Appena il tempo di smontare installazioni e sistemare moto e materiale nelle casse, ed ilCircus del mondiale MotoGP lascia la Spagna per fare rotta verso l'Italia ed il circuito Marco Simoncelli di Misano Adritico, dove già questo fine settimana è in programma la tredicesima tappa del campionato. Una fase finale frenetica, che prevede otto Gran Premi concentrati nello spazio di undici settimane. Dopo il doppio appuntamento a Misano, infatti, partirà la lunga trasferta oltreoceano, con Indonesia, Giappone, Australia, Thailandia e Malesia a precedere il ritorno in Europa per il gran finale di Valencia. Un tour massacrante, nel corso del quale, per i pretendenti al successo finale, l'imperativo sarà quello di cercare di evitare errori che potrebbero risultare fatali. A proposito di volata per la conquista del titolo, l'ultimo round di Aragon ha rimescolato parzialmente le carte, con risultati ed evidenza che necessitano tuttavia di una conferma. Le condizioni del tutto particolari incontrate ad Aragon hanno sicuramente pesato, nel bene e nel male, sulle prestazioni di diversi protagonisti, senza per questo nulla togliere ai meriti di chi ha saputo adattarsi ed ottenere il meglio.
DUCATI - MARQUEZ TRIONFA, BAGNAIA AFFONDA, MARTIN GODE
Il travagliato fine settimana del Motorland ha presentato, fin da subito, una sola certezza, quella della perentoria, straripante e disarmante superiorità di Marc Marquez. Un ritorno alla vittoria che mancava da oltre mille giorni, durante i quali il Fenomeno di Cervera non ha mai smesso di lottare e di crederci. Ha investito su se stesso, rinunciando a contratti milionari con Honda e sponsor, per ripartire da una Ducati privata e dimostrare, prima di tutto a se stesso, di saper essere ancora vincente. L'andamento sinistrorso di una pista particolarmente graditaa, le condizioni di aderenza precaria che esaltano il suo talento e mettono in crisi i rivali, hanno certamente contribuito, ma la dimostrazione di forza è stata tale da poter rappresentare più di un episodio. Insomma, la doppia vittoria spagnola potrebbe rivelarsi un 'boost', una svolta definitiva. Il distacco in classifica generale è diminuito, soprattutto nei confronti di Bagnaia, ed ora Marquez è di nuovo terzo, alle spalle di quelli che continuano comunque a sembrare i netti favoriti nella caccia al bersaglio grosso. Chi ha saputo limitare al minimo i danni è stato certamente Jorge Martin, capace di due secondi posti che, con un Marquez di questa caratura, valgono come successi pieni. Il pilota di Pramac ha saputo far fronte al meglio alle condizioni precarie del tracciato, evitandorischi eccessivi e si ritrova così nuovamente al comando della classifica generale, con 23 punti di vantaggio su Bagnaia. Il campione del mondo è invece incappato in un fine settimana disastroso, il peggiore dell'anno, e che pure era partito discretamente. Dopo le grandi difficoltà del venerdì, con un anteriore fuori controllo Pecco e la sua squadra parevano aver ritrovato la direzione, grazie ad una prima fila centrata in qualifica. La realtà della corsa è stata purtroppo ben diversa, con una gara a gambero nella Sprint Race, chiusa al nono posto dopo i problemi in partenza, fino al malaugurato contatto con Alex Marquez, con relativo 'zero', nella giornata successiva. Un incidente fortunatamente risoltosi senza conseguenza fisiche per i piloti, e che nella sua dinamica è da considerarsi un episodio di gara. Vero è che, almeno in questo caso, il contatto si sarebbe potuto evitare, in una fase tanto critica e decisiva del campionato. Insomma, tra chi si gioca il mondiale e chi non ha nulla da perdere, l'approccio a determinate situazioni dovrebbe essere diverso. Per quanto riguarda gli altri piloti Ducati, Enea Bastianini sembra essere tornato al proprio standard abituale, fatto di partenze ed inizi di gare al rallentatore per recuperare posizioni nel finale, quando però i giochi sono ormai fatti. Discrete le prove di Bezzecchi e Morbidelli, da lode l'impegno e la volontà di Fabio Di Giannantonio, al rientro dopo il brutto infortunio alla spalla rimediato in Austria.
KTM - AZIONI IN RIALZO, ACOSTA TORNA A VOLARE
Una buona reazione, quella mostrata dalla casa austriaca ad Aragon, anche questa, comunque, da confermare viste le condizioni del tutto particolari in cui si è corso. Le note liete vengono ancora una volta soprattutto da Pedro Acosta, capace finalmente di un approccio più ragionato in prova, e di centrare il podio in entrambe le gare. Prestazioni che valgono doppio, viste le criticità e le insidie della pista. Pedro ha fin da subito rinunciato a tenere il passo di un Marquez imprendibile, mantenendo comunque un ottimo passo senza commettere errori, e chissà che non sia questo il segnale di una definitiva maturazione. Discreta prova anche di Brad Binder mentre inferiore alle attese, proprio per la particolarità delle condizioni, è stata la prestazione di Jack Miller,ormai certo pilota del Team Pramac Yamaha nel 2025.
APRILIA - AD ARAGON IL PEGGIOR FINE SETTIMANA DELLA STAGIONE
Quella che sulla carte, e a detta degli stessi piloti, si presentava come un'occasione favorevole, si è rivelata la peggiore disfatta della stagione per la casa di Noale.Un tracciato storicamente amico, ed un venerdì che aveva alimentato qualche illusione, sono stati brutalmente neutralizzati da una nottata di pioggia, che ha lavato la gommatura dal nuovo asfalto restituendo sporco e sabbia in quantità. Tornati quindi a galla, di colpo, tutti i soliti problemi, primo tra tutti l'impossibilità di sfruttare e gestire le gomme in gara. Con Aleix Espargaro e Vinales in totale disarmo, le uniche speranze si riversavano su Oliveira, che però gettato alvento la gara della domenica finendo a terra già nel corso del primo giro. Difficile capire come la stessa moto capace di dominare ad Austin sia da tempo relegata al ruolo di comparsa, probabilmente una somma di fattori, dai piloti ad una criticità nello sfruttamento delle gomme, frutto forse di scelte tecniche troppo esasperate. Quello che appare chiaro è che, anche quest'anno, il rendimento è andato a calare nel corso della stagione, questo rende impensabile poter aspirare a qualcosa di più rispetto a qualche sporadico successo di tappa.
YAMAHA E HONDA - A MISANO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Se la tappa di Aragon è da considerarsi un episodio per chi dispone di un potenziale tecnico di alto livello e stabilmente definito, a maggior ragione il discorso vale per chi,come le due case giapponesi, è alle prese con una rincorsa difficile ed a tratti confusa. A ben vedere, a sorprendere al Motorland è stata la Honda, grazie all'impresa di Zarco, capace di centrare la Q2 al venerdì, un'traguardo che non si raggiungeva da tempo immemorabile. Al di là dell'episodio, i veri riscontri si vedranno a Misano, un tracciato dove entrambe le case hanno provato e dove sono in programma i test ufficiali, all'indomani del Gran Premio. Entrambe le case dovrebbero presentare diverse novità, per Honda si parla addirittura di un nuovo prototipo in ottica 2025.
IL CIRCUITO DI MISANO ADRIATICO
La pista, intitolata dal 2012 al compianto Marco Simoncelli, misura 4226 metri, si percorre in senso orario e comprende 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra. Transitati sul rettilineo del traguardo i piloti si trovano ad affrontare la staccata della Variante del Parco, una esse destra/sinistra in cui si tende a sacrificare la prima svolta per ottimizzare tra della successiva da cui è importante uscire veloci per affrontare il breve rettilineo che porta alla curva Rio. E' questa una staccata molto impegnativa con la frenata che viene portata fino al punto di corda. All'uscita della Rio gas in mano alla ricerca della massima fluidità e scorrevolezza nel superare la variante Arena e lanciarsi sul lungo rettilineo che porta alla curva della Quercia, punto chiave del circuito con una staccata impegnativa e delicata per la tenuta dell'anteriore. Dopo aver mollato i freni alla corda si lascia scorrere accelerando in uscita per puntare la successiva staccata del Tramonto. Questo è il tratto più spettacolare del circuito dove i piloti scaricano tutta la potenza per avventarsi sul Curvone, uno dei punti più 'da pelo' di tutto il mondiale, Un tratto che si percorre quasi in pieno pelando appena il gas in sesta a circa 270 orari. Dopo il Curvone due curve a destra con la velocità che scende progressivamente fino ai 70/80 orari della staccata per la curva del Carro. E' questa una sorta di rampino a destra, a tornare, superato il quale ci si porta alla curva finale, la Misano, una sinistra a 90 gradi che riporta sul rettilineo di arrivo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=PkFfkbRAkio
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse da SKY e TV8 con i seguenti orari
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 06 settembre
Prove 1 Moto3 09:00-09:35
Prove 1 Moto2 09:50-10:30
Prove Libere 1 MotoGP 10:45-11:30
Prove 2 Moto3 13:15-13:50
Prove 2 Moto2 14:05-14:45
Prove MotoGP 15:00-16:00
Sabato 07 settembre
Prove 3 Moto3 08:40-09:10
Prove 3 Moto2 09:25-09:55
Prove Libere 2 MotoGP 10:10-10:40
Q1 MotoGP 10:50-11:05
Q2 MotoGP 11:15-11:30
Q1 Moto3 12:50-13:05
Q2 Moto3 13:15-13:30
Q1 Moto2 13:45-14:00
Q2 Moto2 14:10-14:25
Sprint Race MotoGP 15:00
Domenica 08 settembre
Warm Up MotoGP 09:45-09:55
Gara Moto3 11:00
Gara Moto2 12:15
Gara MotoGP 14:00
Programmazione TV8
TV8 trasmetterà in diretta: le qualifiche e la Sprint al sabato e la gara della domenica (Vedi orari sopra)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2024
10 marzo: GP Qatar, Losail
24 marzo: GP Portogallo, Portimao
14 aprile: GP Stati Uniti, Austin
28 aprile: Go Spagna, Jerez
12 maggio: GP Francia, Le Mans
26 maggio: GP Catalogna, Montmelò
2 giugno: GP Italia, Mugello
16 giugno: GP Kazakistan, Sokol (Rinviato a data da destinarsi)
30 giugno: GP Olanda, Assen
7 luglio: GP Germania, Sachsenring
4 agosto: GP Gran Bretagna, Silverstone
18 agosto: GP Austria, Red Bull Ring
1 settembre: GP Aragon, Aragon
8 settembre: GP San Marino, Misano
22 settembre: GP Emilia Romagna, Misano
29 settembre: GP Indonesia, Mandalika
6 ottobre: GP Giappone, Motegi
20 ottobre: GP Australia, Phillip Island
27 ottobre: GP Thailandia, Buriram,
3 novembre: GP Malesia, Sepang
17 novembre: GP Com. Valenana, Ricardo Tormo
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO 12 PROVE
J. Martin Ducati 299
2 F. Bagnaia Ducati 276
3 M. Marquez Ducati 229
4 E. Bastianini Ducati 228
5 P. Acosta GasGas 148
6 B. Binder KTM 145
7 M. Vinales Aprilia 139
8 A. Espargarò Aprilia 118
9 F. Di Giannantonio Ducati 113
10 A. Marquez Ducati 104
11 F. Morbidelli Ducati 83
12 M. Bezzecchi Ducati 81
13 M. Oliveira Aprilia 60
14 J. Miller KTM 53
15 F. Quartararo Yamaha 51
16 R. Fernandez Aprilia 46
17 A. Fernandez GasGas 19
18 T. Nakagami Honda 17
19 J. Zarco Honda 16
20 A. Rins Yamaha 15
21 J. Mir Honda 14
22 D. Pedrosa KTM 7
23 P. Espargaró KTM 6
24 L. Marini Honda 1
25 S. Bradl Honda 0
26 L. Savadori Aprilia 0