[Report] Seguendo le acque del Danubio.
Anche quest’anno il lavoro mi ha impegnato per tutta l’estate ed ho quindi dovuto condensare nei pochi giorni di ferie a me disponibili (sette per la precisione!) il maggior numero di km. percorribili in moto. Quindi perché non tornare nei Balcani o giù di lì? Sono “vicini” in termini chilometrici ma allo stesso tempo “lontani” in particolare sotto l’aspetto culturale.
In parte dei luoghi che ho visitato vi ci ero già stato in diverse occasioni nel corso degli anni. Questa volta ho voluto verificare quanto e se i Balcani si fossero nel frattempo “europeizzati”; l’occasione mi ha anche consentito di scoprire posti nuovi. Più i Balcani si girano in lungo e in largo e più ci si rende conto di quanto ci sia di nuovo e di interessante da scoprire ogni volta.
Toccando la Moldavia, la Romania e l’Ungheria – avendo dunque sconfinato la linea immaginaria che da Trieste va ad Odessa e che secondo molti geografi delimita l’area nord della penisola balcanica – ho dunque spostato il baricentro del mio viaggio più a settentrione in quella che è considerata essere l’Europa danubiana.
Il “Bel Danubio blu” lo incontrerò per la prima volta in Bulgaria a Ruse nell’entrare in territorio rumeno, e poi a Fetesti, a Tulcea da dove ha inizio il suo delta, poi ancora a Galati prima di entrare in Moldavia ma sarà in Ungheria, a Budapest dove ne potrò ammirare tutta la sua bellezza.
Questo è il tragitto che è stato percorso in 7 tappe, per complessivi 4300 km e che ha toccato 11 Stati (Croazia – Bosnia – Montenegro – Albania – Kosovo – Macedonia – Bulgaria – Romania – Moldavia – Ungheria – Slovenia).
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Prima R 1150 RT, 130k
Ora R 100 GS ….
Lentamente muore chi non viaggia...
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