Visualizza la versione completa : Riflessioni su limiti sensati e limiti assurdi
...personali e fatte da uno che non è avvocato, ma è appassionato dell'argomento.
I limiti di velocità sono imposti dalla legge per ragioni di sicurezza (art. 142 C.d.S.) e anche per ridurre la bolletta energetica dell'azienda Italia.
Sono legge e quindi andrebbero rispettati, e chi non lo fa merita di essere sanzionato.
La scusa cui noi italiani ci attacchiamo per non rispettarli è che spesso sono piazzati a casaccio, e questo è vero.
Ma noi italiani ce ne freghiamo in genere anche dei limiti massimi generici: 50 (o 70) in città, 90 fuori, 110 sulle superstrade e 130 sulle autostrade, e questo è sbagliato. Più o meno gli stessi limiti esistono praticamente in tutte le altre nazioni, ma lì vengono giustamente rispettati (come del resto quelli più bassi) dalla stragrande maggioranza degli utenti.
Continuando a ragionare secondo logica, direi che:
se la Stradale mette un autovelox lungo un tratto autostradale col limite a 130, fa il suo dovere; perché il controllo sia effettivo, non vedo proprio perché l'autovelox debba essere puntualmente segnalato con luci, cartelli o altro; per correttezza verso gli utenti, è più che sufficiente il cartello che avvisa che il tratto è soggetto a controlli;
se invece un'amministrazione installa un limite a 50 in una superstrada rettilinea senza alcuna giustificazione e poi ci piazza dietro un autovelox, compie un atto profondamente scorretto, perché vessa inutilmente chi guida a velocità plausibili su quel tratto.
La norma che disciplina il collocamento dei limiti di velocità è l'art. 142 comma 2 del C.d.S., di cui riporto il testo nel seguito.
2. Entro i limiti massimi suddetti, gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi da quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di strada quando l'applicazione al caso concreto dei criteri indicati nel comma 1 renda opportuna la determinazione di limiti diversi, seguendo le direttive che saranno impartite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Gli enti proprietari della strada hanno l'obbligo di adeguare tempestivamente i limiti di velocità al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre limiti particolari. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può modificare i provvedimenti presi dagli enti proprietari della strada, quando siano contrari alle proprie direttive e comunque contrastanti con i criteri di cui al comma 1. Lo stesso Ministro può anche disporre l'imposizione di limiti, ove non vi abbia provveduto l'ente proprietario; in caso di mancato adempimento, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può procedere direttamente alla esecuzione delle opere necessarie, con diritto di rivalsa nei confronti dell'ente proprietario.
Quest'articolo dice una cosa fondamentale, e cioè che l'ente proprietario che abbia fissato per ragioni particolari un limite più basso di quello massimo ammesso su quel tipo di strada, ha l'obbligo di adeguare tempestivamente i limiti di velocità al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre limiti particolari.
Questo vuol dire che nel momento in cui riceviamo una contravvenzione per aver superato un limite immotivato, siamo legittimati a verificare che l'ente proprietario abbia agito in base alle norme; perciò possiamo fare ricorso presso il giudice amministrativo contro l'ente stesso, che deve poter dimostrare la motivazione che è alla base del limite in questione; se tale motivazione non esiste più o non è mai esistita, il giudice amministrativo obbligherà l'ente a rimuovere il limite immotivato, e ciò renderebbe immotivata anche la contravvenzione.
Aggiungo un'altra considerazione sull'argomento limiti arbitrari: andrebbero seguiti anch'essi, per varie ragioni:
ovviamente, per non essere sanzionati;
perché si tratta pur sempre di norme obbligatorie fino a che un ricorso non le abbatta;
perché spesso sono arbitrari per noi, ma in realtà possono essere lì per motivi reali, ancorché non visibili e non direttamente correlati allo stato della strada (per esempio, per limitare i rumori in prossimità di un abitato; e perciò sarebbe bene aggiungere sempre pannelli esplicativi delle loro motivazioni);
perché se li rispettiamo noi, gli altri tenderanno a fare altrettanto, anziché infischiarsene in massa come di consueto, e questo serve ad aumentare la sicurezza se i limiti sono motivati, o nel caso contrario ad aumentare la consapevolezza di utenti, forze dell'ordine e amministratori dell'inutilità e ingiustizia di tali limiti.
Teniamo sempre presente che, anche senza ricevere contravvenzioni (e quindi in assenza della posizione legittimante ad agire contro il limite immotivato), è possibile costituire comitati o associazioni a tutela del diritto collettivo per ottenere l'annullamento dei provvedimenti di collocamento dei limiti immotivati.
Io sono convinto che i limiti si debbano alzare in moltissi tratti di strada. Ad esempio nei tratti autostradali con poche curve, 140, ma anche 150 dove ci sono le 3 corsie e mettere, come ci sono ora, dei limiti nelle curve e in generale nei tratti più a rischio. Io mi incazzo perchè vedo sempre, e qualche volta mi beccano, gli autovelox nei rettilinei, invece per la sicurezza dovrebbero essere messi nei punti più pericolosi, ma non succede quasi mai, almeno io non ho mai visto e faccio 60000Km all'anno, sono agente di commercio. Anche sulle statali si mettono sempre nei tratti dove c'è una casa messa in croce, cioè dove il limite diventa improvvisamente di 50 e fanno cassa.
Poi una cosa, ci sono auto che a 200 vanno come altre a 70, un conto è una panda a 150 un'altro un bmw530xd. Poi io girando in europa ho potuto vedere che i limiti li rispettano in città, fuori corrono tutti come pazzi e parlo di norvegia, svezia, danimarca, germania e altri. In particolare in Norvegia mi è rimasto inpresso come corrono i camion, io e un mio amico non riuscivamo a raggiungerlo in un tratto curvoso, andava come una scheggia poi come arriva la città vanno a velocità codice per poi ripartire a razzo. Non siamo solo noi italiani a non rispettare i limiti, gli altri fanno uguale, li rispettano di più solo in città.
mamma quanto scrivi :lol::lol::lol:
una cosa e' sicura, per me i limiti piazzati in questo modo (50 su un tratto di 500 metri e poi di nuovo 90) non sono indicativi di nulla.
Ormai se trovo un limite piu' basso non penso che sul tratto stradale che sto' per incontrare ci siano problemi particolari (buche profonde un miglio, accessi poderali, strada viscida a causa di "caduta gelsi", ....) ma semplicemente che un comune ci ha piazzato un autovelox.
Il problema delle norma applicate in questo modo e' che sono diseducative per gli utenti della strada (come se ora fossero educati :)).
(..) ci sono auto che a 200 vanno come altre a 70 (..)
Vero.. però i tempi di reazione del guidatore restano grossomodo gli stessi.. ;)
Dalla Norvegia son tornato da poco, i camion son rimasti impressi anche a me (4 metri di strada, 2,4 di camion e 2,4 di camper).. corrono a 80 fissi con il limite a 80..
I tempi di reazione si, che poi sono molto variabili, se ti stai fumando una sigaretta mentre smanetti la radio i tempi di reazione vanno a farsi fottere.....e sei gia stampato!
Qualche volta penso, ma allora facciamo macchine che non superano i 140 e vedrai che oltre non ci va nessuno e il problema è risolto, ma poi penso ancora e vedo che la maggior parte degli incidenti succede fuori dell'autostrada, quindi tutto un caz!
Poi una cosa, ci sono auto che a 200 vanno come altre a 70, un conto è una panda a 150 un'altro un bmw530xd
Però entrambe le auto devono rispettare una legge fisica che in soldoni dice che l'energia è proporzonale al quadrato della velocità ed alla massa, e questo significa che, abs o non abs, se vai a 200 con una bmw, considerando anche che pesa il doppio della panda l'energia che devi dissipare per fermarti oppure quella che si dissiperà sul poveretto con la panda su cui eventualmente ti stamperai è pari a 20.000 volte di più.
Poi c'è anche il discorso del tempo di reazione che è lo stesso, quello che cambia è lo spazio che si percorre in quel tempo, che a 200 km/h raddoppia.
Quindi, il discorso che andare a 200 con una bmw o altro è come andare a 100 con una panda è un discorso altamente idiota.
chi vuole andare a 200 o a 100 dove secondo lui un limite di 50 è insulso vada, ma se succede qualcosa poi da uomo ne paghi le conseguenze senza cercare avvocati o scuse.
Però entrambe le auto devono rispettare una legge fisica che in soldoni dice che l'energia è proporzonale al quadrato della velocità ed alla massa, .
Quindi con una moto da 200 kg se c'è un limite a 50 per la bmw530 da due tonnellate io posso andare ai 150? :lol::lol:
I limiti sensati sono quelli che IO decido che sono sensati.
Gli altri limiti: che si fottano.
I limiti sensati sono quelli che IO decido che sono sensati.
E questo dimostra (se ce ne fosse stato bisogno) la cultura di noi italiani.
Quindi, per estensione, ogniuno di noi può adattarsi la legge che vuole, quindi non lamentiamoci se i delinquenti non vengono messi in galera, se le banche ci rubano soldi ecc ecc.
Nell'altro thread c'è quello che ieri sera è stato centrato da uno che non gli ha dato precedenza, e si lamentava che comunque sia gli daranno una parte di colpa: sempre per estensione, fanno bene.
E questo dimostra (se ce ne fosse stato bisogno) la cultura di noi italiani.
Quindi, per estensione, ogniuno di noi può adattarsi la legge che vuole, quindi non lamentiamoci se i delinquenti non vengono messi in galera, se le banche ci rubano soldi ecc ecc.
Hai mai pensato di farti installare un detector di ironia?
alfred_hope
25-08-2007, 10:33
Come ho già scritto in un altro post sono appena rientrato dall'Irlanda... dove ho guidato per più di 3000 km, ed devo dire che a parte l'imbarazzo iniziale della guida a sinistra, oltre prendere l'occhio con l'auto a noleggio su strade che sono poco più che strade di campagna, mi sono trovato benissimo.
Lì generalmente su strade extraurbane il limite è 100. Detto così uno si immagina una bella strada larga, invece c'è 100 anche su strade che costeggiano le scogliere senza parapetto, dove si fa fatica a scambiarsi in qualche punto. Sei vuoi viaggiare da incosciente riesci a tenere i 90, i 70 sono più indicati per tutti, vista anche la qualità della sede stradale.
Il limite in un centro abitato è 60, quando entri in un centro abitato è segnalato, quando la strada lo permette restringendo la carreggiata e, facendoti passare sotto un arco con pannelli luminosi che indica il centro abitato ed quindi il limite. Quando esci dal centro abitato analogamente viene segnalata la fine dei limite di 60. Te sei su una strada con limite 100, vedi chiaramente l'inzio del centro abitato, rallenti adeguatamente, ed altrettanto adeguatamente, riparti alla fine.
Qui da noi c'è 70, poi ci sono 3 casine e ti mettono 50, poi ritorna a 70 dopo 10 metri, altre tre casine e di nuovo è 50. Su strade tipo la massetana, dove ho preso il mio primo velox a 71 all'ora...:confused:, è un continuo di questo gioco per chilometri! :mad:
Sulle "autostrade" invece il limite è 120 , ma in realtà le autostrade lì non esistono, sono più delle superstrada interrotte spesso e volentieri da rotonde, da cui ripartono altre congiunzioni stradali.
Cmq la cosa più degna di nota è l'articolo che ho letto su giornale della Ryanair, scritto da un giornalista irlandese in vacanza in Puglia.
Esordisce dicendo che guidare in Italia è una via di mezzo tra una cosa pericolosa ed una cosa ilare. Da alcuni consigli su come guidare in Italia, per esempio per come parcheggiare in centro a Bari, scrive che bisogna chiedere ai locali per interpretare i cartelli criptici (come dargli torto io direi in genere?) della segnaletica, rischio pesanti multe, ma la cosa che consiglia maggiormente è quella di evitare di seguire la segnaletica pedissequamente in quanto quei cartelli di divieto sui 50 sono solo indicazioni e tutti viaggiano almeno 70.
Vernaccia
25-08-2007, 10:44
Io dico che la colpa sta da entrambe le parti, noi utenti dovremmo rispettare di più i limiti di veloci (più per saggezza che per motivi economici) e lo stato/comuni dovrebbero almeno evitare di piazzare autovelox solo per far cassa (ad esempio quando si mettono nascosti tra cespugli o dietro gli angoli senza nessuna segnalazione della loro presenza)...
alfred_hope
25-08-2007, 10:52
Andrew1 quello che dici sull'energia cinetica di un corpo è sacrosanto, però permettimi di aggiungere che la costruzione del nostro "sistema" per l'osservazione del comportamento della frenata del panda e della bmw 530, ti sei dimenticato di dire che dipende dalla potenza dell'impianto frenante, che poi non è altro che la capacità di trasformare l'energia cinetica in calore per mezzo dell'attrito delle pastiglie sui dischi, più il sotto sistema aderenza delle gomme sul terreno da cui dipende la possibilità o meno di esercitare tutto il potere frenante.
Ora paragonare l'impianto frenante della panda con quella di un bmw, e di conseguenza quindi quella proporzione che hai fatto te dei 100 km/h contro i 200, dove in teoria frena prima la panda, la trovo fuori luogo anche perchè una velocità è il doppio dell'altra.
Diciamo che in condizioni normali di utilizzo, a mio avviso è più pericolosa una panda su una strada extra urbana secondaria lanciata a 90, che un bmw sulla stessa strada lanciato a 130 (lasciando i tempi di reazione dei conducenti identici). Solo che il primo caso è dentro il limite, il secondo è abbondantemente fuori dal limite.
Però entrambe le auto devono rispettare una legge fisica che in soldoni dice che l'energia è proporzonale al quadrato della velocità ed alla massa, e questo significa che, abs o non abs, se vai a 200 con una bmw, considerando anche che pesa il doppio della panda l'energia che devi dissipare per fermarti oppure quella che si dissiperà sul poveretto con la panda su cui eventualmente ti stamperai è pari a 20.000 volte di più.
Poi c'è anche il discorso del tempo di reazione che è lo stesso, quello che cambia è lo spazio che si percorre in quel tempo, che a 200 km/h raddoppia.
Quindi, il discorso che andare a 200 con una bmw o altro è come andare a 100 con una panda è un discorso altamente idiota.
chi vuole andare a 200 o a 100 dove secondo lui un limite di 50 è insulso vada, ma se succede qualcosa poi da uomo ne paghi le conseguenze senza cercare avvocati o scuse.
Modera i termini, idiota mi sembra eccessivo, qui si sta chiacchierando tra amici in allegria.
e lo stato/comuni dovrebbero almeno evitare di piazzare autovelox solo per far cassa
Allora tutti dovrebbero per esempio pagare tutte le tasse e non solo una parte.
Secondo me se ogniuno di noi considera quanto non paga di tasse o quanto fà l'assenteista sul lavoro o altro, pur pagando multe pirata è sempre in attivo.
Ora paragonare l'impianto frenante
Il mio discorso era però più incentrato in quello che succede in caso di incidente, infatti i limiti si preoccumano di "limitare" i danni in caso di incidente, che può anche avvenire per condizioni fortuite.
Quindi, viaggiare a 200 in autostrada con una lamborghini diablo è certamente più sicuro che andare a 120 con una panda 30CL, però il danno che si procura qualora succeda un incidente è completamente diverso, anche se la lamborghini ha la scocca ecc ecc ecc.
Comunque non c'è nulla da fare: noi italiani dobbiamo correre, o perchè siamo agenti di commercio, o perchè proprio QUELLA volta vevamo fretta, o per questo o per quello, quindi i limiti saranno sempre troppo bassi ed ogni discorso è completamente inutile.
Comunque per conoscenza diretta ad Udine in via Bariglaria, strada dritta e larga con case solo da un lato, quindi viaggiando a 100km/h si era in tutta sicurezza ma il limite è 50km/h ci scappava ogni anno almeno 1 morto; poi la minucipale ha iniziato a nascondersi dietro l'unica curva ed ad appioppare multe praticamente a chiunque.
Ora tutti vanno a 50km/h, perchè la municipale potrebbe essere nascosta da qualche parte, e sono 3 anni che non capita alcun incidente, nemmeno una toccatina.
Che caso eh ...
.
Questo vuol dire che nel momento in cui riceviamo una contravvenzione per aver superato un limite immotivato, siamo legittimati a verificare che l'ente proprietario abbia agito in base alle norme;
Perfetto.
Inoltre si dovrebbe obbligare l'ente proprietario della strada a rendere pubblici i motivi per i quali i limiti sono stati variati.
Almeno per quanto ne so io, e comunque il c.d.s. non lo prevede, oggi come oggi nessun ente è tenuto a spiegare all'utenza l'abbassamento dei limiti rispetto a quelli previsti dal c.d.s..
Paolo Grandi
25-08-2007, 12:05
Una legge per essere "giusta" deve essere anche condivisibile (ovvero, seguendo il buon senso, deve dimostrarsi intelligente). Questo permetterà ai più di condividerla, appunto, e rispettarla. La "legge sul fumo" appartiene a questa categoria: vuoi fumare? ok, ma fuori dai luoghi chiusi! E la gente la rispetta.....
I limiti: ok, ben vengano, ma solo ove necessario. Sarà così molto facile rispettarli sapendo bene che poi vi saranno tratti di strada dove si potrà correre di più (o addirittura a piacimento tipo certe autobahn tedesche).
La circolazione sarebbe più fluida e diminuirebbero gli incidenti.
Certo che, IMHO, questo vorrebbe dire, per lo Stato:
creare un ente accertatore "super partes" per rivederli tutti modificando pesantemente il CdS
deresponsabilizzare l'ente gestore della strada in caso di incidente (ovviamente a patto che la strada sia manutenuta correttamente)
rivedere la segnaletica orizzontale per agevolare i sorpassi (all'estero vi è quasi sempre solo la linea tratteggiata, anche in curva)
finanziare maggiormente i comuni che avranno minori introiti dovuti alla naturale diminuzione delle multe comminate
perseguire pesantemente coloro che guidano in condizioni psico-fisiche non idonee ed ovviamente coloro che poi non rispettano i limiti giustamente posti
Appare evidente però che un'operazione di questo tipo implica capacità al di fuori della portata della ns. classe politica :(
Paolo Grandi
25-08-2007, 12:14
Comunque non c'è nulla da fare: noi italiani dobbiamo correre, o perchè siamo agenti di commercio, o perchè proprio QUELLA volta vevamo fretta, o per questo o per quello, quindi i limiti saranno sempre troppo bassi ed ogni discorso è completamente inutile.
Non so che lavoro tu faccia, ma avrai notato che i ritmi lavorativi (e di vita) nella società occidentale sono accellerati notevolmente negli ultimi anni.
Non sto dicendo che sia un bene, anzi, ma personalmente ritengo anacronistico che poi pretendano di farci andare sempre più piano, su strada.
Ritengo piuttosto che si debba ricercare un giusto equilibrio che al momento non è assolutamente garantito dal ns. CdS
duepignatte
25-08-2007, 12:44
Allora tutti dovrebbero per esempio pagare tutte le tasse e non solo una parte.
Secondo me se ogniuno di noi considera quanto non paga di tasse o quanto fà l'assenteista sul lavoro o altro, pur pagando multe pirata è sempre in attivo.
Tu cosa ne sai di quante tasse pago/paghiamo?!? Personalmente non penso di essere in attivo.:mad: Evita certi commenti per favore :cool:
Il fatto è che qui da noi vige la regola "Lui è fesso, io sono furbo" -vedi agevolare l'immissione in carreggiata. Restringimento corsie, da noi vale chi arriva prima... Corsie al casello tagliate per la tangente, ecc ecc. Questo vale anche per le amministrazioni, un esempio MI-Laghi direzione VA subito dopo lo svincolo per la CO, esse con sottopasso limite 80 se non ricordo male, vista la curva cieca. Segnali autovelox prima delle curve e autovelox piazzato proprio all'uscita:confused: dopo la curva cieca appunto (così gli automobilisti non lo vedono e zac! multone). Ma non era meglio piazzarlo prima delle curve così almeno la paura multe/punti fa frenare tutti e si possono fare le curve in sicurezza??? Mah...
tonifuso
25-08-2007, 13:09
boh che negli altri paesi si rispettino i limiti è una leggenda, tornando dalla scozia in autostrada ho seguito la marea delle auto e dove non c'era traffico si andava dai 150 ai 170, tranne dove c'erano lavori o controlli, in più ho notato che rispetto all'italia auto e moto tendono di più a far lo slalom fra le corsie(giustamente visto che è assurdo con 3 corsie sorpassare solo da una parte), però con molta diligenza, nessuno ti sta appiccicato al culo e nelle stradine di montagna scozzesi a 90 all'ora più di una volta ho accostato per lasciar passare visto che facevo da tappo.
Infatti non è vero che rispettano i limiti più di noi, in Germania poi vanno come missili.
Tu cosa ne sai di quante tasse pago/paghiamo?!?
Se leggi bene, io ho scritto quante tasse NON si pagano.
Eppoi i comuni e molte amministrazioni pubbliche devono fare cassa anche per pagare i dipendenti lavativi, basti pensare che il 90% delle donne che lavora in enti pubblici và in maternità dopo 3 mesi (e ci rimane per 12 mesi) anche se potrebbe tranquillamente lavorare, molti dipendenti appena hanno una linea di febbre si fanno dare 3 giorni e via dicendo, e non venite a dire che non è così.
in Germania poi vanno come missili
Anche dove ci sono i limiti? Per esempio in autostrada quando i montanti segnano qualche limite, TUTTI lo rispettano, idem in Austria ecc.
Globetrotter
25-08-2007, 14:59
Per unirmi alla discussione, dirò semplicemente che chiunque non rispetti i limiti di velocità imposti, lo fa a suo rischio e pericolo, e dal momento che è sicuramente maggiorenne, in quanto persona giuridica ne risponde in toto.
Detto questo, si può disquisire sulla necessità, o meglio sulla logica di certi limiti di velocità, e cito due esempi a me viciniori:
- raccordo tra la mainizza e l'autoporto, strada a 4 corsie diritta, forse non troppo larga, tempo fa avevano imposto il limite di 50 in quanto deviazione obbligatoria per i mezzi pesanti, vista la chiusura del raccordo autostradale Villesse-Gorizia: bene, raccordo riaperto con limiti di velocità perlomeno discutibili (70 e 80 su strada a 2 corsie per senso di marcia con new-jersey al centro, oggettivamente un po' strette le corsie), mentre il limite di 50 dove era stato imposto, non è stato tolto ... credo non lo toglieranno mai, la IMHO quel limite, ove non ci sono centri abitati o incroci mi pare inutile.
- statale Gorizia-Udine, tra Pradamano e Udine hanno costruito un nuovo centro commerciale, con svincolo a sè stante: ebbene, lungo un rettilineo rigorosamente delimitato da un nuovissimo guard-rail, il limite imposto è di 30 (diconsi trenta !) Km/h ... beh, mi pare un po' assurdo.
Comunque, assurdità o meno, qualora si venga "pizzicati", bisogna solo mettere mani al portafoglio: ognuno di noi fa la sua valutazione del rischio.
Per contro, mi ricordo che in autostrada sulla riviera di levante della bella Liguria, mi sono trovato a dover benedire un limite (era 80) che preludeva ad una curva davvero bastarda: grazie al cartello ho tolto gas, e mi sono trovato quasi in difficoltà a tenere l'auto in strada ... un esempio, forse raro, di limite di velocità sensato e utile.
I limiti vanno rispettati, è semplice. Purtroppo le sceneggiate all'italiana si ripetono quotidianamente nei comandi di polizia municipale... pagate e scusatevi (come facevo io, ora sono irreprensibile perché i punti sono agli sgoccioli...) e imparate poco a poco che i cartelli non fanno parte del paesaggio ma vanno presi in considerazione.
duepignatte
25-08-2007, 15:28
Se leggi bene, io ho scritto quante tasse NON si pagano.
Quello che hai scritto:
"Allora tutti dovrebbero per esempio pagare tutte le tasse e non solo una parte."
Come fai a dire se io/altri paghiamo tutte o solo una parte di tasse??? Spiegami quante tasse NON si pagano.
Ripeto la stai facendo fuori dal vaso :cool:
"Secondo me se ogniuno di noi considera quanto non paga di tasse o quanto fà l'assenteista sul lavoro o altro, pur pagando multe pirata è sempre in attivo."
Fesseria pura... allora domani "cado malato" e -come assenteista- per far rientrare i costi allo Stato mi sparo la sardostrada a 250 così il multone lo becco di sicuro :lol::lol::lol:
Ma qui si va OT ;)
Che gli italiani abbiano/abbiamo, in generale, non troppo rispetto per le leggi, è un purtroppo acclarato dato di fatto. Molto menefreghismo anche per le regole, intese come rispetto del senso civico: code agli sportelli, code in macchina ,etc etc.
Per questo, credo che il miglior sistema per migliorare il rispetto delle leggi, sia proprio quello di rivedere quella massa di limiti assurdi, pericolosi in alcuni casi, messi li soltanto per scaricare i gestori delle strade da responsbilità che non assumono per tanti motivi (legati anche al mediocre livello di competenza che genera superficialità e mancanza di impegno).
Vedere che i limiti seguono un criterio logico di sicurezza e non altro, potrebbe spronare molto più di cento campagne anti-velocità. Andrebbe certamente ben pubblicizzato un lavoro del genere e darebbe buoni frutti.
Altro tasto da battere e forte, quello del rispetto della distanza di sicurezza; non rispettarla è senz'altro causa di molti più incidenti che non la velocità in se stessa.
P.S. Wotan, le tue ferie, immagino che tu lo sia, sono fertili di impegno Qdeesco. :)
Io ho visto un'altra Germania allora e ci vado tutti gli anni, solo in città li rispettano più di noi e poi non sempre. La sera belli alticci partono e sgommano in velocità in pieno centro di Monaco ecc....
Non sono dei santi i nostri cuginetti, che sia ger fra ecc....
E' questione di educazione.
In Norvegia (almeno nella mia esperienza), se sei a piedi e solo pensi di attraversare la strada, senza nemmeno fare la mossa, le auto si fermano e ti danno strada.
Provate a passare con noncuranza su una striscia pedonale in Italia, se avete coraggio.
La stiratura e' certa, se non dal primo che sopraggiunge che vi vede e si ferma, dall' idiota che lo vede fermo e lo sorpassa.
Fuori dall' Italia, invece, laddove si puo' aprire il gas, lo si puo' fare senza troppi patemi d' animo.
Per quanto riguarda la striscia tratteggiata SEMPRE, sono d' accordissimo, oltretutto si risparmierebbero bei soldoni in vernice.
Isabella
25-08-2007, 22:03
per unirmi anch'io alla discussione (ebbene sì, ho finito le vacanze e torno qui a rompere gli zebedei a tutti... :lol: :lol: :lol: ) vi dirò che, dopo 3 settimane di guida quotidiana in Francia, non sono riuscita a trovare un limite che sia difficile da rispettare.... che fossero i 30 km/h nei tratti abitati densamente, i 50 sulle curve a "lacet" o i 90 sulle extraurbane...
senza contare che il 98% dei francesi stringe a dx quando ti vede nello specchietto....:love10:
m'è bastato il pomeriggio di rientro dal Moncenisio per:
1) farmi venire un travaso di bile ad ogni chilometro vedendo quanti s***nzi viaggiano sulla corsia centrale in autostrada senza nessuna necessità, occludendo la visuale a chi intenda sorpassare
2) collezionare in 200 km tante di quelle violazioni dei limiti, messi alla pene di segugio, che se mi venissero sanzionate tutte sarei a - 40 punti patente
3) in alternativa, avrei potuto rispettare i limiti, collezionando un tamponamento a mio danno ogni circa 10 km....
Aristoc@z
25-08-2007, 22:09
chiudetemi in una stanza con chi ha messo 80 all'ora di limite sulla Mi-Bg
voglio capire
Isabella
25-08-2007, 22:15
chiudetemi in una stanza con chi ha messo 80 all'ora di limite sulla Mi-Bg
voglio capire
vuoi anche quello dei 60 sulla MI/TO?
(resta inteso che vengo anch'io a darti una mano.... ;)
giusto!! il problema non sono i limiti, ma i limiti messi a Ca@@o!! ho visto usare il limite di 30, dico 30 km all'ora per lavori in autostrada, e lasciare il cartello per mesi, in barba al buon senso! il limite di 40 o 50 in alcune strade è anacronistico,
non possono essere rispettati pena lo schiacciamento da parte dei tir, mettere il cartello di 40 all'ora sullo svincolo autostradale e appena dopo il cartello l'autovelox è da delinquenti. Io mi sono beccato 175 eurozzi in questo modo a Fiumicino, allo svincolo per l'aeroporto, con una strada a 4 corsie...
Io credo come in tutto il mondo, che i limiti sensati sono rispettati, in italia come in Germania o in Francia, i limiti idioti no.
Comunque, vorrei sapere come la pensate. avete presente i film americani con lo sceriffo dietro al cartello, appostato lungo una strada nel deserto lunga magari 10 km. tutta dritta? se succedesse in Italia cosa si direbbe?? con il famoso limite magari delle 55 miglia??
wildweasel
25-08-2007, 22:29
imparate poco a poco che i cartelli non fanno parte del paesaggio ma vanno presi in considerazione.
Molto giusto. :confused:
http://img174.imageshack.us/img174/8906/33922289tr1.jpg (http://imageshack.us)
Molto giusto. :confused:
...ne ho visti di sballati, ma questo li batte tutti.
Molto giusto. :confused:
forse invece di incazzarsi a vuoto in un caso come quello basterebbe mettere d'accordo un po' di persone e mettersi su quel tratto di strada a fare avanti e indietro rispettando il limite per qualche ora avvertendo prima i giornalisti, potrebbero bastare una cinquantina di auto per paralizzare la strada
Sil, ma per andare a 10 all' ora, con la mia macchina dovrei andare in prima, al minimo, e tirando anche un po' il freno a mano:mad: :mad:
bisognerebbe far studiare da un legale la possibilità di mettere in mora l'ente proprietario della strada, magari inviando una raccomandata al responsabile dell ente e per conoscenza al prefetto dove più o meno si dice che esiste una situazione di pericolo causata dal limite e che in caso di incidente provocato dal rispetto del limite si avvierà una causa penale contro il sindaco/presidente della provincia o chi del caso. In soldoni da domani farò i raccordi autostradali ai 40kmh e se ci scappa il morto per tamponamento si fa causa non a autostrade ma al legale responsabile.
potrebbe essere una via percorribile?
Gari puoi sempre stare entro i 5 kmh di tolleranza
se ne saranno accorti? il 50% in più come andare in autostrada ai 195 :rolleyes::rolleyes:
Vernaccia
26-08-2007, 10:48
Qua da me è successo che un tipo visto il limite di 15Km è sceso dalla macchina e si è messo a spingerla....fermato gli hanno fatto la multa per intralcio del traffico.........assurdo......
Andreapaa
26-08-2007, 11:02
In Norvegia (almeno nella mia esperienza), se sei a piedi e solo pensi di attraversare la strada, senza nemmeno fare la mossa, le auto si fermano e ti danno strada.
Provate a passare con noncuranza su una striscia pedonale in Italia, se avete coraggio.
Certo l'anno scorso ad Udine un austriaco si è fermato perchè dei pedoni si "accingevano" ad attraversare; lo ha tamponato un italiano, il quale gli ha tirato giù una sfilza di madonne, molte delle quali non sapevo nemmeno esistessero; l'austriaco è rimasto basito per almeno 5 minuti a guardare l'italiano he inveiva.
Circa il limite di 10km/h, qualcuno ha fatto la segnalazione oppure tutti si lamentano e nessuno fà nulla?
Se mi dite dov'è (numero strada, relativo km e comune) domani faccio io la segnalazione al prefetto, però credo che la soluzione migliore non sia quella dipostare qui quei limiti assurdi ma di andare in prefettura a segnalarli.
Però, si sà, noi italiani siamo solo capaci a lamentarci.
Vabbè in hig brianza ci sono strade a doppio senso di marcia in una direzione limite di 50 nell'altra c'è 70 o 90 di co o 90 pechè c'è un cartello 50 barrato:mad::mad:
Però sarebbe una buona idea quella di censire tutte le assurdità, farne un documento e mandarlo al ministero dei trasporti, forse sarebbe la cosa più sensata invece di parlarne qui e basta.
Ogniuno documenti le assurdità vicino a lui, a fine novembre raccogliamo tutto e spediamo, che ne dite?
P.S. Wotan, le tue ferie, immagino che tu lo sia, sono fertili di impegno Qdeesco. :):lol: Che vuoi, non riesco a stare senza far niente...
walter58
26-08-2007, 17:45
Basta, corro quanto mi pare.
Bob Rock
26-08-2007, 18:05
I limiti, o meglio le "regole" in generale, vanno rispettati, se non lo faccio devo essere disposto a pagarne le eventuali conseguenze.
Non vedo nessun motivo per il quale la presenza dell'autovelox debba essere segnalata prima. L'unico motivo che immagino è: "sono un paraculo, rallento in quel punto e poi riparto a razzo" (come sempre avviene).
Ora che ci siano dei limiti oggettivamente criticabili sono d'accordissimo, ma non sui 130 in autosdrata dritta 120 corsie, ma sui vari 30km, 40km...
Per questi andrebbe fatto quello che suggerisce Wotan.
Ciao
Certo che, IMHO, questo vorrebbe dire, per lo Stato:
creare un ente accertatore "super partes" per rivederli tutti modificando pesantemente il CdS
deresponsabilizzare l'ente gestore della strada in caso di incidente (ovviamente a patto che la strada sia manutenuta correttamente)
rivedere la segnaletica orizzontale per agevolare i sorpassi (all'estero vi è quasi sempre solo la linea tratteggiata, anche in curva)
finanziare maggiormente i comuni che avranno minori introiti dovuti alla naturale diminuzione delle multe comminate
perseguire pesantemente coloro che guidano in condizioni psico-fisiche non idonee ed ovviamente coloro che poi non rispettano i limiti giustamente posti
Trovo interessante l'idea di mettere a fuoco le cose da fare, anche se non condivido alcuni punti del tuo elenco. In particolare, ritengo che alcune delle cose che indichi non dovrebbero essere fatte:
non penso che sia opportuno creare un apposito ente accertatore, di enti in giro ne vedo già troppi; ci si potrebbe avvalere dell'ANAS, magari con l'aiuto di altri enti esistenti per le strade di interesse locale;
non occorre deresponsabilizzare l'ente gestore in caso di incidente salvo il caso vi siano difetti della strada, perché già oggi gli enti sono responsabili esclusivamente di questo;
non ritengo neanche che sia necessario (oltre che corretto) aumentare i trasferimenti ai comuni per compensare le sanzioni inique; se proprio hanno bisogno di far cassa, lo facessero in modo più utile, massacrando (come dici tu giustamente) chi guida in condizioni di ebbrezza o supera i limiti sensati, ma anche chi porta i bambini in braccio in auto, chi scrive sms mentre guida e così via.
Continuando a ragionare sulle cose da fare, ne vedo altre che potremmo aggiungere all'elenco.
Per rendere effettiva la possibilità di vedere elevati a 70 km/h i limiti sulle strade urbane di scorrimento (tipo via Cristoforo Colombo a Roma, una vergogna inaccettabile), bisognerebbe modificare l'art. 142 del C.d.S. in modo da rovesciare il sistema attualmente vigente, per il quale i 50 sono la norma e i 70 possono essere concessi (aggiungerei graziosamente) con appositi segnali, e rendere automatico il limite a 70 (magari anche soltanto nelle strade ad almeno 4 corsie o simili, purché si indentifichi un criterio di riconoscimento facilmente identificabile dall'utente).
Stesso sistema dovrebbe essere usato per il limite a 150 sulle autostrade.
Sempre a proposito di limiti generici, oggi molte strade extraurbane a 4 corsie (con limite a 90) presentano per lunghi tratti le carattersistiche tecniche per essere classificate strade extraurbane principali (e quindi con limite a 110), ma non lo sono in quanto semplici tronconi, per quanto lunghi essi siano; bisognerebbe rendere chiara agli enti la possibilità di riclassificare anche solo i singoli tratti di strada idonei.
Bisognerebbe emanare una norma (se non c'è già: per ora non l'ho trovata) che stabilisca puntualmente quali sono le cause che ammettono l'apposizione di limiti particolari e che chiarisca che in tutte le altre circostanze è vietato.
La stessa norma dovrebbe anche obbligare l'ente a indicare con un pannello la causa di ciascuna limitazione specifica della velocità.
Parallelamente al punto precedente, occorrerebbe modificare l'art. 45 commi 1 e 7 del C.d.S.* in modo da sanzionare ben più pesantemente gli enti proprietari che sgarrano; e l'ANAS (o chi per essa) dovrebbe avere il potere di sanzionarli.
Oggi i segnali di divieto e di obbligo specifici (ovviamente non quelli generici per tipo di strada) hanno efficacia fino al cartello di fine prescrizione oppure fino all'intersezione successiva, tant'è che se la prescrizione continua, l'ente deve ripeterli dopo ogni intersezione (art. 104 comma 2 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada). Sarebbe utile fissare un limite generale di efficacia nello spazio di tali segnali (per esempio 1 km) e obbligare gli enti proprietari a ripetere il segnale anche dopo tale limite, in modo da aiutare gli utenti a ricordare il limite vigente nel tratto percorso e liberare gli stessi dall'obbligo di rispettare limiti inutili ed esistenti solo a causa della mancata installazione dei segnali di fine da parte di enti distratti (e anche risparmiare un numero enorme di sanzioni a carico di tali enti, a norma dell'art. 45 C.d.S. sopra citato).
* riporto il testo dei commi citati:
1. Sono vietati la fabbricazione e l'impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme a quella stabilita dal presente codice, dal regolamento o dai decreti o da direttive ministeriali, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto.
7. Chiunque viola le norme del comma 1 e quelle relative del regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 370 a euro 1.485.
Spulciando ho trovato le norme che disciplinano il ricorso contro la segnaletica errata.
Art. 37 C.d.S. comma 3.
Contro i provvedimenti e le ordinanze che dispongono o autorizzano la collocazione della segnaletica è ammesso ricorso, entro sessanta giorni e con le formalità stabilite nel regolamento, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che decide in merito.
Art. 74 reg. C.d.S.
Ricorso contro provvedimenti relativi alla segnaletica.
1. Il ricorso, previsto dall'articolo 37, comma 3, del codice è proposto, nel termine di sessanta giorni, da chi abbia interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura del segnale apposto. Il ricorso deve contenere, oltre all'indicazione del titolo da cui sorge l'interesse a proporlo, le ragioni dettagliate dell'opposizione al provvedimento o all'ordinanza, con l'eventuale proposta di modifica o di aggiornamento. Il ricorso è notificato, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, all'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici, e all'ente competente all'apposizione della segnaletica, giusta quanto dispone l'articolo 37 del codice.
2. La proposizione del ricorso sospende l'esecuzione del provvedimento impugnato, salvo che ricorrano ragioni di urgenza, nel qual caso l'ente competente può deliberare di dare provvisoria esecuzione al provvedimento impugnato. L'esecuzione provvisoria è comunicata, con raccomandata con avviso di ricevimento, al ricorrente e all'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici.
3. Il ricorso è deciso, a seguito di istruttoria dell'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Ministro dei lavori pubblici entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso. La decisione è comunicata dal Ministro al ricorrente e all'ente competente, che è tenuto a conformarsi ad essa.
Si parla di ricorso entro soli sessanta giorni dalla data del provvedimento di apposizione del segnale.
Se non c'è qualcos'altro che mi sfugge, quest'articolo va assolutamente modificato, perché così com'è prevede il silenzio assenso inappellabile di noi utenti alle minchiate.
Sono teoricamente d'accordo con Wotan sulla correttezza e logicità delle azioni che propone e sono anche d'accordo con chi dice che noi italiani siamo molto bravi a lamentarci ma poco ad agire, però tutta la faccenda mi sembra poco pratica.
Se io ricevo una multa per un'infrazione rilevata tre mesi fa al Km xxx di una strada in Trentino (per esempio) per andare a verificare se la multa mi è stata comminata giustamente o meno devo prendermi almeno una giornata di ferie. Per intraprendere poi tutte le azioni atte a tentare di dichiarare tali limiti non legittimi non voglio ipotizzare quante altre giornate di ferie mi dovrei prendere. In pratica le mie ferie di un anno mi servirebbero solo per correre dietro ai limiti ingiusti. Come avviene, per altro, per qualunque attività che coinvolga uffici pubblici, mentre l'Italia avrebbe un gran bisogno che la gente potesse lavorare senza perdere tanto tempo in scartoffie. Bisognerebbe che tutti si facessero carico di verificare a tappeto la logicità dei limiti nella propria zona ma questo implicherebbe una mobilitazione generale tale che, se ne fossimo capaci, molte cose andrebbero molto meglio in Italia.
Purtroppo questo fatto è un ulteriore punto di forza delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini. Gli uffici delle polizie municipali sono aperti, in genere, solo al mattino. Solo per visionare la fotografia mi devo prendere mezza giornata di ferie (se il suddetto ufficio è nella mia zona).
Sarebbe già molto se riuscissimo ad ottenere che le pubbliche amministrazioni rispettassero le leggi dello stato. Io sono in lotta dal 2005 con un comune.
Mi è stata notificata una multa con oltre un anno di ritardo. Un gioco da ragazzi, ho inviato il ricorso alla polizia municipale per (abbondante) decorrenza dei termini.
Dopo sei mesi mi è arrivata una multa per mancata notifica dei dati del conducente (sempre relativa alla stessa multa), ho presentato ricorso al prefetto.
Dopo un po' di tempo mi è arrivato un sollecito di pagamento per la prima multa dalla solita ditta di riscossione crediti con le minacce di rito di confische in caso di mancato pagamento (minacciato anche il 10% di interesse di mora ogni 6 mesi, ma l'usura non era illegale?) e non avrebbero dovuto comunicarmi l'esito del mio ricorso? ho scritto a tutti, ditta, polizia e prefetto denunciando la persecuzione e minacciando di rivolgermi ad un avvocato
Dopo un po' di tempo mi è arrivato il sollecito per la seconda multa, quella per la quale ho fatto ricorso al prefetto, sempre corredata dalle minacce di rito. Ma i ricorsi non dovrebbero interrompere l'iter fino all'esito del ricorso?
Ora mi rivolgo all'avvocato, preferisco regalare i soldi a lui che a quei *****.
Già la giustizia delle leggi è sbilanciata a favore delle pubbliche amministrazioni se poi non le rispettano neppure abbiamo poche speranze. Mi immagino in quali cavilli finiremmo impelagati nel caso di un ricorso per limiti non adeguati, bisognerebbe dare sempre tutto in mano ad un avvocato.
Sono teoricamente d'accordo con Wotan sulla correttezza e logicità delle azioni che propone e sono anche d'accordo con chi dice che noi italiani siamo molto bravi a lamentarci ma poco ad agire, però tutta la faccenda mi sembra poco pratica.
[...]
Se io ricevo una multa per un'infrazione rilevata tre mesi fa al Km xxx di una strada in Trentino (per esempio) per andare a verificare se la multa mi è stata comminata giustamente o meno devo prendermi almeno una giornata di ferie. Quello che dici è vero, questo tipo di difesa di fatto è attuabile per le contravvenzioni ricevute nella propria città e immediati dintorni.
Ma essere attivi contro le ingiustizie resta sempre una grande cosa; se ciascuno ricorresse per tutte le contravvenzioni ingiuste ricevute nella propria città, invece di pagare e lasciar correre, avremmo una situazione della segnaletica stradale molto migliore e quindi una minor probabilità di incappare, quando si è in viaggio, in problemi del genere.
L'altra grande arma contro questo stato di cose dovrebbe essere il controllo dello Stato sull'operato degli enti gestori, controllo che oggi latita pressoché completamente.
boh che negli altri paesi si rispettino i limiti è una leggenda, tornando dalla scozia in autostrada ho seguito la marea delle auto e dove non c'era traffico si andava dai 150 ai 170, tranne dove c'erano lavori o controlli, in più ho notato che rispetto all'italia auto e moto tendono di più a far lo slalom fra le corsie(giustamente visto che è assurdo con 3 corsie sorpassare solo da una parte), però con molta diligenza, nessuno ti sta appiccicato al culo e nelle stradine di montagna scozzesi a 90 all'ora più di una volta ho accostato per lasciar passare visto che facevo da tappo.
Quest'estate ho percorso 5000km (in auto) tra Francia, Inghilterra e Spagna, impegnandomi a rispettare i limiti visto che ero tranquillo in vacanza.
Per cui ho viaggiato regolando la velocità con il cruise control e verificandola con il GPS esattamente al limite di volta in volta stabilito sulle autostrade o sulle statali. Risultati: in Francia (4000 km) mi avranno superato in 20 - 30 al massimo, in Inghilterra (500 km) una decina, in Spagna (300km) qualche decina, in Italia, tra Susa e Como, soprattutto sulla TO - MI piu' tanti che nei quindici giorni precedenti, tra cui una ML che, in un tratto di lavori con limite ad 80, viaggiava probabilmente intorno ai 180. Che dire?
Che la tua esperienza rende perfettamente l'idea di come stanno le cose. All'estero non sono tutti santi, ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo, anche perché spesso non è facile seguirlo.
Senti Wotan, qui in zona ho provato a discutere sia con Vigili che Sindaci di alcuni limiti assurdi, arrivando a litigare. In un caso, una strada extraurbana a due corsie per senso di marcia, senza interruzioni a 70, il vigile mi ha pure dato ragione e spiegato che il Sindaco ha fatto di tutto per farla mettere a 50 dalla provincia (è una provinciale) e che alla fine si sono accordati a 70.
Il vigile in una occasione mi ha pure confermato che tarano l'autovelox a 90, ma ti assicuro che essendo quasi un'autostrada a 110 non sarebbe tanto pericoloso (però sei oltre i 40 dal limite).
Se l'amminstrazione decide per un limite basso, o è assurdo o è quasi impossibile vederselo cambiato. è sufficiente che ad una strada venga esteso il centro abitato per poter mettere i 50, ed una casa abitata la trovi sempre ovunque.
Difficile, ma non impossibile. E' questo il genere di cose che dobbiamo imparare a fare, anche se è dura.
I limiti vanno rispettati, è semplice. Purtroppo le sceneggiate all'italiana si ripetono quotidianamente nei comandi di polizia municipale... pagate e scusatevi (come facevo io, ora sono irreprensibile perché i punti sono agli sgoccioli...) e imparate poco a poco che i cartelli non fanno parte del paesaggio ma vanno presi in considerazione.
NI!!!
I limiti "dovrebbero" essere sensati ........................
non puoi "regolamentare" tutto a c@220 e urlare che gli "TALIOTTI" sono tutti dei menefreghisti incoscienti.....
Che la tua esperienza rende perfettamente l'idea di come stanno le cose. All'estero non sono tutti santi, ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo, anche perché spesso non è facile seguirlo.
QUESTO E' IL PROBLEMA!!!
QUESTO E' IL PROBLEMA!!!Questo è UN problema.
L'altro siamo noi, che non siamo neache in grado di pensare un'azione coordinata contro le irregolarità della segnaletica.
spazinfo
03-09-2007, 16:16
... che non siamo neache in grado di pensare un'azione coordinata contro le irregolarità della segnaletica.
concordo al 100% :mad:
...ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo...
Un po' è vero ma non bisogna neppure farne una regola. Io porto il mio esempio. Io mi ritengo una persona abbastanza rispettosa del codice della strada, anzi rispettosa degli altri utenti della strada che è un gradino in più, anche se non rispetto i limiti (italiani). Io giro all'estero parecchio. Moltissimo in Francia, in pratica ogni volta che faccio un giro leggermente più lungo sconfino.
In Italia ho già preso diverse multe, all'estero mai. Eppure il mio stile di guida è sempre lo stesso, anzi, quando sono in Francia giudo abbastanza rilassato come rientro in Italia comincio a diventare guardingo sui limiti assurdi che ci sono in giro. Ad esempio, cerco di evitare di rientrare dal colle di tenda perchè finchè si è in francia si circola tranquillamente, limiti a 50 nei paesi che diventano immediatamente 70 in periferia per finire all'ultima casa. 70 in corrispondenza di case isolate e perfino 70 nei paesi se le strade sono ampie e dritte. 30 nei paesi antichi strettissimi dove fare più dei 30 è veramente pericoloso. Come si arriva a limone piemonte che inizia il fondovalle pieno di paesini inizia il calvario, tutto a 50 che diventa 30 nei paesi. E bisogna stare attenti perchè ci sono i cecchini.
Secondo me chi fa la differenza è solo la volontà o meno di fare cassa. In francia cercano la sicurezza in italia cercano solo la vile pecunia.
...ma la regola è che siano rispettosi del codice, mentre da moi la regola è infrangerlo...Secondo me chi fa la differenza è solo la volontà o meno di fare cassa. In francia cercano la sicurezza in italia cercano solo la vile pecunia.E' nato prima l'uovo o la gallina? Prima i limiti assurdi o la nostra indisciplina? Dovunque sia la verità, in qualche modo dobbiamo rompere questo circolo vizioso.
Peraltro, non credo che in Italia cerchino solo la vile pecunia, tanto è vero che i limiti assurdi vengono posti ovunque, anche dove non c'è autovelox fisso o mobile.
Io credo che esista un meccanismo normativo perverso, che in qualche modo spinge le amministrazioni verso l'abbassamento dei limiti. Studio per capire.
E' nato prima l'uovo o la gallina? Prima i limiti assurdi o la nostra indisciplina? Dovunque sia la verità, in qualche modo dobbiamo rompere questo circolo vizioso.
Io sono pienamente daccordo ma quello che proponi può essere solo una azione a medio-lungo termine, che deve essere portata avanti accompagnata da una strategia a breve termine.
La strategia a breve termine è quella di conoscere approfonditamente la normativa e FARE RICORSO, sempre, a prescindere, se solo una virgola nella stesura del verbale o nella modalità di accertamento non è stato eseguito in modo conforme alla legge.
A chi copre la targa rispondo suggerendo di informarsi bene e leggersi le novità del Decreto di agosto, c'è abbastanza per promuovere ricorso sulla quasi totalità delle multe prese nelle imboscate. A titolo di esempio è sufficiente una traversa dopo il cartello di segnalazione per invalidare la rilevazione. Può sembrare faticoso, ma se la maggior parte di noi invece di lamentarsi e pagare facesse ricorso utilizzando gli appigli che la normativa offre il sistema imploderebbe. Tenete conto che la maggior parte dei ricorsi si vincono perchè la controparte (Comune) non si presenta neppure e ultimamente si riescono a fare addebitare al Comune anche le spese e le giornate di lavoro perse.
Bisogna diventare dei grandissimi rompicoglioni e, come tutti gli hobby, poi ci si prende gusto quando arrivano le prime soddisfazioni.
Perfetto, è più o meno quelo che c'è da fare.
per giudicare il grado di onestà intellettuale dei "io seguo le regole" vorrei che pensaste a tutte le volte che uscite da una autostrada e vi apprestate a fermarvi a un casello.
ci sono almeno tre cartelli con limite di velocità da rispettare, in genere l'ultimo prima del casello è 40 km all'ora.
nei paesi portati come esempio di solito (francia,irlanda ,norvegia) i limiti sono messi in questo caso all'incirca come in italia e tutti gli utenti di quei paesi lo rispettano, io ogni tanto ci provo ma rischio sempre la vita, si perchè un'imbecille con audi che ti passa a 20 cm dallo specchietto lo trovi sempre.:confused:
Io in questi ultimi mesi faccio pure questo, ma in genere dal primo limite di 100 non riesco ad arrivare al casello neanche in folle, devo dare per forza un po' di gas. :mad:
c'è abbastanza per promuovere ricorso sulla quasi totalità delle multe prese nelle imboscate.
riporto dal mio precedente post:
Sarebbe già molto se riuscissimo ad ottenere che le pubbliche amministrazioni rispettassero le leggi dello stato. Io sono in lotta dal 2005 con un comune.
Mi è stata notificata una multa con oltre un anno di ritardo. Un gioco da ragazzi, ho inviato il ricorso alla polizia municipale per (abbondante) decorrenza dei termini.
Dopo sei mesi mi è arrivata una multa per mancata notifica dei dati del conducente (sempre relativa alla stessa multa), ho presentato ricorso al prefetto.
Dopo un po' di tempo mi è arrivato un sollecito di pagamento per la prima multa dalla ditta di riscossione crediti con minacce di confische in caso di mancato pagamento (minacciato anche il 10% di interesse di mora ogni 6 mesi, ma l'usura non era illegale?) e non avrebbero dovuto comunicarmi l'esito del mio ricorso? ho scritto a tutti, ditta, polizia e prefetto denunciando la persecuzione e minacciando di rivolgermi ad un avvocato
Dopo un po' di tempo mi è arrivato il sollecito per la seconda multa, quella per la quale ho fatto ricorso al prefetto, sempre corredata dalle minacce di rito. Ma i ricorsi non dovrebbero interrompere l'iter fino all'esito del ricorso?
Ora mi rivolgo all'avvocato, preferisco regalare i soldi a lui che a quei *****
alla fine ti prendono per stanchezza. Oltre al fatto che la gente magari ha degli impegni di lavoro, non tutti sono impiegati statali o comunali che possono lasciar cadere la penna sul tavolo in qualunque momento per dedicarsi, magari pagati da noi, alle proprie faccende private
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