da appassionato lettore delle vicende dei nostri terribili anni 70 ho trovato questo saggio estremamente interessante.
Ripercorre nella scarna documentazione e con le poche testimonianze esistenti la storia umana e terroristica di Riccardo Dura, l'assassino di Guido Rossa, nel contesto della Genova tumultuosa di quegli anni.
Libro ovviamente destinato a far discutere e a dividere, vuoi per la materia trattata, vuoi per l'approccio 'storico' che del tutto storico non può essere perchè troppi sono i punti oscuri su questo personaggio che mai potranno essere chiariti, a partire dalle circostanze della sua morte nell'irruzione di via Fracchia da parte dei Carabinieri.
E' un tomo da quasi 800 pagine, scritto benissimo ma lo consiglio solo a chi come me adora i dettagli, le circostanze, le dietrologie e le antidietrologie sui fatti terribili che scrissero la storia di Genova e dell'Italia negli anni 70.
Per dire del mio approccio un giorno dell'estate scorsa mi sono svegliato con l'idea precisa di andare a vedere la tomba di Dura al cimitero di Staglieno a Genova e l'ho fatto. Presto lo farò anche per Guido Rossa.