riporto una lettera, del 2005, ricevuta da parte di una Associazione di consumatori:
Caro Paolo, sulla base dell'esperienza (mia e di altri) posso dirti che le lettere di sollecito della NIVI Credit non debbono preoccuparti. La NIVI Credit infatti è solo una società di recupero crediti alla quale la Società Autostrade e le sue controlallate (quasi tutte) affidano l'incarico di incassare i crediti che, per varie ragioni, considerano di difficile esigibilità. Questa società non è titolare del credito (in quanto questo non è stato ceduto ai sensi del C.civile) e pertanto non ha titolo per procedere ad un recupero forzoso (cioè per vie legali). Poiché il suo compenso è calcolato in percentuale sui crediti riscossi, oltre ai costi aggiuntivi che indicano nella lettera, essa opera riducendo i costi al minimo: per esempio, le lettere vengono inviate utilizzando il servizio Postel (o Postatarget o simili) invece che per raccomandata, perché costa meno ed il recapito è garantito (salvo casi di indirizzo sbagliato, destinatario trasferito, deceduto, sconosciuto, ecc.). Io, quando ricevo i solleciti della NIVI credit, li cestino senza aprirli oppure, per divertirmi alle loro spalle, li rispedisco al mittente scrivendo dietro la busta "destinatario trasferito". Di solito non hanno seguito, soprattuto se l'importo è molto basso. Nel tuo caso, visto che si tratta evidentemente di un errore e che non intendi chiudere la questione bonariamente (come del resto è tuo diritto), ti consiglierei di aspettare: se dovesse arrivarti un'ingiunzione di pagamento potrai decidere se opporti o chiudere la questione saldando il solo pedaggio. Se deciderai di fare opposizione innanzi al Giudice di Pace, potrebbero essere necessari dei testimoni per provare l'errore. In ogni caso potrai contare sul nostro aiuto. Tienici informati.
__________________
GS 1150 ADV - GS 80 Basic - G/S 80 PD - XT 600 Teneré - Honda AT 650
|