Quote:
|
Originariamente inviata da alfred_hope
Non sono avvocato ma parlo per esperienza diretta.
Fatto ricorso per mancata taratura ed altre cazzate, il giudice ha detto no tu paghi.
Sempre su QDE, non mi ricordo chi, ha fatto ricorso per lo stesso motivo e ha avuto ragione.
Qui si va a libera interpretazione del giudice, ce chi è più garantista chi meno, chi sta dalla parte delle istituzioni e chi del cittadino, insomma non c'è un giurisprudenza unica.
Alla faccia della legge che è uguale per tutti!
Ciao
|
E' assolutamente vero.
Molti giudici di pace, così come molti avvocati, sono del tutto all'oscuro della specificità di determinati ambiti normativi sui quali sono chiamati a esprimersi.
E questo è un problema.
Nel caso di specie, poi, esiste ormai una casistica molto vasta concernente sentenze di GdP che puniscono la mancanza di taratura e annullano le sanzioni comminate tramite autovelox non tarati annualmente.
Tant'è vero che, proprio per questo motivo, alcune Polizie Locali hanno già provveduto a portare i loro strumenti in Olanda (!) per farli tarare da un Istituto riconosciuto anche in Italia.
Ma la discrezionalità dei GdP è così ampia che, anche nel caso si produca tutta la documentazione relativa ai precedenti del caso, egli è comunque libero di decidere come gli pare senza tenere in alcuna considerazione detti precedenti.
Questo per i non addetti ai lavori appare come un'assurdità giuridica, ma in realtà non è così: l'assurdità logoca resta comunque, ma il sistema giuridico italiano (fondato sul concetto di "civil law") non prevede che un precedente possa vincolare i successivi giudizi di merito (ovvero non prevede che una sentenza "faccia giurisprudenza"); diverso è invece il caso dei paesi anglosassoni, ove, secondo il sistema di "common law", una sentenza in un determinato senso "fa giurisprudenza" da quel momento in poi per i casi similari (principio dello "stare decisis").