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Originariamente inviata da aspes
dalle mie parti il problema dei grupponi non esiste. Saranno le strade, ma al massimo ne becchi 5 per volta e solitamente sono abbastanza regolari. PEro' c'e' un'altra insidia, molto piu' tremenda. Se vai su per i passi e curvi allegro, nelle curve a destra il pericolo di fartene su uno o due dietro la curva che salgono a 100 km meno di te e' molto concreto.
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Quindi il problema sono sempre e solo i ciclisti? O anche i motociclisti che "salgono su allegri" (sempre in sicurezza però eh, ché io sono bravo, mica come gli altri possessori di moto)? Aspes nulla contro di te per carità, non ci conosciamo nemmeno e non mi permetterei, però questo odio preconcetto contro i ciclisti ha davvero rotto i coglioni. Quando la gente capirà che il problema non sono i ciclisti ma la gente incivile egoista e maleducata (che quando sale in bici pone in essere i comportamenti stigmatizzati in questo ed in altri milioni di post simili) sarà sempre troppo tardi.
Ed ormai grazie a questo becero modo di pensare sembra essere arrivati al "dagli al ciclista", per cui se anche vai in giro da solo (come a me capita il 100% delle volte) sei visto come quello che rompe i coglioni, a cui possibilmente passare a 10 cm dal braccio sinistro ad almeno 90 km/h per fargli passare la voglia di rompere il cazzo co 'sta bici. E se poco poco stai 30 cm più a sinistra del margine stradale, perché magari l'asfalto è ridotto una merda, si salvi chi può: strombazzate e vaffanculo come se piovesse. Non sia mai che devo perdere 15 secondi per sorpassare un (UNO) ciclista.
Forse molti italiani dovrebbero capire che le strade non sono di proprietà esclusiva delle auto, che guidando un'auto o una moto non si acquisisce una priorità nell'uso della sede stradale, ma che la si deve condividere con altri mezzi, spesso anche più lenti guarda un po', e quindi magari guidare con un po' più di criterio.
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