Eccomi a scrivere un breve resoconto sul giro di Domenica scorsa, giro che come ambientazione ha i passi sul confine Francopiemontese, che solitamente sono deserti... Solitamente eh.......
Partenza la mattina presto alle 6.00, città che dorme e strade deserte.... E sorpresa anche l'autostrada è vuota, davanti a me chilometri e chilometri di asfalto senza nessuno e una piacevole aria frizzante che entra dalla giacca traforata, in un batter d'occhio sono già in zona Saluzzo dove il cielo limpido mi mette di buon umore ed esercito le mie doti canterine!
Imbocco la Val Varaita per arrivare a Sampeyre e salire sull'omonimo colle e prima sorpresa della giornata, concerto alpino e strada chiusa quando scende il bus navetta. Il vigile diche che devo aspettare solo 30 minuti e poi posso partire, molto sereno spengo la moto e mi fermo ad aspettare.
Foto di rito al GS in versione turismo leggero e nell'attesa mi guardo un po' intorno, il cielo è veramente senza una nuvola e si prospetta una giornata grandiosa! Appena i miei sensi da Diavolo mi avvertono dell'arrivo della navetta salto in sella, mi metto in pole e prima che sbuchi dall'ultima curva parto a razzo per superare anche i cassonati dei malgari! Inizia la giornata in montagna! Il Colle di Sampeyre sale stretto ma non eccessivamente tortuoso, c'è qualche chiazza di ghiaia ma se si sta attensi si sale senza problemi, salita che prima è in mezzo agli alberi e poi in quota si apre lasciando scorci magnifici dell'alta valle Varaita, del Colle dell'Agnello e sul Monviso.
Arrivato al passo si apre un panorama bellissimo, si vede senza difficoltà il Monviso a destra e a sinistra la Cima Fauniera. La giornata è frizzante e alle 9.30 in quota si sta veramente bene! Proseguo per Elva e scendere dall'omonimo vallone, vallone stretto e in costa alla roccia.
La madonnina all'imbocco del vallone fa subito capire l'osticità del percorso, e pensare che negli anni hanno scavato gallerie e allargato il percorso... Percorso che corre stretto in costa con moltissime pietre per la carreggiata.
Arrivato a valle proseguo per il vallone delle Marmore per salire sull'Esischiè, la strada inizia ben tenuta per poi essere in stato di completo abbandono. Frane, cedimenti, salti così alti dove qualche macchina ha rotto la coppa dell'olio, parti sterrate, sassi e ghiaia sulla carreggiata, insomma non molto piacevole... Meno male che arrivato in quota la strada migliora e alla fine senza troppi problemi arrivo al Colle dell'Esischiè dove non mi fermo ma proseguo per la Fauniera che è li a 3 chilometri.
La Fauniera è famosa per essere stata teatro di una delle tappe più storiche di Marco Pantani, infatti il traffico inizia a farsi pesante... Inoltre la zona è stupenda, siamo a 2.500 metri in mezzo a fiori, rocce, sfasciumi, in un posto che se non fosse per il turismo molto presente sarebbe incontaminato.
La discesa verso Demonte è lunga e un po' irritante, troppe macchine e troppa gente che svolta all'ultimo in cerca di un posto dove fermarsi a fare picnic, l'ideale sarebbe farlo infrasettimanale. Da Demonte proseguo per Vinadio dove devio per il Colle della Lombarda, posto incantevole ma assai frequentato, sembra che il picnic all'aria aperta sia di gran voga tra i cuneesi... Non mi fermo a far foto, troppa gente.... Arrivo sul passo alle 13.30 e finalmente mi concedo la sosta pranzo e mentre mangio faccio conoscenza con Vander, motociclista su GS1100 della Val di Susa. Mi chiede sui seghettamente e gli spiego un paio di dritte per eliminarli, finito di mangiare parto subito ( ahimè niente foto ) per fare un po' di strada con lui ma purtroppo si ferma subito a Isola 2000. Io proseguo con direzione Col de la Bonette! Breve spostamento in fondovalle e si inizia a salire, prima con tornanti abbastanza stretti e poi via una strada larga e comodissima e velocemente si arriva al punto panoramico a 2.802 metri.
Si vedono cime a perdita d'occhio inoltre c'è una facile salita al punto panoramico, un po' provato dall'altitudine e colpa del tempo tiranno desisto e faccio qualche video, vediamo se riesco a pubblicarli.
Fatti 4 passi per godermi il panorama scendo per risalire sul Col du Vars, passo ormai fatto e strafatto ( circa 5 volte... ) che quindi passo velocemente senza fermarmi, ormai ho sforato ampiamente la tabella di marcia. Arrivato a valle devio per il Colle dell'Agnello e mi godo lo spettacolo. La strada sale abbastanza rettilinea fino a quasi 2.500 metri, solo l'ultimo dislivello viene fatto con tornanti, inoltre alla mia sinistra posso godermi il Monviso.
[img]http://www.senzafreni.com/mkportal/modules/coppermine/albums/userpics/10363/normal_IMG_3107.JPG[img]
Foto di rito sulla pietra che segna il confine tra le due nazioni, foto al panorama e riparto, c'è troppa gente per i miei gusti... Rientro via Val Varaita trafficatissima e alcuni motards si esibiscono in sorpassi veramente al limite............ Poi non lamentiamoci se la gente parla male dei motociclisti.....
Rientro alle 22, stanco per i 857 km ma felice dei posti visti! Mattata compiuta e mi sono fatto un'appunto di controllare il manometro per le gomme, si deve essere starato e ho gonfiato le gomme come delle palle da basket, la moto andava ovunque meno dove volevo io!
E' tutto!