... sono 3000 euro più di un CBR 1100 XX o di una Suzuki Hayabusa.
Non sono pochi, ma la K1200S offre molto di più come ciclistica e come comfort. Per non parlare di originalità tecnica (ma questo è solo un mio pallino).
L'unico difetto, quello della ruvidità di erogazione sotto i 2000 giri, si avverte solo a passo d'uomo ed è ricompensato dall'assenza di manutenzione (la coppia conica è sigillata). Anch'io pensavo che fosse simile alle concorrenti Jap, ma se la vedi dal vero ti rendi conto che la sostanza in più c'è. Ha un aspetto poderoso ed è veramente bella. Oggi ho fatto un breve tratto di sterrato sassoso e sono rimasto stupito della capacità di assorbimento della sospensione anteriore che, invece, sull'asfalto è rigida e precisa come poche.
Marciando sui sassi vedevo il meccanismo davanti alla piastra di sterzo oscillare su e giù e nessuna vibrazione filtrava. Non è che la K1200S sia fatta per il fuoristrada, ma questo da la misura di quanto quella sospensione sia in grado di copiare ciò che gli passa sotto, senza risultare troppo morbiba quando guidi su strada. Io sono un appassionato di meccanica e questa moto è un "giocattolo" che mi fa impazzire. E non gli si crepa il telaietto reggisella come succedeva a certe Hayabusa, tanto che il montaggio di borse laterali o di bauletto era vivamente sconsigliato. Forse l'unica vera alternativa per i miei gusti sarebbe la Yamaha FJR 1300 , che ha il cardano, un motore originale, un'impostazione un pò diversa, ma costa 15000 euro.
Inoltre c'è il discorso della tenuta del valore nel tempo, che non sarà più quella delle Mukke di una volta, ma non è poi così male (la differenza comunque si recupera). Comunque questa K è una di quelle di ritorno dalla Germania (per i noti problemi) , il motore è da rodare ed il telaio ha 800 km, l'abbiamo pagata 14500 euri.