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Originariamente inviata da Guanaco
...cut...
Era una sorta di rivincita del platonismo, cioè delle capacità mentali umani di "vedere" direttamente la verità (o la falsità), al di là di ogni convenzione formale.
Fu una bomba.

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Guanaco, ti ringrazio.
Sei un ottimo divulgatore, bravissimo
Mi ricordo che tempo fa parlando con un collega, laureato in matematica, di un caso particolarmente "spinoso" (si discuteva di come applicare certe variabili ad un modello di business plan) mi citò come esempio il principio di indeterminazione di Heisemberg, cioè di come sia (cito a memoria, spero di non dire castronate) impossibile ottenere una misura oggettiva di qualunque fenomeno in quanto, nel momento stesso in cui "osservi" un fenomeno, già la tua "presenza" di osservatore influisce sul fenomeno stesso che stai osservando, inficiando perciò il risultato dell'osservazione stessa... in altre parole non è possibile percepire la "realtà" in modo indipendente dall'"osservatore".
Mi ricordo che la cosa mi affascinò al punto da stravolgere molti dei miei "assiomi", delle mie verità certe ed assolute, facendomi meditare sul fatto che deve esistere una sorta di "sesto senso" che ci fa cogliere la natura esatta delle cose prima e senza bisogno di "prove certe ed inconfutabili"... una sorta di "intuito"... quello che poi rende noi umani diversi gli uni dagli altri e molto più complessi del più complesso calcolatore che mai riusciremo a costruire (ricordi HAL di 2001 Odissea nello spazio?).
Ecco perchè un vero imprenditore o un bravo manager coglie in modo "sensitivo" e sa prevedere in buona parte se un piano sarà destinato al successo o al fallimento anche contro il parere di 200 pagine di business plan di supporto... e decine di migliaia di euro spesi in consulenza...
Leggendo il tuo primo post mi è perciò venuto in mente quell'episodio - e ti chiedo: esiste un collegamento tra Heisemberg e Godel ?