Oi ciccio, parrà strano ma ogni tanto ho da fare.
Facciamo finta che il discorso sia serio.
Il libero mercato si basa sulle regole della concorrenza, che vengono stabilite dal governo. Le leggi antitrust non se le fanno mica le imprese.
Un imprenditore non punta certo al regime di concorrenza, il paradiso dell'imprenditore è il monopolio. E' il governo che (dovrebbe) impedire che tale condizione si verifichi, legiferando in modo adeguato.
Se imprese che sulla carta dovrebbero farsi concorrenza nei fatti fanno cartello per determinare un "monopolio condiviso", lo stato deve intervenire con gli strumenti del caso. Vedi le assicurazioni, per fare altri esempi recenti.
Che poi tali strumenti in Italia siano risibili (per molti motivi, uno dei quali non raggiunge il metro e settanta) è un altro discorso.
Infine, cosa fare in Italia per la benzina?
La risposta è in parte nel link che ti ho dato, ovvero indagini antitrust serie che si concludano con
legnate paurose nel caso si accertino responsabilità. Questo -ovviamente- non accadrà per i motivi suddetti.
Anche i consumatori possono fare la loro -piccola- parte, smettendola di farsi abbindolare da chi sventola orgogliosamente uno sconto assolutamente ridicolo spacciato come sostanzioso con banali tecniche di marketing (la proliferazione dei decimali) e premiando quei -pochi- che offrono un prezzo realmente più basso.
Buon VOV.
PS: Paese post-comunista?