In seguito ai controlli fatti dal Corpo Forestale dello Stato sulla statale del Muraglione nel weekend del 20 Luglio 2013 sono state contestate un gran numero di contravvenzioni. Dalle comunicazioni che hanno rilasciato sembrerebbe che questi controlli siano stati svolti in modo diverso da quelli fatti sulla Bidentina (Passo della Calla) lo scorso anno, ma stiamo ricevendo informazioni contrastanti.
Premettiamo che il CIM è una associazione di promozione sociale impegnata da oltre vent'anni nella tutela dei diritti dei motociclisti.
Siamo da sempre per un uso responsabile della motocicletta, i limiti vanno rispettati, ma richiediamo anche limiti rispettabili. Riteniamo infatti che imporre limiti esageratamente bassi serve solo a rendere una strada difficilmente percorribile nel rispetto dei limiti, creando invece una situazione in cui è facilissimo superare i limiti senza avere una velocità realmente pericolosa.
Abbiamo sempre sostenuto che chi utilizza le strade statali come se fossero piste private, oltre a mettere a repentaglio la sicurezza altrui (oltre che la propria) discredita la categoria dei motociclisti.
Per questo motivo riteniamo che dovrebbero essere fermati ed identificati e correttamente sanzionati.
Ma quello che ci hanno raccontato non corrisponde alle notizie che tutti hanno letto sul sito del CFS.
Stiamo cercando quindi dei motociclisti che vogliano dare la loro versione dei fatti, per capire cosa è avvenuto. Una cosa è il controllo della sicurezza della strada, un'altra è creare situazioni per cui diventa fin troppo facile trovare situazioni fuori regola e fare poi comunicati in cui ci si compiace di avere fatto un elevato numero di contravvenzioni,
dando dei motociclisti una immagine decisamente poco piacevole.
Per maggiori informazioni potete visitare il nostro sito, dove è riportata la nostra iniziativa.
http://www.cim-fema.it/muraglione
Marco Polli