Cito da "ride safe de Il Principe Brutto"
Provato il tutto sabato!!!!!!!!
Come sterzare con una moto
Questa sezione è molto importante, meglio quindi fare pochi preamboli. Trovatevi uno
spiazzo vuoto pianeggiante, ben asfaltato e piuttosto grande. L’aeroporto privato di un amico
è l’ideale: nel caso l’amico fosse in vacanza, il parcheggio di un supermercato la domenica
mattina alle sei va bene lo stesso.
Partite dal fondo del parcheggio, ingranate prima e seconda e portatevi sui 50 all'ora,
procedendo in linea retta. Raggiunta questa velocità, senza mollare il gas, premete con
delicatezza sulla manopola sinistra, allontanando il manubrio da voi. ATTENZIONE!
esercitate una pressione leggera con movimento lento, pochi millimetri sono sufficienti.
Non appena cominciate a premere sulla manopola sinistra la moto si inclina verso sinistra e
scarta in quella direzione. Ripetete l'esperimento più volte, fino a convincervi di una
conclusione evidente: per sterzare una moto verso sinistra bisogna spingere sulla manopola
sinistra, e viceversa*. Generalizzando il risultato:
per inserire una moto in curva basta spingere un poco sulla manopola
interna alla curva stessa.
(*Per velocità molto basse questo non vale, come è evidente per chiunque abbia mai provato
a fare manovra in un parcheggio)
Ripetete l'esperimento variando la velocità con cui spingete sulla manopola sinistra e
noterete che cambia la rapidità con la quale la moto sterza verso sinistra. Maggiore è la
rapidità con cui spingete sulla manopola, maggiore è la velocità con cui la moto cambia
traiettoria. Ecco la seconda conclusione:
la velocità con cui la moto cambia direzione dipende dalla velocità con
cui spingete sulla manopola.
L'ultimo esperimento è banale: variate ora l'ampiezza della spinta sulla manopola interna.
Noterete che una spinta di piccola ampiezza corrisponde ad un piccolo cambio di direzione
di poco, mentre una spinta più ampia corrisponde ad una sterzata decisa (si parla sempre di
spostamenti e spinte millimetriche).
Le prove descritte non fanno che illustrare gli aspetti principali della tecnica del controsterzo,
il modo più efficace (non l'unico) per far cambiare direzione ad una moto. Il termine
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controsterzo incute un certo timore, evoca immagini di dèi della pista che sfrecciano sui
circuiti del mondo con la moto intraversata. La reverenza è giustificata, ma la tecnica di base
non cambia. Il modo più efficace di sterzare una moto in curva è quello di esercitare
pressione sulla manopola interna: ampiezza e velocità della spinta controllano angolo e
rapidità di inclinazione della moto. La maggior parte dei motociclisti usa già questa tecnica,
ma in maniera inconsapevole. Imparare ad usare il controsterzo in maniera controllata e
consapevole aumenta decisamente la padronanza del mezzo.
Per toccare con mano la differenza con altre tecniche di guida fate questo ulteriore
esperimento, sempre nel parcheggio di cui sopra. Portatevi sui 40/50 km/h e lasciate il
manubrio. A questo punto caricate il peso su una pedana, nel modo che vi è più congeniale.
Se avete una moto carenata, molta audacia ed uno sconfinato amore per la scienza potete
provare a sporgervi tenendovi con una mano al cupolino. È quasi sicuro che il massimo
risultato dei vostri sforzi sarà far cambiare direzione alla moto in maniera lenta e graduale.
A velocità superiori l'effetto dello spostamento di peso è ancora inferiore e la "sterzata" che si
ottiene è comunque ben diversa da quella necessaria per affrontare per esempio una curva
in montagna.
Una obiezione che viene fatta spesso è la seguente: ho visto stuntmen far girare la moto in
un cerchio strettissimo senza toccare il manubrio, a volte rimanendo sdraiati sul sellino.
Questo è vero, ma la spiegazione è semplice: la manovra è compiuta a velocità molto bassa.
Come detto all'inizio della sezione, a basse velocità una moto sterza in maniera "naturale":
manubrio a sinistra per girare a sinistra, manubrio a destra per girare a destra. In questi casi
spostare il peso di lato funziona.