Sottoscrivo Nico Cereghini su moto.it:
Quello che mi dà veramente noia è la leggerezza con la quale alcuni portano avanti lo stereotipo del pilota duro, forte, temerario, sprezzante del pericolo come “deve” essere un vero eroe. Sono quelli che seguitano a dipingere le corse di moto e di auto come una corrida, il rischio come l’ingrediente principale, ineluttabile e necessario. Io dico: la pensate così? Bene, liberissimi anche di dirlo. Ma non fate finta di ignorare che questa tesi ha delle pesanti conseguenze.
Sapete quante volte, nelle prime battaglie per la sicurezza dei piloti, ho dovuto discutere con gestori di piste che, pur di non spendere pochi milioni per lo sbancamento di una curva, mi dicevano: “ma che cavolo vuoi? Ma se le moto corrono al Tourist Trophy!”. O quanti “federali” erano prontissimi a chiudere un occhio allargando le braccia e suggerendo: “Se non volete rischiare andate a giocare al biliardo!”.
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Ex Bmw 1150 RT e BMW R 1200 GS
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