Quinto appuntamento stagionale quello in programma nel fine settimana dal 10 al 12 Maggio sullo storico tracciato di Le Mans. Il Gran Premio di Francia rappresenta la seconda di quelle tappe 'classiche', considerate come le più atendibili per inquadrare, con sufficiente chiarezza, il momento tecnico della categoria. Se i primi tre rounds di Qatar, Portogallo e Stati Uniti parevano aver parzialmente mescolato le carte, lo scorso appuntamento di Jerez ha restituito riscontri diversi, forse più aderenti alle impressioni ricavate dai test precampionato. Verdetti dunque quasi opposti, tanto da suggerire prudenza nei giudizi e la necessità di ulteriori verifiche.
DUCATI - BAGNAIA DA ANTOLOGIA, DOMINIO ROSSO A JEREZ
Uno strapotere assoluto, quello espresso dalla casa di Borgo Panigale in Spagna, sul tracciato che, in un passato nemmeno troppo lontano, era un'autentica bestia nera per le Desmosedici. Da diverse stagioni la musica è cambiata, a conferma del gran lavoro svolto da Gigi Dall'Igna e dal suo staff, impegnati ora a difendere la supremazia acquisita dagli attacchi della migliore concorrenza. Alla vittoria di Martin in una Sprint Race trasformatasi in una corsa ad eliminazione per la grande quantità di cadute, ha fatto seguito la straordinaria prestazione di Pecco Bagnaia nella gara della domenica. In un momento di oggettiva difficoltà, e con l'assoluta necessitò di invertire la tendenza negativa, il torinese ha ancora una volta saputo mantenere freddezza e fiducia nei propri mezzi, centrando la terza affermazione consecutiva sul circuito spagnolo. Una partenza perfetta dalla terza fila, un incredibile doppio sorpasso all'esterno ed in frenata, ai danni di Martin e Bezzecchi e poi il via alla gara di testa, braccato da un Marc Marquez tornato alieno. Il fenomeno di Cervera ha ormai quasi completato l'affiatamento con la Ducati ed era ferocemente motivato a vincere in casa, sulla stessa pista dove, quattro anni fa, ebbe inizio il suo calvario. Bagnaia, resosi conto che la fuga sarebbe stata impossibile, ha atteso il rivale, preparando quello scontro diretto che si attendeva da tempo, e che non ha certo deluso le attese. Botta e risposta tra i due, con Pecco a giocarsi tutto, perchè una caduta avrebbe complicato di parecchio la corsa alla riconferma del titolo. Certo la caduta ed il conseguente 'zero' di Martin hanno aiutato, ma anche un secondo posto sarebbe stato oro, in quella situazione. Ma i campioni veri non si accontentano, Bagnaia voleva una vittoria il cui peso e significato vanno oltre la singola affermazione. Il giro veloce della gara a due tornate dal termine ha definitivamente stroncato un rivale dimostratosi comunque tornato a livelli altissimi, e che si candida con pieno diritto come aspirante al titolo. Terzo posto e podio ritrovato per Marco Bezzecchi, avviato a ritrovare quella sintonia con la moto andata perduta con il passaggio alla GP23, e dominio della casa di Borgo Panigale sancito da cinque moto nelle prime cinque posizioni, sei nelle prime sette. La moto 2024 patisce ancora quei problemi di vibrazione al posteriore comunque in via di soluzione, e la versione dello scorso anno forse necessitava soprattutto di essere 'presa in mano' dai piloti. Buoni riscontri sono venuti anche da Bastianini, Alex Marquez Di Giannantonio e Morbidelli, con quest'ultimo apparso in netto progresso anche se un'ennesima caduta ne ha pregiudicato il risultato. Ducati si trova ora a dover risolvere l'intricata questione del mercato piloti, con la sella della moto ufficiale che appare ormai in bilico tra Jorge Martin e Marc Marquez. Una scelta difficile e destinata ad innescare diversi spostamenti. Se la scelta si dovesse orientare su Marquez, per Martin si chiuderebbe la lunga avventura in Ducati, con possibile desyinazione Aprilia. La casa di Noale resta nelle mire anche di Enea Bastianini, che però avrebbe la potenziale alternativa di un approdo in Pramac. la squadra di Paolo Campinoti, già in predicato di schierare Aldeguer, dovrò decidere poi del destino di Franco Morbidelli. Il brasiliano di Roma sta mostrando costanti progressi, resta da capire se quanto lasciato intravedere sarà giudicato sufficiente ad un rinnovo della fiducia. Più tranquilla invece la situazione del Team VR46, che parrebbe avviato alla riconferma dei piloti attuali.
KTM - UN FINE SETTIMANA AL DISOTTO DELLE ATTESE.
La casa austriaca, per la qualità media dei suoi risultati, si conferma come seconda forza del campionato, ma è reduce da una prestazione non troppo convincente nel Gran Premio di Spagna., che ha rappresentato l'ccasione per rivedere in azione Dani Pedrosa. In un primo tempo era stata annunciata anche la partecipazione di Pol Espargaro, rimandata invece al Gran Premio d'Italia del Mugello. Proprio la grande prestazione di Pedrosa dello scorso anno aveva alimentato g le migliori aspettative, peraltro confermate in pieno, guardando ai freddi nueri, nella Sprint Race. Un doppio podio, con Acosta secondo alle spalle del vincitore Martin e Pedrosa, giunto quarto, classificato terzo per via della retrocessione di Fabio Quartararo. Va da sè che il risultato è stato condizionato dall'andamento di una vero e propria gara ad eliminazione, che ha visto finire a terra oltre metà dei piloti al via. Decisamente pià attendibile dunque il verdetto restituito dalla gara della domenica, con il sesto posto di Binder come miglior piazzamento finale. Acosta, oltre alla partenza arretrata, ha fatto le spese anche di una brutta caduta nel Warm Up del mattino, con un violento impatto nelle protezioni che ha lasciato qualche ammaccatra e spinto ad evitare rischi eccessivi. Ancora una volta sotto le attese la prestazione di Jack Miller, ormai destinato a cedere il posto ad Acosta, e quella di Augusto Fernandez, alle prese con difficoltà di adattamento alla nuova ciclistica e con un confronto interno che non potrebbe essere più scomodo.
APRILIA - ENNESIMO RITORNO ALLA REALTA'
La splendida prestazione di Austin, tanto perentoria grazie alla doppia affermazione di Maverick Vinales, aveva spinto a pensare di trovarsi finalmente al cospetto di quella svolta definitiva, andata sempre immancabilmente smentita. Purtroppo la storia si è ripetuta, per la verità su un tracciato come quello di Jerez, non proprio ideale per esaltare i grandi pregi dela RS-GP 2024. Anche per la casa di Noale, qualifiche non esaltanti hanno pesato, ed alla fine il miglior risultato è venuto nella gara della domenica, con l'ottavo posto di Oliveira che ha preceduto Vinales. Un fine settimana del tutto da dimenticare per Aleix Espargaro, alle prese anche con la decisione da prendere riguardo al suo futuro. Vinales sarà infatti sicuramente riconfermato, e la sella di Aleix, nel caso decidesse di fermarsi, diventerebbe una delle più ambite di tutta la griglia. Continuano poi i rumors su un possibile approdo di Joe Roberts, che tanto bene sta facendo quest'anno in Moto2, al Team Tsatellite rackouse Racing.
YAMAHA - PICCOLI PASSI, NUOVO METODO DI LAVORO
A Iwata non è tempo di rivoluzioni, tanto più in un momento come quello attuale, con le direttive del nuovo Regolamento Tecnico 2027 che saranno illustrate proprio a Le Mans, e costringeranno tutti i costruttori a rivedere completamente i propri progetti. Quello che appare dall'esterno, è comunque un metodo di lavoro nuovo , più organizzato e razionale, improntato ad evoluzioni che nei test di Jerez si sono contentrate prevalentemente su aerodinamica a telaio. Di risultati in gara è presto per parlare, ed il podio di Quartararo nella Sprint Race, peraltro vanificato dalla penalizzazione, è stato frutto delle circostanze. Il pilota francese si aspetta concreti passi in avanti da metà stagione in avanti, ed intanto continua a caldeggiare la costituzione di quel team satellite che certo sarebbe prezioso in un momento come quello attuale. Riguardo a quest'ultimo aspetto, continua la ridda di voci che vorrebbero Pramac interessata al progetto, ma al momento siamo alle pure indiscrezioni. Tornando al presente, il fine settimana di Le Mans potrà fornirw buone indicazioni sulla situazione attuale di Yamaha, visto che il tracciato francese si è sempre rivelato piuttosto congeniale alle caratteristiche della M1.
HONDA - LO SBANDAMENTO E' TOTALE
Quasi surreale la situazione che sta vivendo la casa di Tokyo, alle prese con il momento tecnico più difficile da quando corre in MotoGP. Si stenta a riconoscere l'azienda, il Reparto Corse capace in passato di sfornare autentici capolavori di meccanica, di innovazioni a getto continuo, ed ora in preda al più totale smarrimento. L'immagine che viene alla mente è quella di un puglie all'angolo, che prova a reagire tirando colpi a caso e senza mai centrare il bersaglio. Bocciata la moto profondamente rivista, presentata i test di valencia di fine 2023, e bocciato il nuovo prototipo, portato in pista a Jerez da Stefan Bradl. Piloti che parlano di progetti e direzioni sbagliate, la sensazione che manchino responsabili tecnici davvero all'altezza. Viene da chiedersi dove porterà tutto questo, e per quanto tempo ancora potrà trascinarsi una situazione ce, a livello di immagine, è quantomeno imbarazzante. Le selle delle Honda, ed in particolare quelle del Team HRC, hanno a lungo rappresentato il sogno proibito, una sorta di miraggio per i piloti più titolati, ma oggi, fatalmente, la realtà è molto diversa. Per il prossimo anno è sicura solo la permanenza di Luca Marini e Johann Zarco, entrambi depositari di un accordo bennale. Pressochè certo che quella in corso rappresenti l'ultima stagione in MotoGP per Nakagami, mentre poco ì dato sapere del futuro di Joan Mir. L'ex iridato spagnolo farebbe carte false per cambiare aria, ma le ultime due stagioni rischiano di aver definitivamente compromesso la sua carriera, con il rischio di un ritiro peraltro già ventilato in un recente passato. Honda potrebbe rappresentare una sorta di ultima spiaggia per qualche pilota che non trovasse altre porte aperte, ed ultimamente uno dei nomi che circolano è quello di Jack Miller.
IL CIRCUITO BUGATTI DI LE MANS
Inutile dire che Le Mans rappresenta da sempre un capitolo fondamentale nella storia del motorsport tanto in campo automobilistico che motociclistico. Il circuito permanente della Sarthe fu teatro del primo gran premio motociclistico già nel 1969 ma è diventato una tappa stabile del mondiale della massima categoria a partire dal 2000. Nella configurazione attuale la pista è lunga 4185 metri, larga 13, si percorre in senso orario e comprende 13 curve, 9 a destra e 4 a sinistra. Il rettilineo del traguardo è lungo meno di 700 metri, si tratta quindi di un tracciato breve e tormentato che premia soprattutto l'agilità ed il buon bilanciamento della ciclistica. Le continue staccate e ripartenze tendono inoltre a spezzare il ritmo rendendo la guida impegnativa e faticosa.
I piloti transitano sul breve rettilineo del traguardo raggiungendo una velocità massima di circa 300 orari e si trovano subito ad affrontare quello che è il punto più difficile e spettacolare della pista. Il rettilineo infatti piega verso destra trasformandosi in un velocissimo curvone che si affronta pelando il gas per poi iniziare una difficile staccata ad alta velocità con la moto ancora in piega. Si percorrono così le curve 1 e 2 che di fatto si raccordano andando a formare la curva Dunlop, una destra a chiudere che porta alla prima esse costituita dalle Curve 3 e 4 che si percorrono in seconda marcia. In uscita breve allungo con la pista che piega a sinistra portando verso le curve de La Chapelle, una doppia svolta a destra da percorrere sempre in seconda col gas puntato. Segue un nuovo breve allungo che porta alla curva 7, una sinistra a tornare, sempre da seconda cui segue una nuova accelerazione a moto inclinata per arrivare alla curva denominata Garage Vert. E' questo un lento tornante a destra cui segue un attimo di respiro rappresentato dal rettilineo che conduce alla Chemin Aux Boeufs, una sinistra/destra da affrontare in terza per portarsi verso il tratto finale della pista. La 11 e la 12 sono due curve rispettivamente a destra e a sinistra quasi a 90 gradi, da seconda, che portano i piloti verso il doppio rampino a destra da prima marcia che precede il rettilineo del traguardo.
Difficile indicare una moto chiaramente favorita perchè la particolarità del circuito premia caratteristiche di volta in volta diverse. Da non sottovalutare poi l'incognita meteo, sempre piuttosto variabile da queste parti.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (ENERGICA MOTOE)
https://www.youtube.com/watch?v=1zKzn-4x6y8
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ORARI TV
Il Gran Premio di Francia sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP
Venerdì 10 maggio
08:30-08:45 MotoE Prove Libere 1
09:00-09:35 Moto3 Prove Libere 1
09:50-10:30 Moto2 Prove Libere 1
10:45-11:30 MotoGP Prove Libere 1
12:25-12:40 MotoE Prove Libere 2
13:15-13:50 Moto3 Prove 1
14:05-14:45 Moto2 Prove 1
15:00-16:00 MotoGP Prove
16:15-16:25 MotoE Q1
16:35-16:45 MotoE Q2
Sabato 11 maggio
08:40-09:10 Moto3 Prove 2
09:25-09:55 Moto2 Prove 2
10:10-10:40 MotoGP Prove Libere 2
10:50-11:05 MotoGP Q1
11:15-11:30 MotoGP Q2
12:15 MotoE Gara-1
12:50-13:05 Moto3 Q1
13:15-13:30 Moto3 Q2
13:45-14:00 Moto2 Q1
14:10-14:25 Moto2 Q2
15:00 MotoGP Sprint 13 giri
16:10 MotoE Gara-2
Domenica 12 maggio
09:40-09:50 MotoGP Warm-Up
11:00 Moto3 Gara
12:15 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara
Programmazione TV8
Sabato 11 maggio
Diretta qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race MotoGP (vedi orari sopra)
Domenica 12 maggio
11:00 Moto3 Gara (diretta)
12:15 Moto2 Gara (diretta)
14:00 MotoGP Gara (diretta)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2024
10 marzo: GP Qatar, Losail
24 marzo: GP Portogallo, Portimao
14 aprile: GP Stati Uniti, Austin
28 aprile: Go Spagna, Jerez
12 maggio: GP Francia, Le Mans
26 maggio: GP Catalogna, Montmelò
2 giugno: GP Italia, Mugello
16 giugno: GP Kazakistan, Sokol
30 giugno: GP Olanda, Assen
7 luglio: GP Germania, Sachsenring
4 agosto: GP Gran Bretagna, Silverstone
18 agosto: GP Austria, Red Bull Ring
1 settembre: GP Aragon, Aragon
8 settembre: GP San Marino, Misano
22 settembre: GP India, Buddh
29 settembre: GP Indonesia, Mandalika
6 ottobre: GP Giappone, Motegi
20 ottobre: GP Australia, Phillip Island
27 ottobre: GP Thailandia, Buriram,
3 novembre: GP Malesia, Sepang
17 novembre: GP Com. Valenana, Ricardo Tormo
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO QUATTRO PROVE
1 J. Martin Ducati 92
2 F. Bagnaia Ducati 75
3 E. Bastianini Ducati 70
4 P. Acosta GasGas 69
5 M. Vinales Aprilia 63
6 M. Marquez Ducati 60
7 B. Binder KTM 59
8 A. Espargarò Aprilia 39
9 M. Bezzecchi Ducati 36
10 F. Di Giannantonio Ducati 34
11 A. Marquez Ducati 27
12 F. Quartararo Yamaha 25
13 M. Oliveira Aprilia 23
14 J. Miller KTM 22
15 R. Fernandez Aprilia 12
16 J. Mir Honda 12
17 A. Fernandez GasGas 10
18 D. Pedrosa KTM 7
19 F. Morbidelli Ducati 6
20 A. Rins Yamaha 6
21 J. Zarco Honda 5
22 T. Nakagami Honda 4
23 L. Marini Honda 0
MotoGP çe Mans 2024
Modalità lineare
