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Vecchio 18-06-2010, 01:54   #176
gspollo
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L ospitalita Persiana lascia il segno.E un paese in cui non ti senti mai solo....
Parole sante! In due frasi hai riassunto l'essenza della Persia. Effettivamente la conoscenza del popolo persiano è la cosa che mi porterò dentro maggiormente di tutto il viaggio, ma il bello coi persiani e la loro ospitalità deve ancora venire...

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Vecchio 18-06-2010, 23:47   #177
gspollo
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Domenica 9 maggio 2010 - Shahrud - Quchan - 462km



Questa è una giornata che ricorderò per tutta la vita. Oggi ho provato e apprezzato nel momento del bisogno l'aiuto del prossimo, spontaneo, genuino e senza interesse, solo per il piacere di aiutare qualcuno e per puro sentimento di amicizia e ospitalità. Una lezione di vita impartita da una famiglia parsiana, grazie amici iraniani!
Ma cominciamo con ordine il report della giornata. Come da programma dovremmo raggiungere la città di Bojnurd, però Daniele ed io notiamo che l'indomani dobbiamo entrare in Turkmenistan e comunque bisogna passare da Quchan. Raggiungere Bojnurd significa allungare il percorso di circa 170km tra raggiungere Bojnurd da Quchan questa sera e ritornare a Quchan domani mattina per raggiungere il posto di confine di Bajgiran. Sarebbe molto meglio pernottare a Quchan; consultiamo così il nostro vademecum, alias Lonely Planet, che cita proprio la cittadina di Quchan come avamposto di confine per il Turkmenistan, c'è anche la possibilità di pernottare in una struttura citata sulla guida: è perfetto, stasera si dorme a Quchan, così domani mattina siamo già sulla strada per Bajgiran.
Via, deciso, meta del giorno: Quchan.
Anche questa una tappa di puro trasferimento, senza molte emozioni lungo il percorso. Lungo la strada ci attira l'attenzione questo vecchio e abbandonato esempio di caravanserraglio che solo fino a qualche decennio fa doveva essere un posto brulicante di genti che andavano e venivano, nel puro spirito di quella che era un tempo l'antica via della seta... In realtà sono due caravanserragli, uno di fronte all'altro; uno sembra molto più antico, è semisommerso dalla sabbia, l'altro, dal lato dove sono ferme le moto, è molto più moderno e recente.











Il paesaggio intanto comincia a cambiare, passati i grandi altopiani di ieri, cominciamo ad avvicinarci alle catene montuose del Kopet Dag che segna il confine con il Turkmenistan. E naturalmente avvicinandosi alle montagne, l'orografia innesca precisi processi atmosferici legati all'orografia, i temporali.
Quello che si vede all'orizzonte è appunto un bel cielo grigio che preannuncia un altrettanto bel temporale, proprio nella direzione che noi dobbiamo raggiungere: Quchan.



Qui non da ancora l'idea di quello che ci aspetta, un paio d'ore dopo siamo nel bel mezzo di un temporale di una forza inaudita. Abbiamo oramai raggiunto Quchan, l'acqua scende a fiumi dall'alto, non si vede una mazza e cerchiamo di raggiungere il centro della cittadina. Non abbiamo foto per documentare semplicemente perchè sarebbe stato impossibile fare foto sotto un diluvio universale. Dovete crederci sulla parola! Le strade della città sono fiumi con 20 cm di acqua almeno, non si vede dove si mettono le ruote anteriori, noi siamo zuppi dalla punta dei capelli fino alle unghie dei piedi, passando per le mutande che raccolgono l'acqua che scorre lungo la schiena. Non c'è antipioggia che tenga, ce l'abbiamo addosso ma è come non averla, io ho le tasche esterne dell'antipioggia gonfie d'acqua come due meloni. Ovviamente non sappiamo dove sia l'alloggio della Lonely, ogni tanto ci fermiamo per chiedere indicazioni sull'indirizzo da raggiungere...
Dopo un po' riusciamo ad arrivare alla meta... quale meta? L'albergo! E dov'è? L'indirizzo sembra giusto, mi fermo a chiedere, trovo una donna anziana che apre quello che dovrebbe essere il portone dell'albergo, a gesti capisco che l'albergo non c'è più... mi cadono le braccia. E adesso che si fa? Di piazzare le tende, neanche parlarne, dove poi? Ci vorrebbero delle zattere, mica delle tende, è tutto un acquitrino! Più avanti nella via troviamo un call center gestito da un ragazzone, per il lavoro che fa quattro parole di inglese le spiaccica perciò riusciamo ad intenderci. Chiediamo a lui se effettivamente l'unico albergo di Quchan non esiste più. Lui prende e sotto l'acqua va a chiedere alla vecchietta di prima; ritorna e ci conferma che l'albergo ha chiuso l'attività. Siamo disperati, bagnati, affamati, stanchi, così chiediamo al nostro amico se c'è qualche altra possibilità di pernottare lì in paese. Si informa e ci dice che poco lontano da lì c'è una specie di dormitorio spartano; per noi va benissimo, si offre di farci da guida in auto e così lo seguiamo, lui davanti in macchina e noi dietro in moto. Io salgo a vedere la sistemazione insieme a Diego (il ragazzone del call center che ci sta facendo da guida. Ho scelto uno pseudonimo perchè non so se facendo il suo vero nome potrebbe avere delle grane con il regime, avendo aiutato degli occidentali), le camere ci sono, sono molto spartane, c'è solo una branda e una sedia e costano 16 dollari a testa. Per me vanno benissimo ma Diego, appena sente il prezzo, fa una smorfia, si indigna, mi prende da parte e mi dice che per una sistemazione simile il prezzo è esagerato. Ed è in questo momento che Diego si trasforma nel nostro angelo custode, la nostra salvezza e diventerà uno dei miei migliori amici. Mi propone di diventare ospiti di casa sua e della sua famiglia, ne parlo con Daniele, ci guardiamo un po' così, chiediamo a Diego se proprio non siamo di disturbo. Nessun disturbo, risponde lui, è solo un piacere. Accettiamo, noi siamo a posto, siamo salvi, ma quello più contento dei tre è Diego. Incredibile, ospiti di un persiano, in una casa privata persiana, abbiamo la possibilità di conoscere come si vive in una famiglia del posto, io sono felicissimo, ma avreste dovuto vedere la felicità di Diego di avere due marziani in casa. Subito ci porta a casa, dove vivono i genitori, c'è un garage al piano strada dove Diego ci mette di solito la macchina, ovviamente la macchina la lascia in strada e ci fa mettere dentro le nostre moto. Cominciamo così a spogliarci in garage di tutto quello che gronda acqua, poi, come si usa nelle case persiane, a piedi nudi saliamo al piano superiore. Diego ci mostra quello che sarà la nostra sistemazione: praticamente un intero appartamento tutto per noi,





ci accende la stufa a gas per fare asciugare la roba, nel frattempo ci presenta la mamma che sta in casa, nell'appartamento al piano superiore. Sono le 15.30 del pomeriggio circa e Diego ci invita a fare come se fossimo a casa nostra, dopo pochi minuti arriva la mamma con un vassoio pieno di roba da mangiare, comprese delle verdure cotte in una salsa di pomodoro favolosa.
Diego si intrattiene con noi, parliamo del più e del meno, poi ci chiede che vogliamo fare. Visto che lui ha il negozio di call center e ha la connessione internet, chiediamo se ci possiamo andare per leggere le nostre mail. Detto, fatto, in macchina raggiungiamo la bottega e ci mette a disposizione il suo pc, nel frattempo Diego sparisce... per ritornare dopo 10 minuti con un vassoio di paste buonissime. Ottimi i dolci persiani, di alta pasticceria...



La cosa ci sta piacendo troppo, comincio a pensare che domani andare via da lì sarà dura...intanto Diego fa di tutto per farci stare bene, quando abbiamo finito con internet e le mail, ci porta da un suo amico che ha anche lui un call center abilitato alle chiamate internazionali, così riusciamo a parlare coi nostri cari in Italia a prezzi ragionevoli e poi ci porta a fare un giro per la città. Nel frattempo il temporale è passato e si incomincia ad apprezzare il posto..una cittadina tranquilla, immersa nel verde e in un paesaggio montano molto piacevole.





Ma il bello deve ancora venire: torniamo a casa, nel frattempo sono arrivati la sorella maggiore (che manco farlo apposta è insegnante di inglese, e quindi ci intendiamo a merviglia), i due fratelli gemelli minori e il papà, tutte persone molto cordiali e "alla mano". Diego ci dice che alle 20.30 ceniamo tutti assieme. Abbiamo così anche il piacere di una cena in famiglia... che favola! E infatti alle 20.30 la tavola è imbandita, o meglio... il tappeto è imbandito!! Infatti i persiani non mangiano a tavola come noi, ma per terra, sopra i tappeti che tappezzano tutto il pavimento di tutte le stanze della casa (e che tappeti, uno spettacolo...). Sopra il tappeto stendono una tovaglia che viene apparecchiata come da noi, e poi ci si siede per terra tutti intorno, chi sulle ginocchia, chi incrociando le gambe...



Cominciamo così una delle più belle cene che ho consumato negli ultimi anni, si parla di tutto, del più e del meno, ognuno dice la sua, tutti vogliono sapere di noi, dei nostri lavori, delle nostre famiglie, dell'Italia, dell'Europa e del mondo. Vogliono sapere che opinione abbiamo dell'Iran, esponiamo il nostro punto di vista, la nostra idea preconcetta del paese e quella che ci siamo fatti finora totalmente diversa, confermando quello che loro stessi pensavano: all'estero c'è un'idea distorta e non reale di quella che è la società e il popolo persiano, di questo loro ne sono consapevoli e se ne rammaricano molto, non condividono affatto la politica del regime, ma non possono farci niente...
Alla fine della cena siamo pieni come uova, la stanchezza si fa sentire e andiamo a nanna, sotto un tetto asciutto, coccolati e viziati; fino a poche ore prima pensavo di passare la classica notte all'addiaccio, viste le premesse!
Prima di addormentarmi faccio il resoconto della giornata, e che giornata! Mi faccio l'opinione che nonostante sono capitato ospite di una famiglia evidentemente benestante, di vedute molto ampie e di un elevato livello culturale, in generale questa gente ha una vivacità mentale e un modo di vivere che potrebbero essere di esempio per la stanca e opulenta società mitteleuropea.
La mattina dopo i vizi continuano, colazione che potrebbe essere un pranzo di nozze, io non ce la faccio proprio, sono ancora ingolfato della cena di ieri sera, prendo solo un tè, Diego mi ammonisce che mangio troppo poco, che ho bisogno di energie se voglio portare una moto tanto grande.
Arriva il momento dei saluti, papà e Diego insistono per farci rimanere qualche giorno ancora, hanno tante cose da farci vedere, compreso delle belle vigne in campagna, fuori dal paese. Purtroppo dobbiamo salutarci, prima i genitori, che ci accompagnano fino in strada, poi Diego ci accompagna per qualche chilometro con la macchina. Alla fine giunge il momento dell'addio anche con lui, l'abbraccio è intenso, la commozione anche e la lacrimuccia incontenibile. Ciao amico, ciao amici, la strada riprende a correre sotto le ruote...; subito, nella solitudine della testa dentro il casco, ripenso a quello che ho vissuto poche ore prima, e i pensieri vanno alla velocità della luce: perchè il mondo va a rotoli nonostante ci siano tante persone tanto ben disposte? E' possibile che siamo tutti burattini nelle mani di pochi che pensano solo a giocare alla guerra e al potere? Come mi pongo io nei confronti degli altri e dello straniero?, ecc. ... Non ho trovato ancora risposte a tutti quei pensieri e quelle emozioni. Ma forse una risposta a tutto non c'è, e forse e meglio così, in questo modo si prova ancora il gusto dell'imprevisto, dell'emozione improvvisa, del carpe diem e dei sentimenti di amicizia, di rispetto, che nascono così, dal nulla, per creare dei legami, delle connessioni, delle reti intorno al mondo che durano per sempre.

N.B. IMPORTANTE. Volutamente non me la sono sentita di fare nomi e cognomi delle persone conosciute, nè tanto meno di pubblicare foto che li ritraggono. Non credo che se lo avessi fatto avrebbero potuto avere dei problemi, però in queste cose è meglio essere prudenti, credo di avere già osato abbastanza a mettere in rete le foto della loro casa. Ovviamente Daniele ed io siamo rimasti in contatto con Diego e la sorella maggiore via mail e sms. Diego a giorni partirà per il servizio militare che dura 18 mesi. Non è un bel momento per fare naja in Iran, visti i rapporti internazionali. Mi auguro che tutto vada bene e che non si trovi ad essere al fronte a combattere una guerra inutile, pericolosa e che nessuna persona di buon senso può accettare e volere. Dai Diego, 18 mesi passano in fretta, tieni duro, amico mio!!
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Vecchio 19-06-2010, 10:36   #178
ennebigi
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Che dire sono estasiato dal vostro viaggio, ma sopratutto dall'essenza vera che ne avete colto, la conoscenza di gente, popoli, culture e quanto di diverso c'è in quello che vediamo e conosciamo da quello che pensiamo o immaginiamo. Complimenti !!!
Bruno
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"CI SONO PERSONE CHE SANNO TUTTO E PURTROPPO È TUTTO QUELLO CHE SANNO.
O.W.
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Vecchio 19-06-2010, 12:52   #179
ivanuccio
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Questo report,dovrebbero leggerseli chi si fa infinocchiare dai mass media nostrani.Ma tanto sarebbe inutile
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Io parto al mattino
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Vecchio 19-06-2010, 13:46   #180
Alessio gs
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complimeti per il report e per l'esperienza, invidiabile......ciao...
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AGER
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Vecchio 19-06-2010, 18:28   #181
maurossi
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Questo report,dovrebbero leggerseli chi si fa infinocchiare dai mass media nostrani.Ma tanto sarebbe inutile
Concordo pienamente
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Vecchio 19-06-2010, 18:34   #182
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Domenica 9 maggio 2010 - Shahrud - Quchan - 462km



Questa è una giornata che ricorderò per tutta la vita. Oggi ho provato e apprezzato nel momento del bisogno l'aiuto del prossimo, spontaneo, genuino e senza interesse, solo per il piacere di aiutare qualcuno e per puro sentimento di amicizia e ospitalità. Una lezione di vita impartita da una famiglia parsiana, grazie amici iraniani!
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Tanto di cappello per la vostra esperienza e a quella Famiglia di Vostri AMICI , la sera non vedo l'ora di leggermi il vostro reportage sul viaggio , ma l'ultimo post mi ha emozionato particolarmente.
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Vecchio 19-06-2010, 19:38   #183
gspollo
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Questo report,dovrebbero leggerseli chi si fa infinocchiare dai mass media nostrani.Ma tanto sarebbe inutile
Lascia pure via il "nostrani", tanto sono tutti uguali, chi più e chi meno... l'unico modo di capire il mondo è viverci dentro, toccare con mano, vedere e sentire coi propri occhi e orecchie, ed è una sorpresa continua!
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Vecchio 19-06-2010, 19:40   #184
gspollo
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Tanto di cappello per la vostra esperienza e a quella Famiglia di Vostri AMICI , la sera non vedo l'ora di leggermi il vostro reportage sul viaggio , ma l'ultimo post mi ha emozionato particolarmente.
Ha emozionato anche me mentre lo scrivevo...
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Vecchio 20-06-2010, 19:07   #185
dariosilve
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Emozionante....senza altre parole!! E' meraviglioso viaggiare quando si incontrano persone così!!
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Vecchio 20-06-2010, 21:16   #186
maurossi
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Vero pero' nel mondo persone cosi' si contano sulle dita di una mano e si sa' il mondo e' grande
Quando la prossima puntata?
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Vecchio 20-06-2010, 21:47   #187
iv@no
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da gspollo:
subito, nella solitudine della testa dentro il casco, ripenso a quello che ho vissuto poche ore prima, e i pensieri vanno alla velocità della luce:

Veramente emozionante, un viaggio nel viaggio. Complimenti
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Vecchio 20-06-2010, 21:55   #188
briscola
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complimenti 2300 anni son passati dal viaggio di Alessandro Magno
ma quei posti son sempre fascinosi
è la parte del mondo che mi manca
bellissimo
complimenti anche per lo spirito da vero viaggiatore
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Non c'e' strada che porti alla felicita': la felicita' e' la strada....
Filippo Obsoleto D.O.C.G.
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Vecchio 20-06-2010, 22:32   #189
acelaviaggi
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Complimenti, grazie a questi avvenimenti da Voi raccontati e vissuti che la gente comune si libera di quei strani pregiudizi su un popolo ritenuto differente dal nostro per cultura e religione.
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Vecchio 20-06-2010, 22:38   #190
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briscola buliccio...un mese di tempo e un poco di palanche e andiamo.....ecco cio che intendo per viaggiare.
bello vedere le ''vestigia''i panorami inconsueti,i cammelli e i camion stracarichi e puzzolenti e pure qualche museo.
ma il viaggio in fondo è conoscere le persone,entrare come ho letto nelle case..strizzare l'occhio e stringere mani,vedere i bambini e i loro giochi,mangiare e prendersi la caghetta....
la parte cul..turale allora assume importanza secondaria....
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l'è nà rua cà gira,sempre pì pian..
steu369 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 20-06-2010, 23:42   #191
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Lunedi 10 maggio 2010 - Quchan (IR) -Ashgabat (TM) - 137km



La tappa più corta del tour, ma non la più semplice. In primis abbiamo lasciato Diego e la sua famiglia, nonostante abbiamo passato poche ore insieme, mi sembrano vecchie conoscenze e vecchi amici di lunga data e avrei davvero voluto fermarmi qualche giorno in più con loro, in secondo luogo c'è da fare dogana per entrare in un paese, il Turkmenistan, che stando a quello che si dice dovrebbe essere la Corea del Nord dei paesi ex sovietici. Ma oramai non credo più ai "si dice" che si leggono sui libri o si sentono in tv, quando ho toccato con mano, posso dare il mio giudizio e il mio pensiero.
La tempesta del giorno prima è passata e oggi è una di quelle giornate fatte apposta per andare in moto: cielo terso, temperatura ottimale, poco traffico, strade in buone condizioni, paesaggio incantevole. Ecco la catena del Kopet Dag, al di là il Turkmenistan e la capitale, Ashgabat che si trova appunto ai piedi del versante opposto di queste montagne.



Eccoci alla frontiera di uscita dall'Iran a Bajgiran



Qui, per la cronaca, è possibile fare rifornimento di benzina, appena prima del cancello in foto, sulla sinistra c'è una bottega che vende un po' di tutto, compreso il carburante; bisogna solo acquistare a litri e a multipli di 5. E' un ottimo modo per finire gli ultimi rials iraniani. Di fronte alla bottega c'è anche l'omino del cambio in nero, dove acquistiamo un po' di manat, la valuta del Turkmenistan.
Dopo il cancello c'è un primo controllo dei documenti, velocissimo. In realtà la vera dogana iraniana è un chilometro più avanti, dopo aver fatto un tornante in salita. Dogana modernissima, anche qui siamo seguiti da un omino già in età di pensione che ci porta ordinatamente a passare tutti gli sportelli, fino al controllo della corrispondenza dei dati del Carnet con la moto. Finito, diamo gli ultimi rials rimasti all'omino che ci ha aiutato; in un'ora abbiamo alle spalle l'Iran, pronti a passare in una nuova realtà, il Turkmenistan. Appena ci avviciniamo alla frontiera, si capisce subito che qui la gente è molto diversa, più seria, più chiusa, non un sorriso, non una stretta di mano. Colpisce la giovanissima età dei militari turkmeni che prestano servizio qui in dogana, avranno tutti al massimo venti anni, non ce n'è uno che accenna ad un sorriso o che mostra qualche segno di stupore a vedere noi due in moto, e pensare che sicuramente non passano tutti i giorni dei motociclisti!
In ogni caso anche qui sono molto professionali, fanno i controlli che devono fare, ci viene sempre indicato a quale sportello rivolgersi di volta in volta, qualche volta negli uffici si trovano dei funzionari civili un po' più alla mano che accennano scherzosamente a una stretta amicizia con il nostro primo ministro. Anche qui non si perde molto tempo per gli uffici, dobbiamo solo aspettare che finisca la pausa pranzo per l'ultimo controllo sulle moto. Al momento non ci facciamo caso ma già qui c'è una profusione di marmo bianco che sarà il leit-motif di tutto quello che vedremo nella capitale.





Via, possiamo andare, 1700 metri di dislivello in 35 km ci separano da Ashgabat lungo una gola montuosa. La strada è ottima, traffico zero, la temperatura aumenta fino ai 27/28 gradi. Già dall'alto si vede il bianco del marmo della città



la porta sud è imponente e fa quasi paura. L'effige dorata del Turkmenbashi, il capo dei turkmeni ovvero l'ex presidente Niyazov campeggia nel centro della porta; sarà onnipresente in ogni angolo della città con statue, busti e quant'altro...



poi sembra di entrare in una città fantasma: viali enormi, larghissimi con 3 o 4 corsie per senso di marcia, ma di auto e persone neanche l'ombra



interi quartieri con palazzi enormi, bianchi, tutti rivestiti di marmo, nuovi, senza vedere nessuno che entra o esce.



Una volta in centro, abbiamo qualche difficoltà a trovare l'albergo Ashgabat, i nomi dei viali non sono indicati, chiediamo ai poliziotti presenti ad ogni incrocio ma sembra di chiedere indicazioni per un altro mondo, evidentemente i militari non sono del posto e non conoscono la città. Anche qui però c'è il personaggio che si ferma incuriosito da noi e dai nostri mezzi e, capita la situazione, ci fa da guida in auto fino a destinazione. Eccolo, l'hotel Ashgabat, mica piccolo e trascurabile.



Alla reception stanno abbastanza sulle loro, l'inglese è quasi un miraggio, il background culturale sovietico si fa ancora sentire, le cose non ti vengono proposte ma le devi chiedere tu. Le camere non sono male, è ancora abbastanza presto, così decidiamo di farci una doccia e poi di scendere e fare quattro passi per la città.
Ci colpisce subito la maestosità degli edifici, il 90 per cento rivestiti di marmo bianco (l'altro 10 per cento di marmo di un altro colore!), chissà, probabilmente sono i vecchi palazzi sovietici che hanno subito un restyling con un veloce rifacimento delle facciate; è una profusione di marmo dappertutto, spesso esagerando. Teatri mastodontici e imponenti, sembrerebbe una nazione dedita alle grandi opere liriche e alle grandi rappresentazioni, poi invece scopriamo che gli unici spettacoli rappresentati sono quelli di marionette della durata di un'oretta circa tra le 19.00 e le 20.00 di sera...che tristezza!







Eccolo, l'indorato deus ex machina di tutta questa magnificenza:



Marmo anche nei sottopassaggi pedonali, basta, non se ne può più!



Ma la cosa che colpisce di più è la bellezza della popolazione femminile di etnia turkmena; hanno un portamento e un'eleganza molto affascinante con le loro tipiche vestine lunghe fino alle caviglie, sempre molto colorate e aderenti... la fantasia e l'immaginazione si scatenano...





Arriva l'ora di cena, troviamo un pub stile inglese abbastanza carino, non è male e i piatti sono buoni e saporiti, ma soprattutto si torna a trovare vera birra che in Iran era assolutamente off-limits!
Domani abbiamo previsto un giorno di sosta qui, avremo modo di approfondire e verificare le prime impressioni su questo strano paese e questa ancora più strana città.
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Vecchio 20-06-2010, 23:50   #192
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Vero pero' nel mondo persone cosi' si contano sulle dita di una mano e si sa' il mondo e' grande
Quando la prossima puntata?
Si contano sulle dita di una mano qui da noi, là è molto più facile trovare gente diponibile e aperta. E' vero, non tutti ti invitano a casa a mangiare e dormire, però sono differenti da noi "occidentali", non hanno il nostro "benessere" però sorridono sempre e sono sempre disponibili.
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Vecchio 20-06-2010, 23:53   #193
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briscola buliccio...un mese di tempo e un poco di palanche e andiamo.....ecco cio che intendo per viaggiare.
bello vedere le ''vestigia''i panorami inconsueti,i cammelli e i camion stracarichi e puzzolenti e pure qualche museo.
ma il viaggio in fondo è conoscere le persone,entrare come ho letto nelle case..strizzare l'occhio e stringere mani,vedere i bambini e i loro giochi,mangiare e prendersi la caghetta....
la parte cul..turale allora assume importanza secondaria....
Facciamo pure il cagone, altro che caghetta...
Beh, non direi che la parte culturale vada messa in secondo piano, facciamo che la parte sociale del viaggio assume la stessa importanza del lato cul..turale, così si salvano capra e cavoli!!
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Vecchio 21-06-2010, 00:02   #194
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Complimenti, grazie a questi avvenimenti da Voi raccontati e vissuti che la gente comune si libera di quei strani pregiudizi su un popolo ritenuto differente dal nostro per cultura e religione.
Che siano popoli differenti dal nostro per cultura e religione è normale, le culture e le religioni si plasmano e si sviluppano in contesti socio-ambientali differenti e pertanto una cultura e una religione che va bene per i persiani, difficilmente va bene per gli italiani. E' il nostro pregiudizio di avere una cultura e una religione "superiore" alla loro che non va bene, perchè non è così. Indovina chi ci inculca questa ideologia di superiorià?
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Vecchio 21-06-2010, 12:02   #195
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Fantastico report complimenti, seguo ogni "puntata" con grande interesse
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Vecchio 21-06-2010, 12:12   #196
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Grazie Flute, e a tutti quelli che stanno seguendo il report.
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Vecchio 23-06-2010, 00:00   #197
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Martedi 11 maggio 2010 - Ashgabat

Giornata di stop. Qualche mese fa, in sede di pianificazione del viaggio abbiamo deciso di inserire questa intera giornata ad Ashgabat pensando che fosse una città interessante da visitare. Quello che abbiamo visto ieri pomeriggio ci è già bastato, la capitale del Turkmenistan non offre molto da vedere, e quello che c'è è tutto uguale e ripetitivo: teatri mastodontici per marionette, ministeri e palazzi governativi da tutte le parti e tutti uguali, effigi e celebrazioni dorate dell'ex presidente Niyazov dappertutto; l'impressione è quella di una città finta, che si è rifatta il look con veloci rivestimenti marmorei che peraltro già danno i segni dei primi cedimenti con piastrelle che si staccano dalle facciate, ecc. In realtà avevamo programmato di trascorrere almeno metà giornata al bazar di Tolkuchka che si trova a circa 8 km dal centro, ma come al solito chiediamo informazioni sui giorni di apertura e oggi, guarda caso, è chiuso... e non poteva essere altrimenti, non c'è il due senza il tre, dopo Tehran e Shahrud, anche il bazar di Ashgabat ci dà il due di picche!
Comunque dobbiamo farci passare la giornata perciò decidiamo di prendere un taxi e andare a visitare il museo nazionale che si trova qualche chilometro fuori del centro città, nella zona dei palazzoni bianchi nuovi e deserti.



Prima però passiamo dalla State Bank for Foreign Economics Affairs per prelevare con la Visa un po' di dollari americani. Palazzone enorme modernissimo, anche dentro marmo da tutte le parti...



Arriviamo al museo intorno alle 10 di mattina e... indovinate un po'?!? Chiuso!!



Di fronte al museo questa bandiera, il pennone sarà alto almeno 100 metri, un classico esempio di ostentazione di magnificenza...



Facciamo un taxi tour per Berzengi, il quartiere nuovo della città, grandi palazzi, grandi fontane, nessuno in giro, desolante...







Anche le finiture dorate vanno molto di moda da queste parti...



La mania di grandezza ci ha un po' stufato, perciò decidiamo di ritornare in centro città e muoverci con le nostre gambe. Ci facciamo lasciare dal taxi sotto l'arco della neutralità



una boiata pazzesca con in cima una statua d'oro del turkmenbashi alta 12 metri con le braccia alzate sempre orientata in fronte al sole grazie ad un meccanismo che la fa girare...



subito mi viene da pensare alla "madunina" del duomo di Milano ma il paragone non regge nemmeno un secondo!
In teoria dovrebbe essere possibile salire con un acensore fino ad una terrazza sotto la statua, almeno si può vedere un panorama dall'alto, ma in pratica è chiuso per restauri.
Facciamo quindi una capatina al bazar russo in centro città, lo abbiamo già visitato ieri ed è forse la cosa più bella di quello che abbiamo visto qui. E' un crogiuolo di colori, genti e mercanzie fantastico, dove perlomeno si vede un po' di gente.







Un po' di popolazione locale











poi si va a vedere un altro bazar, il bazar Tekke, questo sembra specializzato sulla macelleria e pescheria







fuori dal bazar le venditrici "non ufficiali" che mettono sul mercato i prodotti del proprio orto



Sulla strada del ritorno in albergo ci scappa ancora qualche "nigutìn d'or",



qualche palazzo di stampo ex-sovietico



e qualche casa della vecchia guardia, senz'altro più genuina e reale dei nuovi palazzoni marmorei di Berzengi



poi, visto che si trova appena dietro l'hotel, facciamo una capatina alla stazione ferroviaria, mastodontica, ma c'era da aspettarselo.



I treni sono molto belli e c'è molta gente sui marciapiedi dei binari



Col buio l'arco della neutralità è illuminato di tutti i colori, poteva essere diversamente?!?



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Ultima modifica di gspollo; 23-06-2010 a 04:13
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Vecchio 23-06-2010, 00:26   #198
Gts 1000
Pivello Mukkista
 
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Vengo sempre a cercarvi, e vi sto leggendo con vero piacere. Complimenti, aspetto la prossima puntata.
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Credo che riuscire a fare una sorpresa a Dio, sarebbe la cosa che più lo divertirebbe.
Gts 1000 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 23-06-2010, 07:57   #199
pv1200
Mukkista doc
 
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sono sempre senza parole... non so se farvi ancora i complimenti per il viaggio le foto o per il racconto...
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honda xl 600 lm
http://trentinomotoadventure.com
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Vecchio 23-06-2010, 08:02   #200
ambroeus2003
Guest
 
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-----------in bocca al lupo raga,e buon divertimento
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