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Vecchio 17-01-2006, 12:17   #1
blacktwin
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Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto...

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino: l'ho preferito nel lontano '87 perchè il suo motore era tecnicamente piu' evoluto rispetto al progenitore K100 apparso qualche anno prima. La scelta della modularità del motore K (era previsto infatti, oltre al 3 da 750 cc anche un 2 da 500cc - su probabile configurazione GS - e capisci quindi che la base tecnica era un motore con 250cc per cilindro...) aveva comportato, nella versione affettata di 1 cilindro per ottenere il 3 da 750cc, due conseguenze progettuali per me molto interessanti: la fasatura accensione a 120° e il contralbero per ridurre le vibrazioni del II^ ordine.
Con la fasatura accensione a 120° (e, ovviamente, l’angolo di manovella) ottieni la “metà” di un 6 cilindri, il miglior motore tecnicamente inteso come “linearità” e omogeneità di funzionamento. Ovvimente, rispetto al 6 in linea (straight six, come dicono gli Ingegneri), è meno equilibrato sulle forze di II° ordine, ma basta aggiungere un contralbero, come fecero i Progettisti della BMW, e il gioco è fatto: hai un motore che non ha la caratteristica “ruvidità” del 4, dotato di ottima coppia, e che “in alto” gira meglio. Infatti, il K 75 è un “velluto” rispetto al K100 dell’epoca (la gestione elettronica del motore della Bosch J-Tronic era ben lontana dalla capacità delle centraline attuali…), e per un motore incastonato rigidamente al telaio (e con funzione portante) è un elemento non trascurabile… Anche la K 1200 RS che ho oggi, seppur molto migliorata (il motore non ha piu’ ancoraggio “rigido” nel Telaio, e oggi è il Telaio che ha funzione portante) non ha comunque la “sensazione seta” del motore 75.
In piu’, godendo di tutti i componenti “accessori” (cambio, frizione, ecc ecc..) identici al K100, era chiaro che la K 75 avesse una intrinseca affidabilità meccanica (longevità) maggiore.
Pensa che io, a 165.000 Km, ho ancora la frizione originale… si puo’ obiettare che forse “si porta appresso”, proprio per questo motivo, una quantità di Kg in piu’ del necessario, ma rispondo che con 70cv messi bene, qualsiasi moto è godibile su strada…
Al di là delle “mere” scelte tecniche, ho preferito la K 75 anche per un altro motivo: era piu’ “leggera” e “svelta” come quote geometriche, il cupolino (di cui è dotata la mia, è il modello C = Cockpit), era protettivo quel tanto che basta per viaggiare a 140/150 km/h, segnava una 20 di chili in meno sulla bilancia rispetto alla K 100 RS “papabile” come alternativa, e, last but not least, costava meno…
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente” degli anni 90, quella che tanti cercavano senza trovarla: è svelta sulle strade di montagna (in Futa ne mettevo dietro parecchi…), instancabile Tourer (da Amsterdam sono tornato in Italia in “tappa unica”, 1300 Km in un giorno, e la sera stessa in pizzeria con gli amici…), e divertente in Pista: ho limato (oltre ai cavalletti, rialzati…) il pedale del freno e la leva del cambio (con ammortizzatori Bitubo a gas, mica gli originali, che cedevano nella guida sportiva…) a Varano e a Misano, mentre a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…), ho messo a terra anche le pedane del passeggero… (le mie erano piegate all’insù, il piede poggiava sullo spigolo esterno della pedana…)
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla: il greto del Piave (con ciottoli grossi così), mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite), un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…), giornate in pista al limitatore: mi sono divertito alla grande, e Lei non ha mai fatto un lamento…
Ah, lo vuoi sapere come mai a 165.000 km ho ancora la frizione originale??? Perché la uso solo in partenza, poi non tocco piu’ la leva della frizione, né “a salire”, né a scalare: con la giusta coordinazione mano Dx piede Sx il cambio è un “burro”, le marce entrano lisce come uno “slap shot” di Hockey, e non ci sono scossoni sulla cinematica di trasmissione… vantaggi di avere gli alberi del cambio su cuscinetti volventi, e saper sfruttare un gioco assiale “abbondante” di Progetto …

Nell’utilizzo “esagerato” (per il quale la moto NON è stata progettata) la k 75 lamentava poco mordente ai freni anteriori, subito risolto con una coppia di Discacciati Flottanti in Ghisa, e pads Ferodo racing: facevo fischiare la ruota anteriore in staccata (ero giovane e scapestrato, in pista o nelle stradine di montagna “fuorimano”… :-D).
Il bello della “Kappetta” era questo: partivi, e non sapevi dove ti potevi ritrovare: perché qualsiasi cosa era alla portata di quella moto.
E’ stata Amica insostituibile della Vita a cavallo dei 25/35 anni, e grazie a Lei ho ricordi meravigliosi. Confesserò un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
In qualsiasi momento potevo “girare le chiavi”, partire, e sparire per un po’: starmene per i cavoli miei, per le strade del Mondo, a conoscere quello che non leggi sui libri, ma che ti puo’ dire solo la tua Anima.
Chiedete alle mie donne dell’epoca, e vi risponderanno che sì, ogni tanto Blacktwin “spariva” per 2 o 3 giorni senza dare notizie, e tornava sereno e sorridente, ma non ha mai detto dove andava e cosa faceva…
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Incredibile a dirsi, ma a volte puo’ essere una Moto a ridarti l’Equilibrio, e credo che qualcuno di voi, qui, già se ne sia reso conto…

Goditi la tua K 75, è una moto grandiosa (... altro che "piccola moto": una "piccola" in Casa BMW è la R 45...), che puo’ permettersi di “guardare negli occhi” qualsiasi moto odierna, anche la piu’ blasonata…

(E te lo dice uno che dagli anni ’80 ha guidato e sezionato tutte le moto della produzione Mondiale… )

Alla prossima

Ultima modifica di blacktwin; 17-01-2006 a 12:19
 
Vecchio 17-01-2006, 12:26   #2
vanth
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Originariamente inviata da Blacktwin
Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto...

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino: l'ho preferito nel lontano '87 perchè il suo motore era tecnicamente piu' evoluto rispetto al progenitore K100 apparso qualche anno prima. La scelta della modularità del motore K (era previsto infatti, oltre al 3 da 750 cc anche un 2 da 500cc - su probabile configurazione GS - e capisci quindi che la base tecnica era un motore con 250cc per cilindro...) aveva comportato, nella versione affettata di 1 cilindro per ottenere il 3 da 750cc, due conseguenze progettuali per me molto interessanti: la fasatura accensione a 120° e il contralbero per ridurre le vibrazioni del II^ ordine.
Con la fasatura accensione a 120° (e, ovviamente, l’angolo di manovella) ottieni la “metà” di un 6 cilindri, il miglior motore tecnicamente inteso come “linearità” e omogeneità di funzionamento. Ovvimente, rispetto al 6 in linea (straight six, come dicono gli Ingegneri), è meno equilibrato sulle forze di II° ordine, ma basta aggiungere un contralbero, come fecero i Progettisti della BMW, e il gioco è fatto: hai un motore che non ha la caratteristica “ruvidità” del 4, dotato di ottima coppia, e che “in alto” gira meglio. Infatti, il K 75 è un “velluto” rispetto al K100 dell’epoca (la gestione elettronica del motore della Bosch J-Tronic era ben lontana dalla capacità delle centraline attuali…), e per un motore incastonato rigidamente al telaio (e con funzione portante) è un elemento non trascurabile… Anche la K 1200 RS che ho oggi, seppur molto migliorata (il motore non ha piu’ ancoraggio “rigido” nel Telaio, e oggi è il Telaio che ha funzione portante) non ha comunque la “sensazione seta” del motore 75.
In piu’, godendo di tutti i componenti “accessori” (cambio, frizione, ecc ecc..) identici al K100, era chiaro che la K 75 avesse una intrinseca affidabilità meccanica (longevità) maggiore.
Pensa che io, a 165.000 Km, ho ancora la frizione originale… si puo’ obiettare che forse “si porta appresso”, proprio per questo motivo, una quantità di Kg in piu’ del necessario, ma rispondo che con 70cv messi bene, qualsiasi moto è godibile su strada…
Al di là delle “mere” scelte tecniche, ho preferito la K 75 anche per un altro motivo: era piu’ “leggera” e “svelta” come quote geometriche, il cupolino (di cui è dotata la mia, è il modello C = Cockpit), era protettivo quel tanto che basta per viaggiare a 140/150 km/h, segnava una 20 di chili in meno sulla bilancia rispetto alla K 100 RS “papabile” come alternativa, e, last but not least, costava meno…
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente” degli anni 90, quella che tanti cercavano senza trovarla: è svelta sulle strade di montagna (in Futa ne mettevo dietro parecchi…), instancabile Tourer (da Amsterdam sono tornato in Italia in “tappa unica”, 1300 Km in un giorno, e la sera stessa in pizzeria con gli amici…), e divertente in Pista: ho limato (oltre ai cavalletti, rialzati…) il pedale del freno e la leva del cambio (con ammortizzatori Bitubo a gas, mica gli originali, che cedevano nella guida sportiva…) a Varano e a Misano, mentre a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…), ho messo a terra anche le pedane del passeggero… (le mie erano piegate all’insù, il piede poggiava sullo spigolo esterno della pedana…)
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla: il greto del Piave (con ciottoli grossi così), mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite), un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…), giornate in pista al limitatore: mi sono divertito alla grande, e Lei non ha mai fatto un lamento…
Ah, lo vuoi sapere come mai a 165.000 km ho ancora la frizione originale??? Perché la uso solo in partenza, poi non tocco piu’ la leva della frizione, né “a salire”, né a scalare: con la giusta coordinazione mano Dx piede Sx il cambio è un “burro”, le marce entrano lisce come uno “slap shot” di Hockey, e non ci sono scossoni sulla cinematica di trasmissione… vantaggi di avere gli alberi del cambio su cuscinetti volventi, e saper sfruttare un gioco assiale “abbondante” di Progetto …

Nell’utilizzo “esagerato” (per il quale la moto NON è stata progettata) la k 75 lamentava poco mordente ai freni anteriori, subito risolto con una coppia di Discacciati Flottanti in Ghisa, e pads Ferodo racing: facevo fischiare la ruota anteriore in staccata (ero giovane e scapestrato, in pista o nelle stradine di montagna “fuorimano”… :-D).
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E’ stata Amica insostituibile della Vita a cavallo dei 25/35 anni, e grazie a Lei ho ricordi meravigliosi. Confesserò un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
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Goditi la tua K 75, è una moto grandiosa (... altro che "piccola moto": una "piccola" in Casa BMW è la R 45...), che puo’ permettersi di “guardare negli occhi” qualsiasi moto odierna, anche la piu’ blasonata…

(E te lo dice uno che dagli anni ’80 ha guidato e sezionato tutte le moto della produzione Mondiale… )

Alla prossima



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Vecchio 17-01-2006, 12:30   #3
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bellissimi racconti.. sia il primo che il secondo. benvenuto
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Vecchio 17-01-2006, 12:34   #4
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è un piacere leggere i tuoi racconti.
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Vecchio 17-01-2006, 13:05   #5
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Che dire... Benvenuto e grazie per i bei racconti!

Claudio
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Vecchio 17-01-2006, 13:33   #6
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Dario, un successone anche qui; e la conferma - semmai ce ne fosse bisogno - che anche lontano dall'asfalto di una pista si possono vivere, e trasmettere, emozioni stupende
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Vecchio 18-01-2006, 14:58   #7
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Anche il mio K75s é stato il mio miglior amico in certi momenti, mi ha regalato sempre grandissime soddisfazioni... un vero dolore averlo venduto .
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Vecchio 18-01-2006, 16:10   #8
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Originariamente inviata da cardano4ever
Anche il mio K75s é stato il mio miglior amico in certi momenti, mi ha regalato sempre grandissime soddisfazioni... un vero dolore averlo venduto .

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Vecchio 18-01-2006, 16:47   #9
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Una lettura davvero piacevole!

Complimenti per lo stile e grazie per aver condiviso questo bel giretto... sembrava di essere li'!

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Vecchio 18-01-2006, 16:09   #10
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Ciao a tutti
Ciao Migrante, grazie per l'apprezzamento del mio scritto...

Tante cosa avrei da raccontarti del Kappino (...)

Grande..ancora una volta di più mi hai convinto sulla grandezza della mia moto.
Grazie




PS=Mi piacerebbe fare due chiacchere con te. Stiamo organizzando il prossimo K-(P)Ride. Non puoi mancare
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Vecchio 18-01-2006, 17:55   #11
migrante
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il K 75 è un “velluto” ...
la “sensazione seta” del motore 75...
La K 75 è “sfuggita” a molti, ma è veramente la “moto intelligente”
degli anni 90!
a Le Mans, con le borse attaccate e la passeggera (che mi strizzava le palle per farmi rallentare, ma aveva poco da stringere il cavallo della tuta di pelle Dainese dell’epoca, spessa 5 mm…),,,
Alla mia K 75 non ho risparmiato nulla:
il greto del Piave (con ciottoli grossi così),
mulattiere dove incrociavo le moto da Regolarità a manetta (che mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite),
un Appenninenfalken nel ‘93 a –17C° (unica moto a partire la mattina dopo: vantaggi di non avere l’albero motore immerso nella “melassa” dell’olio gelato…),

Il bello della “Kappetta” era questo:
partivi, e non sapevi dove ti potevi ritrovare: perché qualsiasi cosa era alla portata di quella moto.
E’ stata Amica insostituibile...un segreto: tenevo le Borse sempre “cariche” in Garage con abbigliamento per 2 o 3 giorni, pensato da 0° C a + 30° C, e una busta con dentro 300.000 Lire.
In qualsiasi momento potevo “girare le chiavi”, partire, e sparire per un po’: starmene per i cavoli miei, per le strade del Mondo, a conoscere quello che non leggi sui libri, ma che ti puo’ dire solo la tua Anima.
Chiedete alle mie donne dell’epoca, e vi risponderanno che sì, ogni tanto Blacktwin “spariva” per 2 o 3 giorni senza dare notizie, e tornava sereno e sorridente, ma non ha mai detto dove andava e cosa faceva…
Ognuno di noi attraversa momenti difficili, nella sua Vita: la sicurezza della mia K 75 in garage con le Borse piene e pronta per partire, spesso mi ha aiutato ad uscire dai momenti di maggiore smarrimento… Incredibile a dirsi, ma a volte puo’ essere una Moto a ridarti l’Equilibrio, e credo che qualcuno di voi, qui, già se ne sia reso conto...



Grazie di questi fiori di prosa, pregni di emozioni; le conoscenze tecniche diventano lirica, e la qualità, quella vera, appare.. in livrea, sobria, e viva. non godo soltanto perchè giudo una k75, ma della tua umanità nel descriverla e descriverti. hai dipinto quadri con poche parole profonde sul senso di andare in motocicletta, io, che adoro il teatro e, per diletto lo pratico, ti invito a scrivere un racconto (forse uno dei tanti, che hai attraversato alle tue velocità) forse lo memorizzerei.. o forse solo lo attraverserei. tuttavia grazie ancora. se passi per Treviso. fammelo sapere ben contento di conoscerti e, tante cose da chiederti.
migrante non è in linea  
Vecchio 18-01-2006, 18:09   #12
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Grazie di questi fiori di prosa, pregni di emozioni; le conoscenze tecniche diventano lirica, e la qualità, quella vera, appare.. in livrea, sobria, e viva. non godo soltanto perchè giudo una k75, ma della tua umanità nel descriverla e descriverti. hai dipinto quadri con poche parole profonde sul senso di andare in motocicletta, io, che adoro il teatro e, per diletto lo pratico, ti invito a scrivere un racconto (forse uno dei tanti, che hai attraversato alle tue velocità) forse lo memorizzerei.. o forse solo lo attraverserei. tuttavia grazie ancora. se passi per Treviso. fammelo sapere ben contento di conoscerti e, tante cose da chiederti.
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Vecchio 18-01-2006, 21:10   #13
blacktwin
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Per Cardano4ever:
francamente, conoscendo benissimo la RSV (avendola schierata per 5 anni nella Superstock, massimo Campionato di Categoria), e possedendone una (quella che vinse il Gp di Valencia nel 2000, prima Vittoria Internazionale della Squadra da me “guidata”), ti posso assicurare che se una K 1200 RS gli sta davanti, è solo perché il “pilota” della RSV dorme… su strada, se il pilota è così scemo da sfruttarne il suo potenziale, è difficilmente avvicinabile da qualsiasi altra moto, credimi

Visto che siamo concittadini, è abbastanza semplice per noi trovarci da qualche parte a bere qualcosa insieme… questa settimana sono molto impegnato col lavoro (e pure il w-end, dato che mi “ciuccio” per lavoro il Bike Expo’ da mattina a sera nello Stand Bitubo… ), ma prossimamente volentierissimo…

Idem per il K-Pride, dove ho già postato nel Thread apposito la mia probabile adesione: devo solo verificare di non essere impegnato in qualche w-end di Gara in giro per l’Europa, perché, da fine Febbraio a fine Ottobre (stagione di Corse), i miei finesettimana “liberi” sono pochissimi…

Per Migrante
Le tue parole mi hanno fatto arrossire… chi mi conosce sa bene che sono “prolisso e prosaico” nei miei scritti (o “racconti”, quando su un altro Forum ho scritto i “Report” dei miei anni di Gare in giro per l’Europa, nel Circus del Mondiale SBK), ma se è facile “interessare” e intrattenere gli appassionati delle Corse condividendo con loro le esperienze vissute da “privilegiato interno”, piu’ raro e difficile è trasmettere sensazioni parlando semplicemente di sé; sicuramente, tu che sei un uomo che legge e pratica Teatro, hai la capacità di estrarre da un testo scritto immagini ed emozioni.
(ringrazio anche tutti gli amici che hanno apprezzato i miei primi scritti qui: un Amico - Elio - dice che sono un vecchio bolso e rincoglionito, ma a quanto pare si sbaglia , e si rimangerà le parole quando lo svernicerò in pista... )
Siamo vicini, e un salto nella bella Treviso (città natale di mio padre) con la mia motina per berci qualcosa insieme lo farò quanto prima (rima!).
Magari anche la prossima domenica (il 29)… mmmhhh, nell’altro Forum dove scrivo, sotto ad ogni post c’è la mail di chi scrive, qui come si fa per “dialogare” direttamente???

(interessante – e intrigante - la tua proposta di scrivere qualcosa… è sempre stata anche una mia idea… fattibile, se trovo il tempo…)

Ciao a tutti


Ultima modifica di blacktwin; 18-01-2006 a 23:30
 
Vecchio 19-01-2006, 11:31   #14
Psycho
"Er Sola"
 
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ubicazione: ElikaRomana
Messaggi: 1.198
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....grazie, chiunque tu sia e...benvenuto.

Questi racconti mi servono molto...soprattutto in questo periodo di lontananza "forzata" dalla mia moto...

Dicevo questa mattina al mio capo che un brutto incidente può cambiarti la vita...

Può togliertela o lasciarti un segno fisico indelebile...oppure lasciarti immacolato all'esterno per permetterti di gridare al miracolo ma.......segnarti nell'anima...nel profondo, come sta facendo con me...e me ne sto accorgendo piano piano...

Non aprivo mai questo sotto-forum...

Si...il panorama è bello ma io sono uno smanettone...

.....................

....uno smanettone....già....

Eccomi qui...a riflettere sulla mia vita...fino a quel 22 dicembre...sempre di corsa...sempre sparato...

...ed in poche righe, leggere la bellezza dell' "andare"...e la "leggerezza" del Viaggiare...

Grazie ancora...
__________________
2nd Lt. Psycho
"Measure twice.Cut once."
Psycho non è in linea  
Vecchio 19-01-2006, 12:54   #15
kaRdano
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ubicazione: all'ombra di Blacktwin
Messaggi: 7.238
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Originariamente inviata da Blacktwin
Per Cardano4ever:
francamente, conoscendo benissimo la RSV...
E' chiaro che era una questione di pilota, ma ti assicuro che é stato un bello spettacolo vedere i due tizi vestiti da marziani che non riuscivano a staccarsi dalla targa il tuo K1200RS con borse laterali, guidato da un tizio con giubbettino e Shoei Jet...
Era un misto collinare, ben inteso...
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