DUE RUOTE IN PATAGONIA
6 febbraio 2014
Dopo tre voli e circa 20 ore di aereo arrivo finalmente a Osorno in Cile.

Il tempo non è dei migliori: nuvoloso, pioggerella e abbastanza fresco.
Attendo circa 20 minuti che arrivi Paulina, figlia della titolare Sonja, per portarmi alla sede di Motoaventura dove mi consegneranno la moto a noleggio.
Sbrigate le pratiche burocratiche e ascoltati i suggerimenti di Sonja sui vari tratti del percorso mi accompagnano in una stanzetta, dotata di bagno, in cui mi posso cambiare e in cui lascio la valigia e quello che non mi porterò dietro per i prossimi 23 giorni.
Dopo un paio d’ore dall’arrivo in Cile fisso il navigatore sul manubrio, lo accendo, carico il percorso del primo giorno e finalmente parto !
Le nuvole basse non mi lasciano vedere nulla del paesaggio, ma la voglia di guidare è talmente tanta che non mi accorgo neanche di aver fatto i primi 98 km e sono già alla prima dogana, in uscita dal Cile.
Giunto a circa 10 km dal confine trovo una coda di macchine lunga circa due km, penso sia un incidente, anche perché nell’altro senso non sopraggiunge nessuno, decido di sorpassare, scopro poi che sono tutti fermi in attesa di passare la dogana….
In poco più di mezzora sbrigo le formalità e riparto. Mi ritrovo nella nebbia tanto fitta che non mi accorgo di superare il Paso Cardenal A. Samorè, avrei voluto fare almeno una foto.
Ci sono dei lavori in corso e la strada è a senso unico alternato, comincia a piovere veramente forte e io non ho ancora la tuta antipioggia, non posso fermarmi, la strada è stretta e non esiste possibilità di sosta, arrivo alla fine dei lavori, dopo una decina di km, che sono bagnato fradicio ma finalmente posso indossare la tuta, che tratterrà così tutto il bagnato al suo interno ….
Inizia la discesa e dopo poco raggiungo la dogana Argentina, qui non c’è coda e il Carabinero presente nella garitta, visto che piove, mi fa andare sotto la tettoia invece che nel parcheggio con le macchine .
Le pratiche argentine mi prendono circa un quarto d’ora.
Passo per Villa la Angostura e raggiungo il lago Nahuel Huapi. Smette di piovere ma inizia un vento terribile, sembra che mi voglia alzare la ruota davanti e devo rallentare molto per non finire fuori strada. Comincio bene : già al primo giorno un vento così forte, chissà cosa troverò più giù!
Arrivo a San Carlos de Bariloche che è già sera, cerco il negozio giusto per cambiare i dollari al cambio più vantaggioso ( 12 pesos/dollaro invece che 8 pesos/dollaro del cambio “ufficiale”), poi trovo un hotel per la notte, abbastanza caro ma considerando che sono nella Saint Moritz dell’Argentina mi devo accontentare.
Esco per gustarmi un ottimo asado de Cordero (agnello), un giretto per la bella piazza centrale e a dormire. Il vento intanto non accenna a placarsi. In televisione dicono che le raffiche arrivavano a 82 km/h !