Gianni Biondillo "Per cosa si uccide", Guanda Noir, 2004.
Libro preso (come spesso per me) in biblioteca.
Un giallo (un noir, come si dice ora), composto da quattro racconti, uno per stagione.
Le storie di questo Ispettore Ferraro, ovviamente non ve le racconto. Come spesso accade nella moderna letteratura poliziottesca è un uomo di mezza età, divorziato in disordine affettivo, intorno al quale ruotano personaggi vagamente surreali di una Milano che è poi la vera protagonista del libro, primo di una vasta serie.
Lo segnalo perchè l'autore (che non conoscevo), scrive in modo bellissimo: monologhi interiori e descrizioni, dialoghi surreali con cui rappresenta le persone tanto che ti pare di vederle, e che necessitano di una certa attenzione per poter godere di tutto quel che si dice (e si lascia intendere).
Divertente e bello per chi sia stufo della "piattezza" di molti libri attuali.
Ora mi tocca cercare gli altri dello stesso autore
Edit: la mia "badante" mi ha fatto notare che in libreria (abbiamo accorpato due case) di libri suoi ce ne sono altri tre...prossime letture