Come vuole la tradizione, anche quest'anno sarà la Superbike a segnare l'inizio della stagione motoristica, con la prima prova di campionato in programma il prossimo fine settimana nello splendido scenario australiano di Phillip Island. Un mondiale, quello delle derivate di serie, che si presenta quanto mai interessante e ricco di novità, ma che pare sempre più condannato al ruolo marginale rispetto ad una MotoGP ormai dominante. Fortemente ridimensionato e mortificato nella sua connotazione geografica, il campionato Superbike si è di fatto ridotto ad un Europeo, con la sola eccezione rappresentata proprio dal round di apertura , in Australia. Le esotiche trasferte di Thailandia ed Indonesia sono ormai un ricordo, e paiono aver rappresentato più che altro una sorta di 'collaudo', in vista dell'arrivo della MotoGP. Probabilmente l'organizzatore guarda lontano, domandandosi quanto ancora valga la pena di investire su un campionato che, così come concepito attualmente, vede grosse nubi affacciarsi all'orizzonte. I costruttori giapponesi hanno praticamente abbandonato il settore delle maxi supersportive, e questo ha avuto immediato riflesso sulla competitività delle moto in pista. Mettere mano ai regolamenti, mortificando chi invece ha continuato ad investire, oltre ad essere antisportivo rappresenta un tampone provvisorio, destinato a rivelarsi insufficiente in assenza di progetti inediti e di rinnovato impegno delle Case. Intanto però, questa stagione 2024 presenta tanti e tali motivi fi interesse da spingere ad accantonare i pensieri negativi per concentrarsi su un presente che si annuncia entusiasmante.
DUCATI - INCOGNITA BAUTISTA, SORPRESA BULEGA, ATTESA IANNONE
Novità interessanti vengono anzitutto dalla casa di Borgo panigale, reduce dalla conferma del titolo mondiale grazie al suo pilota di punta, Alvaro Bautista. Proprio lo spagnolo rappresenta la maggiore incognita alla vigilia del round di Phillip Island, alla luce di test precampionato non esaltanti. Se, da una parte, si è dovuto lavorare per adattare la moto all'aggravio di peso imposto dalla zavorra di 6 Kg, è anche vero che Bautista non pare ancora nelle migliori condizioni fisiche, almeno stando a quanto riferisce lo stesso pilota. Problemi che si trascinano dalla rovinosa caduta nei test di Jerez alla fine dello scorso anno, ed ancora in via di soluzione. E' invece opinione diffusa che il campione del mondo non abbia inteso svelare in anticipo le proprie carte, dunque non resta che attendere il verdetto della pista per capirne di più. Una cosa appare certa, e cioè che lo spagnolo potrebbe ritrovarsi proprio nel box il rivale più agguerrito. Chi ha veramente impressionato, nelle sessioni precampionato, è stato infatti Nicolò Bulega. Il neo campione del mondo Supersport aveva già ben figurato nei test effettuati lo scorso anno, quando la sua promozione alla categoria superiore era ancora da definire. Ma nelle sessioni ufficiali di questo inverno Bulega ha letteralmente stupito, mettendo in mostra una velocità ed una naturalezza da riferimento. Se è sicuramente presto per sbilanciarsi nei giudizi, va detto che molto raramente, in passato, si p vista una simile rapidità nell'adattarsi ad una categoria tutt'altro che semplice. Grande è l'attesa poi per il ritorno alle corse di Andrea Iannone, che, scontata la squalifica di quattro anni, ha deciso di ripartire dal Mondiale Superbike con la Panigale V4R del Team Go Eleven. E per Andrea il tempo parrebbe essersi fermato, vista la gran vena espressa nei test, oltretutto dopo tanti anni senza aver guidato una vera moto da corsa. Difficile prevedere cosa sarà in grado di fare nell'arco del campionato, ma le premesse sono assolutamente incoraggianti. Altra New Entry è Sam Lowes, che approda almondiale delle derivate di serie con la Ducati del Team Marc VDS. Anche per l'inglese i primi riscontri sono stati più che discreti, e questo induce a pensare che, grazie al lavoro di Bautista, la Panigale V4R abbia raggiunto laa piena maturità, dimostrandosi non più così difficile da sfruttare. Atteso alla verifica Danilo Petrucci, che finalmente, dopo tanti anni, resta nello stesso campionato, nella stessa squadra e con la stessa moto per due stagioni consecutive. Per il ternano test precampionato non esaltanti, vedremo se sarà finalmente in grado di superare quei problemi di gestione gomme ad inizio gara che tanto lo hanno condizionato nel 2023. Infine un cenno a Michael Ruben Rinaldi, che, dopo la mancata conferma nel team ufficiale Ducati Aruba, riparte dal Team Motocorsa ereditando la sella di Axel Bassani. Una stagione che si annuncia non facile ma che sarà cruciale per il suo futuro..
YAMAHA - IWATA RIPARTE DA ONATHAN REA
Se il colpo inferto dalla partenza di Razgatioglu era apparso quasi letale, la casa dei tre diapason ha saputo pararlo nel migliore dei modi, accaparrandosi il più grande talento in quel momento disponibile sul mercato. Una trattativa che appariva impossibile, stante il legame di Rea con Kawasaki e qualche proposito di ritiro ventilato dal sei volte campione del mondo. Alla fine però la voglia di riscatto e la fame del Cannibale hanno prevalso, e Johnny ha intravisto la possibilità di riprendersi, grazie a Yamaha, quello scettro che ritiene spettargli di diritto. L'adattamento alla nuova moto è stato immediato, con il nordirlandese subito veloce dopo il necessario stravolgimento di un setting del tutto opposto rispetto a quello da lui abitualmente utilizzato. Al fianco di Rea, il confermato Andrea Locatelli, reduce da due ottime stagioni in sella alla R1 ufficiale. Invariata la formazione satellite GRT, con Aegerter e Gardner entrambi confermati da tempo.
KAWASAKI - SI CONTINUA A RINCORRERE
Stando a quanto visto durante l'inverno, sembra annunciarsi un'ennesima stagione di sofferenza per la casa di Akashi, alle prese con un progetto che, rivoltato e rimaneggiato, resta pur sempre vecchio di dieci anni. L'entusiasmo iniziale di Bassani ha presto lasciato spazio allo scoramento, dopo essersi reso conto del gap prestazionale pure rispetto ad una Ducati 'semiufficiale' come quella utilizzata l'anno precedente. Chiaro che un pilota come Rea, oltre all'immenso talento, aveva dalla sua la lunghissima esperienza in sella alla ZX10-RR, dalla quale è stato capace di estrarre l'impossibile...finchè è bastato. E' chiaro ed evidente che ormai si imporrebbe un progetto completamente nuovo che, come detto in apertura, non è però nemmeno nelle lontane intenzioni dei giapponesi. Con questo potenziale, a meno di sorprese, difficile pensare anche solo di puntare al podio.
BMW - TOPRAK DELLE MERAVIGLIE, A MONACO SI SOGNA IN GRANDE
Se il talento del funambolo turco non si discute, l'inizio della nuova avventura tedesca è andato assolutamente oltre ogni previsione. A stupire sono state la rapidità e la facilità con cui Razgatioglu ha saputo adattarsi ed essere velocissimo con una moto che, stando al giudizio degli altri piloti, è molto potente ma non facilissima da sfruttare. Considerare Toprak un potenziale candidato al titolo già quest'anno è forse eccessivo, ma che qualche vittoria in gara sia alla sua portata è molto probabile. A Monaco si lavora forte, ben sapendo che quella offerta da Razgatioglu è una 'Last Chance', e questo spiega forse anche il miglioramento delle prestazioni degli altri piloti del marchio. Non è da escludere, tuttavia, che l'effetto 'sveglia' innescato dal turco abbia avuto il suo giusto peso.
HONDA - PREMESSE POCO INCORAGGIANTI
Con il deciso progresso di BMW, la casa di Tokyo sembra destinata a recitare il ruolo di Cenerentola della categoria, in pratica il fanalino di coda dello schieramento. Nonostante le concessioni ed i diversi aggiornamenti, i limiti della moto sembrano sempre gli stessi, così come il suo potenziale, a conferma di un progetto senza via d'iuscita. Confermati entrambi i piloti, ma se per Vierge la cosa era scontata, non è un mistero che Lecuona puntasse alla sella di Marquez in MotoGP, e che per lui restare nel Team Hondaa Superbile sia stato un ripiego. Certo una situazione sconcertante per una casa che in passato, grazie ad autentiche meraviglie come le RC30, RC45 e VTR SP2 ha saputo scrivere pagine memorabili di questo campionato.
NOVITA' REGOLAMENTARI 2024
Anche sul fronte tecnico e regolamentare, non mancano le novità, che si articolano sull'introduzione del peso minimo Pilota/moto, sulla riduzione della capacità deò serbatoio e sull'entroduzione del nuovo carburante.
Peso minimo pilota/moto E' stata stabilita una soglia di peso minimo del pilota in assetto di gara, dunque con tuta, casco, stivali, guanti e tutte le protezioni prescritte, pari a 80 Kg. Chi non arriva a questa soglia, dovrà aggiungere alla moto mezzo Kg di zavorra per ogni Kg mancante. Nel caso di Bautista costretto a montare una zavorra di 6 Kg, si parla quindi di un peso del pilota, in assetto di gara, pari a 68 Kg, davvero un fantino. Al momento, Alvaro è il solo pilota della griglia a dover sottostare a questa imposizione.
Riduzione capacità serbatotio La quantità di carburante a disposizione per la gara viene ridotta a 21 litri, in linea con quanto già in vigore per la MotoGP. Allo stesso modo, da quest'anno anche nel Mondiale Superbike viene introdotto il nuovo carburante, che deve obbligatoriamente essere composto almeno per il 40% da elementi di origine non fossile.
Regime delle concessioni Il criterio delle concessioni sarà rivalutato ed eventualmente aggiornato ogni due rounds, in luogo degli attuali tre, ed anche le Superpole Races saranno conteggiate allo scopo.
IL CIRCUITO DI PHILLIP ISLAND
Costruito nel lontano 1956, l'impianto di Phillip Island sorge sull'isola omonima e dal 1997 è sede fissa del Gran Premio d'Australia. La spettacolarità del tracciato è data dalla sua collocazione su un tratto collinare vicinissimo all'oceano, verso cui si tuffa il rettilineo in discesa che porta al traguardo. La pista misura
4448 metri, si percorre in senso antiorario e comprende
12 curve, cinque a destra e sette a sinistra. Nonostante l'assenza di un rettilieno di una certa lunghezza le medie sul giro sono molto elevate vista la sequenza di curve velocissime tutte da raccordare, interrotte solo da due tornantini, le curve 4 e 10. Altre caratteristiche del circuito sono le variazioni altimetriche e la grande abrasività dell'asfalto che ha spesso creato non poche difficoltà ai fornitori di pneumatici. Molto impegnativo il tratto finale rappresentato dalle curve 11 e 12 che si percorrono in piena accelerazione al massimo angolo di piega e sono fondamentali per portare la maggior velocità possibile sul rettilineo del traguardo. Phillip Island non presenta staccate particolarmente impegnative e premia l'efficacia della ciclistica oltre naturalmente alle capacità di guida.
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 23 febbraio
WorldSSP FP1: 00:25-01:05
WorldSBK FP1: 01:20-02:05
WorldSSP Superpole: 04:55-05:35
WorldSBK FP2: 06:00-06:45
Sabato 24 febbraio
WorldSBK Superpole: 03:00-03:15
WorldSSP Gara 1: 04:30
WorldSBK Gara 1: 06:00
Domenica 25 febbraio
WorldSBK Superpole Race: 03:00
WorldSSP Gara 2: 04:30
WorldSBK Gara 2: 06:00
Programmazione TV8
Sabato 24 febbraio
SBK, gara 1 diretta alle 6 (replica alle 14)
- Domenica 25 febbraio
SBK, Superpole Race, diretta alle 3
SBK, gara 2, diretta alle 6 (replica alle 13,15)
CALENDARIO MONDIALE SUPERBIKE 2024
23-25 febbraio: round Australia (Phillip Island)
22-24 marzo: round Catalunya (Barcellona)
19-21 aprile: round Olanda (Assen)
14-16 giugno: round Emilia-Romagna (Misano, circuito "Marco Simoncelli")
12-14 luglio: round Regno Unito (Donington Park)
19-21 lugio: round Repubblica Ceca (Most)
9-11 agosto: round Portogallo (Algarve)
23-25 agosto: round Ungheria (Balaton Park)
6-8 settembre: round Francia (Magny-Cours)
20-22 settembre: round Italia (circuito di Cremona)
27-29 settembre: round Aragón (MotorLand)
18-20 ottobre: round Spagna (Jerez)
SBK Phillip Island 2024
Modalità lineare
