bisogna risalire indietro. A parte le aste e bilanceri, i motori avevano normalmente la distribuzione a catena (quelli asse a camme in testa) fino agli anni 70
Poi venne il motore fiat bialbero e la morini 3 e mezzo con la cinghia dentata che sembro' un vero progresso. Perche' la cinghia si cambia facilmente senza aprire niente, costa poco etc. Poi con i materiali che si sono evoluti va assai bene. I jap continuavano con la catena, ma di tipo morse , che oltre a essere silenziosa compensa da se' l'usura penetrando nei denti degli ingranaggi con la sua forma delle piastrine trapezoidale. NElla mia cbx c'e' catena morse fino all'asse a camme aspirazione e poi un piccolo giro tra i due assi a camme. Una vera figata per l'epoca.
DI recente tornano in voga le catene anche sulle auto. La catena peraltro lavora in condizioni eccezionalmente buone, perfettamente lubrificata e alla fine trasmette pochi cavalli. La questione quindi se la giocano sulla durata, che oggi a seconda delle applicazioni puo' essere anche simile. La cinghia si cambia piu' facilmente e forse costa meno.
Veniamo a ducati. Esordirono con la cinghia sul pantah 500 del 76 e allora era scelta modernissima. Poi era monoalbero e tutto sommato la cinghia non faceva un brutto giro. DI sicuro fa strano adottare una distribuzione desmodromica vantando una precisione di fasatura assoluta e "giocarsela" con una cinghia. Ma anche con una catena a dirla tutta, perche' non e' che la catena sia piu' precisa di una cinghia, che al contrario di quel che crede qualcuno non e' elastica proprio per niente con i trefoli di kevlar o acciaio dentro.
Anzi, forse alla lunga la cinghia resta monodimensionale mentre la catena si allunga per i giochi sui perni. Vedasi trasmissioni finali di molte moto. QUindi per me la catena non consente fasature piu' precise della cinghia, al di la' delle credenze generali.
QUindi ducati e' restata al sistema cinghia che alla fine va come una catena ma chiede intervento di manutenzione perche' il motore gira ben piu' forte di quello di una macchina e purtroppo le pulegge son piccole per questione di ingombri, e i diametri piccoli sono i nemici acerrimi delle cinghie. Pochi denti in presa e angoli stretti stressano il materiale.
Arrivo a dire che forse per loro e' questione di tradizione,ma se vuoi fare un desmo superraffinato devi accoppiarlo alla cascata di ingranaggi. Questo in teoria, in pratica anche questi prendono giochi tra i denti e se sono numerosi diventano imprecisi e sensibili alle dilatazioni che devono essere calcolate minuziosamente. Per contro non si cambiano mai, ma la soluzione costa da matti.
__________________
unisciti alla raccolta firme per ripristinare il codice stradale del 1970 !
|