x Wotan
Suppongo che andare a fondo della questione diventi una questione complessa. Per semplificare, io credo che sia importante
distinguere le velocità elevate da quelle più basse.
L'abbassamento del perno ruota in sterzata di chiusura (basse andature) tende a puntare di più la moto, quindi in questo senso l'offset favorisce l'inserimento in curva.
Con forcella verticale non hai abbassamento, è vero, ma solo a moto verticale (diciamo da fermi). In movimento anche con una forcella verticale avresti un abbassamento, dato che la moto in curva è comunque almeno un po' inclinata.
In definitiva, alle basse andature l'offset facilita l'inserimento. In questo senso potrebbe persino facilitarlo troppo, portando a un'eccessiva chiusura della ruota (per esempio in un tornate in salita).
In velocità il discorso è diverso, perché si fa sentire l'effetto giroscopico. Come ben sai, spingendo sulla manopola interna alla curva si fa piegare di più la moto. Ma questo significa (contrariamente al caso precedente) alzare il fulcro della ruota, cioè puntare meno la moto. Quindi, da un lato il lieve controsterzo (per così dire) piega di più la moto, dall'altro la punta meno. Direi a tutto vantaggio della stabilità.
Ovviamente, ci sono i casi intermedi, ma a quel punto occorrerebbe passare da un discorso qualitativo (come questo) a un'analisi quantitativa, cioè calcolare. E per farlo bisognerebbe tenere conto di molti fattori, come quelli che contempla un progettista.
Tra l'altro, sono certo che nemmeno un progettista possa stabilire "sulla carta" la soluzione perfetta, dato che stiamo parlando di compromessi che vengono individuati al meglio con molte prove pratiche (collaudatori). Direi insomma che qui la faccenda si complica. Senz'altro oltre le mie possibilità.
In quanto all'"esperimento" (comunque molto interessante), non mi meraviglia che a velocità costante la moto proceda senza alcun particolare scompenso. Come tu stesso hai ben evidenziato, basta infatti che abbia un'avancorsa sufficiente a garantire la stabilità (autocorrezione).
Le mie riserve sono sulla frenata. Una forcella quasi verticale non assorbe bene l'energia cinetica in lavoro di deformazione (e poi calore nel fluido), appunto perché la sospensione viene chiamata in causa molto meno. In sostanza, la sospensione viene a lavorare per lo più per il trasferimento di carico sull'anteriore che appunto è una forza verticale. Manca un buon contrasto alla forza d'inerzia.
Questo comporta che tutto sia demadato alla gomma e anche in modo piuttosto improvviso nelle frenate più intense. Inoltre, gli attriti trasversali, meno tamponati dalla sospensione, tendono in questo caso a scaricarsi maggiormente su una (pericolosa) torsione del manubrio.
Per dire di più dovrei rifletterci...
