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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
24-02-2022, 12:42
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#1
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Mukkista
Registrato dal: 12 Nov 2002
ubicazione: Roma
Messaggi: 949
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Buon giorno a tutti.
Fino al 2012 programmavo meticolosamente il mio viaggio e prenotavo in anticipo tutti gli alberghi.
1999 in Francia,2001 Spagna del Nord, 2002 in Grecia, 2044 e 2005 in Turchia, 2007 in Siria e Giordania prenotavo prima di partire tutti gli alberghi utilizzando il Fax e poi le mail in modo di arrivare la sera in albergo con la prenotazione confermata senza timore dino trovare disponibilità per colpa dell'"Over Booking.
Dal 2012 nel viaggio "Balcani e Grecia" ho cominciato a prenotare giorno per giorno la sera prima o la mattina stessa con Booking o tramite la reception dell' hotel dove soggiornavo e così avevo la libertà di cambiare la destinazione prevista in fase di programmazione del viaggio.
Procedura svolta nei successivi 4 viaggi in Turchia, in Iran nel 2017 ed in Georgia ed Armenia nel 2019.
Anche oggi come come dall'inizio del mio "peregrinare in moto" nel 1992, studio attentamente luoghi e destinazioni del viaggio, usi e costumi, mete imprescindibili per non trovarmi impreparato.
Anche io pianifico con un foglio Excel ma preferisco prendere appunti su un taccuino su cui traccio e fisso le diverse ipotesi di viaggio.
Mio fratello una volta mi definì "L'uomo degli ultimi 5 minuti" perchè ero in grado di cambiare programma di viaggio definito nei minimi particolari in qualche cosa di profondamente diverso.
Ho rispetto per chi parte senza mete prefissate decidendo giorno per giorno e lasciandosi trasportare dall'"Avventura", senza studio preventivo delle mete da coprire.
Credo che sia un principio valido per le mete relativamente vicine alla propria residenza ma non per viaggi di lunga percorrenza e destinazioni che, forse, non si visiteranno una seconda volta.
Mi spiego meglio: io del paese che intendo visitare conosco tutto prima di partire, compreso quello che si potrebbe definire il "Paradiso Terrestre" delle mete turistiche, quando sono in viaggio posso trovare però un luogo che per me è il Vero Paradiso Terrestre e decido in maniera cosciente di tralasciarlo. Diversamente chi viaggia "senza meta all'avventura" si trova a fare un viaggio magari bellissimo ma scoprendo al ritorno, guardando in TV uno dei tanti programmi o documentari, di essersi perso una meta irrinunciabile pure vicina al percorso fatto, che non potrà visitare successivamente.
Certo tutto dipende da cosa ci si aspetta dal proprio viaggio.
Oggi la maniera migliore per visitare un luogo di destinazione è starsene comodi a casa propria guardando un documentario di viaggio in TV.
Le immagini dei luoghi e delle meraviglie museali ed archeologiche, con riprese effettuate dai droni e magari in 3d, in parti del paese da visitare precluse ai visitatori, mi riferisco ad esempio ai parchi naturali Africani dove solo il 20% è accessibile al turismo, sono quasi sempre superiori a quanto potrebbe ottenere, in termini di soddisfazione del proprio desiderio di conoscenza, un semplice turista, in moto o no.
Quello che un documentario televisivo non potrà mai sostituire è invece l'esperienza sensoriale, tattile, empatica e gustativa nel visitare un Suk, Marocchino o Siriano (quello di Aleppo nel 2007 è stato straordinario ), di mangiare il cibo locale sperimentando esperienze gustatine nuove e diverse, di conversare con i locali, scambiando opinioni ed esperienze per arricchirsi vicendevolmente, di aspirare il profumo dei luoghi visitati ( ricordo il profumo inebriante di resina dei boschi di Rodi o quello dei Cedri del Libano su una pista del Grande Atlante Marocchino nel 1998, talmente intenso da distrarmi nella guida della mia moto da enduro e causarmi una brutta frattura al piede destro...).
Viaggiare in moto ci permette di godere del viaggio a 360° regalandoci sensazioni che nessun altro mezzo tecnico ci potrà dare.
Perciò, programmazione o no, l'importante è partire.
Buon viaggio e tutti
__________________
Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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24-02-2022, 15:01
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#2
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Mukkista doc
Registrato dal: 30 Jun 2009
ubicazione: Arezzo
Messaggi: 2.606
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Quote:
Originariamente inviata da antonio tempora
....
Perciò, programmazione o no, l'importante è partire.
Buon viaggio e tutti
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:d:d:d + 10
__________________
La vita è troppo breve per bere vino scadente.
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28-02-2022, 07:43
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#3
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Mukkista
Registrato dal: 11 May 2014
ubicazione: Salionze (VR)
Messaggi: 663
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Quote:
Originariamente inviata da Antonio Tempora
Buon giorno a tutti.
Fino al 2012 programmavo meticolosamente il mio viaggio e prenotavo in anticipo tutti gli alberghi.
1999 in Francia,2001 Spagna del Nord, 2002 in Grecia, 2044 e 2005 in Turchia, 2007 in Siria e Giordania prenotavo prima di partire tutti gli alberghi utilizzando il Fax e poi le mail in modo di arrivare la sera in albergo con la prenotazione confermata senza timore dino trovare disponibilità per colpa dell'"Over Booking.
Dal 2012 nel viaggio "Balcani e Grecia" ho cominciato a prenotare giorno per giorno la sera prima o la mattina stessa con Booking o tramite la reception dell' hotel dove soggiornavo e così avevo la libertà di cambiare la destinazione prevista in fase di programmazione del viaggio.
Procedura svolta nei successivi 4 viaggi in Turchia, in Iran nel 2017 ed in Georgia ed Armenia nel 2019.
Anche oggi come come dall'inizio del mio "peregrinare in moto" nel 1992, studio attentamente luoghi e destinazioni del viaggio, usi e costumi, mete imprescindibili per non trovarmi impreparato.
Anche io pianifico con un foglio Excel ma preferisco prendere appunti su un taccuino su cui traccio e fisso le diverse ipotesi di viaggio.
Mio fratello una volta mi definì "L'uomo degli ultimi 5 minuti" perchè ero in grado di cambiare programma di viaggio definito nei minimi particolari in qualche cosa di profondamente diverso.
Ho rispetto per chi parte senza mete prefissate decidendo giorno per giorno e lasciandosi trasportare dall'"Avventura", senza studio preventivo delle mete da coprire.
Credo che sia un principio valido per le mete relativamente vicine alla propria residenza ma non per viaggi di lunga percorrenza e destinazioni che, forse, non si visiteranno una seconda volta.
Mi spiego meglio: io del paese che intendo visitare conosco tutto prima di partire, compreso quello che si potrebbe definire il "Paradiso Terrestre" delle mete turistiche, quando sono in viaggio posso trovare però un luogo che per me è il Vero Paradiso Terrestre e decido in maniera cosciente di tralasciarlo. Diversamente chi viaggia "senza meta all'avventura" si trova a fare un viaggio magari bellissimo ma scoprendo al ritorno, guardando in TV uno dei tanti programmi o documentari, di essersi perso una meta irrinunciabile pure vicina al percorso fatto, che non potrà visitare successivamente.
Certo tutto dipende da cosa ci si aspetta dal proprio viaggio.
Oggi la maniera migliore per visitare un luogo di destinazione è starsene comodi a casa propria guardando un documentario di viaggio in TV.
Le immagini dei luoghi e delle meraviglie museali ed archeologiche, con riprese effettuate dai droni e magari in 3d, in parti del paese da visitare precluse ai visitatori, mi riferisco ad esempio ai parchi naturali Africani dove solo il 20% è accessibile al turismo, sono quasi sempre superiori a quanto potrebbe ottenere, in termini di soddisfazione del proprio desiderio di conoscenza, un semplice turista, in moto o no.
Quello che un documentario televisivo non potrà mai sostituire è invece l'esperienza sensoriale, tattile, empatica e gustativa nel visitare un Suk, Marocchino o Siriano (quello di Aleppo nel 2007 è stato straordinario ), di mangiare il cibo locale sperimentando esperienze gustatine nuove e diverse, di conversare con i locali, scambiando opinioni ed esperienze per arricchirsi vicendevolmente, di aspirare il profumo dei luoghi visitati ( ricordo il profumo inebriante di resina dei boschi di Rodi o quello dei Cedri del Libano su una pista del Grande Atlante Marocchino nel 1998, talmente intenso da distrarmi nella guida della mia moto da enduro e causarmi una brutta frattura al piede destro...).
Viaggiare in moto ci permette di godere del viaggio a 360° regalandoci sensazioni che nessun altro mezzo tecnico ci potrà dare.
Perciò, programmazione o no, l'importante è partire.
Buon viaggio e tutti
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Con questo tuo messaggio sei stato in gradi di farmi venire la pelle d'oca... stupendo! Hai perfettamente ragione. "programmazione o no, l'importante è partire"... amen!
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