Piccolo sfogo, chissà quante volte già sentito
Anzitutto mi scuso perchè sono conscio che questo mio sfogo avrà sicuramente dei gemelli in giro.
Vi riporto un episodio capitatomi ieri e che mi ha spinmto ad una riflessione.
Stavo passeggiando con la mia Baronessa (ok, la mia moto ha un nome...), tranquillo. Io sono abbastanza fermo, mi paice poco correre e lo faccio di rado.
Ieri mi affianca un T-max, mi fissa e poi mi sorpassa.
Io dentro di me penso che se questo gli migliora la vita, ben per lui che si accontenta.
Poi però l'ho visto fare il tornante successivo in un modo che mi ha spaventato.
E qui comincia la mia riflessione:
Io tollero che ognuno vada alla velocità che vuole, consapevole di limiti suoi e del mezzo.
Però vorrei che tutti capissimo la differenza fra una strada e una pista.
Ho visto gente, che in qualche modo ammiro, andare molto forte ricordandosi sempre che sono in strada, che potrebbero esserci motociclisti che non hanno voglia di sentirsi piloti di MotoGP.
Gente che va' forte ha la mia ammirazione, io non ne sono capace e non voglio neppure imparare.
Però c'è gente veloce che si muove come fosse in pista.
Ecco per questi ho degli aggettivi che credo potrebbero essere offensivi.
Scusate lo sfogo che non porta da enssuna parte ma l'avevao nello stomaco.
Saluti e lamps
P.S. il T-max al tornante successivo era negli specchietti retrovisori.
Ok che sono uno piantato in moto ma ho un 1200 boxer, non un triciclo.
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