz'ora al telefonino poi cadrà in un sonno di sasso tanto che all'indomani mattina noi andiamo avanti e indietro dalla stanza per caricare le moto, lo vengono pure a cercare i famigliari, ma non si sveglia. Ci spiace andarcene via senza salutarlo, chiediamo ad una delle ragazze che gestiscono la locanda quanto dobbiamo pagare per la notte ma ci dice che va bene così. Noi ringraziamo e cominciamo un'altra giornata in sella.
mi hai riportato indietro ad un sacco di ricordi(in Turkmenistan(Aschgabad) ci ho abitato 2 anni (dal 2000 al 2002) e...hai fatto un resoconto perfetto(anche se sul paese ci sarebbe da scrivere un libro,o meglio sulle totali follie "vissute"...)
E se avessi immaginato che qualcuno ci andava in moto magari...
Gran bel viaggio e complimenti.
Cavolo, due anni in Turkmenistan, immagino per lavoro :rolleyes::!::!::!:. In effetti mi sarebbe piaciuto approfondire di più la conoscenza del Turkmenistan, è un paese che mi attira molto da un punto di vista sociale, è strano :confused: ! Oltre che, secondo me e per quanto ho visto finora in giro, ci sono le donne tra le più belle del mondo, nei loro costumi tradizionali e col loro portamento... sembrano tutte modelle!:lol::lol::-p:-p;)
Giovedi 13 maggio 2010 - Kunya Urgench (TM) - Khiva (UZ) - 346km
http://img101.imageshack.us/img101/1773/13mag.jpg (http://img101.imageshack.us/i/13mag.jpg/)
La strada dalla locanda dove abbiamo dormito fino al confine con l'Uzbekistan è in condizioni pietose, è asfaltata ma è abbastanza stretta e piena di buche, non si riesce ad andare ad una velocità superiore ai 60/70 km/h. Passiamo Kunya Urgench dove sulla strada si trova il bel mausoleo di Turabeg Khanym del XII secolo
http://img17.imageshack.us/img17/4033/339ry.jpg (http://img17.imageshack.us/i/339ry.jpg/)
e dopo poche decine di chilometri arriviamo alla frontiera. Operazioni doganali di uscita dal Turkmenistan velocissime, non altrettanto si può dire per l'ingresso in Uzbekistan. Qui stiamo fermi praticamente più di tre ore nonostante il traffico di transito sia inesistente, solo noi, due tir e un pedone. Evidentemente l'attesa è funzionale ad una richiesta di "mance" per velocizzare il tutto, i doganieri comunque non ne fanno mai richiesta esplicita ma questa cosa diventa palese quando al momento del controllo bagagli a me fanno aprire addirittura la borsetta dei medicinali che mi porto dietro e controllano ad uno ad uno su una lista che hanno in mano se c'è qualcosa che non può entrare. Ovviamente non trovano nulla, più che aspirine, tachipirina e dissenten non ho; alla fine si stufano prima loro di noi e ci danno il via libera, non prima però di informarci che la dogana di uscita dall'Uzbekistan di Chernyaevka poco a nord di Tashkent sulla strada per Shymkent non è aperta al transito e quindi per entrare in Kazakstan dobbiamo passare dalla dogana di Yallama, nei pressi di Chinaz, che si trova circa 60 km prima di Tashkent. Bene, ringraziamo dell'informazione e via, Khiva ci aspetta. Percorriamo la strada A380 e cioè l'antica via della seta che passa attraverso compi coltivati e filari di gelsi fino a Biruni dove sulla carta ci deve essere la svolta a destra per Urgench e Khiva. Ovviamente lo svincolo non è segnalato, così lo perdiamo e andiamo oltre; ci accorgiamo dell'errore e ci tocca ritornare sui nostri passi per una ventina di chilometri, chiediamo informazioni sul posto e alla fine troviamo la strada giusta. Intanto è ora di riempire i serbatoi, e qui cominciano i problemi che mai avremmo immaginato di trovare. Si fa fatica a trovare benzina. La cosa strana è che i distributori e le stazioni di servizio ci sono e sono anche numerosi, il problema è che o sono chiusi o non hanno la benzina o non te la vogliono vendere, un mistero che non siamo riusciti a capire; alla richiesta di spiegazione del perchè di questa mancanza di disponibilità di benzina tutti ci hanno risposto che non è vero che il problema sussiste. Boh, sarà forse una manovra politica, visto che si sta rapidamente espandendo l'uso del gas per autotrazione al posto della benzina, e vogliono spingere su questo tipo di carburante... però di automobili e mezzi a benzina ce ne sono ancora tanti in circolazione... Comunque, nonostante tutto, tra un distributore aperto con pompe a mano
http://img293.imageshack.us/img293/9599/417l.jpg (http://img293.imageshack.us/i/417l.jpg/)
e il mercato nero con bidoncini dell'acqua minerale da 5 litri pieni di una benzina trasparente come l'acqua che si nascondono e non sono facili da individuare ai bordi delle strade, siamo riusciti sempre a riempire e andare avanti...Tiremm innanz, diceva Amatore Sciesa...
E così, imboccata la strada per Khiva ecco che ci tocca superare il fiume più importante del paese, l'Amu-Darya, su un ponte provvisorio di barche che non si capisce come fa a resistere alla corrente dell'acqua e al peso dei mezzi che ci passano sopra, con una pavimentazione in lamiera lucida scivolosa all'inverosimile.
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20km/h e spesso giù i piedi, riusciamo a passare dall'altra parte; intanto il ponte serio in cemento armato è in costruzione là in fondo. Arriviamo a Urgench, capoluogo della omonima regione e città abbastanza estesa. Abbiamo necessità di acquistare valuta locale perciò ci fermiamo a chiedere strada per raggiungere una banca in città. Come al solito anche qui c'è quello che si offre di farti strada davanti con l'auto. Daniele entra in banca per cambiare i soldi e ne esce con le tasche piene, il sum, la valuta locale, ha un valore unitario molto basso ma la cosa incredibile è che il taglio massimo delle banconote è di 1000 sum che equivalgono a circa 0,60 dollari; ne abbiamo cambiati 100 dollari a testa, pertanto il portafoglio scoppia e non si sa più dove mettere i pacchi di banconote...
Ora dobbiamo farci indicare la strada per Khiva e qui un altro uzbeco si offre di portarci con la macchina fino all'uscita dalla città e meno male... non abbiamo trovato una indicazione scritta per Khiva, nonostante sia una località turistica di prim'ordine. Evidentemente non sono molti i turisti che vengono con i mezzi propri da queste parti...
Arriviamo a Khiva alle 6 del pomeriggio circa, la ricerca del posto da dormire per 2 notti si rivela più difficile del previsto e richiede un'ora buona di tempo: tra bed and breakfast e alberghi sembra che siano tutti abbastanza pieni. Infine riusciamo a trovare un'ottima sistemazione all'interno della cittadella storica, l'Ichon-Qala; le moto vengono parcheggiate all'interno dell'hotel, nell'androne proprio di fronte alle porte delle nostre camere, meglio di così...
http://img231.imageshack.us/img231/962/393n.jpg (http://img231.imageshack.us/i/393n.jpg/)
Finalmente il meritato relax serale, l'indomani giornata di stop motociclistico e visita della città.
GSTourer
29-06-2010, 23:21
l'invidia è una brutta cosa, ma questo viaggio è veramente invidiabile BRAVI:!::D
Motopepe
30-06-2010, 09:07
Bravi??? GRANDI.......!
sEMPRE COMPLIMENTI E SEMPRE ATTENDO ALTRI PEZZI DI RACCONTO!
Viaggio spettacolare, complimenti! Ho sempre pensato che per fare un giro del genere ci volessero almeno 2 mesi. Vedendo quando ci avete messo invece (seppur con tappe lunghe) mi sta salendo la scimmia :arrow:, un giorno chissa'...
P.S. Attendo con ansia il resto del report!
Motopepe
30-06-2010, 12:17
Beh, se ci vogliamo pensare su... Io ci sto, basta che macino Km...! Ad oggi 85000 in 4,5 anni.
Lancio un appello a chi volesse cimentarsi; potrei annullare altri viaggi in programma per realizzare questo!
Alessio gs
30-06-2010, 12:33
Parliamone....ciao....
Viaggio spettacolare, complimenti! Ho sempre pensato che per fare un giro del genere ci volessero almeno 2 mesi. Vedendo quando ci avete messo invece (seppur con tappe lunghe) mi sa salendo la scimmia :arrow:, un giorno chissa'...
P.S. Attendo con ansia il resto del report!
2 mesi sarebbe l'ideale. Noi lo abbiamo compresso in 33 giorni ma tante cose meritavano un approfondimento maggiore.
Bene, vedo che le :arrow::arrow::arrow::arrow: aumentano...
Venerdi 14 maggio 2010 - Khiva
Moto ferme, anche loro hanno diritto a giornate di riposo..
Quelli che non riposano mai invece siamo noi, oggi visita della cittadina di Khiva. Già ieri pomeriggio all'arrivo è stata una bella sorpresa trovarsi di fronte ad una città fortificata con delle mura imponenti che lasciavano presagire di circondare una piccola perla di bellezza e con un passato ricco di storia.
La leggenda fa risalire la fondazione della città addirittura a quando Sem, figlio di Noè, scavò un pozzo qui. Fonti storiche ne testimoniano l'esistenza nel VIII secolo come fortezza e centro di commercio su una diramazione della Via della Seta per passare come primario centro di commercio degli schiavi per ben tre secoli, dal '500 all'800, fino ad arrivare alla dominazione russa del secolo scorso che, se non altro, ha permesso negli anni '70 e '80 la trasformazione e la conservazione delle vestigia storiche in una esemplare "città-museo".
La visita comincia al mattino, con un giro sul camminamento interno sulle mura
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http://img64.imageshack.us/img64/4858/401k.jpg (http://img64.imageshack.us/i/401k.jpg/)
sembra incredibile, ma le mura sono fatte di fango impastato con la paglia...
Dall'alto si ha un'idea migliore dell'impianto della città storica, l'Ichon-Qala, ovvero la città all'interno delle mura: è tutto un susseguirsi di madresse, almeno una dozzina, di minareti, di case basse e una moltitudine di alberghetti e bed and breakfast, quasi tutti di ottimo livello
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http://img12.imageshack.us/img12/5237/370ll.jpg (http://img12.imageshack.us/i/370ll.jpg/)
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Molte sono le famiglie che ancora ci abitano
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e convivono con il turismo che è costituito soprattutto da gente locale e scolaresche, anche se càpita di imbattersi in turisti europei.
http://img819.imageshack.us/img819/8568/383x.jpg (http://img819.imageshack.us/i/383x.jpg/)
Ovviamente non mancano le bancarelle che vendono souvenir turistici, la maggior parte ancora "made in Uzbekistan"
http://img31.imageshack.us/img31/6590/377b.jpg (http://img31.imageshack.us/i/377b.jpg/)
anche io mi sono lasciato tentare e ho portato a casa questa stola di seta (vista indossata da questa bellissima ragazza non ho capito più niente...:confused:)
http://img41.imageshack.us/img41/6267/380e.jpg (http://img41.imageshack.us/i/380e.jpg/)
Caratteristiche e bellissime le porte di legno intagliato degli ingressi dei palazzi pubblici e delle case private di un certo status sociale
http://img10.imageshack.us/img10/9429/384ho.jpg (http://img10.imageshack.us/i/384ho.jpg/)
e il cortile interno della moschea Juma formato da 218 colonne di legno, alcune intagliate, che sostengono il tetto
http://img295.imageshack.us/img295/8246/360h.jpg (http://img295.imageshack.us/i/360h.jpg/)
Dalla moschea si accede al minareto annesso alto 47 metri e con 81 gradini che diventano sempre più impervi man mano che si sale; la salita comporta un po' di fatica ma la vista dall'alto ricompensa ampiamente il sudore versato
http://img208.imageshack.us/img208/6475/370s.jpg (http://img208.imageshack.us/i/370s.jpg/)
http://img16.imageshack.us/img16/2398/372v.jpg (http://img16.imageshack.us/i/372v.jpg/)
Alcuni esempi delle moschee aperte, spettacolari,
http://img215.imageshack.us/img215/5329/404ki.jpg (http://img215.imageshack.us/i/404ki.jpg/)
http://img413.imageshack.us/img413/7189/395q.jpg (http://img413.imageshack.us/i/395q.jpg/)
Fuori delle mura, nella Dishon-Qala ovvero la città più moderna, spariscono del tutto i turisti e si fanno spazio le attività commerciali più strettamente necessarie per la popolazione residente
http://img145.imageshack.us/img145/4249/391g.jpg (http://img145.imageshack.us/i/391g.jpg/)
http://img291.imageshack.us/img291/1649/389n.jpg (http://img291.imageshack.us/i/389n.jpg/)
Di sera giochi di luce molto particolari
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http://img687.imageshack.us/img687/8918/413zs.jpg (http://img687.imageshack.us/i/413zs.jpg/)
Motopepe
03-07-2010, 11:42
Parliamone....ciao....
Alessio sentiamoci in MP per scambio di cell... Ti chiamo io. Ciao
Motopepe
03-07-2010, 11:44
Venerdi 14 maggio 2010 - Khiva
http://img687.imageshack.us/img687/8918/413zs.jpg (http://img687.imageshack.us/i/413zs.jpg/)
Rimango sempre più estasiato...
Ciao Paolaccio con la mia senilità galoppante non avevo messo a fuoco che gspollo eri tu.
Non ho letto quasi niente ma da qualche commento ne deduco che il viaggio è stato ok, ho visto qualche foto e mi sembrava di essere lì con voi..
Alessio sentiamoci in MP per scambio di cell... Ti chiamo io. Ciao
Qui c'è sotto qualcosa...:lol:;):lol:
Ciao Paolaccio con la mia senilità galoppante non avevo messo a fuoco che gspollo eri tu.
Non ho letto quasi niente ma da qualche commento ne deduco che il viaggio è stato ok, ho visto qualche foto e mi sembrava di essere lì con voi..
Ciao Donatellino, il viaggio è stato ok e fantastico per me, qualche problemino per l'RT del socio, leggi, leggi, anche se il bello devo ancora scriverlo...
Per la tua senilità, mi spiace, ma non posso farci niente.. :lol::lol::lol:
Ciao.
Ciao Donatellino, il viag ora scriverlo...
Per la tua senilità, mi spiace, ma non posso farci niente.. :lol::lol::lol:
Ciao.porca paletta, ormai grazie alla Nardi mi chiama Donatellino anche mio nipote :lol::lol::lol:
Sabato 15 maggio 2010 - Khiva - Buchara - 460km
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Si parte di buon'ora, come sempre. L'idea è quella di fare una foto con le moto davanti alla porta nord di Khiva, ma non facciamo a tempo a fermare i motori che già arrivano i primi indigeni del luogo a vedere la novità; la foto non viene come vorrei io ma non importa.
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La giornata si preannuncia già calda di prima mattina, tra l'altro ci aspetta un bel pezzo di strada in mezzo al deserto del Kyzylkum, questo qui
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dove in alcuni tratti si sta poco a poco mangiando la carreggiata. Lungo il percorso poche emozioni, il deserto è sempre uguale a sé stesso, l'unico brivido è la cronica mancanza di benzina; per fortuna pochi chilometri prima dell'ingresso in città riusciamo a rifornire presso un distributore "ufficiale" che ha ancora del carburante da vendere. Si arriva così nel pomeriggio a Buchara, con l'intenzione di raggiungere l'albergo che ci avevano consigliato gli amici motociclisti francesi incontrati qualche giorno fa a Darvaza. Raggiungere il centro di Buchara dove si trova l'albergo però è un'impresa abbastanza complicata, non riusciamo a trovare la viuzza che ci porta alla destinazione. Chiediamo così ad un vigile, ci spiega dettagliatamente con tutti i limiti di una indicazione stradale spiegata a gesti e infatti continuiamo a girare in tondo e a ripassare davanti al vigilantes. Alla fine, mosso da compassione, lo stesso vigile ferma un taxi, ci sale sopra e ci dice di seguire il taxi. Praticamente ci fa imboccare con le moto il bazar di Buchara e dopo una gimkana tra bottege, persone, tappeti, stoffe e ogni altro genere di mercanzia, sbuchiamo in una piazza dove si trova l'albergo. Peccato che tutto questo sbattimento non è servito a nulla, l'albergo infatti è al completo e bisogna cercare altrove. Evidentemente anche qui come a Khiva nelle città turistiche non è immediato trovare alloggio. In ogni caso dopo poco troviamo un bed and breakfast veramente ottimo, con delle camere favolose.
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Si vede subito che ci troviamo in una città turistica, gli standard alberghieri sono più elevati e il personale è abituato a trattare con gente straniera; finalmente un albergatore che parla un ottimo inglese; in compenso la cameriera factotum Masha è una russa simpaticissima che non vuole assolutamente sentire esprimersi in lingua anglosassone e conduce la propria crociata personale per imporre il russo come lingua internazionale. Così ci tiene delle piccole lezioncine e impariamo una manciata di parole della lingua degli zar, che risate! Ci facciamo consigliare da Masha un ristorante per la sera, andiamo in centro, il posto è molto bello e il ristorante-chaikhana (sala da te) si trova ai bordi della piscina al centro della piazza. Molto suggestivo e ... molto buono, si mangia benissimo: zuppe, shashlyk ovvero spiedini alla griglia, birra e vodka.
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Dopo cena si fanno quattro passi per il centro, è un susseguirsi di negozi per turisti, in maggioranza botteghe che vendono stoffe e tappeti a prezzi non proprio popolari, comunque la qualità è elevata e si trovano degli articoli veramente belli.
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porca paletta, ormai grazie alla Nardi mi chiama Donatellino anche mio nipote :lol::lol::lol:
Beh, di sicuro non ti si può chiamare Donatellone...:lol::lol::lol:
In effetti era per lavoro,ma io sono un "dilettante",mio fratello in Turkmenistan ci ha abitato per 12 anni!!
Adesso vive a Baku' (Azerbaijan),ancora complimenti per il viaggio davvero fantastico!!!
Domenica 16 maggio 2010 - Buchara
Anche qui abbiamo deciso di passare una giornata intera da turisti. La città è bella, è molto antica, ma è un po' troppo turistica, ci sono botteghe di souvenir dappertutto e anche i bottegai ti fermano e insistono per venderti roba. Siamo quasi a livello delle nostre città d'arte come Venezia o Roma e la cosa non mi piace molto.
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Ecco la madrassa di Ulugbek, la più antica, del '400, come si vede ai giorni nostri
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e all'inizio del XX secolo dopo il bombardamento sovietico del 1920
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con il cortile interno, dove potevano imparare e alloggiare circa un centinaio di studenti
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e la moschea
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Arriva il turno dell'Ark, una fortezza imponente, l'edificio più antico di Buchara abitato fin dal V secolo, con delle mura impressionanti
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Dentro non è un granchè, a parte la bella moschea Juma del XVII secolo
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e il cortile delle udienze e delle incoronazioni il cui tetto è crollato in seguito ai bombardamenti dei russi del 1920
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Staccate dall'Ark, in un altro edificio a pochi passi, ci sono le prigioni dello Zindon
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dove sono stati "ospiti" anche Stoddart e Connolly....... Questa la loro cella, si dice infestata da scorpioni e altri parassiti
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Nel pomeriggio si ritorna verso il centro, voglio vedere la piazza con la piscina di giorno ed eccola qua
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In primo piano un gelso centenario ormai morto, ma comunque un bel monumento naturale. Ovviamente, trovandoci sulla via della seta, dappertutto le piante più comuni sono i gelsi, che forniscono con le foglie il nutrimento per il baco da seta. Lungo le strade è usuale vedere le piantagioni di gelsi con i rami tagliati appunto per portare le foglie negli allevamenti dei bachi.
Abbiamo visto ormai tutto del centro di Buchara, così decidiamo di fare un giro nella periferia, scoprendo una realtà ben diversa da quanto visto finora. Edifici pericolanti
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Vie non lastricate con condotte dell'acqua posticce e non interrate
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e più ancora in periferia i vecchi e desolanti palazzoni dell'era sovietica
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e lo stadio comunale
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Non tutto è oro quello che luccica, chissà perchè in queste parti della città non si vede nemmeno un turista di tutti quelli che vengono scaricati dai bus granturismo che fanno la spola tra Tashkent, la capitale dove arrivano con l'aereo e le città turistiche di Samarcanda, Buchara e in misura molto minore Khiva.
mi sa che i soldi del petrolio se li spendono tutti i marmo, statue e decorazioni..:lol:
Sicuro! ;)
Motopepe
09-07-2010, 12:01
Qui c'è sotto qualcosa...:lol:;):lol:
... Ma come, ancora non si è fatto sentire e già ci "ricami su" :rolleyes: ?
Sensibile... :D :D :D
Bellissimo viaggio e resoconto davvero emozionante :D non vedo l'ora di leggere il resto :!:
Ballerino
10-07-2010, 11:18
......senza parole.....bellissimo!!!! Complimenti......ma ke :arrow: ora!!!!
Lunedi 17 maggio 2010 - Buchara - Samarcanda - 278km
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Tappa breve per raggiungere la mèta del viaggio: Samarcanda.
I chilometri sono pochi così la raggiungiamo nel primo pomeriggio. Subito andiamo al bed and breakfast che abbiamo scelto sulla guida, è il primo b&b di Samarcanda, un po' kitch ma non male, è tutto un saliscendi, rampicanti e piante verdi dappertutto, il posto per dormire c'è. Ieri si è deciso di rimanere solo una notte qui e di partire subito il giorno dopo per raggiungere il confine con il Kazakstan, anche se il visto di ingresso parte dal giorno dopo. Tenteremo di entrare un giorno prima di quanto permesso.
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Le moto anche qui ce le lasciano parcheggiare nel cortile interno.
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Scarichiamo i bagagli, tempo mezz'ora e alle 2 del pomeriggio siamo già a girare per la città. Prima però voglio andare in una banca per prelevare qualche spicciolo e qualche dollaro. Pensavo di potere utilizzare anche gli euro qualche volta, ma finora l'unica valuta straniera accettata è il dollaro americano, perciò scarseggiano e mi voglio rifornire. Prendiamo allora un taxi, dal momento che la National Bank che permette il prelievo di valuta straniera con la Visa si trova dalla parte opposta della città, poi torniamo a piedi, così visitiamo quello che c'è da vedere lungo il percorso.
Subito mi impressionano i larghissimi viali con la parte pedonale all'interno e le carreggiate per il traffico all'esterno, praticamente sono quasi dei giardini o dei parchi all'interno della strada.
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Passiamo la zona universitaria dove incontriamo tanti studenti e arriviamo al monumento di Tamerlano
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Poco distante è l'omonimo mausoleo, bellissimo
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anche l'interno è finemente decorato per accogliere la tomba del grande condottiero, circondata dalle tombe dei famigliari.
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Poco distante il mausoleo di Rukhobod risalente al 1380, il più antico di Samarcanda
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e poi via verso l'attrazione turistica principale della città, dell'Uzbekistan e forse di tutta la Via della Seta: il Registan. Eccolo, mozzafiato
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con le tre madresse, da sinistra a destra rispettivamente di Ulugbek, Tilla-Kari e Sher Dor, una di fianco all'altra
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sulla piazza il "diserbante" manuale
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mentre poco lontano c'è un impegnativo taglio del prato che richiede la presenza di ben 4 operatori
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Qui una piantina del complesso
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Per la visita di tutto quanto bisogna fare la "KACCA"
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che non è quello che spontaneamente viene da pensare ma è semplicemente l'acquisto del biglietto di ingresso, posto che la C in cirillico corrisponde alla nostra S e quindi i conti tornano, bisogna passare dalla KASSA per pagare.
Anche i cortili interni delle madresse sono molto belli, tutti con dei giardini curati, l'unica nota stonata è la presenza di troppi negozi di souvenir ubicati proprio nelle stanze della madressa.
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Comunque, se a Buchara avevo resistito, qui mi sono lasciato andare e mi sono portato a casa, dopo lunga contrattazione sul prezzo col negoziante, un bellissimo tappetino di seta.
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Ma è alla sera al tramonto che si creano giochi di luce fantastici e molto suggestivi che mettono in risalto la possente architettura del Registan, complice anche la strana mancanza di turisti che avrebbero potuto riempire la piazza (e rovinare le foto).
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... Ma come, ancora non si è fatto sentire e già ci "ricami su" :rolleyes: ?
Sensibile... :D :D :D
No, ... intuitivo! :lol::lol::lol:
Ma che fate ancora qui a leggere?!? :confused::confused:
Viaaaa...;)
Martedi 18 maggio 2010 - Samarcanda - Chinaz - 258km
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Al mattino foto di rito con moto davanti al Registan
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Come già detto prima, oggi tenteremo di entrare in Kazakstan un giorno prima della data di ingresso stabilita sul visto. Siamo in anticipo sul programma di viaggio, a Samarcanda abbiamo già visto quello che c'era da vedere ieri pomeriggio, ha poco senso passare un'altra giornata qui, meglio cercare di guadagnare un giorno che può servire più avanti per qualche sosta non programmata. Siamo consapevoli che sarà difficile passare però tentiamo, male che vada si sta fermi in dogana una notte e al mattino del 19 maggio siamo già pronti a partire, la giornata è guadagnata in ogni caso.
Si parte, salutiamo Samarcanda, siamo al giro di boa cioè da qui inizia la strada del ritorno a casa. Abbiamo il solito problema dei rifornimenti, troviamo appena fuori della città un distributore modernissimo ma anche qui niente benza. Gli addetti ci indicano proprio di fronte a bordo strada dei ragazzi che ci possono essere utili e infatti appena ci avviciniamo a loro spuntano dalle barriere del guard rail bidoncini di pvc da 5 litri pieni di un liquido trasparente che dovrebbe essere benzina. Riusciamo così a riempire i serbatoi, il prezzo non è molto diverso dal prezzo ufficiale del carburante, mi viene il dubbio di che cosa ho appena messo nel serbatoio; la mukka comunque non si lamenta mai e va sempre!
Via, la strada corre veloce, il fondo è buono, del resto stiamo percorrendo la strada principale che conduce alla capitale dell'Uzbekistan, Tashkent che purtroppo non visiteremo, dovendo passare la frontiera una settantina di chilometri prima. Ad un certo punto lungo l'autostrada M39 ci tocca uscire a destra seguendo le indicazioni per Gulistan; proseguendo dritto infatti dovremmo passare il confine con il Kazakstan per poi rientrare in Uzbekistan 20 km dopo, a causa di una propaggine di territorio kazako che si protende verso l'Uzbekistan, retaggio dei vecchi confini imposti ai tempi della ex URSS.
Contornata questa penisola kazaka, ci si riporta sulla M39 dove poche decine di chilometri dopo si incontra l'uscita ben indicata per Yallama, il confine che dobbiamo attraversare.
Arriviamo alla dogana uzbeka di uscita nel pomeriggio, al primo posto di controllo della dogana uzbeka l'addetto di turno ci fa una filippica infinita sull'alcool e le droghe che francamente capiamo poco sia per difficoltà linguistiche sia per il fatto che siamo in uscita dal paese, boh?, evidentemente non essendo un transito molto frequentato, aveva bisogno di fare quattro chiacchiere coi primi che fossero passati di lì...
Lasciato alle spalle l'Uzbekistan
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vediamo se riusciamo ad entrare qualche ora prima del consentito in Kazakstan
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Facciamo tutti i controlli alle moto senza che nessuno si accorge della data di validità del visto sul passaporto, manca solo la prova del nove del controllo passaporti dove ti mettono il timbro di entrata e purtroppo vediamo che l'addetto comincia a guardare fin troppo bene il visto... niente da fare si è accorto che la data di ingresso parte dal 19 maggio, oggi è il 18, ce lo fa notare, noi facciamo finta di cadere dal pero... Subito interviene il capitano direttamente superiore in grado all'addetto, cerchiamo di spiegare il motivo di ingresso il giorno prima, in fondo si tratta di poche ore prima della mezzanotte. Il capitano è giovane e molto gentile, parla anche un po' di inglese, va a parlare col responsabile della dogana, ma quando ritorna ci riferisce che non c'è niente da fare, l'ingresso è per il 19 e basta. Addirittura pretende che noi dobbiamo ritornare dentro i confini dell'Uzbekistan in quanto sostiene che le autorità uzbeke hanno sbagliato a farci uscire dal loro paese con un visto di ingresso kazako valevole dal giorno dopo. Come se le all'Uzbekistan può interessare quando uno deve entrare in un altro paese, assurdo!! Allora cerchiamo di spiegare che per noi ritornare in Uzbekistan è impossibile perchè il visto sul passaporto è già stato vidimato col timbro di uscita. Tira molla, molla tira, alla fine riusciamo a stare nella terra di nessuno tra i due paesi, in compagnia dei camionisti che anche loro aspettano il giorno dopo per passare. L'occasione è buona per chiedere informazioni sulle strade kazake, chi meglio dei camionisti conosce i percorsi stradali più praticabili e scorrevoli? Cominciamo a tirare fuori cartine e chiediamo informazioni sulla famigerata M32 che collega Shymkent ad Aktobe; noi siamo a conoscenza di tratti abbastanza difficili ma comunque praticabili a bassa velocità, semmai i problemi seri si avrebbero se dovesse piovere, quando lo sterrato si trasforma in fango quasi impraticabile. Ebbene tutti ci hanno confermato che oramai la M32 non è più una strada, che ogni anno è sempre peggio e che anche loro non la percorrono più. Ci consigliano di passare più a est, passando per Taraz, il lago Balqash, Karaganda, Astana ed entrare in Russia a Troitsk e poi Chelyabinsk; si allunga di circa 1000km ma è molto più scorrevole e sicura ed è tutta asfaltata. Decidiamo quindi di dare retta ai camionisti, modifichiamo quindi il percorso anche perchè vediamo che la situazione meteo sembra peggiorare. Il resto della giornata passa scambiando quattro parole coi camionisti, in prevalenza turchi. In particolare facciamo amicizia con Mechmet
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che ci prende in simpatia e all'ora di cena ci vuole portare a tutti i costi in una locanda lì in dogana a mangiare qualcosa di caldo. Prendiamo una specie di pasta insieme a della carne tipo spezzatino, buono, ma al momento di pagare Mechmet insiste per offrire lui. Restiamo un po' sconcertati, ma non c'è niente da fare, poi ci porta a conoscere altri suoi amici camionisti che ci offrono il tè (chai) e poi ancora un altro gruppo di autisti che sta preparando la cena a base di pasta al pomodoro e patate fritte. Alla fine ci sono patate fritte e birra per tutti, si ride e si scherza tutti insieme, proprio una bella serata, anche qui abbiamo avuto l'occasione di conoscere persone veramente speciali. Alla fine arriva l'ora della nanna, io monto la tenda sulla strada mentre Daniele non ha voglia di piazzare la tenda, così si sdraia direttamente sul cassone vuoto del tir di Mechmet.
Mercoledi 19 maggio 2010 - Chinaz (dogana UZ-KZ) - (KZ) - Merke (KZ) - 534km
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Alle 5.00 comincia già a fare chiaro, così comincio a muovermi nella tenda, esco a vedere come si presenta la situazione, spinto anche da alcune impellenti necessità corporali... tutto tace, in dogana non si muove ancora nessuno, i camionisti ronfano ancora tutti nelle loro cabine super attrezzate. In 10 minuti la tenda è smontata e ripiegata, anche se la lascio stesa sulla moto ancora un po' per cercare di fare asciugare l'umidità della notte. Intorno alle 6.30 cominciano i primi movimenti, alle 7.00 i motori dei tir sono già caldi e si riprende a viaggiare. Lo facciamo anche noi di buon'ora, non prima di aver salutato tutti gli amici camionisti, in particolare Mechmet che in segno di amicizia vuole che ci scambiamo le t-shirt. Anche questo sarà un momento che ricorderò sempre in futuro e in segno di riconoscenza lasciamo a Mechmet tutti i sum, la valuta locale uzbeka, che abbiamo, tanto a noi non servono più, mentre lui ha da attraversare tutto il paese. In dogana, avendo già fatto tutte le pratiche il giorno prima ci resta solo il controllo passaporti che sbrighiamo in un attimo, in realtà anche questo era già stato fatto ieri e poi oramai ci conoscono... Appena entrati in Kazakistan la prima cosa che facciamo è verificare com'è la situazione rifornimenti in questo paese, sperando di non trovare lo stesso scenario dell'Uzbekistan: una ventina di chilometri dopo il confine si presenta il primo distributore di benzina kazako, sembra una stazione moderna ed in effetti la benzina si trova senza problemi, c'è anche la verde a 95 e 98 ottani e si può pagare con la carta di credito. Sarà così per tutto il Kazakstan; almeno la benzina, da qui in poi, non sarà più un problema...
La strada almeno qui scorre veloce, arrivati a Shymkent abbandoniamo il nostro programma di viaggio iniziale e deviamo verso destra, secondo le indicazioni degli amici camionisti, verso Almaty lungo la M39. La strada è tutta asfaltata ma il traffico è molto sostenuto, soprattutto quello pesante e rallenta non poco l'andatura. Veniamo anche fermati in un centro abitato per eccesso di velocità ma anche qui la polizia è abbastanza tollerante e ci lascia andare senza fare niente. Abbiamo da tenere presente un altro fattore di rallentamento: i radar della polizia: sono molto frequenti, soprattutto nei centri abitati per cui... 50km/h e non si sgarra. Comincia a farsi sentire il caldo, la stagione avanza, ma la cosa più fastidiosa è che le strade, anche quelle asfaltate, sono talmente impolverate che ogni mezzo che passa alza un polverone micidiale che noi in moto siamo costretti a subire in pieno, per non parlare poi dei camion che creano quasi delle tormente di sabbia! Addirittura c'è un servizio di autobotti che passano a intervalli regolari sulle strade principali e le irrigano per abbattere la polvere! Però è un palliativo che dura ben poco, dopo 10 minuti è già di nuovo tutto asciutto e secco...
Anche oggi si viaggia con lo scopo di percorrere più chilometri possibili per cercare di arrivare, nonostante i circa 1000km in più della deviazione, a ricongiungersi in Russia e Ucraina nelle stesse date previste nel nostro itinerario iniziale.
Non abbiamo fatto i conti con la sfiga però!
Alle 15.30 infatti, mentre percorriamo la solita M39 a circa 70/80 km/h vedo che Daniele, che mi sta davanti, rallenta bruscamente e si accosta sulla destra.
Purtroppo quello che non doveva capitare è capitato: buca nella strada e cerchi in lega dell'RT compromessi: quello anteriore ha preso una bella botta e presenta una crepa lunga una spanna nel centro del cerchio, ovviamente con copertura afflosciata, quello posteriore invece ha solo una incrinatura sul bordo più esterno ma la copertura non ha perso pressione. Sono momenti terribili, naga è preso dallo sconforto, già pensa a come rientrare e far rientrare a casa lui e la moto, io cerco di tranquillizzarlo e di pensare a una soluzione, ma ovviamente non mi viene in mente nulla. Intanto siamo fermi a bordo strada a 200 metri da un distributore di benzina: portiamoci lì con le moto e poi cominciamo a ragionare una soluzione. Peccato che il gestore del distributore sia un po' tontolone e la moglie ancora peggio; l'unica cosa che sanno fare è sputare per terra ogni 30 secondi, capiamo subito che non ci saranno di nessun aiuto, neanche con una telefonata, ce la dobbiamo cavare con le nostre sole forze.
Allora la situazione è questa:
1) abbiamo la ruota anteriore dell'RT che non permette in queste condizioni di proseguire il viaggio,
2) la ruota posteriore sembra tenere,
3) siamo a circa 500km da Almaty, la città più "attrezzata" del Kazakstan per queste cose e dove presumibilmente è possibile trovare qualche ricambio BMW.
Decidiamo quindi di chiamare l'assistenza BMW in Italia non tanto per farci avere l'assistenza lì in Kazakstan dove peraltro non è prevista ma solo per sapere se in Kazakstan esiste un centro di assistenza BMW moto dove noi possiamo rivolgerci direttamente. Daniele per telefono parla chiaro ma dall'altra parte in assistenza BMW Italia non capiscono un tubo: siamo alle solite, si parla con i maledetti call center che non capiscono niente e non comprendono la nostra situazione; continuano a sostenere che non è possibile avere assistenza in Kazakistan, ma questo è esattamente quello che NON vogliamo. Cerchiamo solo una informazione che dopo svariati contatti e chiamate NON riusciamo ad avere.
Grazie assistenza BMW, un lavoro veramente ben fatto, continuate così, bravi!!!
Ancora oggi non sono riuscito a capire se in Kazakstan esiste un centro assistenza BMW moto! Tiremm innanz... diceva il solito milanese...
Propongo allora a Daniele di chiamare direttamente la mia officina BMW dove io porto le mie mukke e vedere se ha disponibili due cerchi per l'RT1150, L'idea è quella di farseli spedire dall'Italia con corriere espresso in modo da riprendere poi il viaggio. Conosco ormai di persona il titolare dell'officina-concessionaria è sempre molto disponibile e prima di partire mi aveva chiaramente detto di chiamarlo per qualsiasi problema si fosse presentato. Lo chiamo e naturalmente i due cerchi ce li ha, per lui non è un problema fare il pacco e portarli in TNT Traco. Nel frattempo al distributore di benzina dove siamo fermi cominciano ad arrivare i primi kazaki a vedere cosa è successo. Tra loro tre ragazzi automuniti che sostengono che il cerchio anteriore è tranquillamente riparabile e sono disponibili ad accompagnare Daniele ad aggiustarlo lì vicino. Io e Daniele ci guardiamo increduli, abbiamo sempre saputo tutti e due che i cerchi in lega non si possono aggiustare. Comunque non c'è nulla da perdere, in cinque minuti si smonta la ruota anteriore e Daniele parte con i tre ragazzi per l'intervento di riparazione. Io rimango al distributore insieme alle moto.
http://img828.imageshack.us/img828/5497/547.jpg (http://img828.imageshack.us/i/547.jpg/)
http://img840.imageshack.us/img840/4060/548.jpg (http://img840.imageshack.us/i/548.jpg/)
Dopo un paio d'ore ritorna Daniele e con grande meraviglia ha in mano il cerchio riparato!!
http://img843.imageshack.us/img843/2128/685.jpg (http://img843.imageshack.us/i/685.jpg/)
Come al solito la necessità aguzza l'ingegno e in questi paesi aggiustano di tutto. Praticamente hanno inserito nel tubeless una camera d'aria, tra l'altro neanche della misura giusta da 17 pollici perchè non l'avevano, ma da 16" e poi hanno riempito lo spazio tra il bordo del cerchio piegato e la camera d'aria con dell'altra camera d'aria tagliata tutta ripiegata e incollata; un lavoro da manuale, veramente. Fatto sta che la pressione tiene, rimontiamo il tutto, Daniele fa qualche prova dapprima a bassa velocità poi spinge fino a 80/90 km/h, è già una velocità che ci permette di raggiungere casa senza problemi, tutto bene, la moto nemmeno vibra e la pressione non scende. Evvai!!! Viva i meccanici e i gommisti kazaki!! Siamo in condizioni di ripartire e di raggiungere almeno una città. Daniele decide di farsi spedire comunque i cerchi dall'Italia dal mio meccanico, costi quel che costi: li facciamo arrivare ad Astana, la capitale del Kazakstan, che noi raggiungeremo tra 2 giorni, così mentre i cerchi sono in viaggio, viaggiamo anche noi e non perdiamo troppo tempo. Astana poi è la capitale e non dovrebbe essere difficile fare arrivare roba lì. E' una questione di sicurezza, i cerchi in lega possono rompersi tra 10 km come tra 1000, in quelle condizioni poi!! E poi da Astana mancano ancora più di 5000km per arrivare a casa, per cui meglio non rischiare, i cerchi vanno cambiati il prima possibile. Sulla Lonely Planet Daniele e io scegliamo un albergo ad Astana, l'hotel Munayshy, dove ci fermeremo a dormire e dove faremo arrivare il pacco-dono tanto atteso; richiamo il mio meccanico BMW in Italia e organizzo la spedizione, tutto a posto, dovrebbe arrivare in tre giorni, oggi è mercoledi, ormai la giornata è persa, presumibilmente il pacco è dal corriere giovedi, parte venerdi, tre giorni, la domenica di mezzo, dovrebbe arrivare lunedi, speriamo! Comunque siamo contenti che almeno riusciamo a muoverci, così alle 19.00 lasciamo il distributore di benzina dove ci eravamo fermati. Chiediamo qual è la prima cittadina dove è possibile trovare un albergo per dormire e ci viene indicato il paese di Merke; viaaa, destinazione Merke, è circa 60km più avanti. Ogni tanto naga si ferma per controllare il tutto, tutto sembra a posto, la moto va come prima, tiremm innanz!! Col buio arriviamo finalmente a Merke, nell'unico albergo disponibile, gestito da sole donne tutte abbastanza attempate e megere; sembra più una casa d'appuntamenti che un albergo, ma siamo talmente "cotti" che va bene uguale. Nelle camere di fianco a quelle che ci hanno dato sembra ci siano dei festini in corso, si sentono anche odori strani di fumi strani, qualche canna e qualche spinello girano...però poco più tardi si calma tutto e si riesce a riposare tranquillamente. Dopo una giornata simile ne abbiamo bisogno e dopo una cena veloce a base di ottimi "manty", una specie di ravioli di Shangai al vapore con ripieno di carne e verdure, ci ritiriamo nelle nostre stanze dove Morfeo ci raggiunge poco dopo.
Domani ci aspetta una dura giornata di trasferimento; la pacchia delle tappe da 200/300 km al giorno è finita, d'ora in poi gambe in spalla, anzi, gomme in sella!!
Per chi non li avesse già visti, ci sono anche i bei video fatti e montati dal socio naga, qui:
http://www.quellidellelica.com/vbforum/showthread.php?t=281593
Con un filo di nostalgia...:confused:
Ballerino
19-07-2010, 23:20
E' sempre con una sana invidia che leggo del vostro viaggio...e la :arrow: aumenta a dismisura...la fantasia vola...
Motopepe
25-07-2010, 12:20
Minchia...
Quando si parte??
Giovedi 20 maggio 2010 - Merke - Balkhash - 592km
http://img842.imageshack.us/img842/1756/20mag.jpg (http://img842.imageshack.us/i/20mag.jpg/)
Lasciamo la strada M39 che ci condurrebbe ad Almaty e dirigiamo la prua decisamente verso nord, si comincia a salire di latitudine, è lecito attendersi un raffrescamento del clima, ma finora siamo sempre nel campo delle ipotesi: oggi fa un caldo bestia e il tratto di strada desertico della A358 tra Shu e il l'innesto sulla strada M36 che proviene da Almaty e che ci porterà fino ad Astana e oltre, è un vero inferno. Io nella mia rally2pro sto colando come un ghiacciolo sotto il sole. Va un po' meglio non appena cominciamo a contornare l'enorme lago Balkhash: dal lago provengono delle folate di aria leggermente più fresca e in più all'orizzonte il cielo si fa sempre più minaccioso di temporali e di acqua; alla fine ci tocca mettere anche l'antipioggia ma l'acquazzone durerà poco. Lungo la strada che contorna il lago si incontrano spesso bancarelle di pesce essiccato e affumicato in bella mostra, tra le specie più pregiate anche gli apprezzati storioni da cui si ricava il costosissimo caviale. Nel tardo pomeriggio arriviamo alla città di Balkhash che da il nome all'omonimo lago. Si tratta di una città prettamente industriale di stampo marcatamente sovietico, con un polo industriale enorme proprio sulle sponde del lago, probabilmente un rigassificatore o qualcosa del genere, con decine e decine di ciminiere che rilasciano in atmosfera quantità enormi di dubbi fumi... per fortuna noi ci stiamo solo poche ore, giusto il tempo di trovare un albergo e poi l'indomani mattina, via di buon'ora. All'ingresso della città un mal conservato MIG di sovietica memoria in bella mostra, poi dritto fino al centro fino a trovare un hotel non male a tre stelle. Intanto il clima non promette nulla di buono: si è coperto tutto il cielo, la temperatura è decisamente precipitata e all'ora di cena fa anche qualche goccia di pioggia. Oggi l'RT di naga viaggia che è una meraviglia, i cerchi hanno tenuto la strada molto bene, speriamo che facciano altrettanto domani fino a raggiungere Astana.
Ciao raga, scusate, ma non mi sono dimenticato del report, sono solo un po' incasinato ultimamente per cui non riesco a concentrarmi e mettere giù il resto del viaggio, comunque non manca molto alla fine. Premetto che dopo l'incidente all'RT di naga e la sosta forzata di sei giorni ad Astana, abbiamo dovuto mettere le gomme in spalla e tirare dritto fino a casa, senza molte occasioni di soste e foto. Poi alla fine del report è mia intenzione fare un piccolo riassunto paese per paese e metterò a disposizione di quanti lo vorranno le tracce gps. Già da ora chi vuole chiedere informazioni...
dal santo walter
03-08-2010, 01:59
Ho letto tutto quanto hai scritto sino ad ora, tutto in un fiato, si è fatto ormai le 2 della notte, ne valeva la pena, un viaggio che ti rimarrà dentro per molto tempo, esperienze che per assorbire pienamente bisogna solo viverle.
conoscendoti personalmente, io non avevo dubbi sulla riuscita di questa tua grande esperienza, in ogni modo adesso aspetto anche il resto.
gattomac
03-08-2010, 10:47
...bellissimo...
Andreino
03-08-2010, 15:57
Gspollo...ma quando torni da un viaggio del genere, non ti senti più "piccolo" e inutile?
non ti chiedi ogni giorno "ma io checcazzo ci sto a fare qui?"
Gspollo...ma quando torni da un viaggio del genere, non ti senti più "piccolo" e inutile?
non ti chiedi ogni giorno "ma io checcazzo ci sto a fare qui?"
No, al contrario, il viaggio ti arricchisce dentro, accumuli ogni volta un infinitesimo del mondo, di come funziona, delle genti e delle culture che hai visto, e tu diventi sempre più "grande".
Il problema semmai riguarda la seconda parte del tuo pensiero che condivido in pieno; i viaggi sono come una droga, più ne fai e più impegnativi sono, più vorresti farne, per cui ti viene spontaneo chiederti "ma perchè in questo momento sono qui a fare la muffa?" e ti assale un impulso quasi irrefrenabile a mollare tutto e a partire tu e la tua moto in cinque minuti. Ma per fortuna io sento altrettanto forte un legame con la mia cultura, la mia terra, i miei amici, i miei cari, per cui, messe le due cose sui piatti della bilancia, si equivalgono a vicenda o meglio, a volte prevale un aspetto e quindi è giunto il momento di partire, a volte pesa di più l'altro e si resta a casa, in sostanza un aspetto è la valvola di sfogo dell'altro. L'importante secondo me è trovare un equilibrio tra le due sensazioni. Non ti credere che dopo 33 giorni di viaggio non avessi voglia di casa, di pizza e di rivedere quella faccia da micio del (mio!) gatto, questo qui, Pampurio!
http://img341.imageshack.us/img341/2310/dscf0025hi.jpg (http://img341.imageshack.us/i/dscf0025hi.jpg/)
Ciao.
Venerdi 21 maggio 2010 - Balkhash - Astana - 605km
http://img594.imageshack.us/img594/4642/21mag.jpg (http://img594.imageshack.us/i/21mag.jpg/)
Mattinata con cielo coperto, vento abbastanza sostenuto, temperatura intorno a 8/10 °C. La sera prima in TV avevo visto le previsioni del tempo kazake e non erano delle migliori, soprattutto nella parte est del paese verso il nord, proprio quella che ci tocca attraversare noi oggi. Rapido controllo alle condizioni delle ruote dell'RT di naga, sembra tutto a posto. Partiamo intorno alle 8, probabilmente l'orario degli scolari che vanno a scuola e quindi siamo subito oggetto di curiosità e ammirazione di uno stuolo di ragazzini che ci circondano non appena usciamo dal recinto chiuso dell'albergo. Poi, via sulla M36, le condizioni della strada non sono neanche tanto male, quello che comincia a preoccuparmi è l'orizzonte e le sensazioni "a pelle": il vento aumenta sempre di più e come al solito ce l'hai sempre di lato, mai davanti o in coda (poi qualcuno me lo spiega 'sto fatto o sono semplicemente le leggi di Murphy applicate ai motociclisti?!?), in lontananza è tutto grigio cupo, quasi nero e già si vedono gli aloni della pioggia che scroscia, la temperatura precipita sempre più e non è solo la mia sensazione a pelle, ma anche il termometro analogico che ho incastrato nel buco del ponte delle forcelle conferma le mie impressioni: 7°....5°... 4° ... fino a 2°C. Io ho addosso solo una manica corta di cotone, la rally2pro e l'antipioggia, più o meno nelle stesse condizioni si trova Daniele. Nel frattempo è arrivata anche l'acqua che, vista la temperatura, sembra essere addirittura gelata. Impossibile fermarsi ad aumentare gli strati di indumenti, sarebbe il disastro totale: aprire le borse, spogliarsi per indossare le maglie, vorrebbe dire bagnarsi completamente fino al midollo. Si tira dritto sperando che la bufera e la pioggia cessino il prima possibile. La pioggia cesserà dopo circa 200km, il vento e la temperatura polare rimangono immutati. E' stata una delle peggiori esperienze motociclistiche della mia vita, lo giuro. Alla fine non ce la facciamo più e ci fermiamo in una stazione di servizio, io non riesco nemmeno a parlare dal freddo, le mani completamente intorpidite nonostante le manopole riscaldate sul "2". Entriamo nel negozio del distributore e rimaniamo lì come due baccalà per 10 minuti, sotto lo sguardo attonito degli addetti. Alla fine capiscono la situazione e ci preparano un caffè bollente con dei biscotti, si comincia a risorgere...! Intanto per fortuna il cielo si squarcia qua e là e qualche occhiata di sole arriva così che la temperatura comincia a salire di qualche grado. Ristabilito un minimo di vitalità, riprendiamo la marcia, arriviamo a Karaganda, una della più grandi città del Kazakstan fondata nel 1926 dai deportati di staliniana memoria utilizzati come manodopera per le miniere di carbone della zona, tuttora utilizzate (le miniere e il carbone) per alimentare un'enorme acciaieria a Temirtau, 30 km a nord di Karaganda. La città la passiamo di corsa, e ne abbiamo un'impressione di metropoli di stampo tipicamente sovietico: enormi viali delimitati da schiere di palazzoni squadrati, il grigiore è il colore dominante...
Da qui ci aspettano ancora circa 200km prima di arrivare ad Astana, perciò via, GS ed RT macinano chilometri dopo chilometri, intanto la situazione meteo è un po' migliorata: il vento e la pioggia sono cessati e la temperatura si è attestata sui 10 gradi: non è ancora l'optimum ma è sempre meglio delle condizioni di qualche ora prima. La stanchezza comincia a farsi sentire quando arriviamo nel tardo pomeriggio ad Astana, la vecchia Tselinograd di sovietica nomenclatura, che il presidente Nazarbaev nel 1997 fece diventare capitale al posto di Almaty o Alma Ata che dir si voglia. Le ragioni di questo cambiamento non sono note ai kazaki nemmeno ora, ma tant'è, questo è il dato di fatto, Astana è la capitale del Kazakstan, piaccia o non piaccia, punto e basta.
La città sorge dal nulla in mezzo alla steppa quasi desertica, qualche decina di chilometri prima di arrivare si intravede la skyline dei palazzi; mi viene subito in mente Ashgabat, spero che non sia un'altra cattedrale nel deserto, una città fantasma, ma in realtà man mano che ci si avvicina, il traffico automobilistico aumenta sempre di più. Meno male, almeno è una città viva. Una volta entrati in città, bisogna ammettere che c'è un discreto traffico, le auto circolanti sono molto simili alle nostre, e ci mettiamo un bel po' di tempo a raggiungere l'indirizzo dell'albergo Munayshy che avevamo scelto come base di soggiorno ad Astana nonchè come destinazione dei cerchi in lega di ricambio dell'RT di naga.
Però le sorprese non sono finite!... L'indirizzo è giusto, ma l'albergo dov'è...?!? Al suo posto c'è un centro medico, chiediamo in giro, l'albergo Munayshy non c'è più!!! Ma porca....p......a! E due! Prima a Quchan in Iran non c'era l'albergo, ora qui ad Astana la stessa cosa...
Il problema non è l'albergo che non c'è, siamo in una capitale, un'altra sistemazione si trova, ma la cosa grave è che i cerchi stanno arrivando lì dove noi non possiamo stare perchè non c'è un posto per dormire!!!
Troviamo un'altra sistemazione un isolato lì vicino, all'hotel Akku, assicurandoci che ci possono tenere lì come ospiti fino a quando arriva il pacco, poi ancora prima di sistemarci nelle camere, chiamo il mio meccanico BMW in Italia a Pogliano Milanese (avete capito chi è...?!?) per comunicare la variazione di indirizzo della spedizione. Sappiamo che questa cosa può creare dei disguidi, ma non ci possiamo fare niente, la situazione è questa e bisogna prenderne atto. Comunque confido nella capacità del meccanico BMW e ho assicurazione che ci pensa lui, sistemare la cosa per noi lì direttamente in Kazakstan sarebbe troppo complicato. Speriamo bene. E infatti l'unica cosa da fare è aspettare. Ci sistemiamo nelle camere che sono molto confortevoli (e ci mancherebbe, visto che alla fine ci costeranno poco più di 100 euro al giorno!) e poi cominciamo a sciogliere un po' la tensione e lo stress andando a cena e facendo 4 passi per le vie lì intorno. La prima impressione è quella di una città abbastanza viva, comunque abbiamo almeno tre giorni per conoscerla meglio, i cerchi dovrebbero arrivare martedi o mercoledi prossimi pertanto rimando alla prossima puntata la descrizione della città.
Ciao
Gspollo, complimenti per il viaggio e il report che sto seguendo con interesse.
Mi sapresti dire alla fine quanto vi è venuto a costare il viaggio?
grazie!
Motopepe
08-08-2010, 08:01
ALLA FINE, PERO' :smilebox:
Ciao
Gspollo, complimenti per il viaggio e il report che sto seguendo con interesse.
Mi sapresti dire alla fine quanto vi è venuto a costare il viaggio?
grazie!
Circa 3000 euro a me, a naga un po' di più per via dei cerchi.
Ciao.
Ballerino
09-08-2010, 17:24
Tutto compreso? Carnet de passage, visti e tutte le rotture di balle iniziali?? Non è molto se penso che 15/20 gg a capo nord ti costano un botto!!! mmh....la :arrow: è sempre più in agguato. Se vi va potremmo vederci in inverno per parlarci direttamente e sapere più info possibili e kissà il prox anno....:D
Circa 3000 euro a me, a naga un po' di più per via dei cerchi.
Ciao.grazie dell'info!:)
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