Quote:
Originariamente inviata da GTO
E pure una foto, dai....
(ovviamente una foto col gomito a terra)
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Io non guido col gomito fuori nemmeno le sportive,
mie o
in prestito.
Le forcelle regolabili non servono a un cappero se non si fa cross, trovata la giusta regolazione (e se non fanno troppo cacare) mai toccate su nulla. Di solito a irrigidirle va tutto più male, ma tutto proprio, a partire dal feeling di percorrenza.
La forcella va benissimo, soltanto che la moto non ha dinamicamente il pregio di portare la frenata fino alla corda con altrettanto agio di molte altre, ed è praticamente l'unico che le manchi; ma non dipende dalla qualità della forcella, bensì dalla filosofia progettuale complessiva. Anche il 1190 non trovava lì il suo punto di forza, anche se lo faceva leggermente meglio grazie credo soprattutto a pali più spessi (quindi nulla che abbia a che vedere con regolabilità e qualità elementi di idraulica, ma con sezioni e torsioni).
Io che ho sempre fatto quello che adesso va di moda nei tutorial degli youtubbbberi, che lo chiamano trailbraking, con qualunque moto, comprese la Dominator e la Tiger 800 XC col 21", naturalmente ho dovuto e dovrò ancora farci la mano su sto dettaglio. Nel lento il cambio di abitudine non è tanto traumatico; invece volerla accucciare fino all'ultimo robustamente frenata sopra una certa velocità prevista nel punto di rilascio della leva, dai 110-130 in su, non è proprio il pane suo. La frenata anteriore è eccellente, così come il sostegno in frenata, così come potenza e modulabilità del posteriore (per la resistenza alla fatica bene ma non il top); la direzionalità e stabilità sul veloce-medioveloce sono pure molto buone: è la combinazione delle due cose volendole fare insieme, che stride. Insieme al calore trasmesso e, un po', ai consumi, abbiamo finito i difetti.
Nei passetti mediolenti/medi con rettilinei corti, soprattutto in salita, è un eliminatore: elimina lo sforzo, elimina la strada, elimina i riferimenti dietro, elimina anche i riferimenti stradali che avevi nella testa da lustri (i punti critici della Marsaglia Ottone, a ottobre, non sono arrivati; poi ho capito che li aveva ingoiati e io li avevo oltrepassati dicendo "tutto qui?"). A qualunque velocità sembra di andare piano fino al momento in cui ti pare che stia finendo la strada e non ci stai.
Stupidamente alla fine di quella giornata ho voluto fare un po' troppi esperimenti con altezze e freno in estensione del posteriore, su e giù per il passo della Forcella... Mi ha spiegato poi uno Scienziato con la S maiuscola che con queste Karote non va cercato il feeling di anteriore che prediligo io, diciamo Yamaha/Triumph per parlare di stradali pure (tolta la famiglia 09 che è una anti-Yamaha come feeling), perché l'efficacia della moto è tutta nell'apertura del gas e nell'uscita, nella semplicità con cui chiude la linea sottostressando l'anteriore. Se la punti troppo, chiedendo un anteriore che dà la sensazione di mordere l'asfalto (cosa che invece nella realtà coincide con una sua maggior deriva), quando e se ti molla sono guai.
E infatti sulla via del ritorno dagli esperimenti, senza aver risettato parametri più prudenziali, mi son svegliato dentro un'ambulanza a fine Scoglina. Io caduto a destra lei a sinistra e girata di culo. Un tot di pezzi di posteriore da cambiare, tra cui ahimé il cerchio, moto ferma otto mesi perché tanto la vita intorno era diventata un inferno totale e tutto mi mancava fuorché una moto, e via, ripresa a metà giugno. Al meccanico-smanettone con S1000XR è sembrato che i Trail II "nuovi" con cui me l'hanno venduta, che fino ad allora non avevano fatto un plissé per 2000 km anche tirati, fossero secchi, frutto di malconservazione. Non ho idea ma sono ripartito dalle Meridian per togliere una incognita.
Nel dopo, solo un buon giro in Francia, dove con mio stupore ho constatato che si confermavano una significativa sensibilità al precarico, con tendenza ad allargare un pelo il veloce se ancora troppo giù di precarico (ma non voglio esagerare a puntarla quindi faccio test lunghetti con incrementi corti), e che la sua capacità di fare gap in stradine che in salita solitamente non sono "da me" (Bonette da nord, Izoard da sud, Cayolle etc.) è allucinante. La guida richiede delicatezza, non bisogna mai avere la sensazione di forzare perché è molto maneggevole ed esagerare è un attimo. Serve concentrazione, calma e una robusta apertura da piegata. Va guidata con attenzione e cuore lieto, mai con foga, secondo me.
Grattare ha grattato qualcosa di cavalletto, ma sono incerto se portare le pedane nella seconda posizione, più arretrata e alta, togliendo il centrale, oppure lasciarla così. Il limite di inclinazione del 150 è molto suscettibile e forse non vale la pena di infastidirla, e nemmeno serve troppo.
Tirato tirato dopo il fattaccio ho fatto un pezzetto, con piazzata dietro una Hypermotard monocilindrica di un francese capitato nel mezzo della cumpa poco prima delle Gorges de Daluis, ma
puLtroppo nel video si vede poco o niente perché il mio amico con la cam per un'ora di pioggia prevista è venuto non con la SF v4S, ma con la Touareg a gomme STR-a-finite, e non poteva materialmente seguirci senza finire nel fiume. Ha tentato di tutto quanto a tagli, ma ci si vede come due puntini in via di sparizione me e il postino.
Sul veloce sono io che, con l'esperienza del risveglio in ambulanza alle spalle, sono molto cauto ancora. Ha dei margini grossi lì, io credo. Hai dei margini anche in inserimento, devo capire come inserirla molto svelta senza farle pesare addosso una frenata troppo trascinata in fondo.
Il motore è pazzesco: sensazione di faticosità meccanica (e di sforzo ciclistico ad accelerare) di un 400 cc, ma fa strada da 1000 bicilindrico vero.
D'altronde è l'LC8 nelle versioni post 990, la rabbia inutile è assente, i metri utili ben presenti. Meno adrenalinico dei due Ducati cugini, anche meno raffinato, ma pazzesco nel rapporto relax-prestazione effettiva.
Salvo un po' per il calore, la moto meno faticosa che abbia avuto, nessuna esclusa. Non parlo della fatica percepita MENTRE guidi, parlo di quanto hai portato a lungo la guida nel momento in cui ti accorgi che ti scende la stanchezza. Siamo a livelli da Dominator ma con la sella più comoda, una migliore protezione e quel po' di stress che ti viene dallo spremere motore e freni al 101% tutto il tempo.
Il rischio che una volta "capita tutta" possa essere noiosa, esiste. Ora c'è quel mix di rispetto e osservazione attenta che tiene impegnati, che lascia margini. Quando le varie caselle con piccole incognite dovessero andare a posto una ad una, rischia di proporre quel mix tra limite alto molto netto ed estrema facilità ad avvicinarlo che normalmente rende una moto turistica indovinata e noiosa (e rende una supersportiva un amore che può durare tutta la vita).
Comunque diventando vecchi si andrà piano e per andare "fortissimo per essere andati piano" la vedo meglio attrezzata.
Anche perché è l'ultima moto senza stronzate di attuatori elettromeccanici posizionati dappertutto, quindi bisogna farsela piacere. Dopo, solo ronzini, saltafossi e aquiloni con tutto-elettronico-tutto, bleah!
Io l'ho presa perché per me la 1190 R era dinamicamente la migliore endurona mai prodotta, e questa con il medesimo telaio tagliava un po' di peso su cerchi e gomma, e dei cavalli utili solo per pagare più bollo. E perché questa è euro4 e la 1190S temo arrivasse solo a euro3, e aveva solo le stramaledette sospensioni elettroniche. E perché scalda un po' meno, dicevano. E direi che finora "il prodotto corrisponde".
Foto prima del risveglio sgradito:
Foto dopo il risveglio sgradito: