Eccomi fanciulli, vi racconto 2 cosette (per adesso solo vita e miracoli, per la morte ci stiamo attrezzando e ne riparleremo più avanti!

) delle Dunlop SportSmart MK4
Le ho montate mercoledì scorso, col risultato che… nel weekend la KTM è rimasta a languire in box e ho fatto circa 670 km con l’RT!
Vorrei fare una premessa a proposito del grip: già le gomme touring odierne hanno grip più che sufficiente per fare - su strada e con una moto come l’RT - tutto quello che si vuole e che la moto permette … le gomme sportive come le MK4 e le loro colleghe, quando sono in temperatura, ne hanno ancora di più, ma non è detto che si riesca sempre a “percepire” o a sfruttare questa differenza.
Il fatto però di “sapere che c’è” può generare una sorta di effetto placebo che fa guidare con più disinvoltura e tranquillità, quando le inclinazioni superano certi angoli… ma come ho detto 99 volte su 100 il grip di una buona touring moderna permetterebbe di raggiungere gli stessi angoli.
Ricordandoci che stiamo parlando di RT, dove una gomma sportiva può fare più differenza non è tanto nelle possibilità di piega, ma - secondo me - nel tipo di profilo, nell’agilità che può dare alla moto (anche se ci sono delle touring molto agili), nella spinta laterale che l’anteriore può sviluppare per chiudere le linee e - per i più smanettoni - nei CV ( sarebbe meglio dire kgm ) che si riescono a mettere a terra in accelerazione a moto piegata in uscita di curva prima che il posteriore inizi a pattinare (o magari senza distruggerlo precocemente) .
Quest’ultimo “benefit” a me in genere interessa poco, il gas lo dò “alla ligure”

, con parsimonia, motivo per cui spesso in passato ho usato con soddisfazione abbinamenti posteriore touring e anteriore sportivo, ma i vantaggi di un anteriore (o di tutto il treno) sportivo non si limitano appunto solo ad un maggior grip per fare i piegoni.
Dopo questo “spunto di riflessione” iniziale, veniamo finalmente alle gomme… che vanno molto bene!!

Farò anche qualche confronto con le precedenti MK3 e le Michelin Power6, gomme della stessa categoria che ho usato l’anno scorso
Nella produzione Dunlop le MK4 si pongono all’incirca a metà strada tra le turistiche RoadSmart 4 e le “strada-pista” SportSmart TT, sono un modello SuperSport, ossia “sportivo stradale”, dedicato e indirizzato ad un uso prevalentemente stradale (90%) e solo occasionalmente e “amatorialmente” pistaiolo (10%) , uso per il quale ci sono prodotti più focalizzati e performanti ma con meno versatilità.
Per versatilità intendo la facilità, velocità e “poca necessità“ di riscaldamento (più le gomme sono sportive, più hanno bisogno di essere calde… e calde per alcuni modelli vuol dire che ti devi bruciare la mano, se ce la appoggi sopra!), la capacità di avere grip chimico anche su superfici fredde e/o bagnate, e magari avere anche un comfort discreto su superfici non perfettamente levigate… oltre a durare qualcosa di più di un paio di migliaia di km
Le MK4 hanno tutte queste caratteristiche, che derivano dalla loro costruzione:
il posteriore è bimescola, in rapporto 40:20:40
l’anteriore è monomescola (evviva!!) e utilizza la mescola più morbida impiegata sulle spalle del posteriore.
Tutte le mescole contengono silice, che le rende più veloci a scaldarsi e più grippose sul bagnato: Dunlop dichiara un miglioramento dal 18 al 20% rispetto alle precedenti MK3.
Rispetto alle MK3, le MK4 hanno anche profili diversi, soprattutto all’anteriore, e sono diventate un po’ più “addomesticate”, meno scattanti e guizzanti, pur mantenendo un’ottima agilità e capacità di chiudere le traiettorie… io le ho trovate più piacevoli, e più “immediate” nella gestione delle inclinazioni e delle traiettorie… più lineari e omogenee.
Un altro aspetto molto positivo, oltre alla “velocità controllata” con cui portano la moto in piega (che può essere molto dolce o molto rapida a seconda delle richieste di chi guida), è la facilità con cui eseguono le inversioni di piega, con pochissimo sforzo richiesto per rialzare la moto e piegare dalla parte opposta; anche in questo mi sembrano meglio delle MK3 , che andavano “lavorate” un po’ di più (se ricordo bene!) .
Queste caratteristiche migliorano al crescere della velocità, come vedremo in seguito
Il primo giorno in cui le ho provate ho preso subito un forte acquazzone in Val di Taro (per fortuna avevo già fatto più di un centinaio di km e almeno la cera l’avevo tolta!), con temperature fino a 13° sul Passo 100 Croci e nella discesa verso Varese Ligure: io sul bagnato non sono un fenomeno, e per un attimo ho pensato “Mmmhhh… gomme sportive, appena messe, freddo, bagnato… perché non ho ancora le Mutant ?! ”, ma devo dire che la confidenza che mi hanno dato è stata davvero buona, con un buon feeling in curva ed una palpabile sensazione di tenuta… nessuna sbavatura!
Ma per fortuna ho girato (tanto!) anche su asciutto, e se sul bagnato ero piacevolmente sorpreso dalla confidenza trasmessa, sull’asciutto mi sono divertito tantissimo proprio come mi aspettavo!
C’è una grande linearità tra le azioni del pilota e la risposta della moto e delle gomme anche se queste sono agili e reattive.
Lo sterzo non ha la neutralità assoluta che aveva con le Power6 da nuove, ma ha una saldezza tra le mani notevole e questo feedback fa percepire quanto l’anteriore “spinga” verso l’interno.
Non c’è nessuna tendenza a cadere dentro la curva, anzi qui giusto un’inezia di forza al manubrio va applicata per mandare la moto in piega, soprattutto a velocità più basse… al crescere della velocità, sembra che le gomme dicano “sveglia, qui c’è del lavoro da fare!”, e diventano delle lame senza aggiungere impegno, che sembra invece quasi diminuire, sempre con quel rassicurante feedback che arriva allo sterzo, con una stabilità in piega notevolissima, superiore a quella delle Power6
Veramente molto soddisfacenti!
L’anteriore ha fianchi parecchio ripidi e riserve di piega irraggiungibili per l’RT (era così anche per le MK3), a differenza di quello del Power6 che era leggermente più aperto sui fianchi e si sfruttava più vicino al limite della spalla.
Il posteriore invece si sfrutta tutto, come succede quasi sempre con le Dunlop (almeno quelle provate negli anni da me) .
Questo aspetto corrisponde a questi angoli… lo so, devo impegnarmi di più, si può fare di meglio!
Difetti…?
Se così vogliamo chiamarli, un paio… ma a me sembrano più caratteristiche.
1 ) sono delle Dunlop, e quindi la carcassa ha una rigidità leggermente maggiore di altre gomme (Michelin in primis) : questo fa sì che un briciolo di kickback in più ci sia, sulle sconnessioni il filtraggio della carcassa ed il comfort sono leggermente inferiori a quelli di gomme più “morbide”… ma non è una cosa eccessiva o fastidiosa.
2 ) la stabilità in autostrada non è “granitica”, si risente un po’ del vento o delle scie e, mentre con altre gomme più votate al turismo (ma anche con le Power6) si potrebbe fumare la pipa a 160 all’ora tenendo solo due dita su una manopola e rilassandosi maggiormente, con le MK4 è meglio tenerci entrambe le mani: si capisce insomma che non sono gomme nate per fare lunghi tratti sul dritto, a moto verticale… preferiscono viaggiare inclinate!
In questi 2 aspetti secondo me le Power6 sono più versatili e godibili, perché strizzano l’occhio un po’ di più al lato turistico.
Vi metto qui il link al post di quando le provai, così potete fare un confronto diretto, se volete
https://www.quellidellelica.com/vbfo...postcount=1739
Se le Power6 le avevo definite “turistiche molto sportive”, le MK4 le vedo più come … “sportive con possibilità di viaggiare”, se cogliete la sottigliezza

PRESSIONI (misurate a freddo col mio solito fidato manometro)
Con le MK3 , a causa della grande agilità del loro profilo, avevo individuato le mie pressioni ideali in 2.3-2.7, alle quali diventavano più neutre e piacevoli.
Nessun problema di cedevolezza della carcassa
Con le Power6, data la morbidezza della loro carcassa e la maggior “tranquillità” del loro profilo, per aiutarle a reggere il peso dell’RT le tenevo a 2.5-2.9 anche nell’uso “single”, e qualcosa in più al posteriore in coppia (e comunque si è consumato molto ugualmente)
Con le MK4 ho fatto qualche piccola prova ma per il momento, con le temperature di questo periodo, mi sembra che 2.5-2.8 siano un buon compromesso: la moto non è “nervosa” come sarebbe con le MK3, il riscaldamento è comunque rapido (un paio di km e si sente subito la differenza) e abbondante (a caldo ho misurato 2.75 all’anteriore e … TRE.TRE al posteriore!!

) , e lo sterzo in piega ha la consistenza giusta, maggiore che con le Power6 con le quali era un filino-ino-ino leggero.
Al crescere delle temperature forse sarà necessario fare qualche ritocco
Direi che si è capito, mi piacciono molto, regalano tantissimo feeling e una guida davvero divertente … ma forse per un utilizzo a 360° l’anteriore Power6 , magari abbinato ad un posteriore Road6 GT, complessivamente potrebbe essere un pacchetto più adatto all’RT.
Comunque è presto per dirlo, vedremo più avanti come procederà il consumo.

Felice RT a tutti!
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