Le supersportive
Il mercato mostra lievi cenni di ripresa e le case sfoggiano le meraviglie che hanno tenuto chiuse nel cassetto da ormai qualche tempo. Le supersportive sono certamente le moto più affascinanti, quelle del "ma quanto fa?", le RR, quelle che fanno sognare di essere campioni. Ecco appunto, sognare. Secondo me dopo il boom di 10 anni fa il mercato delle supersport non tornerà mai più a quei numeri perché molti, moltissimi degli acquirenti di allora hanno capito che il sogno di essere un pilota non si realizza comprando una moto. Hanno capito insomma che non era cosa per loro, che avevano comprato qualcosa di infinitamente superiore alle proprie capacità. Ansia anziché divertimento, rabbia anziché gusto. Più di qualcuno ci ha provato, anche seriamente, infatti i vari trofei erano affollatissimi ... e lì in molti si sono scontrati con la realtà del cronometro e del budget. Moltissimi ci hanno provato in strada, la domenica ogni consolare era un GP di fermoni o di pazzi, tutti incoscienti ma tutti con l'ultima RR; chi l'ha passata indenne ha capito che Valentino Rossi è uno e non basta comprare l'R1 per guidare come lui. I turni di prove libere nei vari circuiti erano sempre pieni, in questo caso forse di quelli con più sale in zucca, ma che poi hanno capito che con una sola moto non puoi fare il tempo ed andare a lavorare il giorno dopo. Insomma affascinanti sì, ma anche impegnative oltre misura se ci si vuole togliere qualche soddisfazione. Ora va di moda la leggerezza non tanto dei mezzi ma dell'uso che se ne fa. E quindi arrivano le Crossover, buone per tutto. Fascino?
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